lunedì 29 febbraio 2016

Il mio eroe

Perché quando si va a fare spesa, tutti assieme, non sai mai quello che può succedere.

Può essere che, nel reparto intimo, il figlio grande prenda tra le mani una scatoletta che contiene dei boxer.
Sull’imballo fa bella mostra l’indumento dall’elastico esagerato e, sopra di esso, un  maschio da paura, una tartaruga più che geometrica, degli addominali scolpiti del marmo, per non parlare dei pettorali....

Senior: “ Mamma, avrei una domanda....”

Impe: “ Dimmi tutto!”

S: “ Ma perché papà non è così??”

Non devi ridere, non devi ridere, non devi ridere  

I: “ Ecco.....forse è meglio che lo chiedi direttamente a lui....
Pater, puoi venire!?!?
Senior ti deve chiedere una cosa!!”

S: “ Papi, ma perché tu non sei così??” mostrandogli l’adone mutandato.

Pater: “ Impe stronz.....questa me la paghi....
Vedi Senior....insomma...io la tartaruga me lo sarei anche mangiata, ma poi lei si è ribaltata....e l’effetto è questo....” risponde ironico picchiettandosi il suo ‘guscio’
Volta immediatamente i tacchi e si allontana dal duo sghignazzante.

S: “Psss....mamma...... l’ho fatto per te!
Così per un po’ non ti prenderà più in giro per la tua ciccia!”

Ma chi ho partorito io:
Un genio!!!
Il vendicatore delle sovrappeso!!!!
Il difensore delle taglie forti!!!

Senior MIO EROE!!!!!  

venerdì 26 febbraio 2016

Elogio della banalità

Io voglio essere una donna banale.
Voglio essere semplicemente me stessa.
Non voglio che la gente si aspetti più di quanto io possa essere, dare, fare.

Io voglio essere una moglie banale.
Voglio che mio marito sappia che ci sarò: sempre e per sempre, come ci siamo cantati al nostro matrimonio.
Voglio banalmente prendermi cura della sua felicità.

Io voglio essere una mamma banale.
Voglio preoccuparmi per i miei figli,
Voglio rimproverarli perché si dimenticano di fare i compiti.
Voglio emozionarmi e sorridere con loro per le loro conquiste.
Voglio rattristarmi per le delusioni o gli insuccessi.

Io voglio essere una figlia banale.
Voglio dare gioia ai miei genitori, ma anche grattacapi...anche a 40 anni e tombola..

Io voglio essere una sorella banale.
Voglio esserci incondizionatamente, ma incondizionatamente dare mazzate se serve.

Io voglio essere un’amica banale.
Voglio rispondere al telefono quando una di loro chiama e magari riuscire ad organizzare una banale cena assieme.

Voglio vivere banalmente.
Né più, né meno.
Banalmente serena, innamorata, impegnata, incazzata, affascinata, coinvolta, delusa, esterrefatta....

Perché, a volte, i sussurri emozionano più di un urlo.

Buon fine settimana!

giovedì 25 febbraio 2016

Piagoso

“ Ahia, aaahia, aahio!!!

No, no, no!!!!

Male, male, male......

Gesù come sto male!!!

Le foto le hai...quelle per il cimitero, intendo.

A me piace quella in cui sono di tre quarti, ma scegli tu quella che preferisci!

Ho le ossa che gridano vendetta, ohio, ohio, ohio!!!

Tutto, tutto rotto...e la testa che scoppia....

Brrrr, che freddo!!

Ma tu non hai freddo???

Si gela, qui!!!

Me lo fai un the caldo??

Bello dolce che ho bisogno di zuccheri!

No aspetta che forse mi viene da vomitare......

Toccami la fronte, scotto ancora??

Mi rimisuro la febbre???

Magari una pezza fresca mi da un po’ di sollievo, me la prepari?

Mi porti anche un bicchiere d’acqua....meglio un succo....anzi: me la fai una spremuta?
Vitamina C, ho bisogno di vitamine!!

Ahia, ahia, ahia.....ma chi è che me l’ha attaccata sta bestia!

Se lo prendo........

Allora quale hai scelto, di foto??

Scrivilo sulla tomba che sono stato un bravo marito!

Diodiodiodio.......”

E così si è andati avanti ore e ore questa notte......

Pater quando è malato è di una pesantezza inimmaginabile.

Direi che il termine che più gli si addice è PIAGOSO, una vera, enorme, asfissiante ulcera piagosa.

Esiste questa parola????

No?!?!?!?!?

Accademia della Crusca!!!!

Assieme a petaloso e inzupposo ( bravo Banderas ) ci sono anch’io!!!!

mercoledì 24 febbraio 2016

Discorsi simil-seri

E’ la sua lettura mensile.

Julia.

Il suo  appuntamento fisso, assieme al D.D.

L’ultimo numero se ne sta ancora appoggiato sul tavolino del salotto.

Titolo  “Vedi Napoli e poi muori”

Junior: “ Senior, ma cosa vuol dire??” indicandogli la copertina

Senior: “ E’ un modo di dire.”

J: “ Cioè???”

S: “ Sai che Napoli è una città, vero??”

Junior annuisce: “ E’ quella famosa perché ha inventato la pizza.”

S: “ Sì, dicono che è talmente bella che non puoi morire se prima non l’hai vista almeno una volta.
Vedi Napoli, e solo dopo muori.”
Spiega il professore mentre mamma origlia dalla cucina.

J: “ Ah!! Adesso ho capito.
Ma tu, l’hai mai assaggiata la pizza napoletana??”

S: “ No, arriverebbe troppo fredda!”

S+J: “Ahahahaha!!!!!”

Ma un discorso che inizia e termia seriamente in casa nostra no?!?!?!


martedì 23 febbraio 2016

L'utilità dei social

Aveva da tempo cercato di rintracciarlo, ma non ci era mai riuscito.

Non aveva più il suo numero di telefono.

Lui si era trasferito ma non sapeva dove.

In altre parole: Desaparecido!

Così aveva chiesto alla figlia: “ Tu che hai quel coso...com’è che si dice – feisbuc – voglio trovare quel mio commilitone.....sono quarant’anni che non ci sentiamo e non so come rintracciarlo.
Magari il feisbuc me lo trova!!”

Allora lei a spiegargli che tutto dipendeva se l’amico aveva o meno un profilo su Facebook : ‘ se è paleolitico come sei tu, non lo beccheremo mai!!”

Richieste di amicizia

Trova i tuoi amici

Digitato: Nome e cognome.

Accipicchia! Ce n’è di gente che si chiama come lui!!!

Sfogliamo facce e immagini

E poi un canuto e baffuto over sessanta “ E’ lui!!! Sì, sì!! Con qualche anno in più ma è lui!!! Chiamalo!!!”

No nonno, non funziona così!

Gli chiediamo l’amicizia, posso anche  mandargli due righe di chat ma poi dobbiamo aspettare che sia lui ad accettare.
Ciao sono Impe, la figlia di papà di Impe, ti ricordi di lui?
Al mio babbo piacerebbe rimettersi in contatto con te.
Se ti fa piacere ti lascio il suo numero di cell.
Ciao
Impe

La risposta è immediata!

Certo che mi ricordo! Che piacere! Mandamelo che lo chiamo subito!!

In numero viene girato e dopo pochi minuti il cellulare del nonno squilla.

Questo accadeva qualche mese fa.

Domenica, dopo una vita, due ex granatieri di Sardegna di stanza a Roma, si sono trovati a rivangare ricordi di quasi cinquant’anni fa.

Alle dieci di sera una chat lampeggia sul cell di mamma Impe:
Oggi abbiamo passato una bellissima giornata con la mamma e paparone. Siamo tornati a casa io e mia moglie felicissimi.....sembrava fosse passato solo qualche giorno dall’ultima volta che ci siamo visti  eppure erano passati  ‘ solo 40 anni’!!!! Grazie a te che ci hai ritrovati con Facebook!!! Grazie nuovamente con l’auspicio di ogni bene per te e per tutti i tuoi cari

Se vi dicessi che mi sono commossa, ci credete?!?!

Finalmente ho capito l’utilità dei social network!!!!

PS: Puff, riabilitiamo la creatura del Mark!!


lunedì 22 febbraio 2016

L'incontentabile

Il sabato mattina è suo!

Non tutta la mattina, sia ben chiaro!!

Almeno quella mezz’oretta subito dopo aver aperto gli occhi.....sua!!

Tutti i suoi uomini si dileguano al piano di sotto e la chiamano quando è pronta la colazione.

‘Perché, mamma, tu ce la prepari tutta la settimana! Almeno il sabato te la prepariamo noi!!’

Ma che teneri!!

“ Tà- dà!!!” esclamano in coro aprendo la porta scorrevole della cucina   

La tavola è un tripudio di vasetti di marmellate, nocciolata, burro d’arachidi, brioches, sacchetti di biscotti, cartoni di cereali, bicchieri con succhi di frutta e pure candele (spente).

Nelle tazze il latte è già caldo e la moca, col caffè appena salito, è davanti al suo posto.

Impe: “ Ma che meraviglia!!!
Chi è che ha il coraggio di mangiarsi tutto questo bendiddio???”

 Junior: “ Tu mamma!!!”

I: “ Mi basta un goccio di latte e caffè e due biscotti, ma vi ringrazio per l’attenzione!”

Medio: “ Sembra la colazione di un hotel, mancano solo le uova strapazzate e il bacon!”

I: “ Adesso non esageriamo!
Ma......non per rovinare questo splendido momento da Mulino Bianco......avrei una domanda : finito questo lauto banchetto chi sparecchia??
Chi sistema??
Chi mette in ordine??”

Coro: “ TU!!!!”

Senior: “ Insomma mamma!!
Non ti allargare!!!”

Anche io: incontentabile!!!!!

venerdì 19 febbraio 2016

Il problema non sei tu

Medio: “ Così, alla fine, te lo sei messo.....”

Impe: “ L’ho comprato per indossarlo, mica per lasciarlo ammuffire nell’armadio.....”

M: “ Sì...però....io te l’ho detto...non è che proprio....ecco...insomma...”

I: “ Dai finisci!
Vediamo se hai coraggio......”

M: “ Va che te l’ho già detto.
Lo vuoi sentire ancora?????
Nessun problema: ti fa il culone!”

I: “ Bene.....
Grazie.....
Non è che hai cambiato idea??”

M: “ Aspetta, girati.
No!
Confermo: culone!”

I: “ Ma non è vero!!!
E’ che non sei abituato a vedermi vestita così!”

M: “ No, mamma!
Non è come sei vestita, ma cosa sembri: una culona!!
Perché quando ti metti i pantaloni non lo sei, culona.
Ma questo vestito te lo fa proprio, il culone!”

I: “ Basta ripetere quella parola lì!!
Guarda che ho capito!!”

M: “ Ma non ti arrabbiare!!
Era peggio se  eri sempre una culona, e non solo con quell’affare addosso, non pensi??
Il problema non sei tu, è lui!!!”

Beh!...messa in questo modo.....è il vestito ad essere culone, mica io!!!

No, eh?!?!?

giovedì 18 febbraio 2016

Canguri e attualità

Junior: “ Mamma, una tragedia: è morto il canguro!
Lo ha detto il tg!
Se non ho capito male sono stati i cinque stelle ad ucciderlo.”

Medio: “ Ma era un canguro normale o un super-canguro???
Perché sul giornale lo hanno disegnato come un supereroe!
( NB: la vignetta di Gianelli sul Corriere di ieri)
 
 J: “ Ma sarà un canguro normale!
Se avesse avuto dei super-poteri non ce l’avrebbero mai fatta ad ucciderlo!!!
Perché avrebbe avuto il super-pugno e li avrebbe abbattuti tutti.
O il super-salto e sarebbe scappato.”

M: “ Effettivamente......”

J: “ Ma poi, cos’è che ci faceva un canguro in parlamento????
Loro non devo decidere come va l’Italia???
E si mettono ad uccidere gli animali?!?!
Qua va male!!!
Molto male!!!”

  
Oddio che spasso l’attualità liberamente letta, rielaborata e reinterpretata da loro!!!

Crozza: impara!!!!

mercoledì 17 febbraio 2016

Urge!!!

Non so se è solo una mia sensazione ma, lavorativamente, non esiste più nulla che non sia UGENTE!!

Quel ca**o di ! compare su qualunque mail.

Volete dirmi che tutto deve essere fatto prima di subito???

Niente può essere più svolto nei tempi canonici???

Ti accorgi solo adesso che, accipicchia, sei in stra-ritardo???

Ma non esiste!!!!

Mi posso immaginare alcune spiegazioni:

  1. tu che mi scrivi non ti sai organizzare con i tempi e arrivi sempre lungo e, di conseguenza, fai correre me come un somaro impazzito
  2. sempre tu che mi scrivi con quel vacca di  ! davanti, non hai minimamente idea di come si svolga il tuo lavoro e quindi metti tutti nei casini per la tua incompetenza.

  1. non è assolutamente vero che si tratta di un’urgenza, ma tu fai passare tutto per impellente perché ti piace rompere le balle.

  1. sei, semplicemente, stronzo/a!


Va da sé che se per evadere una richiesta ‘! sprovvisto’ ci metto una paio d’ore, per quelle ‘!munito’ – ciao, ciao – ci vediamo domani!!!!

Porgendo, sempre e comunque, cordiali saluti,
Impe

martedì 16 febbraio 2016

Primula orgogliosa

Senior: “ Mamma, ti piace la piantina che ti abbiamo comprato? “

Impe: “ Molto! Lo sai che i fiori mi piacciono, soprattutto se hanno ancora le radici.”

S: “ Le primule sono proprio i fiori di questa stagione!”

I: “ E’ vero!”

S: “ Poi, comprandole abbiamo anche fatto un’offerta al progetto della parrocchia....”

I: “ Sì, è un’iniziativa che mi piace molto: si ‘adotta’ una mamma in difficoltà e la si aiuta a crescere il suo bambino.”

S: “ La signora a cui abbiamo fatto l’offerta ti conosce e ti saluta.
Ci ha anche detto che potevamo prendere anche più di un vasetto di primule ma le abbiamo detto che andava bene così.......
Che non era il caso.....
Che tu sei una brava mamma, ci vuoi bene, fai delle ottime torte, sei simpatica.....ma con le piante....
Ecco....a noi piace vederle vive e non morte stecchite......
Avrebbero avuto più fortuna in un’altra famiglia.....
A noi ne basta solo una....da sacrificare.
.....................
Mamma, ti sarai mica offesa????”


Sgrumf- sbuff- hemm e ari-sgrumf

Ma no....
Forse un pochetto....
Magari sì....
MOLTISSIMO!!!!!

lunedì 15 febbraio 2016

Una famiglia tutta panna

Per il giorno degli innamorati  mamma Impe decide di prendere per la gola i suoi quattro amori e prepara, come dolce della domenica, i tortini al cioccolato con il cuore morbido gnam gnam.

La ricetta è veramente elementare:
100g di cioccolato fondente + 100 g di burro

Si fa scaldare con un cucchiaio d’acqua.

Quando sono ben sciolti si aggiungono 70 g di zucchero.

Si lascia leggermente raffreddare e poi si aggiungono 2 uova intere e 40 g di farina.

Si mette il composto in stampini – io uso quelli in silicone – e si fanno cuocere a 200° per 9/10 minuti. Quando iniziano a vedersi delle piccole crepe sono pronti!

Vanno serviti bollenti, quindi bisogna infornarli proprio all’ultimo minuto.

Ottimi con il gelato – che però mamma si era dimenticata di comprare.

Ha ripiegato sulla bomboletta di panna che non può mai mancare nel frigorifero di una casa di golosi.

I ragazzi hanno inondato il loro tortino fumante con un lago di panna e gli si sono fiondati sopra.

Papà li guarda divertito, poi fissa la moglie negli occhi e le dice: “ Sto per fare una cosa e so che tu mi odierai, perdonami.”

Detto fatto, si spruzza della panna sulla mano e accarezza il figlio che siede alla sua sinistra – Medio – che, testa nel piatto  e bocca piena, non si era accorto di cosa stava combinando il genitore.

La descrizione dei minuti successivi è degna del miglio film comico – o dell’orrore, nel caso lo stesse guardando la signorina Rottermeier.

Anche mamma è stata tirata per i capelli nella dolce zuffa al latte, fino a che non ha iniziato a sbraitare per far cessare gli animi che montavano come la panna che si spalmavano sui visi.

A rissa sedata, facce pulite – i vestiti un po’ meno -  e con i piatti spazzolati, mamma guarda negli occhi il suo Pater- Valentino  e non può che esclamargli – sorridendo - ma con tutto il cuore: “ Certo che sei proprio scemo!!!”

Proprio un dolce San Valentino!!!!!

venerdì 12 febbraio 2016

San Liquirino

E quando tutto il resto d’Italia è in piena Quaresima, noi ambrosiani iniziamo a festeggiare il carnevale.

Se poi ci aggiungiamo che domenica è S. Valentino qui è un tripudio di baldorie!

Connubio im-perfetto per il marito che è allergico ad ogni forma di festa imposta.

Soprattutto ogni scusa  è buona per sfuggire ai romantici festeggiamenti.

Ma lei, di memoria elefantiaca e romantica peggio di un Harmony inondato di melassa non molla di un centimetro. 

Impe: “ Come hai intenzione di stupirmi, domenica?????
Non guardarmi con quella faccia!!!
Ti ricordo che tu devi ancora farti perdonare per quella volta....ecco, hai già capito, non dico altro.”

Pater: “ Ancora con questa storia!?!?!
Ma quanti anni saranno passati??
Almeno dieci!!!”

I: “ Echeccentra???
Certe delusioni non si cancellano facilmente!”

P: “ Ma insomma!!
Ero di ritorno da una trasferta, dove diavolo potevo andare a prenderti un pensierino se non lì!”

I: “ Ci sta, assolutamente!
Però tu ti sei presentato, la sera di San Valentino, con uno stropicciatissimo sacchetto logato autogrill e  dentro......... un pezzo di coppa!!”

P: “ E qui ti sbagli!
Era speck!!!”

I: “Oh , insomma:  Speck, san Daniele, spianata piccante, che differenza fa!!!
...e poi...lei....la frase....”

P: “ E’ stata un po’ infelice...però anche tu!
Caspita!!!
Ma non ci puoi passare sopra????”

I: “ Mi hai detto ‘ Lo so che ti piace!!’
‘Lo so che ti piace???????’
Ma che razza di dichiarazione romantica è mai!!!!
Non si può sentire.....”

P: “ Bimba, ti ricordi cosa mi hai risposto tu??
‘ Mi piacciono anche i diamanti, ma qui non ne vedo!!’
Sei una materialista!!!!”

I: “ Alt!
Non cercare di rivoltare la frittata!!
Se ti fossi presentato con un paio di metri di liquirizia te la saresti cavata....ma la bresaola.....”

P: “ Speeeeck!!!
Comunque l’hai detto: con la liquirizia mi salvo!
Per domenica te ne compro qualche chilo, vediamo se riusciamo a seppellirci questa storia!!”

E quest’anno vai di San Liquirino!!!


giovedì 11 febbraio 2016

Tagliamo il cordone!

Ditemi che succede anche a voi, vi prego!

Io non so più come arginare il fenomeno!

La nostra dispensa è terrorizzata!!

Non ho tre figli: loro sono tre pattumiere!

Tre licantropi affamati!

Tre cloache a cielo aperto che si ingozzano all’infinito!

Appena aprono gli occhi la mattina, la prima parola che riescono a dire non è ‘ buongiorno, dormito bene, che tempo fa fuori’ ma :  ho fame!’

Queste due parole mi vengono ripetute più e più volte al giorno, mentre aprono antine per cercare qualcosa da cacciarsi nella pancia.

Va bene tutto: basta che sia commestibile.

Fortunatamente hanno il metabolismo del padre che non solo brucia: disintegra!!

Sono secchi come acciughe, infatti chi non li conosce e li vede mangiare per la prima volta chiede: ‘ ma dove la mettono tutta ‘sta roba??’

Alt!

Forse ho capito da dove arriva la mia ciccia!

E’ rimasto attivo un cordone ombelicale che viaggia al contrario, a senso invertito!!

Mi stanno  restituendo quello che gli ho dato, con anche gli interessi!!!!

No ragazzi, qui il cordone va tagliato!!!!!

PS: il fatto che, ogni tanto, anche io gli faccia compagnia nei loro vari spuntini non conta, vero?????

mercoledì 10 febbraio 2016

Imparare a farseli

Mamma entra nello spogliatoio, al termine degli allenamenti, dove Medio è, come sempre, l’ultimo.

Sulle panche appoggiate ai muri solo il suo zaino...e due grembiuli appallottolati.

Lei, buona samaritana, li prende.

Arrivata a casa scatta loro una foto che condivide sul gruppo ‘ Aquilotti’.
Chiede: ‘ Chi questa sera si beccherà un cazziatone perché ha dimenticato la blusa in palestra??

Subito una mamma risponde: ‘ I miei figli!!

Fine delle comunicazioni.

Dopo una mezz’ora, la stessa mamma scrive: ‘Sono passata in palestra ma non li ho trovati....Faccina sconsolata

Mamma Impe risponde: ‘ Me li sono portata a casa io! L’ultima volta che è stato dimenticato qualcosa in palestra non si è più trovato.....

Perfetto grazie’ la sua risposta.

Ieri pomeriggio, all’uscita da scuola, la mamma dei due sbadati si piazza davanti a Impe con sguardo truce: “ Ti ho aspettato questa mattina!!!!”

????????????? dice l’Impe sguardo.

“ Aspettavo i grembiuli.......sono stata costretta a mandarli a scuola senza: speriamo non si siano beccati una nota!!’”

I: “  No...scusa...non immaginavo....perchè, hai solo una blusa???”

“Eccerto!!!” le risponde lei annuendo esageratamente.

Solo una????

Una sola per 4 giorni di scuola????

Non potete neppure immaginare lo stato in cui si trovano questi cenci neri dopo essere stati 8 ore addosso a dei bambini!!!

Strisce di colla come se una mandria di lumache pazze vi avesse transitato.
Schizzi di succo di frutta.
Macchie di sugo sui colletti bianchi.
Padelle non meglio identificate in zone inimmaginabili....
...e lei, ne ha uno solo....uno che gli fa indossare per tutta la settimana...

Mamma Impe non cerca di scusarsi, per cosa poi??

Le dice di passare, quando vuole, a casa loro a ritirarli.

Nel pomeriggio non può, ha troppi impegni!

Figurati...abitano a due vie di distanza....il tempo di fermare la macchina, suonare il campanello e recuperarli: quanto?? Un minuto e mezzo???

Restano d’accordo che l’indomani mattina – ovvero oggi – Pater glieli avrebbe portati al momento dell’ingresso.

Ore 8.24 il cell le suona, è lei che chiede: “ Arrivano i grembiuli??
No, perché io devo andare!
Non posso mica restare ad aspettarli tutta mattina.....”

Il vaffa è in punta di lingua.

Mamma Impe le conferma che stanno arrivando e mentre chiude la telefonata si promette che deve proprio imparare a farseli...i cazzi propri!

martedì 9 febbraio 2016

Parola d'ordine: OTTIMIZZARE

Medio: “ Qual è quella parola che usi sempre tu mamma???”

Impe: “ Quale parola, per cosa?”

M: “ Quando dici che mentre fai una cosa cerchi di incastrarne un’altra, così invece di farne solo una ne fai due assieme.
Otto...ottimo....”

I: “ Ottimizzare!!!”

M: “ Sì, proprio lei!!
Questa cosa è veramente intelligente!”

I: “ Ci credo! Si evita di perdere tempo!”

M: “ Infatti adesso ero in bagno a fare la cacca e mi sono portato gli esercizi di geometria da finire.
Non è stato nemmeno troppo scomodo perché non dovevo usare neppure il compasso.
Ho ottimizzato il mio tempo!
Così adesso posso giocare di più ai videogiochi!!”

Beh, certo.....il tempo in bagno....tutto tempo perso.....

Quasi quasi ottimizzo meglio e gli faccio trovare una scrivania a rotelle che, all’occorrenza, si avvicina  alla tazza.

Considerando i virus intestinali che girano......

Ussignur, fermi tutti,  la mia mente mi sta giocando un brutto scherzo:

Dopo questa profonda meditazione, quando un cliente mi dirà ‘sto lavorando da casa’ farò fatica a non immaginarlo seduto sul gabinetto con i pantaloni acciambellati alle caviglie.

Mamma che impressione.....

lunedì 8 febbraio 2016

50 sfumature di carrello

Sabato pomeriggio, Impe e consorte, hanno deciso di prendersi un momento tutto per loro e .....sono andati a fare spesa assieme, solo loro due.  Taaaaaanta vita !!!!

Non ridete!

Anche passare un paio d’ore a spingere un carrello riempiendolo di cibarie e schifezze, può diventare un momenti di insolita complicità!!

Ed è così! Un paio d’ore senza nessuno che ti interrompe, sbuffa, litiga.....

Con un traboccante carrello, la coppia si avvia alla scala mobile per raggiungere i parcheggi sotterranei.

Pater le dice: “ vai avanti, mi infilo nel negozio di videogioche per vedere se c’è qualcosa di interessante per la triade”   Seeeee, per loro....  

Il carrello, agganciato al tapis roulant, la separa da una giovane coppia, avranno al massimo 25 anni.

Lei è davanti e regge la sporta della spesa, lui le sta alle spalle.

Il ragazzo inizia a  baciarle in modo molto sensuale il collo, proprio sotto l’orecchio.

1-2-3 volte.

Poi le appoggia la mano sinistra sul fianco.

In modo fulmino la mano avanza sempre più, finendo ‘lì’.

Lei sposta velocemente la borsa davanti, come per coprirsi.

Inizia a guardare nervosamente in giro, mentre lui continua a baciarle il collo con la mano ancora nascosta dalla borsa.

La scala mobile è finita.

Lui la afferra saldamente per un braccio e assieme ‘ volano’ via....

Il carrello di una basita Impe si sgancia dalla scala mobile.

‘ Che cosa avranno mai comprato?
Ostriche??
Champagne??
Caviale??
Ammazza che effetto anticipato!!
Chissà se avranno fatto in tempo ad arrivare a casa....’
Si chiede.

Visto che effetto può fare le spesa????

Prossimamente in uscita:  50 sfumature di carrello

  

venerdì 5 febbraio 2016

I miei Dalton

Impe: “ Ragazzi, ascoltate, ho avuto un’idea pazzesca!!”

Trilla la mamma entusiasta alle 7.40 di mattina mentre Senior si sta preparando per uscire, Medio ha la bocca piena di latte e biscotti e Junior sta cercando di aprire almeno un occhio.

I: “ Ho deciso come vi vestirete quest’anno per carnevale!
Tenetevi forte: sarete i fratelli Dalton!!
Bastano delle maglie a righe gialle e nere, un paio di pantaloni e una palla da carcerato da legarsi alla caviglia.
Che ne dite??”

Junior si ripiglia: “ Bello!! Allora io sono Joe , il più furbo di tutti!!”

Medio: “ Sììì!! Io farò il più simpatico, Jack”

Senior: “ Perfetto! Naturalmente io sarò William, quello più intelligente:”

J: “ Ma chi farà Averell, il tonto????”

Proprio in quel momento si palesa in cucina Pater.

Qualche secondo di silenzio e poi.....una risata lo sommerge.

Pater: “ Scusate....mi sono perso forse qualcosa????”

Sì, confermo: è lui Averell!!!

giovedì 4 febbraio 2016

Pancia batte testa

Diciamo che sono una persona che viaggia molto ‘di pancia’.

Troppo spesso la mia parte raziocinante se ne resta quieta, soffocata dall’abbonadante trippa dell’ irrazionalità.

Che poi non la chiamerei proprio irrazionalità.....

E’ semplicemente fidarsi ad occhi chiusi di un istinto che ti guida un po’ follemente.

In certi momenti è come lasciarsi bendare e dire: ‘ Vai! Non so dove mi porti, ma ci sto!’

E allora è bastato il ‘la’ della sorella.

Una proposta lanciata così, forse per scherzo, che ha però permesso di mettere in moto un frullare di idee, emozioni, scelte e decisioni.

“ Sai sorella, ho deciso che sì, un tatuaggio lo voglio.

Anzi: ne sento il bisogno!

A dir la verità l’avrei anche già scelto.

Non so se sarà come quello che ti farai fare tu, ma io di questo marchio sulla pelle so già di non poter più farne a meno.

Ho già sentito chi me lo farà, questo pomeriggio vado!”


Non c’è partita.

Pancia 1 – Testa 0