giovedì 30 ottobre 2014

L'epica a cena

L’altra sera a cena, aspettando l’inizio de tg, stavamo guardando il gioco finale del programma sul 5.

Il concorrente sbaglia la risposta ed esclama ‘ porca Troia’.

Il presentatore sdrammatizza.

Il figlio grande ride.

Senior: “ Ma perché quel tipo ha detto porca Troia???
Io la sto studiando adesso, Troia, in epica.
Ma cosa vuol dire ‘porca Troia’?!
E’ come se dicesse: maiale Troia....o scrofa Troia...

Impe: “ Basta, Senior...”

S: “ ...o suino Troia...

I: “Ho detto basta.”

I fratelli, sghignazzando, sputazzando chicchi di riso per tutta la tovaglia.

S: “ ....o porcello Troia...”

I: “ Senior!! Smettila!!”

S: “ Mamma, non capisco perché ti scaldi tanto!!”

Ecco...non capisce....

Mi chiedo che fine hanno fatto quelle cattive compagnie che ti insegnavano le peggio parole, le scurrilità più imbarazzanti o quelle oscenità che solo a pensarle ti vergognavi.

Che devo fare??

Mettermi a spiegargli pure le parolacce???

Magari a lui ...ma al fratello di sei anni????

6 commenti:

  1. Ah le care vecchie cattive compagnie!! ;-) Io sono la prima a dirle e quindi poi le spiego: "vocabolo volgare per indicare una persona...."

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    1. E' che, per spiegare bene l'altro significato della epica città, si innesca un ginepraio di ulteriori chiarimenti....e io mi stavo gustando un bel risottino alla fontina!!!

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  2. Stranissimo! In genere le parolacce sono all'ordine del giorno tra i preadolescenti, almeno a scuola!!! Sei fortunata!

    Maira

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  3. Il mio duenne ieri ha detto "cazzate" dopo averlo sentito da me ovviamente...e ora tu ti lamenti che il tuo quasi dodicenne non sa le parolacce???

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    1. Le parolacce 'classiche' le conosce....è il doppio senso di alcuni termini che manca!!

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