venerdì 30 settembre 2016

8 + 10 = maggiorenne

Junior: “ Non è giusto che io non posso andarci!
Non sono più piccolo: adesso sono grande!
Sono maturo!”

Impe: “ Ma non se parla proprio!
In giro in bici con i tuoi fratelli e la loro masnada di sciamannati non ti ci mando!
Non sei abbastanza grande!”

J: “ Non è una scusa che accetto!”

I: “ Ma questa non è una scusa: è la realtà!!
Tu te ne stai a casa con me!”

J: “ Non è giusto, però!!
Cosa ti costa!!”

I: “ Mi costa che, a otto anni, sei un bambino ancora troppo piccolo per andarsene in giro da solo!
Se ti dovesse succedere qualcosa io non me lo perdonerei e potrei andare nei casini con polizia, carabinieri.....”

J: “ Mamma, ma prova a ragionare un po’: io e Medio assieme siamo maggiorenni!
Abbiamo 18 anni!!
Non ti potrebbero fare niente!!!
Fidati!!!”

Mi dice di ragionare.......

Mi ha anche detto ‘fidati’........

Non so se strozzarlo o mangiarlo di baci!


giovedì 29 settembre 2016

A caccia di un nuovo obbiettivo

Sgridatela!

Rimproveratala!

Bastonatela!

Lapidatela!

Perché lei ha ceduto!

Pusillanime che non è altro..........

Lo ha fatto!

Che cosa le ha detto la sua testa?????

Ma sopratutto: perché!?!

Non era ancora il momento giusto!!

Avrebbe dovuto aspettare almeno un altro mese....magari anche due o tre!!!

Invece, impaziente come una merda, lo ha fatto.

Li ha tolti dalla gruccia.

Li ha appoggiati sul letto.

E’ rimasta a fissarli per qualche istante poi, ignorando quella vocina che, nella sua testa, le urlava: Ferma!! Fermati!!!, li ha indossati e.........rullo di tamburi............è riuscita a sollevare tutta la zip e a chiudere il bottone senza sforzo.

Bene, penserete voi.

Non era questo quello che volevi???

Brava!!!

Invece NO!!!!!

Male!!!!

Malissimo!!!!

Se l’obbiettivo irrealizzabile  è stato raggiunto adesso dovrà fissarne uno nuovo, altrettanto impossibile .

Ma quale???

Il vestito della comunione???

L’abito da sposa – a proposito, dove diavolo sarà finito???

Maledetti pantaloni di pelle, maledetti!!!

Non dovevate tentarla!!

Che poi, indossati, non è che le piacciano più mica tanto.......

Se li ricordava più fighi.....

La sensazione le ha fatto venire in mente quando, da adolescente, vedeva un ragazzo e perdeva la scuffia, tanto da fare i salti mortali per conoscerlo.
Quando finalmente riusciva ad agganciarlo per scambiarci quattro chiacchiere e lui apriva la bocca arrivava la doccia gelata: 
" Ussignur, mi stai facendo sanguinare le orecchie!
Amico, è meglio che stai zitto.
Ti guardo, sbavo ma l’audio togliamotelo, per piacere!!!"

Ecco, pantaloni, facciamo che voi tornate nell’armadio nell’angolo in alto a destra, state in silenzio e lei continua a guardarvi dal basso sbavando. 

Qui ci vuole un altro obbiettivo, subito!!!!

Avete qualcosa che avanza nel vostro armadio???????

Mi mandate una foto???

Oppure idee...tante idee....possibilmente strane idee....utopistiche...folli....che però non facciano sanguinare le orecchie!


mercoledì 28 settembre 2016

Non so definirlo

Cerco di ripensare cosa provavo quando avevo la sua età

No......

Mi sforzo ma niente, proprio non me lo ricordo.

Non deve mica essere facile barcamenarsi tra la voglia di giocare e quella di essere trattato come un adulto.

Tra l’esigenza di libertà e i limiti dei 13 anni e poco più.

Tra l’urgenza di fuggire e la voglia di restare.

Quando lo vedo avvicinarsi con gli occhi mogi e l’aria persa mi viene spontaneo chiedergli: cosa c’è che non va?

Lui alza le spalle, scuote la testa ma non parla.

Scambio un’occhiata col marito, che vale più di un discorso, afferro quella mano che oramai è grande come la mia e lo trascino via.

Saliamo e  ci sediamo sul bordo del lettone, il luogo perfetto per qualunque confidenza.

L’intimità permette di togliere il freno.

Quello che per un adulto sembrerebbero fesserie per un adolescente non lo sono e, a volte, basta solo dar voce perché le ansie si stemperino da sole, i problemi si ridimensionino e tutto torni ad essere semplice come dovrebbe essere a 13 anni.

Un abbraccio è quello che ci vuole per rassicurare un bambino-ragazzo-quasi uomo.....cosa è adesso?
Non lo so più definire.....  

Scendiamo con un sorriso e cuore e mente più leggeri

Pater: “ Ma cosa aveva?”

Impe: “ Paturnie.”

P: “ Si, vabbe, a 13 anni....!!!
A volte è proprio pesante!!”

I: “ Tutto suo padre!!!”

Incassa senza  replicare.

Sa che ho ragione.

Su questo sono due gocce sputate!

Un Pater in miniatura.


martedì 27 settembre 2016

Affollamento sotto la doccia

E’ il suo momento:

l’acqua che scroscia

il vapore che sale

morbida schiuma

e silenzio......tanto silenzio.

La doccia del risveglio è il preludio della sua giornata.

Per potersela concedere punta la sveglia sempre una mezz’ora prima rispetto a quella del resto della famiglia.

Mentre si lascia svegliare dalle coccole dell’acqua....TOC TOC sul vetro del box!!!

Senior: “ Ciao mamma!”

Impe: “ Ussignur Senior!!
Mi hai fatto venire un infarto!!
Cos’è che ci fai già in giro?
E’ presto!”

S: “ Ero già sveglio.
Ne approfitto per ripassare geometria per la verifica di oggi.”

I: “ Bravo, chiudi bene la porta e scendi!”

Mezzo minuto dopo la porta si spalanca nuovamente.

I: “ Cosa vuoi ancora Senior??”

Medio: “ Sono io mamma!
Senior ha fatto un casino boia e mi ha svegliato.
Posso scendere a fare colazione?”

I: “ Va bene, preparatela da solo, ok?
E chiudi la porta.....”

Junior: “ Mamma....sono ancora stanco ma non ho più sonno: cosa posso fare?”

I: “ Ma siete già tutti in piedi???
Sono solo le 6 e 35!!
Ho bisogno almeno di un’altra mezz’ora di orecchie spente e cervello in pausa!
Junior infilati nel lettone al mio posto e chiudi gli occhi!
Pater!!!
Pater!!!
Manchi solo tu a rompere le balle poi avete fatto l’enplein!!!”

Se la mattina inizia così, come sarà il resto della giornata?

Affollata!


lunedì 26 settembre 2016

Emancipazione

Il ragazzo glielo aveva chiesto subito venerdì pomeriggio all’uscita dalla scuola, mentre le lanciava lo zaino rosso della Ferrari: ‘ Vero che sabato sera andiamo al cinema? Ci vanno tutti i miei compagni!!’

Lei lo aveva liquidato con un ‘ Dopo ne parliamo’ sperando che la richiesta morisse lì.

Già sapeva che non sarebbe stato così.

Infatti il tormentone è stato riproposto il venerdì sera a cena, prima di andare a letto, appena aperti gli occhi sabato mattina, mentre aiutava a scaricare la spesa prima di pranzo, nel pomeriggio.....

Lei, sfinita, ha mandato un wapp all’amica Matta, il cui figlio è compagno di classe di Junior – Domandona: voi questa sera andate al cinema a vedere il cartone?Abbiamo il piccolo che straccia le tutte le immagini possibili con palle da gioco: tennis, calcio, pallavolo baseball... Dice che ci vanno tutti i suoi compagni. Smentitelo!!

Lei, tempestiva, le risponde: Smentisco!! Noi no di sicuro!!

Meno male!! – replica la mamma felice – Lui si è già fatto il film.
Ha già programmato tutto:  mi porti, mi lasci un cell, ti chiamo quando finisce così mi recuperate.
Intanto che ci sei una fetta di chiappa no??
Se ci fa queste richieste a 8 anni....non oso immaginare quando ne avrà 15!!

L’emancipazione di essere il terzo figlio!!


venerdì 23 settembre 2016

Kiss me

La richiesta era arrivata un paio di anni fa in modo autonomo e spontaneo.

I genitori non avevano potuto dirgli di no, anzi! ne erano stati piacevolmente sorpresi.

Così lui aveva iniziato a prendere lezioni di chitarra.

La passione è stata fasica, a volte altalenante, d’amore e odio.

Per tutta l’estate lo strumento se ne è stato lì, in un angolo della cameretta, proprio di fianco al suo letto, a prendere povere.

Mamma ha, di tanto in tanto, spronato il ragazzo a prenderla in mano ma, le alternative, erano sempre più appassionanti e coinvolgenti di accordi e scale.

Ieri, però......

Medio: “ Mamma venerdì pomeriggio posso andare a casa del mio compagno D?”

Impe: “ Medio, lo sai che se la richiesta non mi arriva dal genitore non puoi andare da nessuna parte!
E poi venerdì alle 18 hai gli allenamenti!”

M: “ Lo so!
Però vogliamo trovarci sul presto per suonare!”

I: “ Spiega un po’??”

M: “ In classe siamo in 4 che studiamo uno strumento.
Abbiamo deciso di metterci assieme e diventare una band.
L’idea è quella di trovarci assieme il venerdì pomeriggio e fare le prove.
Tu sei d’accordo??”

A mamma vengono i lucciconi agli occhi, perché lei nella sua mente lo vede già così:



No, vabbè.....sono malata di scemenza!

E anche gravemente, no?!?!


giovedì 22 settembre 2016

Finché non diventeremo ricchi

E’ quasi ora di cena.

Lei sta per mettersi ai fornelli proprio mentre il maritino torna a casa dal lavoro.

Mentre si aggiornano sulle ultime questioni familiari, lei apre il frigorifero, fa mente locale, toglie gli ingredienti che le servono per cucinare e li appoggia sulla penisola.

Prende la casseruola e la riempie d’acqua e sale e accende la fiamma.

Inizia ad affettare un paio di melanzane e le mette sul fuoco.

Si gira per preparare i pomodori e....non ci sono più!

Anche le due buste di pasta fresca, che era sicura di aver tolto, sono sparite!

E il pezzo di grana e le bistecche di pollo....

Impe: “ Pater......ma tutta la roba che era appoggiata sulla penisola, che fine ha fatto?”

Pater: “ L’ho ritirata!
Perché se in questa casa non metto in ordine io non lo fa nessuno!!!” 

I: “ Ma scusa, l’ho tolta perché mi serve!
Invece di continuare ad aprire e chiudere il frigorifero preferisco prendere tutto una volta  sola.”

P: “ Potevi dirmelo!”

I: “ Ma va che sei un bel tipo tu!
E poi, da quand’è che torni a casa così presto!?!?
Sono sole lo sette e un quarto: torna in ufficio e lasciami cucinare in santa pace!”

P: “ Ma sei incontentabile!!
Se ritardo ti incazzi perché ci mettiamo a tavola troppo tardi!
Se arrivo prima è lo stesso perché ti sto tra i piedi.
Dillo che mi odi!
Dillo che non mi vuoi tra le palle!”

I: “ Confermo!!!
Non ti voglio tra i piedi!!
Ho un’idea: facciamolo anche noi!!”

P: “ Facciamo cosa?”

I: “ Divorziamo!!
Come il Brad e la Angy!!
Diciamo al nostro ufficio stampa di mandare una comunicazione a tutti i giornali con la notizia.
Ne parleranno tutti i tg, i rotocalchi ci ricameranno per mesi e mesi e noi verremo intervistati sul perché e il percome.
I nostri figli subiranno una gogna mediatica sui traumi che subiranno così che psicologi e pedagogisti faranno interventi scontati e inappropriati.
Ma alla fine io mi troverò un figonzo con cui consolarmi e tu no, tiè!!”

P: “ Lo sai che non sarà possibile.....”

I: “ E perché no????
Io il figonzo lo voglio!!!”

P: “ Divorziare, dico, costa troppo e non ce lo possiamo permettere!!”

I: “ Mannaggia, hai ragione: mi toccherà sopportarti finché non diventeremo ricchi!!”

Invece ‘di finchè morte non ci separi’,  ‘finchè il conto corrente non trabocca’.

Uffa......e anche per questa volta niente figonzo......


mercoledì 21 settembre 2016

La Sua stanza

“ Era solo Mio...e adesso?!?!
Ma tu pensa .......
Chi  se lo immaginava???
Se l’avessi saputo: col cavolo!!!
No...no...qui bisogna cambiare!!
Non sono disposto ad accettarlo !
Mio!!
E’ Mio!!!
Se mi gira male faccio volare tutto ‘sto casino dalla finestra!
Devono capire con chi hanno a che fare!!
E’ Mio!!”

Impe: “ Pater, ma si può sapere cos’hai da brontolare??
Sembri una pentola di fagioli!!”

Chiede la moglie al marito che continua a borbottare.

Pater: “ Guarda anche tu!!
Prova a venire a vedere com’è conciato il Mio studio!!
Ma ti sembra normale??
Libri, fogli, penne, matite, pastelli, quaderni, raccoglitori, pennelli.....
Guarda!!
La scrivania quasi non si vede più: è sepolta!!!”

I: “ Ci credo!
Adesso sono in due che ci vengono a studiare e a svolgere i compiti: che ti pensavi???
E’ tutto al raddoppio!”

P: “ Ma questa è la Mia stanza!!
Il mio regno!
Loro sono solo degli ospiti!!!
Possono entrare qui perché io gli do il permesso!!
Loro però devono aver rispetto di questo posto!”

I: “ Hai ragione ma, santo cielo, hanno smesso di fare i compiti perché si sono fermati per una pausa!
Tra un po’ risalgono e si rimettono sotto!
Quando avranno finito ritireranno tutto nello zaino o nell’armadio.
Anche tu però: un po’ di pazienza!”

P: “ Ma anche io qui ci devo poter entrare se torno dal lavora un po’ prima!
Almeno per appoggiarci il pc!
Non ci credo.......guarda!
Guarda la scrivania: è dipinta di azzurro!!”

I: “ No!”

P: “ Come no !
Ma non vedi che pennellate????
E’ sporca di tempera che Senior ha usato per fare la tavola di arte!”

I: “ Ma non è azzurro: è blu ciano!”

P: “ ........................................và a cagare te il blu ciano!”

Lasciarlo senza parole per qualche secondo, altro che Mastercard!!!


martedì 20 settembre 2016

Suggeritemi un aggettivo

E’ ora di andare a letto.

Dopo la quotidiana dose di appelli e minacce il trio inizia a salire al piano di sopra.

Medio davanti, dietro mamma, a seguire Senior e Junior.

Lei tira un’amichevole sculacciata sul fondoschiena  del figlio di mezzo: “ Porca vacca Medio, ha due chiappe di marmo! Tutto lo sport che fai ti fa proprio bene!”

Il grande la ripaga della stessa moneta, tirandole un timido sculaccione: “ .....e te invece si sente che non ne fai: è tutto un po’ molliccio!”

Suggeritemi un altro aggettivo oltre a stronzo per definirlo, perché a me proprio non ne vengono in mente altri.......


lunedì 19 settembre 2016

Elenco di un weekend

Il weekend è finito.

Pater,a letto, legge; lei si sta infilando sotto le coperte.

Impe: “ Lo sai cosa mi ha appena detto Senior mentre gli davo la buonanotte?

Mi fa: mamma questo è stato proprio un bel fine settimana per te!
Venerdì sera sei uscita a camminare con le tue amiche.
Sabato mattina ti abbiamo portata all’outlet a fare shopping e ti sei comprata un sacco di cose.
Sabato pomeriggio è stato tutto tranquillo.
Sabato sera siamo andati dagli amici e hai chiacchierato tanto.
Domenica mezzogiorno sushi al ristorante e non hai dovuto nemmeno cucinare.
Ieri pomeriggio gli amici da noi per l’aperitivo e poi cena improvvisata con loro....non ti puoi lamentare!

Ha ragione!

Un weekend niente male!”

Pater: “ Poi ha pure vinto l’Inter...”

I: “ E’ vero, questo lo ha dimenticato!
Vado a digli di aggiungerlo alla sua lista.
Da buon juventino ha già rimosso!”

P: “Ah!!
Digli di aggiungere anche al suo elenco che abbiamo fatto tanto sesso!!
Direi che anche questo è indispensabile per un buon weekend!! ”

No, dico......

Anzi, è meglio se non dico niente!

Sempre più sfacciato!


venerdì 16 settembre 2016

Il peso della cultura

Impe: “ Buongiorno, ho prenotato i libri di testo da voi on line.
In teoria mi dovreste mandare una mail in cui mi si avvisa dell’arrivo, in pratica non mi è mai arrivato niente.
Non riesco neppure a verificare dal vostro sito perché risulta bloccato.
Mi può dire se ne avete ricevuto qualcuno?”

Commesso: “ A che nome?”

I: “ Impe Rfezione.
Sono almeno una quindicina...”

C: “ Verifico subito: urca!!
Sì che ne ha!!
Ma non ha mai ricevuto la mail?”

I: “ Se glielo chiedo evidentemente no.....
Sono molti?”

C: “ Abbastanza!
Mentre glieli vado a prendere vada in cassa a pagare con questo buono”

I: “ Accipicchia!
Un bel 199 euro di puro studio!!”

Mamma paga e torna allo sportello dove un mezzo metro di libri l’aspettano!

I: “ Ma.....sono tantissimi e......io sono in bicicletta......”

C: “ Eh! Signora mia: il peso dell’ istruzione!!”


Speriamo che questo tutta questa scienza si trasferisca nel cervelletto dei due studenti e non mi provochi solo un’ernia lombare.


giovedì 15 settembre 2016

Disincentivante

Per una sana e non logorante gestione delle attività domestiche quotidiane i genitori coinvolgono i tre figli nel loro svolgimento.

Parola d’ordine: collaborazione!!!

Non esistono tabelle sulla divisione delle mansioni: se c’è un lavoro da fare si fa, punto!

Mamma e papà ti chiamano tu vieni ed esegui, in modo assolutamente non democratico.

Io decido- tu svolgi!

L’altra sera:

Pater: “ Dato che oggi Junior è andato in cantina a prendere l’acqua, è dispensato dallo sparecchio.
Senior tu scendi e buttare la spazzatura mentre tu, Medio, sgombra la tavola, grazie.”

La famiglia si mette all’opera.

Ad un certo punto rumore di vetri rotti......


                                                                         Risultato

Impe: “ Medio.....ma che cazzzz.....Hai che male!!!”

Medio: “ Ho solo ritirato il vasetto del peperoncino, che ha fatto cadere un bicchiere, che è caduto sugli altri bicchieri che si sono rotti....
Ma tu sanguini mamma!!!
Eccerto che è un bel disastro.........però non l’ho fatto apposta!!”

P: “ Se non avevi voglia di sparecchiare bastava dirlo e ti facevo fare altro!”

M: “Ve l’ho già detto: io devo stare fermo sul divano senza toccare niente, al massimo il telecomando!
Potrei essere molto pericoloso!”

Che l’abbia fatto per disincentivarci a chieder il suo aiuto?????

Mi spiace ciccio, non attacca!!

.......se gli chiedessi di stendere, incendierebbe lo stendino???


mercoledì 14 settembre 2016

Musica da cardiopalmo

Entra sbuffando come un mantice.

Butta la sua borsa in un angolo.

Si accascia sulla sedia girevole della sua scrivania sventolandosi con il primo foglio che le capita sotto mano.

Il padre un filo preoccupato le chiede ‘ Tutto bene Impe??’

Lei, con il poco fiato che le rimane, risponde:
‘ Cretina!
Sono una cretina!
Sono solo un paio di chilometri da casa a qui, ma farseli in bicicletta pedalando su Highway To Hell degli AC-DC è da attacco cardiaco.
Questa mattina non ho retto il colpo!’

Perché quando una si lascia rapire dal ritmo non si accorge neppure della foga  che ci mette nell’andare in bicicletta!

Ecco...se vedete una riccia bionda spiritata che sfreccia cantando, con la musica a palla nel cestino, ditele di rallentare...o almeno di sgambare non usando una canzone da cardiopalmo!

Finta rock senza fisico.


martedì 13 settembre 2016

La cultura sulla pelle

Se c’è una definizione che ho sempre mal sopportato è quella di ‘bagaglio culturale’ per definire il sapere di una persona.

Ma ‘sto bagaglio com’è?

E’ un bagaglio a mano??
Di quelli piccoli piccoli, che devi misurare per vedere se lo puoi imbarcare?

E’ un trolley con le ruote piroettanti??

E’ una valigia di pelle, anni ‘50, con le cinghie per chiuderla?

E’ un baule?

Ha la forma di una cappelliera?

E’ grande quanto un beauty case??

Ma quanto pesa??

E se poi lo perdo, il bagaglio?

Ma sapete quanti ce ne sono all’ufficio Oggetti smarriti?

No, no, io non mi fido a chiudere tutto in un bagaglio!

E se mentre cammino mi si apre e perdo tutto per strada?

Pensa se sbagliano ad imbarcarlo e finisce dall’altra parte del mondo....

Magari qualcuno se lo frega pure, il bagaglio e io resto ‘gnorante a vita!

La magra cultura che ho me la voglio tenere bella stretta, come un bambino con il suo peluche preferito quando va a dormire.

.....anzi, di più!!

Appiccicata, come una figurina sull’album!

Di più, di più!!!

Saldata con la fiamma ossidrica!

Di più, ancora di più!!

Incancellabile, come un tatuaggio che nessuno ti potrà mai togliere!

Tatuaggio?????

Quello che mi porto dentro e che sono indelebili sulla mia pelle.....mica male come idea.....

Ha il profumo di una sfida!

Ecco: è partita la fantasia!

Il totoo n. 3 sta bussando alla mia testa....scusate, vado a presentarmi!


lunedì 12 settembre 2016

Tubino nero

Impe: “Pater!!!
Pater!!!
Guarda un po’ cosa ho comprato per i ragazzi.
Io non lo so, continuano a crescere come delle pertiche!
Ma cosa gli diamo da mangiare a quei tre: fertilizzante????
Vabbè, comunque ho beccato una splendida svendita: tutto scontato al 70%!!
Ho preso 3 paia di pantaloni per Medio, due per Senior, maglie manica lunga e poi ho trovato qualcosina anche per me....
Questa canottiera nera...aspetta che me la provo!!
Ta-da!!
Carina, vero?
L’abbino a questa camicia di jeans, che costava una cazzata.
Sono proprio graziose assieme, non trovi?!?!
E poi c’è lui!
Vado a mettermelo.
.............
Eh?!?!
Che mi dici???
Tubino nero con spalle e  maniche corte, in pizzo.
Tutte le riviste di moda sostengono che una donna non può non avere un tubino nero nell’armadio!
E’ un passepartout che a me mancava!
Naturalmente anche lui scontato al 70%, praticamente regalato!
Certo, se non avessi perso quei chiletti un affare del genere mai mi sarei permessa di guardarlo, figuriamoci comprarlo!
Non mi sta male, no?!?!
Anche la lunghezza della gonna è perfetta, appena sopra il ginocchio.
Ti starai chiedendo: ma quando diavolo avrà  mai un’occasione per mettersi un affare del genere....”

Pater: “ Ad essere sinceri io ce l’avrei in mente!!
Direi che per il mio funerale sarebbe perfetto!”

Cazzo se me lo metto al tuo funerale!!!
Quand’è????
Domani??

Mai una soddisfazione, mai!


venerdì 9 settembre 2016

Non mi metto le mutande

Medio: “ Vero che i pantaloni un po’ stracciati sono di tendenza?”

Impe: “ Dipende.....”

M: “ Secondo me sono proprio da fighi!”

I: “ Per uscire con gli amici!
In altre occasioni sono inopportuni.”

M: “ Ma per andare a scuola sono perfetti!”

I: “ No!!
Assolutamente no!”

M: “ Guarda che per me non è un problema!”

I: “ Medio.... cos’è che mi vuoi dire????”

M: “ .....niente.....solo che i pantaloni che mi ha dato da mettere sono un po’....rotti..”

I: “ Come rotti??
Dove???
Tra dieci minuti devi essere in classe!
Levali che te ne do un altro paio!”

Uno splendido 7 lascia intravedere l’intimo militare sulla chiappa del figlio di mezzo.

I: “ Ma porca.....
Dai: infilati questi!!!”

M. “ Mamma, non riesco a farli salire neppure sopra le ginocchia, sei sicura che non siano di Junior?’

I: “Ma no!!
Sono.......erano tuoi
Allora prova quest’altri!”

M: “ Sì, questi salgono...ma non si allacciano!!” 

I: “ Non è possibile! Fino al mese scorso ti andavano!”

M: “ Mi posso mettere questi!”

I: “ Figurati!
I pantaloni per il basket rossi e gialli!!
Dove sono quelli rotti??
Fammi vedere....ma sì!
Accendo il ferro, gli piazzo sopra una bella pezza di salda strappi e per oggi possono andare!
Mi raccomando però: non fare sforzi o movimenti inconsulti che se si rompono di nuovo tu resti in mutande!!”

M: “ Io non mi metto le mutande!
Io solo boxer!
Solo boxer fighi!”

Dopo un paio di giorni di medie e siamo già messi così?

E’ l’aria della scuola che stimola l’ormone dell’adolescenza?? 

Bocciatelo!!!!


giovedì 8 settembre 2016

Oggi è preistoria

Io non ne so di graduatorie, cattedre, provveditorato ( se si chiama ancora così...) assegnazioni e compagnia cantante.

So solo che per i tre mesi estivi le lezioni restano sospese e la scuola è chiusa agli alunni.

Posso immaginare quindi che in questi tre- facciamo due perché agosto è di ferie – mesi si faccia programmazione, sistemazione,  pianificazione, organizzazione e qualsivoglia ‘one’ vi venga in mente.

Va da sé che trovo in-con-ce-pi-bi-le che, il primo giorno di scuola, non si sappia ancora chi sarà il professore di matematica di una prima media.

Ma bisogna muoversi sempre ai primi di settembre?

Se con la mia attività mi comportassi in questo modo con i clienti, penso mi troverei con il culo per terra dopo massimo sei mesi.

Forse perché, per me, il lavoro è anticipare il bisogno del cliente non metterlo in coda.

Efficienza e puntualità prima di tutto!

Mi prudono le mani perché so che passeranno i giorni, se non le settimane, e ci sarà una classe pronta ad assorbire nozioni ed insegnamenti in balia della precarietà di un servizio scolastico che, invece di tutelare l’istruzione dei nostri ragazzi, si muove lento come un carrozzone allo sbando.

Sono delusa, e incazzata, e sfiduciata e, non so se si capisce, tanto ma tanto incazzata.

Non è così che devono andare le cose.

Ma purtroppo è così che continuano ad andare, ovvero: di merda!

E mi chiedo: quando si decideranno a prendere seriamente l’istruzione?

Massima comprensione a quei prof che, ad oggi se ne stanno accanto al telefono ad aspettare la benedetta telefonata.

Non esiste: siamo nella preistoria!

PS: si capisce che sono incazzata?