mercoledì 5 agosto 2015

Sballo...e vita

Sono sconvolta.

Questi ragazzi di 16 anni che si bruciano cervello, fegato e vita in una sera.....per uno sballo....

Ma non hanno neppure iniziato a vivere!!!!

Posso solo lontanamente immaginare il dolore delle loro famiglie....

In teoria tra 4 anni anche Senior potrebbe chiedermi di andare con i suoi amici a ballare in una discoteca della riviera romagnola....onestamente, non so se glielo concederei.

Ieri sera con Pater ne discutevamo.

Riflettevamo soprattutto sulla decisone di chiudere la discoteca incriminata.

Lui sostiene che sia un’ottima scelta, un monito per tutti!
Per la serie: punirne uno per educare cento.

Per me, invece, è un modo leggero e stupido per far ricadere la colpa sugli altri: io Stato ritengo che tu sia il luogo di perdizione dove questi ragazzi peccano, si fanno e si rovinano allora ti chiudo!!

Ma non è che forse, tu Stato, dovresti vigilare meglio, ma molto meglio, affinché queste schifezze non abbiano nemmeno la possibilità di uscire dalla porta di casa della gente che le confeziona???

Non è che, forse ma forse, tu Stato dovresti attivare programmi di massima sensibilizzazione al tema prima e non dopo questi patratack?!?

Sono molto confusa....e spaventata.

Per quello che i miei ragazzi troveranno qua fuori,
perché non potrò tenerli sotto le mie sottane per sempre,
perché quando loro saranno li fuori io non ci sarò.

Allora, questo tempo, non deve essere di disinteresse o di negazione, anzi!

Deve diventare momento di riflessione condivisa, calma, composta, di cuore e di testa.

Perché è quello che possiamo fare noi genitori: renderli consapevoli che la vita è un bene prezioso.

Noi gliel’abbiamo donata.

Loro la devono custodire.

4 commenti:

  1. Ciao,
    quello delle droghe e di chi ne fa uso e di chi permette che le droghe circolino è un vecchio e delicato argomento, lo stato non cercherà mai di arrivare alla base del problema, PERCHE' LO STATO E' IL PROBLEMA, perché è più' facile e meno dispendioso mettere in galera per due settimane un marocchino che spaccia in piazza che non andare a prendere chi fa dei traffici una vera professione a livello industriale...è un discorso davvero lungo e articolato, ma di certo non è chiudendo una discoteca che educhi i ragazzi a non sballarsi, semmai cominciamo a chiudere le televisioni e i programmi di merda che mandano in onda, ricominciamo a far fare alle insegnanti il loro lavoro, e non andiamo a sgridarle se sgridano i nostri figli, ritorniamo a non chiuderli in casa fino ai 16 anni per poi lasciarceli sfuggire di mano appena possono... :-) ciao a presto

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  2. Non è la discoteca romagnola il problema. In quei posti ciclicamente ritorna il faro della droga, ma solo quando muore qualcuno. Articoli di ragazzi che per una cazzata perdono la vita ce ne sono sempre. Dovrebbe esserci un'informazione seria e costante, spot sociali seri e non ridicoli sui canali che usano i ragazzi. Ma su tutto, droga e altra velocità e alcool.
    Alla fine di tutto, ci vuole anche un pizzico di fortuna, perché tu puoi aver spiegato ed educato nei migliori dei modi, ma basta un deficente che lo convinca a fare una cazzata una volta per poi pagarla tutta la vita.

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  3. Io sono quegli argomenti che cerco di evitare come la peste. Sara' che le mie cucciole sono ancora cucciole ma ho una paura matta. Io sono sempre stata una persona isolata, mi son sempre divertita con una chitarra, una birra e un falo' e in vita mia sono stata solo una volta in discoteca e sono uscita dopo esattamente sette minuti con un sangue al naso da far paura. Mr D. in discoteca ci andava ma aveva una paura fottuta di fottersi il suo cervellone da futuro ingegnere per cui oltre ad alcol non ha mai preso nulla. Non so che dire... ancora non ci voglio pensare fondamentalmente perche' ho molta molta paura.

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  4. La mia idea sul da farsi si avvicina molto alla tua opinione. Venendo però dal Brasile, anzi, dal nord del Brasile, dove il consumo di droghe pesanti ha battuto quello di interi paesi europei, ti dico che lo Stato da solo può davvero poco. Quello che mi ha tenuta lontana dalla droga nonostante fosse sempre a portata di mano nella mia città, era la consapevolezza di cosa causava al corpo umano anche un'unica volta. Ho perso compagni di scuola, ragazzi ricchi di famiglie bene, ho perso compagni di università ed al lavoro ho perso il conto di quanti colleghi facevano uso di droghe! C'era addirittura chi ne usava in giorni fissi, tipo per fare il turno in redazione di notte o per un'evento importante, chi faceva il salutista in settimana per poi sballarsi di chimiche nel fine settimana nei locali in cui non riuscivo nemmeno a passarci davanti talmente grande era la mia voglia di tenermi al sicuro, lontana da quella gente folle.

    Ero adolescente quando i miei ci portarono a seguire "corsi" preventivi sugli effetti delle droghe, inoltre, i miei erano stati anche volontari in raccolte fondi per centri di recupero, avanzava sempre qualche invito per vedere e sentire di quelle vite sconvolte che faticavano a riprendersi sia dall'alcool che da droghe molto più pesanti.
    Penso che quando arriverà il mio turno, porterò per mano mia figlia a vedere da vicino le conseguenze della droga perché la retorica ed i buoni consigli, anche quando super tutelati da uno Stato che faccia il suo dovere (come non lo è quello italiano) non potrebbero mai bastare!

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