lunedì 31 marzo 2014

In buona compagnia

Ieri pomeriggio, il piccolo di casa ha partecipato alla sua prima gara di atletica.

In realtà si è trattato, più semplicemente, di un pomeriggio all’aperto in cui i bambini hanno sperimento diverse attività:
lancio del disco =  copertone della bicicletta;
lancio del peso = pallina da tennis;
salto in lungo = tuffo nella sabbia;
salto degli ostacoli = elastici tirati tra due paletti;
staffetta vera, con un vero testimone!

Ore14.30 le attività sono iniziate.

Alle 15.30 arrivano al campo di atletica la famiglia di Seba, compagno di asilo e di ginnastica di Junior nonché suo grande amico.

La mamma di Seba, tutta trafelata: “ Non è possibile metterci 15 minuti per fare dalla machina a qui: ha commentato il parcheggio di tutte le macchina, si è fermato a guardare il canale vuoto....siamo usciti di casa alle due e un quarto, siamo arrivati qui alla mezza solo per fare 400 metri!!”

Impe: “ Hem....veramente sono le TRE e mezza, non le due.....”

Mamma Seba: “ Scusa???”

I: “ Questa notte c’era da spostare la lancetta avanti di un’ora.....”

MS: “ No!!! Veramente?!?!”

Occhiata sbieca al marito.

MS: “ Magari tu lo sapevi e non mi hai detto niente!!!”

Papà Seba: “ Io ci avrei anche provato....ma tu non mi hai ascoltato”

I: “ Se ti più consolare, all’ultimo cambio dell’ora Pater mi aveva già sistemato la radiosveglia della stanza mettendola in dietro di un’ora; io non lo sapevo e l’ho sistemata di nuovo.
Risultato: alle 5 di mattina mi stavo facendo la doccia pensando che fossero le sei e alle 6.30 ho svegliato tutta la famiglia pensando fossero le 7.30.
Sei in buona compagnia!!”

venerdì 28 marzo 2014

Il 'fondo' saporito del sacchetto

Colazione

Impe: “ Ma dico Junior, si fa così a prendere i biscotti dal sacchetto??
Bisogna infilarci dentro il braccio fino al gomito??”

Junior: “ Sì, perché i biscotti sul fondo sono più buoni!!”

Medio: “ Sul serio???”

J: “ Sì, prova!!!”

I: “ Ma non è vero!!!  I biscotti secchi sono tutti uguali!!”

M: “ No mamma!!
Ha ragione Junior!!
Prova!!
Questo maiale che ho preso in fondo è più buono di quello che c’è qui, in alto.”

J: “ Visto, te lo dicevo.
Il mio preferito è quello a forma di pesce, se poi lo pesco sul fondo è buonissimo!!
Assaggia!!”

M: “ E’ vero!!!!”

I: “ Ma scherzate?!?!
Questi biscotti hanno forme di animali diversi ma hanno tutti lo stesso sapore!
Spiegatemi perché quelli sul fondo sono più buoni.....”

J: “ Io lo so!!
E’ perché il culo del sacchetto è più saporito!!
....si può dire ‘culo’ vero??
Se si parla di sacchetti non è una parolaccia!!!”

giovedì 27 marzo 2014

Il mercurio non sbaglia mai

Ieri pomeriggio, al rientro da scuola abbiamo trovato a casa il papino.

Impe: “ Ossignur!! Cosa ci fai a casa a quest’ora??”

Pater: “ Non sto per niente bene, sono tutto intasato e rotto, mi sa che ho anche qualche lineetta di febbre...”

I: “ Ma dai!! Per un po’ di naso chiuso tutte stè scene!!!
Dillo che non avevi più voglia di lavorare e sei scappato dai clienti che ti ammorbano!!”

P: “ Non sto facendo finta: sto male veramente!!”

I: “ Si, vabbè....io accompagno Medio in palestra, nel frattempo misurati la febbre così vediamo tra quanto muori...”

P: “ Moglie insensibile!!!”

Questi uomini: tendono sempre ad ingigantire anche la puntura di una zanzara!!!!

I: “ Eccomi di ritorno...allora la febbre???”

Senior: “ Mamma, guarda che non scherza: ne ha 39.8°!!”

P: “ Vedi che ho ragione: sto male!!”

I: “ Te la sei misurata con il termometro digitale??
Male: quell’affare misura quello che vuole, riinfilati il buon vecchio termometro a mercurio che non sbaglia mai!!
.................
Cià, vediamo: azzz....39.9!

Direi che sì, hai la febbre!!”

La pagherò, oh sì se me la farà  pagare !!

Potrà lamentarsi e lagnarsi e io non potrò fiatare....
..mannaggia a san Tommaso!!
 

mercoledì 26 marzo 2014

L'arcobaleno

Junior: “ Mamma, lo sai che se mischi il rosso e il bianco ottieni il rosa? “

Impe: “ Sì!! E se mischi il blu e il giallo??”

J: “ Fai il verde!!”

I: “ Bravissimo: e mischiando il rosso e il blu??”

J: “ Il viola, giusto??”

I: “ Ma sai che se proprio bravo??”

J: “ E se li mischi tutti assieme cosa fa?”

I: “ Boh?? Il grigio??”

J: “ Ma no!!!! L’arcobaleno!!!!”

Poesia Junior +100 
Mamma Impe -1000

martedì 25 marzo 2014

Scoperte storiche

Che scoperte si fanno aiutando i figli nello studio!!

Tu pensa, io non sapevo che a Roma ci fosse il colle Platino!!

E immaginatevi il mio stupore nel conoscere Numa Pompino e Tullo Stinco!!!

Ossignur Senior.....ti prenderei a randellate sul Tullo Stinco!!!!!

lunedì 24 marzo 2014

Vi metterei le ali....

Un pomeriggio della scorsa settimana il piccolo di casa è stato invitato a giocare dopo la scuola, con un altro amico, a casa di un compagno.

La mamma ospitante, premurosissima, ogni mezz’ora inviava messaggi rassicuranti corredati con tanto di foto.

Al momento del recupero c’è stato il consueto scambio di chiacchiere tra le genitrici...

Mamma Ospitante: “ Sono stati bravi, hanno giocato bene qui in taverna tutto il tempo, hanno fatto due puzzle, guardato un po’ di tv e giocato con i videogame” ma come, fuori c’è un sole meraviglioso, hai un cortile da paura e li chiudi in taverna?? Bocca mia taci.....

Altra mamma: “ Si saranno sicuramente divertiti!! Adesso noi dobbiamo scappare perché lui deve fare prima gli esercizi di inglese poi quelli di musica...” 
prego???
“ sì, si!! Prende lezioni di Inglese da una madrelingua il mercoledì, il venerdì fa pianoforte. Vabbè poi c’è il corso di nuoto il lunedì e il sabato e psico-motricità il martedì. L’anno prossimo mi piacerebbe fargli fare anche karate...”

Giuro, non sono riuscita a proferire parola...

Mentre tornavamo a casa a piedi, il mio ometto mi ha chiesto: “ Mamma, ce la facciamo una corsetta fino a casa??”

Impe: “ Volentieri!!!
Anzia,sai che c’è??
Se i tuoi fratelli hanno finito di ripassare, prendiamo le bici e ce ne andiamo a fare un bel giretto noi quattro...”

Junior: “ Davvero??? Ma è quasi buio!!”

I: “ Non importa tesoro: se potessi vi mettere le ali vi farei volare!!”

J: “ Ma cosa dici mamma!!”

I: “ Niente tesoro: vediamo chi arriva prima al portone. Pronti, partenza, VIA!!!”

venerdì 21 marzo 2014

Crostata di battaglia

In cucina il mio cavallo di battaglia è la crostata.

L’ho preparata talmente tante volte che il matterello stende da solo la frolla e il forno si accende da sè quando vede lo stampo.

Le mie dosi sono:
100 g di burro morbido
2 tuorli d’uovo
100 g di zucchero
200 g di farina
la punta di un cucchiaino di lievito
un pizzico di sale

Se l’impasto riposa una mezz’ora in frigorifero si lavora con più facilità.

Quando la frolla è stesa qualunque marmellata ci sta bene.

In forno a 180° per 20-25 minuti.
Più che del timer, io mi fido del mio occhio: a me la crostata piace morbida e umidiccia, quindi spengo appena inizia a prendere colore.

La parte creativa di questo dolce è la personalizzazione e qui entrano in gioco i bambini.
Penso di non aver mai fatto questa torta con la classica scacchiera: troppo banale!!

Preferiamo usare le formine per i biscotti.
Abbiamo quelle di Natale, di Pasqua, con gli animali, stelle e cuoricini di tutte le misure....ma le crostate più gettonate sono quelle con le scritte.

Giusto ieri ne abbiamo preparata una per delle amiche che sarebbero venute dopo cena a trovarci.

Sopra la marmellata campeggiava la scritta CIAO – con la lettera A fatta non così a tenda ma a casetta, con il trattino in mezzo ( possibile che non esiste un carattere che faccia la A così??), formata da tanti salsicciotti di pasta arrotolati dalle manine di Junior e Medio.

La torta, prima di essere infornata, è rimasta incustodita sul ripiano della cucina per qualche minuto.

Mentre mi apprestavo ad infilarla in forno mi sono accorta dello ‘slittamento’ di alcune lettere.

La I si è trasformata magicamente in una U.

La A è diventata L

Per cui il ‘CIAO’ era stato sostituito da  ‘CULO’.

Il colpevole, appena tornato dal lavoro, ha esclamato: “ Peccato!! Speravo te ne accorgessi a torta cotta, così non potevi più correggerla!!! Mi è bastato spostare solo 2 bastoncini!!”

Non sono proprio riuscita ad arrabbiarmi, ho riso fino alle lacrime!!

Il preludio di una serata moooolto divertente!!

giovedì 20 marzo 2014

molto kiwi!!!!

I kiwi sono un frutto che amiamo molto.

A casa dei miei genitori c’è un bel pergolato formato da tre piante che si intrecciano, si arrampicano e salgono sui tubi che il nonno ha sistemato.

Tutte le estati crescono pelosi  e penzolanti.

Solo quando le foglie iniziano a cadere, verso metà ottobre e prima che arrivino le notti gelide, si possono cogliere.
Vengono divisi in cassette e  distribuiti

Appena colti dall’albero sono ancora molto acerbi, quindi una parte viene portata in casa e messa in un cestino con delle mele ( leggenda vuole che maturino prima, mah??).

Quando sono pronti per essere mangiati diventano la merenda ideale per gli scolari: praticamente tutte le mattine ne sbuccio un paio, li affetto e metto gli spicchi verdi nei barattolini.

Poi arriva il giorno in cui - PUFF – ti accorgi che i kiwi, tutti assieme sono maturissimi.

Mica si possono mangiare tutti!! 

E tu che ci fai???

Marmellata?? Naaa...troppi semini...e chi l’ha mai vista poi la marmellata di kiwi?!?!

Torta?? Vabbè, faccio una crosta tutta di kiwi? E poi??

....eh!! e poi????

Qui urgono suggerimenti.....

mercoledì 19 marzo 2014

Sindrome del bel tempo

Ore 10, cellulare in borsa che suona, lo prendo e leggo: Scuola Elem.

Brivido che corre lungo la schiena ‘ per chi dei due sarà ?? Fai che nessuno si sia frantumato ancora gli incisivi sul pavimento....’

I: “ Pronto...”

Scuola: “ Buongiorno, la mamma di Medio, 3B??”

I: “ Sì, mi dica...” fai che non si sia ancora rotto i denti,  fai che non si sia ancora rotto i denti....

Scuola: “ Medio dice di avere mal di testa, gli abbiamo provato anche la temperatura, ha 37°. Lo può venire a prendere?”

I: “ Arrivo subito”

Cerco di contattare le nonne per preallertarle del possibile arrivo ma nessuna delle due risponde ( evviva i cellulari ).

Arrivata a scuola, lo scolaro ‘probabilmente malato’ mi aspetta in bidelleria, firmo e usciamo.

I: “ Tesoro, dimmi come ti senti. Cos’è successo? Questa mattina quando sei uscito di casa non avevi niente...”

Medio: “ Appena ho iniziato a fare gli esercizi di grammatica mi è venuto male tutto qui, alla fronte e l’ho detto subito alla maestra che mi ha mandato dalla bidella a misurare la febbre. Dato che ce l’ho ti hanno chiamata.”

I: “ 37 gradi febbre...mi sembra un po’ esagerato.....Adesso come stai??”

M: “ Insomma...così così....”

Fatto sta che il ‘forse malato’  è venuto in ufficio con mamma, ha passato mezz’ora in capannone ad andare su e giù con il transpallet, ha giocato a scoppiare le bollicine d’aria dai fogli di pluribal, ha navigato in internet, si è stampato dei disegni da colorare, ha bevuto una cioccolata....senza mai lamentarsi del male alla testa.

La prima nonna ha rispondere all’appello è stata la nonna Dele, che ha accolto il nipote preparandogli il divano, la copertina, termometro sul tavolino e santoNurofen con la pipetta già carica.

I: “ Ho come l’impressione che mi abbia un po’ preso per il ...naso. Però stiamo a vedere.....”

Infatti, dalla nonna il ‘per niente malato’ ha giocato sul terrazzo, in cortile, ha mangiato come una fogna, ha rigiocato in cortile, è andato a prendere il fratello all’asilo, si è scofanato un gelatone, ha continuato a giocare in cortile...

Quando sono andata a prendere l’ ‘assolutamente non malato’, anche molto fortunato perché non aveva nessun compito svolto in classe da recuperare, alla domanda come ti senti adesso ha risposto ancora : “ Così così...”

La sera il ‘ ho proprio fatto finta di brutto di essere malato’ ha avuto anche l’ardire di chiedere “ Ma io, domani, devo andare a scuola??”

Lo sguardo incenerente lanciatogli in contemporanea dai due genitori è stato più loquace di qualunque ramanzina.

Io ritengo che, però, un nome a questa ‘malattia’ lo si possa dare: “ Sindrome del bel tempo”.

Ammettiamolo: chi vorrebbe starsene chiuso in una classe, a fare degli esercizi di grammatica, quando fuori c’è un tempo così?!?!

martedì 18 marzo 2014

Chi lo spiega alla magnolia??

E’ ufficiale: odio i cambi di stagione!!

Soprattutto quelli repentini e inaspettati.

Giubbotti di tutte le pesantezze che invadono appendiabiti, sedie e armadi.

Maglie, maglioni e pantaloni che fino a 4 mesi fa stavano grandi ai figli....oggesù....
“ Levati ‘sti calzoni che mi sembri Pinocchio!!”
“ Com’è possibile che non riesci ad allacciarti il giubbino di jeans!?!? Hai ragione, i bottoni non si avvicinano...”

Tanto so che è solo uno scherzo....mica è già primavera...

Chi glielo spiega adesso ai miei giacinti che hanno già fatto capolino e alla magnolia del vicino???

lunedì 17 marzo 2014

90

Ci aveva detto: “ Andate a mangiare al ristorante: pago io!!”

Le avevamo risposto che non aveva senso: avremmo dovuto festeggiare tutti a assieme!!!

E così abbiamo chiamato fratelli e sorelle: “ Verreste per una fetta di torta??”

Qualcuno all’inizio ha nicchiato: “ Mah, non so se me la sento....”   “ Non sono sicura che mi diano il permesso per uscire....”

Qualcun altro ha accetto con entusiasmo: “ Ma che bella cosa!! Vengo sicuramente!!”

E così ieri pomeriggi, zia Teresina 94 anni, zio Pino 92 anni, zia Nina 88 anni ( assieme al marito zio Titino 94 anni ), la cognata zia Lucia 89 anni, hanno festeggiato i 90 anni della sorella, la bis-nonna Mariuccia, nonna di Pater

Hanno ricordato i fratelli e la sorella che non ci sono più, si sono lamentai della loro salute, dei dolori, delle medicine...mentre mangiavano torta, pasticcini, pizzette, pane e salame e lasciando nelle bottiglie acqua e aranciata, preferendo un bel bicchiere di vino.
Come ha detto lo zio Pino: “ L’acqua non la bevo: mi fa arrugginire!!!”

Lei, dalla sua carrozzina, spronava gli invitati: “ Mangiate gente, mangiate!!”

Senza vedere nessuno, perché oramai i suoi occhi non glielo permettono, ha però voluto soffiare sulle candeline della torta e chiamava ora questo, ora quello, per chiedergli: “ Come va? Tutto bene? Se vuoi qualcosa chiedi!!!”

Alla fine del pomeriggio, quando gli invitati se ne sono andati ha esclamato: “ Visto!!! Se queste cose non le organizzo io, le mie sorelle figurati!!!”

Le gambe e gli occhi non funzionano più molto bene....ma il cervello e la lingua compensano!!!

Auguri nonna Mariuccia, altri 90 di questi compleanni!!

venerdì 14 marzo 2014

Io, una di loro

h.6.02 a.m.

un fantasma accanto al mio letto

Medio: “ Mamma, quando mi svegli?”

Impe: “ Oggesù, Medio!!! Ma che ore sono....è prestissimo, cosa ci fai già in giro?!?”

M: “ Ti ricordi che oggi ho la gita?? Ti ho detto che volevo aiutarti a preparare i panini e i toast. Non mi sei ancora venuta a chiamare. Li hai già preparati??”

I: “ Non ancora, è presto. Dai infilati in mezzo nel lettone.”

M: “ Non rischio di fare tardi?
Quanto ci impieghiamo a preparare il pranzo?
Allora: 2 toast col cotto, 2 panini salame e maionese e 2 solo salame. Poi una banana, dei dolcetti e tante caramelle.
.............
Sicura che non facciamo tardi???
...........
Io inizio a scendere per accendere la macchinetta dei toast, tu continua pure a dormire.....”

E così alle ore 6.18 io e Medio siamo scesi in cucina a preparare le cibarie per la gita.

M: “ Mi prepari anche dei toast per le mie amiche? Ama, Ali, Bea, Nic, Marti M, Marti G e Marti V, Mimi, Alle e le due Sare.”

I: “ Sìììì, e poi!?!? Guarda che le ‘ tue amiche ’ porteranno il pranzo che gli avrà preparato la loro mamma. Puoi condividere le caramelle, con questo stuolo di donne, no?!?! ”

M: “ Non basta!!!!! Mamma: loro sono femmine!!!”

I: “ Fin qui ci arrivo.....”

M: “ Non sono come i maschi!!”

I: “ E quindi......”

M: “ Tu non puoi capire....se anche tu una di loro.....”

giovedì 13 marzo 2014

Ci contano i bip

Ieri in pausa pranzo sono stata a fare una spesa abbondante al super.

Corsie semi deserte, il mio solito arraffa arraffa e poi di corsa alla cassa.

Davanti una persona e dopo di me nessuno.

Quando inizia a passare i miei acquisti la cassiera sembra una scheggia e io non ce la faccio a starci dietro.

Le dico “ Se vuoi puoi andare anche più piano! Anche perché io, più svelta di così, non riesco a imbustare!!”

Lei mi risponde: “ Non posso: ci contano i bip!!”

Mi ha spiegato che i passaggi vengono cronometrati per ottenere  una media.

Nel caso in cui fosse inferiori ad una soglia stabilita, la cassiera ‘lumaca ’ riceverebbe un richiamo.

L’ho ascoltata con la mascella a penzoloni.

.....mi sembra una follia....

Concordate?!?!

mercoledì 12 marzo 2014

Mamma al cubo

Una domanda:

 prima o poi finirà  questo ‘mestiere ’ di mamma?

Perché, governo italiano permettendo, in un futuro moooolto lontano, sarò forse pensionata.

Ma mi chiedo: arriverà il giorno in cui smetterò di prendermi cura dei figli??

E per ‘prendermi cura ’ non intendo semplicemente un accudimento materiale ( cucinare, lavare, stirare, rifare il letto...)
  
Io intendo proprio il preoccuparmi ‘di’ e ‘per ’ loro.

La coppia madre-figlio da cui prendo esempio è il  mio papà e la sua mamma, la Tete, una donna eccezionale che ha lasciato un vuoto incolmabile nel mio cuore.

A 85 anni cazziava il figlio( più che sessantenne ) come se fosse un adolescente.

I motivi erano i più svariati: secondo lei non si copriva a sufficienza, lavorava troppo, non mangiava abbastanza....

Il papino un po’ tollerava il pistolotto della mamma , poi le rispondeva: “ Basta !! Guarda che sono nonno anch’io!!”.      

La risposta della Tete era sempre la stessa: “ Cosa vuol dire?!?! Io sono bisnonna: sono una mamma al cubo!! Quindi ho ragione io!!”

La battuta ha origine da un targa che le avevamo preparato io e mia sorella: ‘ La nonna è una persona molto speciale: è una mamma al quadrato!!’

Le avevamo spiegato il significato e lei, penso, avesse fatto finta di capire.....

Con la nascita di Senior le avevo detto che avremmo dovuto aggiornare la scritta: ‘ La bis-nonna è una persona specialissima: è una mamma al cubo!!’

Questo concetto le sempre proprio piaciuta.... anche se non sono molto convinta che avesse proprio compreso il significato matematico anche di questa battuta...andava fiera della sua terza elementare!

Dopo questa divagazione e alla luce del corredo genetico che mi porto appresso, la mia risposta  è:

No, il mio mestiere di mamma non finirà mai!!!

Anche questo è un prezioso insegnamento della mia nonna Tete!!!

martedì 11 marzo 2014

'La mia casa'

Senior: “ Domani la maestra ci farà fare la verifica di descrizione.
Il titolo è ‘La mia casa’. La pensiamo un po’ assieme?”

Impe: “ Volentieri....puoi iniziare dicendo il nome della via...”

S: “ No! La maestra ha detto che non lo vuole sapere, le interessa la zona.”

I: “ Ok...allora che scrivi?”

S: “ La mia casa si trova vicino al vecchio campo sportivo....ma non è una villetta.”

I: “ Cosa vuole dire ‘ non è una villetta’?! Dì piuttosto che è una casa fronte strada con passo carraio.”

S: “ E secondo te io mi ricordo queste parole??
Continuiamo....la mia casa è gialla e, all’interno, ha un bel cortiletto con un’aiuola, il prato, il garage e l’ingresso per la cucina.”

I: “ Puoi anche scrivere che c’è una veranda e, in estate, mettiamo un tavolo per poter mangiare all’aperto”.

S: “ Una veneranda???”

I: “ Lì, sotto la tettoia, si chiama anche veranda, non veneranda...continua...”

S: “ La mia cucina è bella grande; una porta scorrevole doppia la divide dal salotto che ha due divani e una televisione. In questo piano c’è anche un piccolo bagnetto. Poi si sale...”

I: “ E li liquidiamo così i locali centrali della casa??
Non devi descrivere anche l’arredamento in arte povera; dire che ci sono quadri, fotografie...
Solo divani tele e stop??”

S. “ Fa niente, poi diventa troppo lungo...nella mia casa ad un certo punto c’è una scala per salire...”

I: “Sì, compare dal nulla...è meglio se scrivi che tra l’ingresso e il salotto c’è un disimpegno con la scala in marmo che porta alla zona notte...”

S: “ Sì buonanotte, disi cosa??
Vado avanti: al primo piano troviamo le due stanze da letto, lo studio, un bagno grande, il bagno piccolo con la doccia e un balconcino. Sul soffitto c’è la botola, con una scala che si piega in tre, che porta in mansarda, un locale dove ritiriamo l’albero di natale, i giochi che non usiamo....”

I: “ Stop!! Ti dilunghi a descrivere la mansarda e neanche due parole sulla tua cameretta?!
..continua...”

S: “ Al pian terreno un’altra scala porta alla cantina. Quando si entra è un vero macello: stendini pieni di vestiti, la mia scrivania, giochi un po’ ovunque, la dispensa con il cibo di scorta, la zona stiro di mia mamma sempre piena di biancheria da sistemare. C’è anche la lavanderia con un muro senza piastrelle perché si sono rotte...”

I: “ No, ma dico!! Per i locali belli di casa nostra non hai speso neanche due parole, mentre per quel disastro che è la cantina pagine e pagine.
Scrivi piuttosto che i tuoi genitori sperano un giorno di trasformarla in un’elegante taverna....”

S: “ Ma non è divertente...”

I: “ Faccio finta di non aver sentito....
Mi raccomando, ricordati di non scrivere sempre ‘ la mia casa...la mia casa...la mia casa ’. Usa altri termini.”

S: “ Tipo?”

I: “ ‘Dove abito, dove vivo con la mia famiglia ’...e ricordati le parole nuove che abbiamo detto: fronte strada, veranda, disimpegno...”


S: “ ...e poi i mobili in arte estinta!”

I: “ Non ce la possiamo fare....
Sicuro sicuro di sentirti bene??
Chessò...un piccolo mal di testa, d’ orecchie, torcicollo...
Magari domani ti va di stare un po’ a casa da scuola...”

Non so se mi spaventa di più il possibile disastro scolastico o quello che potrebbe immaginare la maestra leggendo la sua descrizione...

lunedì 10 marzo 2014

Non facciamoci riconoscere...

Qual è la  probabilità che, nel lasso di 300 secondi, alla stessa persona capiti di ricevere un tappo di sughero in piena fronte, sparato da una bottiglia di vino aperta che stava portando in un cartone, inondandosi con lo stesso vino ( per la precisione un ottimo prosecco )?

E subito dopo, mentre la madre cerca di recuperare al volo un giubbotto pulito, sempre il succitato si sbucci entrambi le mani e un ginocchio mentre scansa la neve che i fratelli bastardamente gli stanno tirando?

Tutto questo nel parcheggio della casa in montagna, sotto lo sguardo stupito della vicina, abituata al silenzio della valle, spezzato al massimo dal muggito delle vacche e dal loro scampanare.

Grazie Medio, non facciamoci riconoscere.....

Nota di servizio: per chi se lo fosse chiesto, questa volta non ho dimenticato a casa niente!! Olè!!

In compenso ho lasciato sul mobile della camera della montagna 2 banane e una sacchetto di tegole al cioccolato.
Ecco...mi toccherà chiamare la vicina traumatizzata per chiederle di andare a recuperarle...non mi faccio riconoscere...

venerdì 7 marzo 2014

Impe Crush

Qui va male, molto ma molto male!!

Non riesco ad andare avanti: mi sono bloccata.

Le alternative ci sarebbero, ma pagare per farmi aiutare è un’idea che non voglio prendere minimamente in considerazione.

Ce la devo fare da sola: sono forte, sono in gamba, ho i numeri!!!

Non posso crollare adesso, sono solo all’inizio.

Quando ho iniziato sapevo che il percorso sarebbe stato lungo, ma non immaginavo di trovare subito degli ostacoli.

Mi sono confidata con mia sorella.

Mi ha rassicurata: anche a lei capitano questi momenti, bisogna dare tempo al tempo, se ne esce... è molto più avanti di me!!

Non so quanto potrò reggere, però!!

E’ da cinque giorni che sono ferma al livello 29 di Candy Crush e inizio ad essere insofferente.


Mannaggia a me e al momento in cui ho installato quel maledetto gioco sul telefonino!!!

giovedì 6 marzo 2014

Finchè l'eternità non ci separi

Senior: “ Lo sai che al Fè è morto uno zio??”

Impe: “ Certo che lo so. E’ il funerale a cui sono stata, lo conoscevo anche io.”

S: “ Ma è vero che non lo hanno sepolto subito?? Mi ha detto che prima lo hanno portato all’inceneritore”

I: “ Non è un rifiuto!!
Si dice che lo hanno portato a cremare. Però sì, in sostanza lo bruciano...”

S: “ Quindi entra un corpo in una bara e esce...”

I: “ Un vaso con le ceneri, un’ urna...”

S: “ Caspita...speriamo che non starnutisca...”

I: “ Chi??”

S: “ Chi porta il vaso, altrimenti fa volare le ceneri dappertutto!!”

I: “ Guarda che l’urna  è chiusa!! E’ un vaso con il coperchio.”

S: “ Ahhh!! Anche tu ti fai incenerire?”

I: “ Tuttalpiù cremare...non ci ho mai pensato...potrebbe essere un’idea...”

Pater: “ Di cosa state parlando voi due??”

S: “ Di persone che si fanno incenerire..ops...cremare quando muoiono”

P: “ Che argomento allegro...”

I: “Mi sa che anche io ci faccio un pensierino, anzi, sai che c’è??
Su un blog ( Elasti) ho letto di un’idea che non mi spiace per nulla: mischiare le nostre ceneri quando saremo morti tutti e due.”

P: “  Così hai deciso che anche io mi faccio cremare?!?! Va bene!!
E poi, non ti basta stare insieme ‘ fin che morte non ci separi ’??
Mò, pure per l’eternità?!?!”

I: “ E c’è di più: meta delle mie ceneri le potete mettere al cimitero,l’altra metà tenetele a casa.
Quando andate a fare un viaggio in un posto molto bello portatene con voi una manciatina e spargetele lì.
Così sarà come se anche io ci fossi.”

P: “ Ma tu pensa questa...ci libereremo mai di te??”

S: “ Facciamo che ti fai seppellire tutta intera come la nonna Tete e il nonno Lice...mi sembra meno complicato, almeno per noi....”

mercoledì 5 marzo 2014

....sta arrivando....

Sbalzi d’ umore.
Tendenza all’isolamento.
Impazienza.
Voracità incontenibile.
Ego che smisura.
Onniscienza.
Insofferenza all’autorità genitoriale.
Varie ed eventuali.

Oggesù...sta arrivando...

Lei, la temuta...

Sapevo che ad un certo punto avrebbe fatto capolino... ma non immaginavo così presto!!

Avrei aspettato ancora...chessò, altri 8-9-10 anni.

Suvvia...facciamo anche che la saltiamo a piè pari!!

Perché qui ce ne toccheranno tre!!!

Una dietro l’altra.....anzi: una accavallata all’altra!!!

Ossì: ci aspetta un bel filotto di adolescenti!

E i sintomi, nel figlio maggiore, iniziano, di tanto in tanto, a fare capolino.

Per fartela digerire meglio iniziano col chiamarla pre-adolescenza.

Vabbè....aggiungendo un ‘pre’ la sostanza non cambia: so’ cazzi!!!

martedì 4 marzo 2014

Low cost

L’idea è arrivata un po’ così:

‘ Che bello sarebbe se riuscissimo a visitare una città con i bambini. ’

‘ Siiiiii!!! Magari Roma!!!’

‘ Dai!!! Quando?? Pasqua....ponte del primo maggio...ponte del due giugno...???’

‘ Due giugno!!!! C’è pure la sfilate delle forze armate!!! I bambini impazzirebbero!!’

E così, messi al corrente anche gli amici storici della proposta escursionistica, il gruppo si è allargato:
4 adulti + 5 bambini alla ricerca di un appartamento nella capitale, abbastanza grande da poterci contenere tutti, con almeno 2 bagni per non passare metà giornata in fila fuori prima di uscire, abbastanza centrale da non dover passare l’altra mezza giornata sui mezzi pubblici, con un numero di letti sufficienti e possibilmente un tavolo dove poter far colazione e eventualmente cenare...anche a turni...

Informati i figli, le reazioni sono state le seguenti:

Senior: “ Ottima idea: per me e il Fe una camera tutta nostra, grazie!”

Medio: “ A me non interessa con chi dormo, basta che nella mia ci sia la televisione...dato che a casa non ci permetti di averla in camera da letto!!!”

Junior: “ Dalla mia stanza io devo vedere il Colosseo, se no cosa ci portate a fare a Roma?!?!”

Alla faccia del  low cost!!!

lunedì 3 marzo 2014

Risorgiva o fontanile???

“Una risorgiva, o fontanile, è una sorgente di acqua dolce di origine naturale, talvolta fatta emergere dall'uomo, tipica dei terreni di piana alluvionale, come gran parte delle pianure italiane, tra cui la Pianura Padano-Veneta. L'uso del termine risorgiva è corretto quando l'affioramento è spontaneo, mentre si dovrebbe usare il termine fontanile quando l'affioramento è di origine antropica. La sovrapposizione dei due termini deriva dal fatto che spesso i fontanili venivano scavati in aree già interessate da risorgive.
I fontanili o risorgive sono caratterizzati da flora e fauna tipiche.”

Questo è quanto ci insegna il Wichi  su questo splendido fenomeno della nostro cara pianura.

Vorrei specificare che la fauna tipica della risorgiva non sono i miei figli, anche se ieri pomeriggio hanno ben pensato di farci un tuffo con tanto di scarpe, calze, jeans e giubbotto.

Senior: “ Che figata!!! E’ una risorgiva!! Le abbiamo studiate a scuola ...potrebbe però trattarsi di un fontanile.........
No!! Direi che sembra proprio naturale: è una risorgiva!!”

Cosa c’è di meglio del metodo scientifico sperimentale per rafforzare gli insegnamenti ?!?!