venerdì 30 gennaio 2015

Complimento

Io con il mio papà ci lavoro.

Proprio io, quella che a 12 anni diceva: ‘Piuttosto che fare quello che fai tu mi sparo!’

Dopo un tot di occupazioni decisamente naif, alle soglie della terza gravidanza, alla sua domanda: ‘ E se venissi a darmi una mano?’, gli ho risposto di si senza pensarci mezzo secondo

Adesso stiamo fianco a fianco tutti i giorni, per parecchie ore.

Solitamente andiamo d’accordo, ma capita, anche frequentemente, che abbiamo visuali differenti.

Durante un momento di scambio di vedute ieri ha sbottato dicendomi ‘ Tu non sei come tua mamma!!’

Sapete che c’è: io lo prendo come un complimento!!!

giovedì 29 gennaio 2015

Le mummie non si ammalano

La classe di Medio questa settimana è stata decimata dall’influenza.

La media è stata: 10 alunni a scuola, 16 a casa.

E domani c’è la gita....

Le maestre hanno piazzato la visita al museo egizio di Milano in questo periodo perché è attinente al programma che stanno svolgendo proprio adesso, non hanno considerato il famoso ‘picco’.

Cosa c’è di peggio, per un bambino di 9 anni, che perdersi la gita di classe??

Medio: “ Oggi vado a scuola così domai posso andare in gita, che dici??
Non importa se continuo a tossire: mi porto una bottiglietta d’acqua, le caramelline alla propoli e anche quelle di menta.
I miei compagni sono già pieni di germi, quindi non c’è problema...
E domani, per le mummie, pure: non penso che loro possano pendersi l’influenza!!
Ahahahah!!
Questo raffreddore mi ha reso più spiritoso, non trovi mamma?”

Impe: “ Etchù!!
Do!!
Brobrio ber diente !!”

Le mummie non si ammalano però, qualcun’altra, sì!!!

mercoledì 28 gennaio 2015

Barba, concentrazione e ironia

Impe: “ Volevo solo ricordarti che alle 12.30 ho appuntamento dalla dottoressa con Medio, quindi a mezzogiorno arrangiati tu per il pranzo.
Nel pomeriggio poi devo andare con Senior dal dentista; oggi grande giorno: si becca anche lui l’apparecchio fisso! Non so se poi se la sentirà di andare agli allenamenti....                       
Per la macchina da portare in officina questa sera, hai bisogno di un passaggio o chiedi a un tuo collega?
................

Quindi??
Ti devo passare a prendere o ti arrangi?”


Pater: “ Senti....come vuoi che ti risponda?
Non vedi che sono concentrato?”

I: “ Oddio scusa....è vero!
Non vorrei che succedesse una tragedia!!
Se ti faccio distrarre, mentre ti stai facendo la barba con il rasoio elettrico, rischi di tagliarti un orecchio...o la giugulare....magari ti decapiti !
Poi io ti avrei sulla coscienza.....vedova a causa della propria lingua lunga!!
Per l’amor del cielo, ragazzo, tieni ben salda quella macchinetta, non perdere la concentrazione e finisci il tuo sporco lavoro!”

P: “ Sbaglio o percepisco dell’ironia?”

I: “ Figurati!
Mai stata più seria!!”

Rispose la moglie che, mentre parlava a quanto pare da sola, aveva rifatto 5 letti, fatto passare la polvere nelle stanze, ritirato la biancheria stirata la sera precedente....perchè parlare e muovere le mani si può fare, ascoltare e farsi la barba, è già più complicato.....

Comunque, no!

Lei non immagina la concentrazione che serve ad un uomo quando si taglia la barba......

E, sì!

C’era mooooolta ironia nelle sue parole!!

martedì 27 gennaio 2015

Quota 365

Quando, a giugno 2013, ho iniziato a riempire questo spazio di parole, l’avevo fatto così: un esperimento, senza alcun obbiettivo.

 Con il tempo, questo luogo è diventata una bella scatola dove custodire ricordi, confidenze, situazioni, riflessioni  (poche), cialtronate ( tante!!!).

Vi avevo già detto che questo posto è sconosciuto a chi mi conosce, ma proprio a tutti tutti!!!

Ed è ancora così.

E’ solo mio...e anche vostro che, pur non conoscendomi, passate di qui e mi lasciate un pezzo di voi.

Questo è il  365° post  –praticamente un anno di me -  e meritava di essere celebrato.

Auguri bloggo!!

lunedì 26 gennaio 2015

A chi tocca?

Quando in weekend sta per iniziare, per non farmi trovare impreparata, mentalmente mi programmo  tutto:
Sabato mattina – ragazzi al catechismo
Sabato pomeriggio – Senior partita con papà
                                  Medio compleanno
                                   Junior con me a fare spesa
Sabato sera – dopo cena con gli amici
Domenica mattina – messa e poi visita a nonna Mari
Domenica pomeriggio – finire compiti e magari uscita familiare

Bello eh?

Peccato che, per il secondo sabato di fila, ci si sveglia con un figlio malato – in questo caso Medio – e tutto l’elenco sopra dettagliato va rivisto ed epurato di circa l’80% delle uscite.

L’ennesimo fine settimana passato tra le mura di casa, infettandosi a vicenda!

Vediamo a chi tocca sabato prossimo????

venerdì 23 gennaio 2015

Succo al tritolo

Chissà da quanti giorni se ne stava nel frigorifero.

Bottiglietta piccola con il ciuccio, svuotata dall’acqua e poi riempita con succo di frutta.

Probabilmente era quella che Senior si era portato a scuola la scorsa settimana, poi, non avendola svuotata, l’aveva, anche giustamente, infilata lì.

Chissà perché, proprio oggi, qualcuno l’ha tolta e messa nel lavello.

Come tutte le mattine, finita la colazione, le tazze vengono sciacquate, i cucchiai lavati e, mentre si apprestava a svitare il tappo della bottiglietta questa le è deflagrata tra le mani.

Medio: “ Mamma che botta! Cos’è scoppiato?”

Junior: “ Che puzza!!!
Mamma, perché ti gocciolano i capelli?”

M: “ E anche gli occhiali...guarda hai bagnato fino a qui...”

J: “ Certo che sei proprio pasticciona, mamma!!”

Pater: “ Ma è il caso di metterti a fare questi lavori la mattina, mentre siamo di corsa e dobbiamo uscire?” 

Impe: “ Ma.....che schifo.... ho cercato di aprire la bottiglietta...mi è esplosa tra le mani!!
Ma cosa diavolo contengono questi succhi di frutta???
Tritolo????
Tu pensa cosa fanno quando arrivano nello stomaco!!!”

Borbotta la gocciolante e puzzolenta mamma mentre cerca di rimediare al disastro involontario, asciugandosi e asciugando a destra e a manca.

Se vi state chiedendo cos’è quell’odorino di rancido che sentite....sono io...

giovedì 22 gennaio 2015

...vorrei che sparisse...

WApp del buongiorno.

Amica Matta scrive:
“ Discorso di figlia ( Compagna di classe di Medio)
ieri sera:
Mamma  Medio....
....allora quando c’è....
....vorrei che sparisse
ma poi quando non c’è...mi manca....
Cioè nel senso....quando c’è... uff...
Ma poi se non c’è.... ecco...”

E’ stato un trionfo di faccine con gli occhi di fuori e le lacrime agli occhi.

Mi chiedo: ma quanto sono più sveglie le bambine!!!

O meglio: come sono patate i miei figli!!

Occhi strabuzzati!

mercoledì 21 gennaio 2015

.....ttana

Come tutte le sere, a cena terminata e dopo la dose quotidiana di tv pre-letto, quando invitiamo il trio a salire per andare a dormire scattano i 10 minuti di pura follia.

Al piano superiore gridano, si menano, fanno giochi maneschi, pericolosi, scellerati, il tutto possibilmente in calze e mutande, prima di lavarsi e infilarsi il pigiama.

Mamma e papà ne sono consapevoli.

Per un certo periodo uno dei due si immolava e saliva a cercare di domare gli istinti animali dei figli.
Il risultato era che i ragazzi continuavano ad agitarsi per un’altra mezz’ora sotto le coperte mentre all’ adulto incaricato insorgeva un violento mal di testa e un irrefrenabile istinto omicida.

Scelta comune, per poter sopravvivere, è stata quella di permettere ai figli di salire in solitaria.

I genitori li raggiungeranno ad espletamento dei riti di preparazione al sonno.

Dal piano di sotto si ha l’impressione che il soffitto della cucina possa cedere sotto le cavalcate dei pazzi scatenati.

Per cui, come monito,di tanto in tanto, viene lanciato un urlo adulto dalla tromba delle scale ‘ Ci diamo una calmata, o no?’ oppure ‘ Se vi fate male giocando non venite giù a piangere da noi!’ o ‘ Ancora due minuti di follia e poi bona; conviene che vi date una calmata!’

La scorsa sera, mentre mamma si apprestava a lanciare il primo avvertimento, ha captato una frase a metà, tra gli strepitii  e la musica a tutto volume.

Precisamente: “....e allora tu......ttana”

La succitata frase è stata pronunciata dalla bocca di Junior  

Impe: “ Cosa!?!?!
Junior!!!!
Vieni subito giù e dimmi cosa stavi dicendo ai tuoi fratelli!!!”

Lo smilzo si presenta indossando solamente i pantaloni del pigiama e con la faccia a punto di domanda.

Junior: “ Cosa mamma??”

I: “ Voglio sapere cosa stavi dicendo ai tuoi fratelli...anzi no!!
Certe parole non si devono proprio ripetere!!”

J: “ Ma te lo devo dire o no?!”

I:  “ Lo so che conosci un sacco di parolacce, però non ti puoi permettere di urlarle in casa, non si fa!!”

J: “ Ma io stavo dicendo a Senior che se vuole può usare il bastoncino dei palloncini come se fosse una cerbottana.....”

I: “................”

J: “ Sai....quella che spara le frecce velenose....oppure le palline di carta igienica piene di saliva....”

I: “ ..................”

J: “ Ma tu di quale parolaccia stavi parlando??
Mi sa che questa non la conosco........
Eh???
Qual è???”

Pater, ghignando come un maledetto, supera la dura d’orecchi e le sussurra: “ Auguri!!”

Porca cerbottana!!!!

martedì 20 gennaio 2015

Vaccata senza paragoni

Impe: “ Sai chi ho incrociato oggi al super, Pater?
La moglie dei nostri dirimpettai di cortile....che quindi sarebbero i dirin-culai...ahahahaha....vabbè, non perdiamoci in ragionamenti astrusi.

Ricordi che la scorsa settimana ti avevo raccontato di aver visto un fumo terribile uscire dal loro comignolo?
Medio aveva subito detto: ma che ci bruciano nel camino, i bambini?

Nessun bambino, ma soprattutto nessun camino!

Mi ha raccontato che lui, il vicino, prima di portate il figlio agli allenamenti, ha ben pesato di scongelare la bottiglia di olio d’oliva che, in dispensa, aveva fatto un po’ di fondo.

Ha messo un pentolino con dell’acqua, acceso il fuoco e l’ ha appoggiata dentro.

Peccato che, prima di uscire di casa, si è dimenticato di spegnere il fornello!

Mentre era al campo, la mamma di un compagno di calcio gli ha detto ‘ Tipo, hai messo legna umida sul camino? Guarda che fumo arriva da casa tua!’

Lui ha realizzato subito, è corso a casa e si è trovato la cucina in fiamme.

Alla bottiglia è scoppiato il tappo, ha schizzato olio in ogni dove, ha preso fuoco prima il fornello e poi i mobiletti vicini.

E’ riuscito a domarlo da solo, ma hanno dovuto imbiancare tutta la casa, lavare tutta biancheria impregnata di fumo, chiamare il mobiliere per rifare mezza cucina, buttare il microonde fuso....

Perché sorridi ebete e non dici niente?”

Pater: “ Stavo pensando che non c’è paragone......”

I: “ Cosa stai dicendo?!”

P: “ Qualunque cosa io possa fare da qui in futuro non c’è paragone con una vaccata così!!
Lo devo troppo ringraziare!”   

Effettivamente.....
  

lunedì 19 gennaio 2015

Ha ragione il Blasco!

Non è riuscita darsi un spiegazione plausibile del perché la notte tra la domenica e il lunedì, è tempestata dai sogni più assurdi e il risveglio è sempre molto prima che la sveglia suoni.

Infastidita, si alza e si infila in doccia, dimenticandosi che la nuova caldaia di casa mal gestisce l’approvvigionamento di acqua calda nel momento in cui anche i termosifoni si stanno scaldando.

Così, il momento del risveglio soft, si trasforma in un’infernale altalena di scrosci bollenti e ghiacciati.

Già abbastanza disturbata, si appresta a fare colazione con il figlio maggiore.

Gli chiede: “ Sei poi riuscito a fare da solo quell’esercizio d’ascolto di francese, per cui sabato mattina mi avevi chiesto aiuto, ma che poi non abbiamo più svolto?”

Risposta: “ No! Ma tanto anche il Fè mi ha detto che non l’ha fatto perché è difficile!”

Fulmini e saette.

Non avrebbe potuto dare risposta peggiore.

Alle ore 07:15 l’esercizio era stato bello che svolto, in solitaria dal lazzarone, perché non era poi così tremendo.

“ Sei grande, non puoi permetterti di comportarti così, devi essere responsabile, non fare il caprone, ragiona con la tua testa....”

“ Dai mamma basta! Ci sei riuscita benissimo a farmi sentire in colpa!”

“...e non è ancora abbastanza!”

Decisamente irritata, sveglia il resto della famiglia.

“ Caspita piccoletto! Sei un forno! Niente scuola oggi!”

Ha proprio ragione il Blasco....odio quel giorni lì!!!!   

venerdì 16 gennaio 2015

Ricercami

Non so voi, ma io sono figlia del Conoscere e del Sapere.

No! non sono i cognomi di mia mamma e mio papà.

Figlia degli anni ’80, faccio parte di quella generazione che è cresciuta con l’assonanza: ricerca = enciclopedia.

Se la maestra mi dava una approfondimento da portare, le tappe fisse erano: dalla zia Ernesta per rubarle i volumi del Conoscere e dalla zia Franchina per vedere cosa diceva Il Sapere.

Questo succedeva massimo 2-3 volte all’anno.

Perché la ricerca era una cosa seria: leggevo di tutto un po’ e poi decidevo come assemblare le varie informazioni. In un secondo momento ricopiavo tutto a amano in bella copia sul foglio di protocollo, prima però andavo in biblioteca a fare le fotocopie delle immagini, da tagliare e ripassare con i pastelli o  da ricopiare ricalcando con la carta carbone.

Insomma: un gran sbattimento!

Alla fine che soddisfazione, però!

A Senior danno, mediamente, due ricerche alla settimana: i dolci tipici della Lombardia, il pane nella storia, un monumento di Parigi, un’opera d’arte dell’Inghilterra, il ramadan, la corrente puntinista.....

Tutti i professori hanno un argomento che chiedono di approfondire....ma con che risultato?

I ragazzi hanno ben capito che Wikipedia è il loro miglior amico.

Non serve sbattersi a cercare su mille siti ( i libri non sono proprio presi in considerazione! ), quando la prima scelta di google è quanto di più completo, abbordabile, lineare ed esaustivo possibile.

Allora, basta selezionare quello che interessa.

Ctrl C

File di W 

Ctrl V

Se proprio hai voglia di impegnarti deselezioni le parole sottolineate e uniformi il colore.

Facciamo 31: cambiamo carattere, Arial o Verdana?

Tiè, ti incollo anche qualche foto.

Magari un bel WortArt per il titolo.

Guarda come si presenta bene!!!

.....lo studente non avrà dimenticato qualcosa???

Ahggià!!!

Non pretendo studiarla, almeno leggerla!!!

giovedì 15 gennaio 2015

Amiche

Con l’Irrequieta siamo amiche dalle elementari.
Lei è sempre stata l’agitata del gruppo, quella che passava da un fidanzatino all’altro, quella che il padre le faceva più menate se sforava il rientro ( eccomemai! )...

Poi c’è l’Intellettuale.
Noi, amiche di culla, ci si intendeva non a parole, né a sguardi ma a sospiri, bastava quello.

Un trio che pochi al mondo....

Le superiori, in tre istituti diversi di tre paesi diversi, ci hanno un po’ fatto allontanare.

Ci si beccava per qualche vacanza assieme, telefonate chilometriche settimanali, qualche uscita con le nuove compagnie incrociate...

Insomma: ci siamo sempre state. Nei momenti felici, in quelli meno belli ma soprattutto nei periodi di buio pesto.

Noi tre: la mora- Irrequieta, la tettona –Intellettuale e io, la Spilungona.

Adesso con il face-coso, ci si relaziona in modo moderno.

Una foto qua, due parole là, la condivisione di una frase, di un pensiero....

E quando l’Irrequieta, una sera, scrive una cosa da far accapponare la pelle, sul fatto che non ce la fa, che non sa se vuole farcela ancora, che forse è meglio smetterla qui....
Eh no, Amica!
Qui si scatena una un can-can che manco te lo sogni.

La vita ti ha messa alla prova più di una volta, ma tu non hai mollato.

Non è che tu le hai concesso vita facile...alla vita; Irrequieta mica per niente!

Amica, il trio c’è.

Amica, lo sai che la mia porta è sempre aperta.

Amica, lo sai che le mie orecchie e le mia braccia sono a tua disposizione.

Amica, non mi far più prendere uno spavento così....

Amica, sai che c’è?

Questa sera l’Intellettuale e la Spilungona arrivano con pizza, birra e torta cioccolato e pere.

Amica, non ti libererai mai di noi!

Amica....

mercoledì 14 gennaio 2015

La prima risposta è quella che conta

h.16.40
Camminando  sul marciapiede, dalla scuola alla macchina, mamma chiede ai figli scolari com’è andata la giornata.

Naturalmente parlano uno sopra l’altro e bisticciano su chi deve raccontare per primo.

La mamma dirige la conversazione.

Impe: “ Dai, Medio, raccontami tu cosa hai fatto oggi in classe.”

Medio: “ Niente.
Soliti problemi, operazioni, analisi grammaticali...
Nel pomeriggio è venuto un signore a parlarci....non ho mica capito bene per che cosa...
Prima di tutto ci ha fatto una domanda.”

I: “ E cosa vi ha chiesto?”

M: “Ci ha detto di pensare ad una cosa di cui proprio non possiamo fare a meno e dirgliela.”

I: “ E voi, cosa avete risposto?”

M: “ C’è chi ha detto i videogiochi, chi i lego, quelle matte delle mie compagne le canzoni di Violetta, uno mangiare....”

Mamma si immaginava già la scena di Medio che, braccio alzato, urlava: “ la spianata piccante...la pizza con la ’nduja....il peperoncino sulla pasta....” o magari, meno pessimisticamente: “ suonare la chitarra, passeggiare in montagna, lanciare i sassi nel canale....”

I: “ Insomma....non mi sembrano cose così indispensabili.....
E tu?
Che cosa gli hai risposto?”

M: “ Io ho detto: i miei fratelli.”

Lacrimoni in tempo zero sugli occhi di una madre basita.

I: “ Oddio!!!
Ma è una risposta bellissima, amore!!!”

M: “ Effettivamente è la prima cosa che mi è venuta in mente....adesso che ci penso bene...boh?! potevo anche dire la pistola ad aria compressa!”

Eh no, ciccio!!!

Al cuore non gliela si fa! 

La prima risposta è quella che conta!

martedì 13 gennaio 2015

Imbarazzo

Senior: “ Te lo dico subito: non vengo più a fare la spesa con te se ti porti dietro anche quei due li!”

Impe: “ Ma che modo è di rivolgerti hai tuoi fratelli!
Mi prendi il sale grosso, grazie....”

S: “ Ma li hai visti?”

I: “ M s’, lo sai che sono un po’ esuberanti...”

S: “ Un po’ esuberanti?!?!
Sono due pazzi.
Non è possibile che striscino per tutto il supermercato per guardare cosa si trova sotto gli scaffali!”

I: “ Guarda che glielo hai insegnato tu a fare così!
Metti nel carrello una confezione di sottilette, per favore....”

S: “ Lo so...ma io ero più discreto...ogni tanto mi alzavo... non sembravo un guerrigliero in addestramento.”

I: “ Andiamo a prendere un po’ di frutta, discretone!”

S: “ Nooooo, ma guardali cosa stanno facendo adesso!!!
Scavano nel cestone con le noci per vedere se trovano dei gherigli sul fondo!!
Adesso in quello delle noccioline americane....e si riempiono le tasche...”

Mamma si avvicina, sussurra ai due discoli e questi si allontanano con lei verso le casse.

S: “ Cosa ci fanno in terra vicino alla macchinetta del caffè, adesso?
Ne staranno combinando un’altra delle loro!!
Sono imbarazzatissimo!!”
Sbotta il figlio maturo mentre aiuta mamma a caricare la spesa sul nastro.

La risposta arriva a breve.

Medio: “ Senior guarda cosa abbiamo trovato sotto la macchinetta!
Una moneta da 50 centesimi e due da dieci.”

S: “ Cosa?!?!
Che figata!!!
Mi sa che sono cadute a qualche vecchietta che era lì a prendersi il caffè, magari le sono scivolate dalle mani, lei non ce l’ha fatta ad abbassarsi e non è più riuscita a raccoglierle....”

M: “ In fondo c’è una moneta da un euro ma né io, né Junior riusciamo ad arrivarci. Ci vorrebbero delle braccia più lunghe......”

S: “ Ci penso io!!!
Ma chi la prende se la tiene, ok??”
Esclama mentre lancia la busta di minestra surgelata sulla cassa e schizza via dietro al fratello

Ecco, adesso sì che lo riconosco!

Mi stavo già preoccupando....

...per Senior....

lunedì 12 gennaio 2015

Junior 7

Sette anni fa decidevi di nascere, fregandotene del fatto che avresti potuto restartene altre otto settimane tranquillo nella mia pancia.

Sei nato di corsa e questa fretta te la porti dietro come un marchio di fabbrica.

Svelto come una lepre, di gambe e di lingua.

Mal sopporti il fatto di essere il piccolo di casa.

Ombra di tuo fratello Medio e ruffianissimo con Senior.

Vanitoso e preciso, e questo non l’hai preso certo da me!

Curiosissimo, naso e mani infilate in ogni dove.

Interessato ad assaggiare qualunque pietanza....però l’aglio crudo anche no!

Furbo, anzi furbissimo!

Junior: “ Mamma, ma voi cosa mi regalate per il compleanno?”

Impe: “ Ma scusa, non ti sei mica scelto la macchinina radiocomandata, come quella che Medio ha ricevuto a Natale e che tu gli hai invidiato una cifra?”

J: “ Sì, ma quello è il regalo che io faccio a me!
Voi cosa mi comprate?”

I: “ Alt, un passo indietro!
Ma chi l’ha pagata la macchinina?”

J: “ Checcentra!
Io ho chiesto a papa di anticiparmi i soldi e di prendere i miei che ho in banca.
Se lui non lo fa è un problema vostro!
Allora: il mio regalo!?!”  

Auguri casseruola.
Non  potrei immaginare la mia vita senza di te.

Un bacio,
la tua mamma.

venerdì 9 gennaio 2015

Dimenticato

E’ quasi ora di cena.

Senior e Junior giocano in salotto, Medio è in palestra

Mamma è affaccendata a preparare delle mini frittatine, esperimento culinario che la sta impegnando parecchio.

Alle 19.22, per scrupolo, manda un messaggio al marito: ‘ Ti ricordi di Medio?’ – sottointeso: ti ricordi che hai un figlio da recuperare alle 19.30 dopo gli allenamenti di basket?

Invia e si rituffa nell’uovo sbattuto.

Alle 19.38 la risposta wapp: ‘ Medio....de che??’

Mentre sta finendo di leggere il messaggio, con gli occhi che le stanno per schizzare fuori dalla testa, il telefono le squilla tra le mani.

E’ il genitore indegno: “ Oddio! Quando ho dato l’invio mi sono ricordato che dovevo andare a prenderlo ( dieci minuti fa!!! )!!
Sono ancora in ufficio ( a 15 minuti di macchina dalla palestra )!”

Nel frattempo che lo scellerato si prodigava in scuse e bieche giustificazioni, la donna di casa si era già infilata le scarpe, messa il giubbotto, tolto il capolavoro dal fuoco, minacciato gli altri figli di starsene buoni, volata in cortile, salita in macchiane e schizzata fuori dal portone, il tutto digrignando i denti per non fare uscire le parole oscene che le suggeriva la sua testa.

Infrangendo qualunque limite e divieto stradale  si è caracollata fino alla palestra- con più di 15 minuti di ritardo.

Medio era nello spogliatoio, ancora con la divisa sudata addosso, seduto nello spogliatoio che se la chiacchierava tranquillamente con i compagni.  Non si era minimamente accorto del ritardo del genitore.

Appena tornato a casa, il padre, ha chiesto infinite volte perdono al figlio che, quasi indispettito da tanta mielosa insistenza, mentre si cacciava una forchettata di frittata in bocca, gli ha risposto: “Ok, scuse accettate, ma adesso basta che non riesco a sentire il tg!”  

Questa gliela farò purgare per molto, molto moltissimo tempo!!!

giovedì 8 gennaio 2015

Muorono o muoriscono

Muorono o muoriscono?

Sfortuna loro,  per le feste, mi sono state donate delle piantine.

Una stella di Natale, dei bulbi di tulipano in un grazioso sacchetto e un vasetto di ciclamini.

Chi conosce me è al corrente della mia totale inettitudine con il mondo vegetale.

Lo definirei  pollice verde marcio.

Junior:  “Vero mamma che se le piante le curi tu muorono?”

Impe: “ Ma dai!! Anche tu....”

J: “ Ahggià!
Non si dice muorono!
Si dice muoriscono !”

Grammaticalmente scorretto, ma il concetto non fa una piega.

mercoledì 7 gennaio 2015

Premonizione?

Il suono della sveglia la fa sobbalzare.

Dopo sette giorni si è disabituata al brusco risveglio alle 6.30.

Si trascina fuori dal letto e si infila in doccia.

Coi capelli ancora bagnati scende a preparare la colazione per la famiglia.

Alle 7 sveglia il maggiore.

Fanno colazione assieme e lo bacia sulla porta prima che lui esca di casa.

Guarda l’orologio e pensa ‘ 5 minuti e poi sveglio il resto della famiglia, mi stendo giusto un attimo sul divano....’

Quando riapre gli occhi la sveglia del videoregistratore segna le 10:00.

Come una pazza inizia a urlare ‘ Svegliatevi!!!
E’ tardissimo!!!
Oddio!!!
Ma che vi scrivo sulla giustificazione: madre rimbambita si addormenta sul divano !!!
Proprio il primo giorno dopo una fila di giorni di vacanza!!!
Non ci posso credere!!’

Una musica gracchiante inizia a invadere le stanze.

Apro gli occhi.

La radiosveglia segna le 6:30.

Allungo la mano e la spengo.

Il cuore a tamburo.

.....bel sogno di merda

Cos’è: una premonizione?

Tanto per ricominciare in bellezza.