Torniamo domenica perchè lunedì ricomincio con le lezioni all'università."
I cancelli aprono alle due ma noi andiamo lì per metà mattina
amo il mio NON essere...
E' uscito sorridendo e sventolando un palloncino azzurro.
Al collo questo.
Hai iniziato a travolgerla di parole.
Di quanto è successo oggi, nel suo primo giorno alla scuola primaria.
Impe: " Scusa Mino, stavo leggendo quello che c'è scritto su questa carta d'imbarco e mi deve essere entrato un moscerino nell'occhio."
Non importa quanti figli siano passati per questa tappa; la consapevolezza che questo è l'inizio di una lunga avventura, le parole giuste e l'entusiasmo di un bambino non possono che chiamare lacrime.
Di gioia.
Di commozione.
Di rimbambimento.....perchè queste emozioni non le sono mai indifferenti.
Venerdì pomeriggio entra nel cortile dei suoi genitori.
Il Mino le corre in contro e le dice: " Andiamo subito a casa a preparare la valigia. Domani vado in montagna con i nonni!"
Come direbbe Renzi: First reaction: shock!!
Dovete sapere che, da che è nato, il nano di casa ha trascorso una sola notte lontana dalla genitrice: a fine giugno, quando è rimasto a dormire a scuola con compagni e maestre.
In sei anni non c'è stata mai nessuna altra occasione.
Avrebbe voluto dirgli: " Ma sei sicuro? Ma sicuro, sicuro, sicuro?? Non è che poi mi tocca venire in Val d'Aosta a recuperarti perchè fai impazzire i nonni??"
Invece, applicando la psicologia positiva, ha risposto: " Ma è una notizia bellissima! Corriamo a preparare i vestiti che ti servono!"
Sabato mattina è partito super carico e, durante la telefonata della sera, le ha chiesto: " Quanti giorni di vacanza mancano? Perchè io rimango qui con i nonni fino a che la scuola non comincia!"
Ad averlo saputo prima!!!!
Ad avercelo cacciato prima!!!!
I nonni sono fregati: ogni volta che diranno: saliamo in montagna, il Mino sicuramente si vorrà aggregare.
Con grande gioia di una mamma, ed un papà, che ieri si sono presi, inaspettatamente una giornata tutta per loro.
Come si fa a capire che la scuola sta per iniziare?
Basta andare al supermercato!
Lo si trova invaso di zaini, astucci, grembiuli, quaderni e cancelleria varia.
Quest'anno la famiglia è stata coinvolta attivamente - il c.c. ringrazia! - nell'acquisti di tutta la dotazione per il Mino che, martedì, inizierà la prima elementare.
E dopo il salasso, cosa tocca fare?
Ma naturalmente etichettare!
Tutte le matite, i pennarelli - tappi compresi - quaderni, buste trasparenti, colle, forbici....
Impe: " Mino mi devi dare una mano a fare un lavoro importantissimo!"
Lo hanno detto le maestre che i bambini devono essere sempre coinvolti nella gestione del loro materiale.
E allora ciccio vai di etichette!
Che aiutante preziosissimo!
Venerdì mattina metà della famiglia è partita per la tradizione fiaccolata della parrocchia, della durata di tre giorni.
Pater come autista dei pulmini, Medio e Junior come podisti.
La famiglia a casa era quindi dimezzata: mamma Impe, Senior ( che ha dovuto rinunciare causa esame questo pomeriggio ) e Mino.
Scena vissuta durante la vacanza napoletana.
Pater è nella pizzeria a pochi passi da casa, a recuperare 3 margherite per la cena.
Le gira la foto dello scontrino:
3 pizze margherita = 12 euro
Ripeto: 12 euro!!!
Mamma Impe gira suddetta foto a Senior che, tornato a casa, ha ripreso il suo lavoretto: consegna pizze a domicilio.
Anche lui le inoltra una foto:
In altro a sinistra il numero di pizze che deve consegnare, in basso l'ora di consegna, al centro nome e indirizzo e in basso a destra l'importo da incassare.
3 pizze: 28,50 euro.
Più del doppio di quelle napoletane!
Metti che non fossero margherite.
Fai che saranno state pizze super farcite.
Ma una media di 9,50 euro a pizza - contro i 4 della margherita di Napoli - è una follia!
Noi milanesi, da questo punto di vista, siamo proprio fessi!
PS: quanto costa, in media, una margherita dove abitate voi?