venerdì 27 febbraio 2015

Dipendenza dall'amicizia

Se ne stava nella credenza del salotto da sempre!

L’avevamo comprata ancora prima di sposarci.

Era avvolta in una carta da pacco verde.

Mamma se n’era ricordata qualche mese fa.

Medio stava studiando le Alpi in geografia e, tra le varie attività, era dettagliato anche lavorare il legno. “ Ma sai che noi ce l’abbiamo? Proprio come quella della foto!!”
“ Davvero??? Me la fai portare a scuola da far vedere ai compagni?”

Dopo una caccia al tesoro tra formaggiere, oliere, porta frutta mai usati ecco il pacchettino verde con la coppa dell’amicizia – da non confondersi con la grolla.

Con il classico tappo a stella alpina e sei beccucci.

Perché non provare a farla, sabato sera, quando vengono a trovarci gli amici?

Da qui è iniziata la dipendenza.

“ Ciao Impe, sabato sera ci vediamo? Ce lo facciamo un giro di coppa??”

Oppure: “ Questa sera venite da noi, però porta il necessario per preparare una coppetta!!”

Io lascio macerare delle bucce d’arancia nella grappa per qualche ora.

Mentre la moka è sul fuoco riempio la coppa con acqua bollente, affinché il legno acquisti calore.

Miscelo bene la grappa ( un bicchierino ogni tazzina di caffè ), caffè e un cucchiaio di zucchero di canna a persona.

Verso nella coppa ( naturalmente svuotata dall’acqua calda!!), metto zucchero sul bordo della coppa e la porto in tavola. Bisognerebbe dare fuoco al contenuto, noi lo facciamo per pochissimo!! Ci piace l’alcool!!! 

La coppa deve girare di mano in mano, di chiacchiera in chiacchiera e di risata in risata.

La coppa dell’amicizia scalda le mani, brucia la lingua e infiamma lo spirito!

giovedì 26 febbraio 2015

Erbivori e venusiani

Medio: “ Maaaaaamma!!! E’ finito lo zucchero!!!!”

Impe: “ Usa quello di canna.”

M: “ No, non mi piace!”

I: “ Cosa vuol dire non mi piace!
E’ zucchero!”

M: “ Ma è marrone...è sporco...io voglio quello bianco!”

I: “ Non è affatto sporco!
E’ che quello bianco è estratto dalle barbabietole...”

M. “ Dalle barbabietole!?!?
Ma se sono viola!!”

I: “ Dalle barbabietole da zucchero! Sonello!!
Mentre per quello di canna viene usata una pianta che assomiglia al bambù!”

M: “ Comunque a me piace quello bianco: è più dolce!
E poi lo sai che le cose troppo sane non fanno per me!
Non sono mica venusiano!”

I: “ Cos’è che non sei??”

M: “ Venusiano....dai!!!
Quelli che non mangiano carne, pesce, latte, schifezze...venusiani!
Insomma: ci sono gli erbivori e i venusiani....ce lo hanno spiegato ad educazione alimentare a scuola!”

I: “ E tu non sei stato molto attento, direi!”

Comunque erbivoro = vegetariano; venusiano = vegano.

Direi che lui è, più che altro, stralunato!

mercoledì 25 febbraio 2015

Stasera, che sera!!

E poi ci sono sere come la scorsa, che ti sembrano irreali:

cucina sistemata entro le 21- mi ci potrei abituare.....

ragazzi a letto entro le 21.30 – angeli del paradiso!!

niente da stirare – ma che regalo non è?!

ti dedichi al rammendo di almeno otto paia di calzini – ragazzi qui nevica!!!Io con un ago in mano....

E poi ti sbrachi sul divano, senza marito perché uscito a vedere la partita con un amico.

Cosa avrai mai fatto per meritarti tutto questo???

E non sono neanche le undici!!!

Pater rientra e con lui iniziano a scendere, uno alla volta, i figli:

Junior: “ Ho sete....”

Impe: “ Bevi!
E non ti azzardare a sederti sul divano!
Fila a letto.....”

Medio: “ Ho caldo!!”

Impe: “ Levati i pantaloni del pigiama!
No!
Niente divano!
A letto!”

Senior: “ Non ho sonno!!”

Impe: “ Ussignur che spavento!
Sei peggio di un gatto.
Per forza non hai sonno: la nonna mi ha detto che questo pomeriggio hai dormito due ore!
Fatti una camomilla e poi torna a letto!”

M: “ Io ho ancora caldo!!”

I: “ Levati anche la maglia!
Poi schizza a dormire che è già mezzanotte!”

S: “ Mamma, non ho ancora sonno”

I: “ Dai ragazzo!!!!
Mettiti un po’ nel mio letto a leggere e aspetta che arrivi....”

Ma non doveva essere la serata perfetta??

Verso le 2 la situazione sembra sotto controllo.

Mi infilo a letto e.....no!

Pure Pater - taglialegna!!

Quasi quasi preferivo stirare fino allo sfinimento!!

Per fortuna non tutte le sere sono così......

martedì 24 febbraio 2015

Lo sputacchiero

Per noi 5 il momento della cena è quello del ritrovo.

Tutti assieme, allo stesso tavolo, almeno fino alla fatidica domanda.

Si magia e si chiacchiera.

Parlare con la bocca piena è da maleducati, si sa!

Ma come si può pretendere che il trio taccia quando ci sono tante cose da raccontare, tante notizie da commentare, di tutto e di più da dire?!?!

Se poi il chiacchierone con la bocca piena è un settenne che ha perso entrambi gli incisivi superiori, il povero Pater, che si trova proprio sulla sua traiettoria di tiro, è quello a pagarne le conseguenze.

Pater: “ Ti prego Junior: svuota bene la bocca prima di parlare!Guarda la tovaglia: un cimitero di chicchi di riso, più quelli che sono entrati nel mio piatto....”

Junior: “ Non è colpa mia!”

Medio: “ Sì che è colpa tua! Hai in bocca una porta-finestra!
Anche quando parli senza mangiare sputi che è un piacere!”

J: “ Non è vero!”

M: “ Sì che è vero!” 

J: “ Non è vero!”

M: “ Sì che è vero!” 

P: “ Ooooh!! Insomma: basta!
Mi hai fatto la doccia di risotto!!
E tu smettila di inzigare tuo fratello!!
Da domani sera cambio posto, o mettiamo un paraschizzi sotto al naso di Casseruola!”

Senior: “ Adesso che abbiamo finito possiamo alzarci e andare di là?”

Impe: “ Finite l’acqua che avete nel bicchiere, pulitevi la bocca e sì, poi potete alzarvi.”

Delle saette schizzano dalle sedie e via!

Eccola la domanda, arrivata puntualmente appena poggiata la posata e con ancora il boccone in bocca.

P: “ Comunque non scherzo! Io di fronte a Junior non ci voglio più mangiare: mi sento come una sputacchiera!”

I: “ La sputacchiera è femminile, tu sei un maschio. E’ più probabile che tu sia uno sputacchiero!!”


lunedì 23 febbraio 2015

Dove arriva la lasagna.....

Quando neanche gli esami del sangue danno soddisfazione, una mamma inizia a preoccuparsi un pochetto.

Vabbè che la pediatra ti dice che va tutto bene. Che praticamente tutti i valori sono nei limiti. Che la mononucleosi, che sta mandando all’ospedale un po’ troppi bambini, è negativa.

Però lui continua ad avere la febbre.

Non un febbrone boia come la scorsa settimana, quello no! Ma nonostante gli antipiretici non scende sotto il 37.5°.

E poi il mal di testa....i giramenti...l’ inappetenza ...e  quel colorito da vampiro!!

Ma può una mamma starsene con le mani in mano?

Assolutamente no!!

Cos’ altro può fare se non buttarsi sulla cucina?

Perché è nel DNA di noi mamme: dove non arriva la Tachipirina, sicuramente può la lasagna!

E allora vai con i suoi cibi preferiti: tutti assieme!!

Lui li volta e li rivolta nel piatto e li mangiucchia senza gusto, mentre il resto della famiglia apprezza pranzi e cene luculliane, macedonie, dolci e merende pantagrueliche.

La coscienza di mamma un po’ si è placata: quello poteva fare lo ha fatto.

Ma la sua  testa è già proiettata al prossimo pasto, con il termometro nella mano destra e la spremuta nella sinistra e sotto l’orecchio il telefono per richiamare la dottoressa.

I: “ Buongiorno, sono la mamma di Senior.
Avrei piacere che lo rivedesse....sì, ha ancora la febbre!
Dottoressa, ma lei preferisce la crostata o il tiramisù??”

venerdì 20 febbraio 2015

Una maschera originale

Oggi per noi ambrosiani è carnevale.

Senior ha deciso di indossare una maschera originale: pigiama con ciabatte pelose, coperta sulle spalle, temperatura fissa sui 38°, occhiaie, colorito cadaverico, tosse profonda e inappetenza.

Il travestimento si chiamerà, con molta probabilità, mononucleosi.

Aspettiamo i risultati degli esami del sangue di questo pomeriggio.

Dopo 10 giorni di febbre quasi quasi me lo auguro.

Che festa ragazzi!!!!!

giovedì 19 febbraio 2015

Entità letargica

Impe: “ Ti dico che è lui ad avere un problema!”

Pater: “ Figurati!”

I: “ Te lo ripeto: non è una cosa normale!”

P: “ Ma sei sicura sicura?”

I: “ Al 100 x 100!!”

P: “ Quindi tu sostieni che:...”

I: “ Il nostro divano è posseduto!!”

P: “ ...posseduto...”

I:“ Sì, da uno spirito narcotizzante!”

P: “.....narcotizzante...”

I: “ ...o un’entità letargica...”

P: “ ....un’entità...”

I: “ Letargica, sì!
Non è possibile che la sera, dopo lo stiro quotidiano, io mi sdraio e – tempo due minuti – crollo.
Non riesco a finire neanche due partitine a Candy Crush!!
E’ il divano che ha una forza soprannaturale!”

P: “ Ma va che sei forte, tè!!!
Considerando che ti fermi solo verso mezzanotte, penso si tratti semplicemente di stanchezza.”

I: “ No, impossibile! Dobbiamo cambiare il divano!”

Questa teoria di Pater non mi convince molto..... propenderei più per un creatura soprannaturale....io non sono mai stanc...zzzzz.... ronf....zzzzz.... ronf.....

mercoledì 18 febbraio 2015

Il Babe

Lui, per tutti, è il Babe ( da leggersi Babe e non Beib).

Età: 27 anni...forse

Segni particolari: una forza della natura!

Tutti lo conoscono e lui saluta tutti chiamandoli per nome .

Quando era alle elementari Pater lo aiutava con i compiti: “ Non c’è verso di fargli entrare in testa le tabelline! Prova però a chiedergli le formazioni degli ultimi dieci anni del Milan: non ne sbaglia una!!”

La seretta lo trovi in piazza, appoggiato alla fioriera di fronte alla gelateria.

Se passi verso le 18 se ne sta lì con in mano un cono panna e fragola che peserà mezzo chilo.

Ieri sera l’ho incrociato, ho rallentato e mi sono avvicinata.

Impe: “ Ciao Babe.
Tutto bene?
Me li saluti la tua mamma e il tuo papà?”

Babe: “ Ciao Impe, sì,te li saluto.
Sì, però che macchina di merda!!
Ma non si vergogna Pater a farti andare in giro con una macchina così sporca: fa veramente cagare!!
Ti aspetto, se no m’incazzo!”

I: “ Messaggio ricevuto forte e chiaro, riferirò all’interessato.
Come fai il commerciale tu, nessuno al mondo!”

Non vi ho detto che lavora in un autolavaggio?

Vabbè, che poi ha la sindrome di down non se lo ricorda più nessuno, lui è semplicemente il Babe!

martedì 17 febbraio 2015

Cavolifero

Junior: “ Adesso che so leggere, guardo io cosa mangiamo domani in mensa!
Allora: pa...sta  o...li...o  e gr...gra...na. Pasta olio e grana
Poi: fri...ta...ta   co...n   pro...si...sci..u...to. Frittata con prosciutto.
Contorno: ca...vo...l....Cavolifero !

Medio: “ Cavolifero???
Che diavolo di verdura è il cavolifero??
Io non la mangio!!”

Senior: “ Leggi bene!
Ca-vol-fio-re, non cavolifero!!”

Risata di tutta la famiglia.

All’Expo verrà presentato un nuovo ortaggio: il cavolifero.
L’unica verdura che ti scalda mentre la mangi!!!

lunedì 16 febbraio 2015

Chitarre, tacchi e pedalini

Con tre figli, riuscire a ritagliarsi un momento ‘esclusivo’ con ognuno di loro non è mai così scontato.

E’ successo che, sabato pomeriggio, siamo usciti solo con Medio per comprargli la chitarra nuova.

Medio: “ Vabbè che deve essere classica, ma io sta chitarra la vorrei anche un po’ rock...”

Impe: “ Ciccio, ci si fa consigliare  e poi la chitarra la fa chi e come la si suona!”

M: “ Comunque io la voglio nera, possibilmente con i teschi!!”

La scelta è ricaduta sulla più classica possibile, accompagnata però da un’abbondante dose di plettri con teschi, facce mostruose e corna.

Ringalluzzito dall’acquisto, il figlio unico a termine, è venuto anche a comprare le scarpe senza brontolare troppo.

M: “ Guarda mamma!!
Sono come le mie che ho su adesso.
Uguali non lo sono più....guarda che differenza!!
Le mie sembrano gialle, non bianche.
Sono talmente comode che  me le ricompro uguali!!”

I: “ Contento te!
Cosa ne pensi di queste scarpe per me?”

M: “ Bho?
Ma perché voi femmine vi mettete le scarpe col tacco?”

I: “ Prova a guardare la differenza, questa è la mia gamba con le scarpe che stavo provando.
Aspetta che mi metto questa scarpa sull’altro piede.....
vedi la differenza?”

La mamma mostra il piede sinistro, che indossa una comodissima scarpa alla Mery Poppino, mentre sul destro ha provato una decolté in vernice nera, con tacco 12 a stiletto, il tutto corredato da splendidi calzini di cotone arcobaleno.

M: “ Caspita se si vede la differenza!
Lì sembri una papera, là la gamba sembra più magra e più lunga!
Ho capito!!
Aspetta....mica troppo....
Ma se i tacchi ti fanno così figa perché tu non li usi mai??
Dai! Fammi vede come cammini!”

I: “ Ma figurati!
Ci tengo alle mie anche e anche al femore e a tutte le ossa del corpo....
E tu?? Che cos’hai da sghignazzare???”

Pater: “ Niente...niente...questi siparietti familiari non hanno prezzo....
Comunque scarpe così sexi con il calzino della nonna non si possono vedere!”

Confermo: tacchi a spillo e pedalini non si sposano mica bene!!

venerdì 13 febbraio 2015

Ammorre

Junior: “ Mamma, domani è San Valentino.....che cosa ci regali??”

Impe: “ Come cosa ci regali???
Niente!!”

J: “ Ma scusa, tu ci chiami sempre ‘ammorre’.
Se siamo i tuoi ‘ammorri’ devi farci un regalo!!”

I: “ Ci hai provato ma nisba.....
Trovati una morosa e scambialo con lei il regalo degli innamorati!!
Ma, ascolta,  secondo te quali sono le qualità che servono per conquistare una ragazza?”

J: “ Facile, lo so!
Devi essere intelligente, devi essere simpatico e devi essere sportivo.
Io sono intelligente: ieri ho preso 10 nel dettato di parole.
Sono anche simpatico: ti faccio sempre ridere!
E pure sportivo: gioco a basket!”

I: “ ...e modesto....
Comunque lo sai che domani beccherai comunque qualcosa....”

J: “ Eh sì!!
Io il 14 febbraio vengo festeggiato anche senza la fidanzata....”

Immaginate il perché?????
 

giovedì 12 febbraio 2015

Surrealismo al telefono

Telefonata ai suoceri:

Tuuuuu....Tuuuuu....

Nonno R: “ Pronto?”

Impe: “ Ciao suocero!
Tutto bene??
Prima ti cercavo ma non ti ho trovato.
Ho chiamato a casa ma non c’eri.
Ho provato sul cell ma era spento....”

NR.: “  Ciao! Avevi bisogno di me?”

I: “ Sì, un’ora fa!
In ufficio mi era uscita una rogna dell’ultimo minuto, volevo chiederti di andare a prendere Medio e Junior all’uscita di scuola.
Poi però sono riuscita ad arrangiarmi”

NR: “ E perché non mi hai chiamato?!”

I: “ Sì che ti ho chiamato!
Ma avevi il telefono spento!”

NR: “ Me lo dicevi prima....”

I: “ E’ stata un’emergenza!
Se però avessi avuto il cell accesso....”

NR: “ Ma non mi serviva averlo accesso...non dovevo chiamare nessuno!!”

I: “ Grazie!
Tu no!!
Ma io che avevo bisogno di parlarti????”

NR: “ Mi chiamavi prima a casa.”

I: “ Aridaje!
Prima non lo sapevo che avrei avuto bisogno che qualcuno andasse a scuola a prenderli!!!
Se però avessi avuto il telefono acceso ti avrei trovato e te lo avrei chiesto!!”

NR: “ Ma  a me non serviva tenerlo acceso....non dovevo chiamare nessuno...”

I: “ Lo hai già detto!
Dal cell però si può chiamare ma si possono anche ricevere telefonate, sai?!”

NR: “ Se uno ha bisogno di me, mi può chiamare a casa!”

I: “ Ussignur, che fatica!!!!
Ma se non sei a casa e hai il cell spento, come diamine posso fare a rintracciarti per dirti che ho bisogno??”

NR: “ Mi chiami prima....o dopo quando, sono tornato!!”

I: “ .....................................”

NR: “ I bambini??
Tutto a posto??”

I: “ Si, grazie!
Vado che devo andare in palestra a recuperarne uno.
Salutami la nonna Rose.
Ciao!”

NR: “ Ciao Impe!
Tu comunque chiama se hai bisogno, ok!?!”

I: “ .....grazie.....chiamerò......ciao”

CLIC


BOING!!   testata contro il muro!!


mercoledì 11 febbraio 2015

Colazione = pigiama

Impe: “Casseruola, ma cosa stai facendo?”

Junior: “ Non vedi? Metto i vestiti in cartella!”

I: “ Sì che lo vedo! Ma perché??”

J: “ Mi cambio dopo a scuola!”

Il piano di educazione alimentare, che la scuola primaria di Qui porta avanti, prevede anche per una mattina la colazione a scuola.

I bambini vengono accompagnati alla solita ora ed invece di iniziare subito le lezioni, sono portati in mensa dove avranno modo di fare colazione tutti assieme.

Niente di eccezionale, ma per loro è un appuntamento entusiasmante!!

E’ stato solo un po’ faticoso far capire a Junior che No!, la colazione in pigiama a scuola non si può proprio fare.....

J: “ Medio, dici che non posso andare così??”

Medio: “ Certo che puoi!!
Anzi: non vorrai mica metterti le scarpe!!
Pigiama e ciabatte.
D’obbligo!!!”

I: “ Ciccio: guarda che domani tocca a te fare colazione a scuola!!!
Aiutami a convincere tuo fratello a cambiarsi, altrimenti domattina fili anche tu a scuola in pigiama!!!”

L’aiuto spontaneo è sempre gradito!

martedì 10 febbraio 2015

Sindrome dell'ingozzo forzato

E’ bello il confronto tra genitori.

Ti permette di sentirti meno solo e può darti l’occasione di ridimensionare alcuni problemi.

Ieri pomeriggio eravamo alla scuola di Medio e Junior per la consegna pagelle.

In attesa, fuori dall’aula, tra genitori si ha l’occasione di scambiare quattro chiacchiere.

Papà P: “ Sono già più che persuaso che mi toccherà sentire il solito pistolotto sul fatto che mio figlio, a mensa, non tocca cibo.
Solo pane e acqua.
Ma che ci posso fare?
Tanto lui sa che, quando torna a casa, la nonna gli prepara il merendone: pasta al pesto, carbonara, tagliatelle al ragù....
Non so più cosa fare per far capire a mia mamma che non deve farlo mangiare così alle cinque di pomeriggio!
Ma lei risponde sempre ‘ Ma poverino!!  A mezzogiorno non ha messo in bocca niente! Come fa a tirare fino a cena!?’”

Mamma L: “ Bhe! Mia mamma ha provato a preparargli, come spuntino, un petto di pollo impanato.
E quando dico petto di pollo non intendo una bistecchina!
Sto parlano di un pezzo da otto etti!!!
Bello rosolato nel burro!!”

Papa’ C: “ Io ho beccato mio papà che usciva dal panettiere con un lenzuolo di focaccia, comprato per i 2 nipoti, che avrebbe potuto sfamare una classe intera.”

Io e Pater ci siamo guardati in faccia e sorrisi.

Allora la sindrome dell’ingozzo forzato è caratteristica universale di tutte le nonne.

La nostra nonna Rose rientra in pieno nella categoria!!!   

lunedì 9 febbraio 2015

Tossisco come Muttley

Medio: “ Mamma, ma stai ridendo?”

Impe: “ No, tesoro, sto cercando di non sputare un polmone con un colpo di tosse.”

M: “ E’ che fai dei versi strani. Non puoi tossire come tutti?”

La malefica epidemia che ha invaso la nostra casa e anche quella dei nonni, ha lasciato come strascico una tosse molesta generalizzata.

Per non farsi sconquassare il torace, a volte mamma tossisce in un modo che, effettivamente, ricorda molto la risata del cane  Muttley delle corse pazze del Wacky Races.

Avrei preferito assomigliare a Penelope Pitstop ma non sono bionda, non ho una macchina rosa con l’ombrellino e non mi vedrete mai vestita di fucsia!

venerdì 6 febbraio 2015

A chi piace?

Junior: “ Mamma, ho un amico a cui non piace molto una cosa, che a me invece piace molto!”

Impe: “ Beh! Non a tutti piacciono le stesse cose.....tu gli puoi spiegare perché tu ami quella cosa, magari anche lui inizierà ad apprezzarla....”

J: “ Non so....ci proverò...”

I: “ Mi puoi dire di cosa stiamo parlando? Mi hai incuriosita.....”

J: “ Sì, non è un segreto: a me piace l’arte!”

I: “ Urca!!
E chi è quello a cui non piace l’arte?”

J. “ Il mio amico immaginario: a lui piacciono solo i videogiochi!”

Non ci sono più gli amici immaginari colti di una volta!!

giovedì 5 febbraio 2015

Pessima organizzazione

L’altro ieri mi ero lamentata del fatto che, le scuole del trio, avessero deciso di consegnare le pagelle tutte lo stesso giorno alla stessa ora.

Per quanto riguarda la scuola elementare la data era stata comunicata all’inizio dell’anno scolastico.

La scuola media non aveva detto nulla.

Ieri, sul diario di Medio e Junior, un avviso con tanto di protocollo e firma del preside, comunicava che la data della consegna delle schede di valutazione sarà lunedì 9.

Sui gruppi classe wapp si è scatenato un putiferio: parecchie mamme lavoratrici avevano chiesto, per il 10, ore di permesso o ferie per poter partecipare alla riunione.

Furibonde e inviperite!

E a ragione direi!!

Non esiste che si scombussolino i piani all’ultimo momento!

Come si può pensare che insegnino il rispetto ai nostri figli se loro non l’hanno nei nostri confronti?

Voto alla segreteria: -2.

mercoledì 4 febbraio 2015

Non tutti i bicchieri si rompono col buco

Junior: “ Mamma, mamma corri!!!
Si è rotto un bicchiere!!”

Impe: “ Accipicchia!
State attenti voi tre che siete sempre in casa scalzi!
Dove è successo?”

J: “ In cucina ma.....!”

I: “ Fermi tutti, salite sulle sedie e state attenti ai cocci.
E poi è la solita storia: ‘si è rotto...’.
Come diavolo fa un bicchiere a rompersi da solo??”

J: “ Guarda che è vero!
Io l’ho appoggiato sul tavolo....”

I: “ Anche tutta la tovaglia è piena di pezzi di vetro?
Chissà che macello!!”

J: “ No, mamma!
Uno.”

I: “ Uno, cosa?”

J: “ Un solo pezzo....guarda....”



Ecco: vi sfido a bucare un bicchiere!!

Solo a  Junior ‘ si è rotto un bicchiere ’ a ciambella.