venerdì 28 febbraio 2014

Ti identifico

Non lo tolleravamo proprio più.

Ebbasta!!!!

Non ci interessa!!

Se smettete ci fate anche un favore!!

Siamo iscritti al registro delle opposizioni!!

...e chi se ne frega!?!?

Una tempesta continua di telefonate:

compagnie telefoniche, energia elettrica, metano, liquidazione mobili, pannelli fotovoltaici, vini e olio.....

Soluzione: identificatore di chiamata!!

098765: non ti rispondo
012345: non ti rispondo
PRIVATO: non ti rispondo
NON DISPONIBILE: non ti rispondo

Siamo arrivati a 7 chiamate indesiderate in meno di 4 ore.

Gli € meglio spesi da qualche anno a questa parte.

So chi sei...e non ti rispondo...

giovedì 27 febbraio 2014

Che rottura di galassie!!!

A cena, la tv si accende per vedere almeno i titoli dei tg, come diciamo ai futuri uomini, per capire cosa succede nel mondo.

Parà peppero pappà – sigla

1° notizia  “ Si spacca il cinque stelle.....”

Junior: “ Cos’è successo??? Si è rotto un albergo di lusso???”

Medio: “ Ma cosa dici!!! Si sarà rotta una galassia formata da cinque stelle!!”

J: “ No!! I cinque stelle sono gli alberghi più belli che ci sono, vero papà??  Magari si è rotto un pavimento, o un balcone, o la piscina, o la terrazza...”

M: “ Ma una notizia così non la danno per prima!! Se esplodono 5 pianeti sì, vero papà??”

Pater non ha il coraggio di interrompere questa splendida discussione tra i due figli.
Così interviene il fratello saggio.

Senior: “ Guardate che le prime notizie sono sempre di politica. Vero papà?”

Con la bocca piena l’adulto annuisce...

M: “ Ufff...allora sarà la solita cosa noiosissima.
Era quasi meglio si fosse rotto l’albergo a cinque stelle che diceva Junior!!”

Riempiendosi nuovamente la bocca, pater annuisce nuovamente.

....ah, la politica!!
Che rottura di galassie!!!

mercoledì 26 febbraio 2014

Non mettermi fretta

Al telefono

Impe: “ Ciao nonna Piera (  la mamma della mia mamma che ha appena compiuto 88 anni ).
Ho comprato dei gomitoli lana, non è che mi faresti dei cappelli e dei paracolli per il trio?
Quelli che gli hai fatto lo scorso anno sono splendidi, ma i cappelli iniziano ad essere un po’ piccini...”

Nonna Piera: “ Portameli, però ti avviso: non mettermi fretta!!
E’ un periodo che mi fanno male le mani, faccio fatica a muoverle e non riesco più a lavorare troppo....”

I: “ Tranquilla, per quest’ anno sono a posto. Mi porto avanti per il prossimo inverno...”

NP: “ Ti aspetto. Ci vediamo dopo”

Lunedì pomeriggio ho portato la lana alla mia arzilla nonnetta, che ha borbottato perché la lana era troppo fine, troppo scura, che lei è vecchia e non riesce a lavorare più come una volta, ma noi questa cosa non la capiamo.

Le ho ribadito che ha almeno 9 mesi di tempo per finire questo lavoro, sempre se ne ha voglia...che la settimana precedente si lamentava di non avere niente da fare e me lo aveva chiesto lei di portarle qualcosa.....

Ieri pomeriggio, martedì, telefono.

I: “ Pronto?”

NP: “ Quando passi a farli provarli?”

I: “ Ciao nonna! Passo a provare cosa?”

NP: “ Il cappello è pronto.
Il paracollo è quasi finiti.
Vieni con un bambino che così vediamo se è abbastanza lungo o se devo metterci su ancora qualche punto....vi aspetto...”

I: “ Veramente questo pomeriggio saremmo un filo incasinati.....”

NP: “ Eh no!!! Io devo finirli...tra dieci minuti, qui!!”
CLIC

Cosa mi aveva detto.... ‘ non mettermi fretta ’?!?!

Anche io a 88 anni voglio essere così!!! Dove si firma????

martedì 25 febbraio 2014

La firma

Medio: “ Mi dici chi decide la firma?”

Impe: “ Non credo di aver capito...chi decide cosa???”

M: “ Chi ti ha detto che la tua firma è quella? Perché qualcuno deve decidere che quella è proprio la TUA firma....non è che uno si alza una mattina e dice ‘ Toh!! Oggi mi firmo così!!!’ ”.

Junior: “ Per me è il comune. Anzi è il sindaco che ti dice come farla!!”

Senior: “ Per me invece è la banca: così nessuno può andare a falsificare un tuo assegno. Ti devi anche allenare a farla proprio uguale uguale a quella che ti danno loro!!”

M: “ Ma no!!! E’ un computer che mischia la tua faccia e la tua calligrafia, perché un maschio non può avere la firma da femmina, vero mamma??”

I: “ Veramente è come ha detto Medio all’inizio: uno si firma come vuole. Non c’è nessuno che ti dice come fare. L’autografo è una cosa che decidi solo tu.”

S: “ Ma è una pazzia!! Voi adulti non sapete in che guai potreste cacciarvi!!”

J: “ E il sindaco non può dire proprio niente?? Magari un ministro....”

M: “ Sì, vabbè....e io che credevo che la firma fosse una cosa seria....”


...ecco...adulti sprovveduti e irresponsabili!!!

lunedì 24 febbraio 2014

Tic tattoo

Venerdì pomeriggio grandi manovre per la preparazione della trasferta montana.

Un frullare di prendi, metti, forse non serve, mi stavo dimenticando....tenendo d’occhio sempre l’orologio perché, come sempre, ci si dà una tempistica....che naturalmente non viene mai rispettata.

Chissà perché erano sempre le 17.45.

Spiegazione: orologio con la pila scarica.

Sta di fatto che, alla decima volta che leggevo le sei meno un quarto, ho tolto l’orologio e me lo sono cacciata in tasca.  

Mi sono resa conto in questi due giorni, considerando che il polso sinistro era spoglio, di quante volte guardo l’orologio: una quantità imbarazzante, al limite della paranoia.

Lo potrei definire un tic.

Ma perché poi?? Per sapere che sono passati 5 minuti dall’ultima volta che l’ho guardato???

Ho deciso: il mio primo tatuaggio sarà sul polso sinistro e raffigurerà una piccolo orologio, senza lancette ma con la frase: “ respira e sorridi”...vabbè quando mi passerà la paura degli aghi...

PS:  per la cronaca, ho dimenticato a casa i miei doposci e tutti i medicinali per il trio ( considerando che al primo tornante Senior ha iniziato a lamentarsi per il mal d’orecchie .....non aggiungo altro )

venerdì 21 febbraio 2014

Professione sbadata

Tempo previsto: splendido.

Condizioni fisiche della famiglia: ....non gufiamocela...

Condizione psichiche della sottoscritta: border line, come sempre

Voglia: in aumento

Ieri sera, ore 23.15, Impe e Pater hanno deciso per un week end montano.

Le grandi manovre sono iniziate: recupero tute da sci, guanti, cappelli, materiale tecnico, scarponi, scarponcini e doposci; preparazione di un minimo di abbigliamento da casa il tutto moltiplicato per 5.

Si accettano scommesse su che cosa, questa volta, verrà dimenticato.

Suggerimento: mutande a calze, già fatto e quindi lascio in montagna almeno un paio a testa di scorta; chiavi per aprire la casa, già dimenticate almeno un paio di volte: siano santificati i vicini!!
Borsa termica con cibarie e, solitamente, la cena, .....uffff, che ve lo dico a fare!!

La sbadataggine non è da tutti.
Io mi ritengo una professionista.


giovedì 20 febbraio 2014

Il cazzotto del mattino

Impe: “ Ragazzi, questa notte non avete sentito le urla di Junior?”

chiede mamma nel bel mezzo della colazione

Junior la guarda con aria circospetta, mentre i fratelli sono tuttorecchie per un racconto che si presuppone già divertente.

“ Verso le tre, sono stata svegliata dalle tue grida: ‘ E’ lui!!! E’ lui!! Polizia arrestatelo!! E’ Medio il ladro!! Fermatelo!!’
Eri tutto agitato e non riuscivo a farti calmare.”

Junior: “ Mi posso alzare da tavola?”

Il piccolo all’ accenno di assenso scende dalla sedia, si avvicina al fratello di mezzo e lo colpisce alla testa con un pugno

“ Neanche quando dormo mi lasci in pace, tu!!
Mi devi sempre far tribulare!!”

Il buongiorno si vede dal cazzotto del mattino!!!

mercoledì 19 febbraio 2014

Colloqui 3° atto + pagella + varie

Ieri consegna pagelle e colloquio con le maestre.

I risultati scolastici dei due figli, in questo quadrimestre, sono stati molto soddisfacenti – OLE’ –

Però, perché un però c’è sempre, la valutazione delle maestre è più complessa: attenzione, partecipazione, comportamento, socializzazione con i compagni...

Maestre di Senior: “ Si è molto impegnato in questi mesi e i risultati si sono visti. Speriamo non abbia il solito calo primaverile.
E’ il suocero di sempre: deve sempre mettere il becco in tutto!!”

Maestre di Medio: “  Ha letto cosa abbiamo scritto come giudizio? Molto positivo.
Abbiamo voluto però dargli una tiratina d’orecchie: ‘ Nei momenti ludici deve imparare a gestire meglio la sua irruente fisicità’.”

Mentre Mamma Impe a Pater erano impegnati a scuola il trio è stato parcheggiato dai suoceri per circa un’ora e mezza.
In questo breve tempo sono riusciti a far volare a terra una televisione con tubo catodico, ribaltando il mobiletto su cui era appoggiata.

Indovina chi è stato???

Indovina chi è venuto a spifferarlo alla mamma appena tornato a casa????

Indovina chi dovrà pagare un televisore nuovo ai nonni???
Suggerimento: i nomi iniziano per S. M. e J. 


martedì 18 febbraio 2014

Un nuovo super-eroe

Senior: “ Mamma, basta!!!
Non chiederò mai più a papà di aiutarmi con i compiti!!
Mai più!!”

Impe: “ Ossignur!!
Ma è mai possibile che voi dobbiate beccarvi come due galli??
Spiegami cosa è successo...”

S: “ Gli ho chiesto la spiegazione di una parola e lui mi ha tirato una sberla in testa!”

I: “ La cosa mi sembra un po’ strana...non ti ha messo un dito addosso in undici anni....deve iniziare adesso?? Per una parola che non riesci a capire??

Pater, sentiamo la tua versione....”

Pater: “ Scusa...se uno di quinta elementare viene a chiederti cosa significa  aggettivi super-flui ’, perché, per lui, super-flui e non superflui,  è il nome di un super eroe, dimmi: tu che gli fai??”

I: “ Fammi pensare.....gli do uno scapaccione così!!
Senior, mi sa che per questa cosa te la meneremo per un pò....”

Dopo Batman, Superman e compagnia cantante, un nuovo eroe nei nostri cieli: super-fluo, il paladino di cui si poteva fare a meno, è superfluo!!!  


lunedì 17 febbraio 2014

San Pasticcino...il giorno dopo...

Sabato mezzogiorno – post pranzo.

Impe: “ Pater, schhhhh, guarda cosa ho nascosto in frigorifero!!!
4 pasticcini avanzati ieri sera.
Una madre altruista e  generosa chiamerebbe i figli e li dividerebbe con loro.
Dato che io sono una golosa atomica non ho nessuna intenzione di diglielo.
Ce li pappiamo tutti noi con il caffè!!!”

Pater: “ Bravissima!! Mi piace quando non dai retta al  tuo senso materno.”

Junior: “ Mamma posso mangiare una banana mentre giochiamo a Monopoli?”

I: “ Certo, prenditela tu in frigorifero, io ho le mani bagnate....”

J: “ Toh!!!!!
Guarda cosa ho trovato!!!
Medio!!!! 
Vieni: ci sono ancora dei pasticcini di San Valentino!!!!!”

Medio: “ Forte, quanti?!?! Solo quattro??
Non diciamo niente a Senior: due a me e due a te!!”

I: “ Vergogna!!! Queste cose non si fanno!!
Chiamate subito vostro fratello e condividete i dolci!!”
sentenziò la saggia madre, mentre si mangiava le mani, per non aver ritirato nel ripiano più alto del frigoriferi, il piatto con i dolciumi.

Com’è il proverbio???
Chi la fa, l’aspetti.....appunto....

venerdì 14 febbraio 2014

San Pasticcino

“ Stupiscimi” ti ho chiesto questa mattina.

Tu hai messo subito le mani avanti:
“ Un’idea ce l’avrei.
E’ che questa settimana è stata un delirio.
Casini su casini.
Ci si è messo pure i virus.
La cosa è laboriosa.
Carina, ma va preparata con cura.”

“ Tutte scuse: stupiscimi!!”

Ti basterebbe così poco: aspettare che i figli si addormentino e farmi trovare sul tavolino del salotto quattro dolcetti solo per noi, una bottiglietta di Passito, luci bassi e silenzio.

So che ti fermerai a comprarli, i pasticcini, ma verranno saccheggiati da una triade di golosi che faranno manbassa.
Si brinderà ad aranciata, mentre la sigla di SpongeBob urlerà ‘ Non ho sentito bene.  Sì signor capitano!!’

Medio con una fiamma intera in bocca ci guarderà e dirà “ Buonifffimi”, Senior al quarto cannoncino avrà detto per quattro volte “ Eccezionale questa cremina”, mentre Junior avrà, come sempre, dato un morso a ogni pasta per poi rifilarcene metà con la scusa: “ Assaggia anche tu, troppo buono questo!!”

Buon San Pasticcino dolcissima famiglia.

Siete gli uomini della mia vita.

giovedì 13 febbraio 2014

Qui

Qui, io ci sono cresciuta.

Ci sono nati i miei genitori e dei miei 4 nonni, tre sono nati a Qui; l’unico forestiero Qui però ci ha vissuto tutta la vita, perché adottato ancora piccolo.

Qui, io e Pater, anche lui autoctono, abbiamo deciso di comprare casa e di farci vivere i nostri figli.

Qui è un paese che non ha nulla di speciale, non troppo grande e forse un po’ troppo piccolo.

A Qui mancano alcuni servizi...ma sono indispensabili??
No, non mi pare.
E comunque li puoi trovare Lì o Là.

La quiete di Qui è solitamente turbata da eventi assolutamente non degni di nessuna cronaca, se non quella che può interessare al massimo i classici giornali di sotto-provincia.

Quando però accade un fatto che la fa rimbalzare sulla prima pagina di qualunque giornale e telegiornale nazionale; quando i sciuri dell’angolo in piazza si vedono infastiditi da giornalisti che ti minacciano con i loro microfoni; quando il cronista citofona a casa per chiederti lumi su tizio e caio.....Qui inizia a diventare insofferente a troppa attenzione.

Insomma, tutto quanto è successo Qui coinvolge gente che con Qui, ad essere sinceri, non c’entra nulla.

O meglio, c’entrano perché costretti a stare Qui, ma non sono di Qui: “ In no da num” ruggisce l’anima del paese!!  

Oggi ci sarà l’epilogo di una storia triste, malamente iniziata e tragicamente finita.

Qui si ritroverà orfana dei camioncini con le parabole sul tetto e delle telecamere che curiosavano in lungo in largo.

Torna pure a dormire, Qui...fino al prossimo scoop...speriamo non prima di 150 anni...

mercoledì 12 febbraio 2014

Diritti della mamma malata

Non è valido!!
Quando io non sto bene – precisamente virus gastro-intestinale che ti stende come un lenzuolo – contemporaneamente lo pigliano anche Medio e Pater.

Perché io, quando sto male, voglio il divano solo per me, il telecomando della tv solo per me, un bagno solo per me e, soprattutto la casa vuota.

Voglio non essere costretta ad aprire il frigorifero per preparare pranzo o cena a chi si dice “ malato”, ma ha la fame di un licantropo.

Voglio poter vegetare, appisolarmi davanti alla tele accesa senza essere svegliata di soprassalto da un telefono che squilla perché, qualcuno, vuole sapere come stiamo....ti venisse....

La condizione di mamma malata deve essere tutelata da dei diritti speciali:

La mamma malata ha diritto di godere dell’esclusività di tale stato.

Ha diritto di prelazione su qualunque stanza o ricovero lei preferisca ( letto, divano, poltrona, amaca...).

Ha diritto a non essere molestata con frasi tipo: ‘ ma adesso stai bene?’, ‘quando pensi di guarire?’, ‘ te la senti di cucinare?’, ‘mi provi la lezione di scienze, geografia, storia...’ o qualunque altra pretesa di famigliari o congiunti.

Ha diritto al silenzio e al riposo.

Dal canto suo, la mamma si prodigherà nell’assistenza dei suoi cari, quando essi non godranno di buona salute.

Ma quando è lei a versare in stato comatoso non vuole che nessuno le rompa i maroni

Amen.  

lunedì 10 febbraio 2014

Sei di Carabà se....

Impe: “ Ma lo sai Pater che su Facebook – che tu schifi e odi – ci sono dei gruppi tipo ‘ Sei di Carabà se...’ e tu ci puoi mettere tutte quello che ti viene”

Pater: “ Tipo?!?!”

I: “ Allora... tizia scrive: “ Sei di Carabà se...andavi ai campi scuola a Macugnaga con il don” oppure.. “ ai fumato la tua prima sigaretta alle montagnette ” o “ sai chi sono il Felicetto e il Michelino”

P: “ Mmmhhh” mugugno di indifferenza

Ognuno torna alle proprie attività domestiche

P: “ Perché non ci scrivi ‘ passavi le sere d’estate sui gradini davanti al cinema ’ ??
Bella vero?? Scrivi...scrivi...”

I: “ No! Non mi va di partecipare; se ti piace così tanto apri un tuo profilo e fallo tu!!”

P: “ A me questi social network non piacciono e non mi interessano”

I: “ Lo so...lo so...”

Riprendiamo il rassettaggio della casa.

P: “ Però ci potresti scrivere “ Sei di Carabà se sai cos’è il postaccio” oppure “ se come prof di francese alle medie avevi la culona” o anche “ se alla festa dell’oratorio salivi sul palo della cuccagna pieno di grasso ”  se no....

I: “ Stop...stop...ti ho detto che non mi va di scrivere niente”

P: “ Non mi fai mai divertire!! Per una volta che sul Face coso c’è qualcosa di carino...
Ecco..ecco... “ se compravi le scarpe dal Cicoria”

I: “ Da chi?????”

P: “ Quel tipo che aveva il negozio dove adesso c’è quello di onoranze funebri...”

I: “ Ma dove??”

P: “ Ma lì...all’incrocio....dai!!!
Il Cicoria!!
Era burberissimo...per quello lo chiamavano Cicoria.
Le scarpe, quando ero piccolo, le compravo solo li!”

I: “ Non me lo ricordo proprio...da qui si deduce che io sono molto più cciovane di te!!”

Masssssi!!
Leviamocele queste piccole soddisfazioni....    

venerdì 7 febbraio 2014

M'arrangio

Tornando da scuola

Impe: “ Allora ragazzi, tutto bene oggi a scuola...niente da segnalare?”

Senior: “ Niente.....”

I: “ Caspita Medio, mi sono completamente dimenticata di segnarti la dieta in bianco, per oggi, sul diario...”

Medio: “ Non importa!!
Quando la maestra ha chiesto se c’era qualcuno che oggi avrebbe mangiato in bianco io ho alzato la mano.
Mi ha chiesto di farle vedere la tua giustifica sul diario.
Dato che però non l’avevi scritta, le ho detto che ti eri sicuramente dimenticata...che ogni tanto sei un po’ fuori ( gesto del dito a mulinello all’altezza della tempia) perché noi  ti facciamo un po’ impazzire.
Non ti preoccupare mamma, io m’arrangio!!”

Lui s’arrangia e io passo per una psicolabile...evviva!!

giovedì 6 febbraio 2014

Hai sbagliato!!!

Impe: “Hei topolino!!! Sai che cosa ha fatto la tua mamma oggi???
Ti ha iscritto alla scuola elementare!!!”

Junior: “ E hai sbagliato!!!
Me lo dovevi chiedere!!
Non sono convinto di andarci, mi sa che preferisco fare ancora qualche anno di asilo.”

Questo è lo stesso bambino che dopo la prima mezza mattinata di scuola dell’infanzia mi disse:
“ Ho fatto come mi hai detto tu: all’asilo ci sono venuto e non ho neppure pianto.
Però da domani basta, me ne sto a casa.”

...cominciamo bene...

mercoledì 5 febbraio 2014

La ricchezza dell'amicizia

Senior: “ Sai mamma il Gabri è ricco forte”

Impe: “ Stai parlando del tuo amico, da cui sei stato a giocare questo pomeriggio??”

S: “ Si!! Ha una stanza enorme,una sala giochi con: Wii, WiiU, Play station,tablet, tavolo da pin pong,  calcetto, tappeto elastico, rete da tennis, vernice lavagna su tutti i muri, una batteria vera, la chitarra e la tastiera, una palla da discoteca appesa sul soffitto e un lettore mp3 collegato a delle casse che trasformano la sala in una discoteca.”

I: “ Direi non manca niente!!  
E questo pomeriggio cosa avete fatto?”

S: “ Abbiamo giocato a nascondino tutto il tempo.”

Medio: “ Con tutta quella roba avete solo giocato a nascondino??? Tu sei matto!!”

Pater: “ Non è importante con cosa si gioca, ma con chi.
Mi sembra una insegnamento molto importante.”

S: “ E’ vero!
Se non ci fossi stato io, lui non si sarebbe divertito con un gioco che non si può proprio comprare!!”

I: “ Sai come si chiama questa cosa: amicizia.
E’ un bene raro.”

Che meraviglia poter spargere un seme così prezioso, partendo da una normale discussione durante la cena.
Certe occasioni vanno prese al volo!

M: “ Resta il fatto che tu sei un pazzo a non esserti fatto neanche due salti sul tappeto elastico!”

martedì 4 febbraio 2014

Chi non stira in compagnia....

Pater: “ Questa sera mentre stiri ti faccio compagnia.”

Impe: “ NO, ti prego!!
Schiaffati pure sul divano, vegeta davanti alla televisione, scorrazza in internet, leggiti un libro ma, ti prego, lasciami sola con il mio ferro da stiro e la vagonata di biancheria che mi aspetta tutte le sere!!”

Pater: “ Devo fare la ciclette che, guarda caso, è posizionata proprio di fianco alla tua postazione stiro quindi....questa sera, mentre stiri, io pedalo la mia mezz’oretta.
Ordine del fisioterapista!!”

I:“ Vabbè!!
Questa storia deve finire!! Tu e il tuo amico fisioterapista avete rotto!!!
Ti ha espressamente ordinato di venire a pedalare con quella cosa che tu chiami ciclette, ma che fa più rumore di un treno a vapore, proprio mentre tua moglie sta stirando??”

P: “ Ma scusa!!
Così possiamo chiacchierare, discutere, aggiornarci, guardare la tele, ascoltare della musica assieme....molto romantico!!”

I: “ Un corno!!
Quell’attrezzo è talmente rumoroso che la tele e la musica sono impossibili da sentire e parlare, con uno che sbuffa e smanfa mentre pedala, non è il sogno di una serata romantica...”

P: “ Non ti va mai bene niente!!”

Ecco...sono una donna incontentabile...perchè la sera, dopo aver trottolato tutto il giorno, mentre mi dò il colpo di grazia con la quotidiana dose di stiro, voglio la solitudine più totale, al massimo tollero alla tv i programmi di Real Time.

Indovinate com’è finita???

Ciuf...ciuf...ciuf...ciuf..

manco stirare in pace....      

lunedì 3 febbraio 2014

Hair coscienza

Cel che suona.....

Impe: “ Oilà, Amica Parrucchiera!! Qual buon vento?!?!”

Amica Parrucchiera: “ Lo chiedo a te!!
Non eri forse tu la disperata che tre settimane fa mi mandava, di venerdì sera, alle 11, messaggi autodistruttivi tipo: vieni e tosami!! Dove sei?? Voglio un look da Soldato Jane!!
Allora??
Allarme pidocchi passato e non ti fai più sentire??”

I: “ Hemmm...scusa...tra pidocchi e tonsilliti varie mi sono persa via...
Se vuoi venire a trovarci, siamo qui...attraversa il ponticello che ci separa, 200 metri, seconda casa gialla alla tua sinistra....”

AM: “ So perfettamente dove abiti!!
Vengo questa sera e ti alleggerisco la zazzera.
Sono li per le 20.45.
Ciao”

Click

Insomma, il mio sogno sarebbe avere un cespuglio attaccato al cranio che necessiti di una manutenzione pari a zero.
Il mio standar, dopo la doccia, è testa in giù, vigorosa shakerata ai capelli, spuma, testa in su e ciao, finito.
Niente phon, spazzole o piastre. 
Il riccio scomposto la fa da padrone.
Un mollettone qua o la, oppure una bella coda e io sono a posto.

Menomale che c’è lei, la mia hair coscienza, che arriva, mi pastrugna mentre ci sfiniamo di chiacchiere.
Nel frattempo dà una  sforbiciata a questa o quella testa degli unni
“ Ma guarda come va in giro questa creatura...vieni qui che ti accorcio le basette!!
ZAC
Dai!!!
Anche tu, vieni dalla zia che ti sistema il ciuffo!!
ARI ZAC ZAC e ZAC”

Grazie Amica Parrucchiera, il mio look ti ringrazia....adesso mi sento molto MILF!!