venerdì 31 ottobre 2014

Ci riproviamo....

Zitti zitti, cacchi cacchi

Abbiamo preparato due valigette: giusto un paio di tute a testa e le giacche a vento.

Lassù i ricci e i malli ci aspettano per regalarci i loro preziosi frutti.

Avremo di che riempirci gli occhi con il gialli abbaglianti, i rossi infuocati e i marroni cupi.

Le frasche secche risuoneranno sotto la suola degli scarponcini; mentre nasi arrossati di bimbi felici si infileranno nei boschi umidi.

Adoro la montagna in autunno.

Speriamo che prima di questa sera malattie varie, epidemie di ogni sorta, sfighe malefiche, sventure e stregonerie non si abbattano sui membri della famiglia....dopo tutto oggi è Halloween.

Dello scherzetto farei volentieri a meno, grazie!

giovedì 30 ottobre 2014

L'epica a cena

L’altra sera a cena, aspettando l’inizio de tg, stavamo guardando il gioco finale del programma sul 5.

Il concorrente sbaglia la risposta ed esclama ‘ porca Troia’.

Il presentatore sdrammatizza.

Il figlio grande ride.

Senior: “ Ma perché quel tipo ha detto porca Troia???
Io la sto studiando adesso, Troia, in epica.
Ma cosa vuol dire ‘porca Troia’?!
E’ come se dicesse: maiale Troia....o scrofa Troia...

Impe: “ Basta, Senior...”

S: “ ...o suino Troia...

I: “Ho detto basta.”

I fratelli, sghignazzando, sputazzando chicchi di riso per tutta la tovaglia.

S: “ ....o porcello Troia...”

I: “ Senior!! Smettila!!”

S: “ Mamma, non capisco perché ti scaldi tanto!!”

Ecco...non capisce....

Mi chiedo che fine hanno fatto quelle cattive compagnie che ti insegnavano le peggio parole, le scurrilità più imbarazzanti o quelle oscenità che solo a pensarle ti vergognavi.

Che devo fare??

Mettermi a spiegargli pure le parolacce???

Magari a lui ...ma al fratello di sei anni????

mercoledì 29 ottobre 2014

Strimpellatore

La prima volta l’aveva buttata lì così....

Una seconda e una terza volta l’aveva detto sempre più convinto.

Dalla quarta in poi aveva preso la forma di un vero e proprio tormentone.

‘ Voglio imparare a suonare la chitarra!!!!’

Com’è possibile lasciare inascoltata un’ aspirazione musicale?

Da  genitori un filo navigati, abbiamo però imparato a non assecondare alla prima richiesta le ‘voglie’ dei figli.
Preferiamo lasciare passare un po’ di tempo per verificare se  la domanda è estemporanea, figlia di una moda passeggera, oppure è una vera esigenza.

In questo caso, Medio, non ha mollato.

Così, mamma, ha recuperato a casa dei nonni la chitarra, che lei ha cercato di strimpellare per un paio di anni, e contattato chi potrà insegnare al figlio i primi rudimenti.

La prima impressione è stata molto positiva; l’insegnante ha voluto fare due chiacchiere con il suonatore e gli ha guardato le mani, per vedere se non fossero troppo piccole ( non c’è problema: sono due badili! ).
Verrà lui a casa nostra; le prime lezioni saranno semplicemente un avvicinamento allo strumento – no solfeggio, no lettura della musica...- in modo didatticamente divertente; il corso potrà essere sospeso in qualunque momento, se ci si accorge che per il bambino la chitarra diventa una tortura e non un piacere.

‘ La musica deve essere gioia’ ha concluso il maestro.

Il ragazzo è contento ed emozionato.

E dopo il piffero...ops! flauto dolce, la banda di casa si amplia.

Manca Junior..... alla batteria?!?!

martedì 28 ottobre 2014

...grande...

Il cambiamento c’è stato...eccome!!

La mattina esce da casa mentre i fratelli, ancora in pigiama, inzuppano cereali e biscotti nel latte: ore 7.43.

Infila lo zaino nel cestino della sua ‘Cinzia’ – dovete sapete che per andare alle scuole medie serve una bici tipo Graziella o simili. Ogni alto tipo di bici è bandito – ed esce a rotta di collo per non essere l’ultimo del puntello di amici, ore 7.45 ( ogni tanto cade, ma vabbè....fino a che non si fa niente...)

Quando ha l’orario a tempo pieno rientra alle 16.

Nei due giorni in cui finisce alle 14 fa tappa da nonna Dele, mangia con l’imbuto e, prima delle 14.30, è già a casa.

Due ore lo separano dall’arrivo dei fratelli, periodo ideale per svolgere compiti e studiare lezioni in completa pace e silenzio.

E’ tempo anche per una nuova socialità: telefona e riceve telefonate dai compagni per confrontarsi sugli esercizi, su quando ci sarà l’interrogazione, su quali libri portare....

Mamma osserva a debita distanza questa botta d’indipendenza.

A volte entra nello studio, spodestato al padre,  e lo vede seduto sulla grossa poltrona nera.

Testa china su di un libro; si avvicina e gli scompiglia i capelli, che si rifiuta di andare a tagliare.

Lui alza lo sguardo, le sorride metallico: ‘ Hai bisogno, mà?’

‘ Io no, e tu?’

‘ Per adesso no, grazie’   riabbassa lo sguardo ‘.....però se dovessi avere  bisogno....’

‘ Io ci sono, tesoro, basta che mi chiami.’

Risponde lei, ricordandosi delle volte che, su quella sedia, lui ci si sedeva solo per giocare a girare come una trottola. 

lunedì 27 ottobre 2014

Legalmente in anticipo

Questa mattina.

Mamma Impe apre gli occhi.

La radiosveglia segna le 6:30.

Si trascina infreddolita in bagno; lì la sveglietta fa le 6.25.

La guarda ma non realizza....

Poi scende per preparare la colazione.

La sveglia del microonde le dice che sono le  6.23.

Adesso, che il cervello ha iniziato a carburare, si chiede come sia possibile che sia alzata alle 6.30 e dopo tappa in bagno e discesa delle scale, l’orologio della cucina non segni ancora le sei e mezza.

Prepara la moca del caffè, la mette sul fuoco, versa il latte nelle cinque tazze poi da un’occhiata al suo cell: ancora le 6.23.

Ma come diavolo è possibile!!

Ci deve vedere chiaro....

Risale in camera, la radiosveglia è già arrivata alle 6.45.

Sveglia brusca il marito “ Giù dal letto dormiglione!! Sono già le sette meno un quarto!! Dai che fai tardi!!”

Pater: “ Umpf!! Ma cosa dici....sono solo le sei e mezza....ho ancora altri quindici minuti....”

Impe: “ Non è vero! La sveglia segna le 6.45.”

P: “ Ieri ho messo avanti di un quarto d’ora queste sveglie....”

I: “ ...di dieci quella del bagno e di almeno due o tre minuti tutte le altre della casa, il tutto senza dirmi niente!! Ma perché?!”

P: “ Così non rischiamo di fare tardi...”

I: “ Ma ti rendi conto che è una cosa perversa?”

P: “ No!
Così, quando mi sto preparando di sopra e penso di essere in ritardo, nel momento in cui scendo divento contento perché mi accorgo che sono in orario...anzi: in anticipo!”

I: “ Ma, genio, non ti viene da dire: ‘ non sono in ritardo perché so che queste sveglie sono avanti??’”

P: “ Non c’è problema: tanto tra un po’ mi dimentico!!!
Adesso però lasciami gustare questi dieci minuti....”

A volte mi chiedo: ma chi diavolo ho sposato???????

venerdì 24 ottobre 2014

Alla sprovvista

Ci ha proprio preso alla sprovvista!

Abbiamo abbassato la guardia e lei... Zac!...ci ha fregati!

Com’è che si dice? ‘A volte ritornano’?!?!

Eccola, Lei è tornata.

Sì, proprio quella rompipiani della macumba della montagna.

Fino al pomeriggio di ieri non ci siamo azzardati a dircelo ‘ andiamo a fare il week tra i monti’ per la paura che lei tornasse.

La sera però abbiamo iniziato a parlarne apertamente: a che ora partiamo, che giacche portiamo, invitiamo anche gli amici? le previsioni danno tempo splendido, non vedo l’ora di raccogliere castagne e noci.....

Mai, mai, ripeto mai darle le spalle!!

E così, questa mattina, alle 6, è arrivato Junior frignottando che non riusciva a dormire, che aveva mal di testa, che non si sentiva bene... Morale 38.7°

Ciao ciao Valle d’Aosta!!

Bentornata macuba; ma vaffa....., porca ...., ti venisse ......ecc...ecc...

Non ci eri mancata  per niente!!

giovedì 23 ottobre 2014

Castigo di coppia

Cena terminata.

I ragazzi, già congedati, sono saliti nella loro camera a giocare.

I genitori sparecchiano chiacchierando.

Dalla porta della cucina fa capolino il piccolo, con la faccia di chi ne ha combinata una.

Pater: “ Tutto ok, Junior?
.......ma cos’hai sulla guancia??
Vieni a vedere Impe: sono graffi???”

Impe: “ Hessì che sono graffi!!!
Ma come diavolo...lo posso immaginare.....MEDIO!!!!!!
Vieni subito giù!!!!”
Sbraita la mamma con la bile che inizia a tracimare, mentre nel mobile delle medicine recupera la pomata contro i traumi e la spalma abbondantemente sulla faccia dello sfregiato.

Medio arriva: occhi bassi, aria affranta di chi già sa che l’ha combinata....pure lui...

Impe: “ D’istinto ti fracasserei la testa a mazzate, ma mi sto trattenendo: spiegami cosa diavolo è successo per avere questo – mostrando la guancia paonazza – come risultato.”

Medio: “ E’ colpa di Junior: voleva che ritirassi tutti giochi che c’erano sul suo letto. Ho tolto solo quelli che avevo messo io, ma lui pretendeva che mettessi tutto a posto. Quando gli ho detto di no, mi è saltato addosso: si è sdraiato sulla mia faccia e non si voleva spostare.
L’ho graffiato solo per liberarmi.
Senior è testimone!”

Senior: “ Sì, io ho visto tutto!
Medio ha ritirato un po’, ma Junior gli è saltato addosso!!”

I: “ Ma siamo fuori??
Qui scatta un castigo di coppia che neanche vi immaginate!!
Per una settimana non potrete giocare più assieme!
Avrete il permesso di stare nella stessa stanza solo per mangiare e dormire, ma in tutti gli altri momenti non potrete condividere né giochi, né spazi.
Papà, sei d’accordo?”

Pater annuisce.

M + J: “ No mamma, non lo facciamo più!
Ci comportiamo bene....non litighiamo....ritiriamo....non ci picchiamo più....facciamo la pace...la stiamo già facendo...pace, carote, patate...fatto!”

P: “ Che dici, mamma?
Gli crediamo?
Convertiamo in una settimana senza tele?”

Mamma annuisce

P: “ Potete stare assieme, ma per una settimana né tele né giochi elettronici. Ok?”

I due castigati annuiscono guardandosi, complici, negli occhi.

Per Medio e Junior non esiste peggior castigo se non quello di essere separati in casa.

Quiete ristabilita.

Però, perché sempre a me la parte del poliziotto cattivo???

mercoledì 22 ottobre 2014

Il tricicol-one

La mia nonna è una pimpante ottantottenne ed io mi auguro che una buona dose del suo corredo genetico mi appartenga.

Però la Piera, la scorsa settimana, è caduta dalla bicicletta

“ Ero andata a fare la spesa.

 Ho infilato la borsa nel cestino sul manubrio, quando ho fatto per salire sulla bici, la mia gamba matta non si è alzata bene, mi sono sbilanciata e sun burlada giòsono caduta.

Guarda che braccio tutto graffiato e mi si sono anche  rotte le calze, va de via i ciap! “– vai a regalare le chiappe

Nulla di grave, però questo incidente ha messo in crisi la bis, che ha deciso di non volerne più sapere della due ruote.

Basta!

Ha preferito passare alle tre ruote!

Avete presente quei mega tricicli, con cestone montato dietro? Dai noi se ne vedono parecchi.

Te ved ul Gino?? – vedi il Gino? -  Lui c’ha avuto l’ictus!
Guarda come va in giro bene adesso con il triciclo!!

E la Carletta? Lei non era neanche capace di andare sulla bici: sempre a piedi!
Gliel’hanno comprata e adesso l’è in gir tut ul dì! – è sempre in giro.”

Il giorno stesso in cui ha preso la decisione, si è informata sul costo:  € 500,00...azz.

Bèstia ma l’é cara! In minga mat !?!” – Caspita com’è costosa! Sono per caso pazzi !?!

Mia cugina, in internet, ha trovato una di queste bici, praticamente mai usata, in vendita a metà prezzo, in un paese a 8 km da noi.

Il giorno stesso la Piera ha preteso che qualcuno l’accompagnasse

Vista, comprata, piaciuta, presa e portata a casa per 230 € -  ha contrattato anche sul prezzo!

Se l’è pulita, lucidata, ingrassata e infine messa su strada.

Problema: non ce la fa a pedalare.

Il triciclo è decisamente più pesante rispetto ad una normale bicicletta; ha meccanismi di manovra decisamente diversi e .....la nonna non ci riesce!

Ma sà c’ho fai una vacada!” – Mi sa che ho fatto una sciocchezza.

Le tre figlie ci hanno provato, tutti e sei i nipoti l’hanno accompagnata in sessioni di scuola guida, ma decisamente no, non ci siamo.

E mi chiedo: perché insistere? Se lei non se la sente, dopo tutto ha 88 anni...

“ Ho già chiesto a tuo cugino, che passa le ore sul computer, di rimetterlo su quell’intercoso lì.
A 300€.
Riesco a scendere anche a 280.
Così da questa storia ci guadagno almeno50 €.”

Minga matoca la sciura! - Mica stupida la signora!

martedì 21 ottobre 2014

A.A.A. Veleno cercasi

Ne sono pienamente consapevole:  sono stronza.

Ed ho la netta sensazione che la mia stronzaggine aumenti con l’avanzare dell’età.

Probabilmente il seme mi è stato donato alla nascita, è maturato poco a poco ed ora inizia a produrre copiosamente i sui frutti.

Es:
Fintamente gentile chiedo ad una persona, di cui in realtà mi interessa ben poco, ‘ come va?’

Lui mi risponde: ‘ Male! Se potrei.....’

STOP!!!!!!

Se potrei??????

Non ho colto una sola parola uscita da quella bocca dopo il congiuntivo pezzato!!

Avrei voluto prenderlo e scuoterlo, urlandogli in faccia: ‘ SE POTESSI!!!! Non SE POTREI!!!!’


Necessito urgentemente di una sostanza tossica che stermini la pianta maligna.

lunedì 20 ottobre 2014

Medio 9

C’è un ragazzino moro, con occhi dalle ciglia lunghissime .

Questo bambino è un tipo: timido in certe occasioni ma spaccone quanto basta.

Difficilmente segue la massa; non per essere originale a tutti i costi, ma semplicemente perché è coerente con le sue idee e i suoi principi.

E’ anche tanto fisico, manescone, e irruento; un vero toro.

Fa la voce da Gabibbo per far ridere suo fratello.

E’ di una generosità spiazzante.

Adora mangiare piccante.

Ha ragionamenti sottili, di chi ci pensa su, anche un bel po’.....ma non vuole fartelo sapere.

Adora i lavori manuali, possibilmente quelli in cui ci si sporca.

Oggi compie 9 anni...e la sua mamma quasi non ci crede che sabato ha dovuto comprargli scarpe taglia 38.   

Si ricorda ancora perfettamente il momento, di quel 20 ottobre 2005, in cui l’ostetrica glielo ha appoggiato in grembo e lui...le ha fatto la pipì addosso.

Adora questo ragazzo che, quando l’abbraccia, la strizza come un limone e la sbaciucchia.

Non sopporta questo ragazzo quando diventa fumino. Lo vede arrivare con falcate pesanti, i pugni chiusi, i denti serrati e il naso da cui potrebbe tranquillamente uscire del fumo.
Quando fa così il fratellone lo chiama Buldozzer.

Buon compleanno Buldozzerino, tanti auguri per i tuoi nove anni.

La tua mamma strizzata.   

venerdì 17 ottobre 2014

Il tarlo

Non mi ritengo una persona materiale.

Non ho memoria di capricci fatti per un gioco o simili

Non ho mai smaniato per avere vestiti, accessori, pc, cellulari...

Sono minimal.

Vabbè, se mi porti in un negozio di casalinghi mi potrei perdere tra pentole, presine, schiumarole e stampi in silicone.
Però cerco di moderarmi!

Ma questa cosa che devo, DEVO avere è diventata un tarlo.

Il tutto nasce...una trentina abbondante di anni fa.

Alzi la mano chi si ricorda del cartone animato di Hilary, quello sulla ginnastica artistica.

Lui!!

Questa ragazzina era una bomba: capriole, salti, ruote, spaccate in aria....Bravissima!!

E poi c’erano gli attrezzi:  
palla – facile, ce l’avevo!;
cerchi –avevo l’hula hoop, scusavo con quello;
clavette – me la cavavo con dei birilli di plastica,
e lui: il NASTRO!!!!

Bastoncino recuperato chissà dove e striscia di stoffa....tristissimo!!!

Pesantissimo!!!

Mi ricordo di pomeriggi passati in cortile, ad allenarmi: zompa qua, salta la, lancia e gira,  lancia e salta, agita il bastoncino e ...che pena!!
La fettuccia attaccata era una schifezza, non come nel cartone!!

Mi toccava scuoterlo come una pazza ma lui si afflosciava subito!

Poi si cresce e queste cose si dimenticano.....o meglio, rimangono parcheggiate in un angolo della propria memoria come ‘ pratica inevasa ’.

Basta però un oggetto a far tornare a galla un fiume di ricordi, emozioni e, perché no, anche delusioni.

Per la festa comunitaria dello scorso sabato, alle bimbe che festeggiavano con Medio, un regalo di classe è stato proprio lui: il NASTRO!!!! Rosa!!! Bellissimo!!!!!

Giuro: avrei voluto strapparlo dalle mani di una delle compagne, aprirlo subito e provarlo.

Ma loro niente....non se lo sono proprio filate...

Ho resistito per tutta la settimana ma poi non ce l’ho più fatta.
Fuori da scuola, chiacchierando con una mamma, ho chiesto: “ Ma all’Alle sono piaciuti i regali?? Tutti tutti?? Pure quello piccino piccino, rosa rosa...non è che mi ci fate fare un giro?? Ti prego!!!”

Ho scoperto che, appena arrivati a casa dopo la festa, la mamma se lo è aperto subito e si è messa a volteggiare per casa, sotto gli occhi basiti di tutta la famiglia.

Anche lei era del clan del nastro rappezzato.

PS: questo pomeriggio mi ha invitata a provarlo: che emozione!!!!!
Un sogno che si avverà!!!
Vi saprò dire!!!

Hilary oh! Hilary....

giovedì 16 ottobre 2014

Nome imbarazzantissimo

Medio e Junior giocano in cortile.

“ Figaaaaa!!!!!” urla il piccolo.

“ Figaaaaa!!!” fa eco il fratello.

Dopo qualche secondo, ancora “ Figaaaa.....figaaaa....”

Mamma non crede alle sue orecchie!!

Vola in giardino  pronta a sparare un mega pistolotto sulle parole sconvenienti....che loro non sanno essere tali.

Junior: “ Si sarà perso, povero cucciolo......Figaaaa!!!”

Medio: “ Lo troveremo, non ti preoccupare!!
Ha bisogno di noi!!!
Chiamiamolo più forte: FIGAAA!!!!!!!”

Impe: “ Ragazzi ssscccchhh!!!!
Ma siete impazziti ad urlare così!!
E poi...certe parole che....”

J: “ Ma mamma, stiamo giocando! 
Il nostro gatto si è perso nel bosco e noi siamo gli esploratori che vanno a cercarlo!”

M: “ Fate silenzio!!
Sento miagolare!!
Figaro, se tu??
Siiii!!!!
Junior, eccolo!!!”

J: “ Figa, per fortuna!!
Non ti dovevi allontanare da noi, monello!!”

Grandi feste al peluche, nascosto tra le foglie secche.

Mamma non ce la fa proprio più ad arrabbiarsi.  

Chiede cortesemente ai figli di abbassare la voce; il discorsetto può aspettare.

Si volta per rientrare in casa e incrocia lo sguardo torvo del vicino orso, che li osserva dal balcone.

Lei accenna un saluto e cerca di sdrammatizzare

“ Trovato....
Figa...hemmm....Figaro....
il gatto...di peluche....
è tornato...problema risolto....
ok...ciao...”

Lui grugnisce e rientra in casa.

Urge un restailing dei nomi dati ai peluches.

Situazione imbarazzantissima!!!!

mercoledì 15 ottobre 2014

Di che banana sei....

Junior: “ Domani per merenda voglio la banana cotta come quella di Piccolo!” chiede...anzi, pretende il piccolo di casa, vedendo la madre impegnata nella preparazione dei diversi spuntini.

Sorpresa da questa richiesta – e soprattutto dal fatto che l’amica cuocia le banane....mah?! - , mamma Impe scrive ad Amica Matta
‘ Buonasera! Mi puoi spiegare com’è la ‘banana cotta’ che Piccolo porta a scuola di merenda??? Junior mi ha detto che la vuole anche lui...svelami il tuo segreto!!!’

Risposta: foto di un sacchetto contenente banane fritte e zuccherate.

Ecco perché Junior dice che le banane del suo compagno di banco sono più buone!!!

Lui si deve accontentare di una triste banana liscia...

martedì 14 ottobre 2014

Colloqui - prima parte

Oggi è il giorno: pomeriggio con riunione di classe + nomina rappresentante + colloqui con le maestre, naturalmente sia in prima che in quarta..

Alla stupida ed inutile domanda rituale che rivolgo ai ragazzi in questa occasione ‘ cosa pensate mi diranno le vostre maestre???’ l’alzata di spalle è stata corale.

Sottintendeva un’affermazione del tipo:

‘ Mamma, tu sai già perfettamente cosa ti verrà detto.
E’ inutile che, ad ogni incontro con le maestre, ci fracassi gli zebedei con lo stesso quesito, a cui ti puoi tranquillamente rispondere da sola.
.
A Junior è stato ritirato il diario a mò di avvertimento...quindi santo non è!

Medio si è già beccato una nota perché faceva lo scemo in mensa.... è proprio ciuccio!

Quindi mamma rassegnati: ad alcuni genitori, dopo la parte collegiale, verrà detto di non fermarsi ai colloqui individuali.....a te no!

Semplicemente perché stai simpatica alle maestre!

Avranno voglia di scambiare quattro chiacchiere con te e papà.

E potrebbe andare anche  peggio.....’

Giusto per consolarsi su quanto potrebbe emergere dagli incontri con le maestre, un nutrito gruppo di mamme di quarta, si è già organizzato per un apericena  post colloqui.

Neanche a dirlo: Impe presente!!!!!

lunedì 13 ottobre 2014

Floricidio

A settembre li aveva raccolti con cura in montagna.

Aveva dapprima bagnato una fazzoletto di carta e avvolto le radici, poi, arrivati a casa, aveva tagliato una bottiglia di plastica e messo in sicurezza le tenere foglioline.

Perché, a lei, questi fiori fucsia dai petali sottili, che sui monti trovi ovunque, tra le rocce e infilati nei muretti, piacciono proprio!

E così si era decisa a raccoglierne qualche radice da trapiantare nelle aiuole di casa.

I teneri fiorellini hanno viaggiato dalla Valle d’Aosta alla pianura protetti dalla bottiglia di plastica.

Arrivati nella nuova casa, hanno trovato dimora nel cortiletto.

Mamma Impe, con l’aiuto di Junior ha spostato la corteccia, creato delle piccole buche, infilato le radici ed infine li ha ricoperti di terriccio.

Mamma e figlio hanno monitorato quotidianamente, per i primi giorni, lo stato di salute delle nuovi ospiti.

Quando sono stati sicuri che tutte le radici si fossero abituate alla nuova casa, hanno abbassato la guardia.

Questa mattina, andando verso il garage, chissà perché, le è venuto in mente di controllare le nuove arrivate.

Con sua sorpresa si è accorta che sono......sparite!!

Non ci sono più!!!!

Prima di salire in macchina, ha preso il cell e chiamato il maritino.

Pater: “ Eccerto che le ho tolte.
Sabato, dopo aver tagliato il prato, ho sistemato le aiuole!
Perché???
Non erano erbacce???”

L’ennesimo floricidio consumatosi in casa nostra!!!  

venerdì 10 ottobre 2014

Festa light

Domani pomeriggio ci sarà la festa di compleanno dei nati in ottobre della classe di Medio.

Lui e 3 donzelle.

Queste feste multiple sono belle perché la fatica dell’organizzazione ed anche, perché no, i costi vengono divisi.

Ogni famiglia ha il suo incarico; noi: bibite e porcherie.

Quest’anno mi devo ricordare di comprare l’acqua minerale naturale.

Lo scorso anno avevo preso litri e litri di bevande.....ma non l’acqua liscia.

E’ contro ogni logica naturale che un bambino ad una festa di compleanno, nel tripudio di schifezze zuccherose e gasate, venga a chiederti ‘ un bicchiere di acqua naturale, grazie!’

Invece, ben tre bambine, mi avevano detto che ‘no, noi le bibite piene di coloranti non le beviamo e i succhi contengono troppi zuccheri’.

E se vi dicessi che, oltre a due bottiglie di acqua e una quindicina di bibite gasatissime, zuccheratissime e strapiene di coloranti, ho comprato 33 confezioni di frizzi pazzi, una quarantina di lecca-lecca, uno scatolotto di caramelle gommose e uno di liquirizie???

Ho porcamente esagerato???

Sono curiosa di vedere cosa faranno le tre ragazze light....

giovedì 9 ottobre 2014

Mulino Nero

Ci sono quelle mattine che iniziano in buona: apri gli occhi e ti senti riposata, spalanchi le imposte e fuori non piove più, i figli si svegliano senza troppe minacce....miracolosamente tutto scorre alla perfezione come nel miglior Mulino Bianco.  

Saluti in cortile il grande che esce in bici, per andare a scuola; quando rientri in casa il marito esclama

 “ Oggi siamo veramente puntuali!! Non capita mica tutte le mattine!”

 “ Hai ragione! Riesco a sistemare stanze e bagni, come dio comanda, prima di andare in ufficio....
Tho!
Il mio cell...chi mi chiama a quest’ora?
La ‘niela??
Cosa vuole a quest’ora??
Ciao, dimmi tutto!
..........................
Come caduto??
Dove?
Ci vado subito, grazie, ciao ciao...”

Senior è rovinato in bicicletta e l’amico Fè e corso a casa ad avvisare subito la mamma.

Pianti tutto lì e, in ciabatte, corri dal figlio immaginandotelo spalmato sull’asfalto.

Al semaforo incroci il camion della raccolta rifiuti, guidato da un conoscente ‘ Hei Impe, ma è tuo figlio quello caduto dietro l’angolo? Si tiene il polso....ma mi sa che è più lo spavento che altro. Gli ho chiesto se voleva dell’acqua ma mi ha risposto di no!’

Arrivi e trovi il tuo ometto sul marciapiede.

Sì, è più lo spavento ma le ginocchia sono sbucciate sul serio.

Si ritorna a casa con la bici malconcia, un papà e due fratelli che aspettano sull’uscio.

Un giro di disinfettante sulle ferite e l’infortunato inizia a rompere: ‘ Mi portate a scuola?? Devo andare a scuola!! Insomma: mi state facendo far tardi!! Alla prima ora ho inglese e mi volevo fare volontario per l’interrogazione: dai!!! Chi mi accompagna??’

Tutta la puntualità è andata a farsi benedire!

La casa diventa un turbine di vestiti, grembiuli, cartelle, merende che si infilano negli zaini....

Dopo aver accompagnato ogni scolaro al suo plesso, mamma torna a casa: le tazzine ancora sul tavolo, i pigiami sui divani, il letti da rifare, il bagno...no comment.

Fanno capolino il sussidiario di medio e la merenda di Junior abbandonati sul tavolo, sotto il sacchetto dei biscotti.

Mamma li raccatta e si rimette in macchina, solo dopo aver chiuso a chiave le porte del Mulino...... Nero.

Buon giornata....

mercoledì 8 ottobre 2014

Fallimenti condivisi

Al telefono con l’Amica Matta, il cui figli è – ma pensa che roba! – compagno di banco di Junior.

Amica Matta: “ Impe, sono una pessima mamma!
Sai cosa è successo questo pomeriggio?
Appena tornato a casa da scuola, il Piccolo mi ha chiamata al lavoro, in lacrime.

Si è beccato una nota ed era in crisi perché io, preventivamente, l’avevo minacciato: se ne avesse presa una, avrebbe dovuto saltare gli allenamenti a cui tiene moltissimo.
Era disperato perché ci sarebbero stati proprio da li a mezz’ora.

Gli ho detto che aveva il mio permesso di andarci, per questa volta.
Avrei preso la mia decisione la sera, dopo aver letto quello che le maestre avevano scritto sul diario.

Quando sono andato a prenderlo dai nonni, mi sono fatta spiegare il perché della nota.

Hai presente Tipo?
Quel bimbo dispettosissimo seduto nel banco di fronte a loro?

Ecco!

Piccolo dice che, ogni qual volta lui o Junior passano, allunga la gamba per fare lo sgambetto.

Piccolo era andato alla cattedra per chiedere una cosa alla maestra ed era stato sgambettato, al ritorno, prima che Tipo allungasse di nuovo la gamba, lui gli ha tirato un pugno!

E ha motivato il gesto dicendomi: “ Guarda che me lo hai detto tu di difendermi!!”

La sorpresa è stata quando sono andata a prendere il diario per vedere cosa avevano scritto le maestre ed ho scoperto che nulla!
Non avevano scritto nulla!!
Glielo avevano ritirato come ammonimento....

....scusa....

....la smetti di ridere?!?!

Io ti parlo dei miei cruci educativi e tu mi ridi nella cornetta: bella amica che sei!!”

Impe: “ Aspetta che mi ripiglio......oggesùmaria che ridere!!

Sai che la settimana scorsa è successa la stessa cosa a Junior?

E’ tornato con la coda tra le gambe perché aveva preso una nota.

Quando ho controllato il diario e non c’era scritto niente, mi ha detto: ‘ E’ indispensabile imparare a leggere, mamma! Così evito di fare queste figuracce!!’

Che fai?

Adesso ridi tu???”

AM: “ Grazie Impe!
Condividere con te i miei fallimenti educativi mi fa sentire meno sola!”

I: “ Quando vuoi, cara....”