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venerdì 7 aprile 2017

E' speciale la normalità


Junior e l'amico Piccolo escono assieme da scuola.

Impe: " Ciao ragazzi, tutto bene?
Giù gli zaini e fuori i grembiuli.
Piccolo fatti subito una prova così la mamma la legge."

Lui toglie un cellulare dal borsello che porta sempre a tracolla, lo appoggia al braccio e legge il valore che indica: " 148 stabile. Posso andare a giocare?"

I: " Ok, dieci minuti poi andiamo a casa a far merenda."

Un quarto d' ora dopo entrano tutti e tre in casa.

I: " Molto bene, a lavarsi le mani!
Vi ho preparato il budino al cioccolato.
Tu sai cosa devi fare adesso, vero Piccolo?"

Lui annuisce.

Si sfila il suo borsello, lo apre ed estrae un piccolo astuccio nero.
Da questo astuccio ne toglie del cotone che spruzza con del disinfettante e se lo striscia sull'indice, una macchinetta in cui infila una piccola cartina, e una penna con la quale si buca il dito disinfetatto.
Lo strizza per farci uscire una goccia di sangue che appoggia sulla cartina.
Una farfalla inizia a volteggiare sullo schermo della macchinetta che indica un valore 140.
Lui prende il cellulare e fa partire una telefonata: " Ciao...fatta la capillare....140...ok 0,80....sì.....ok....ho capito....ciao mamma."

Dal piccolo marsupio che porta appeso in vita toglie un'altra macchinetta.
Lei si avvicina e gli chiede: " Fammi un pò vedere come funziona il micro?"
Lui gli spiega che deve prima deve schiacciare un pulsante, poi impostare la quantità 0.80 poi schiacciare ok, si sente la macchinetta che ronza, la spegne e la riinfila nel marsupietto.

E via con il suo amico Junior a far merenda in cortile, poi a giocare ai rigori, poi a girare con i monopattini.....

Lei manda un messaggio all'Amica Matta: " Qui tutto ok, tra quando la prossima prova?"
" Una mezz'ora da quando ha mangiato"

Alle cinque e trenta, nel bel mezzo di una sfida di chambara alla Wii, lei passa il cellulare a Piccolo che se lo striscia sul braccio: 170.

Li lascia giocare, dopo una mezz'ora arriva l'amica.
Si siedono un momento in cortile a chiacchierare mentre i due amici scendono in cantina per una lotta di peluches senza confini.

L'ora per tornare a casa arriva.

Lei, accarezzando la bruna chioma di Piccolo, gli dice: " Direi che questa esperienza si può ripetere, tu cosa ne pensi?"   

Lui guarda negli occhi la sua mamma e annuisce con un sorriso che arriva da un orecchio all'altro.

Le due donne si abbracciano e l'amica Matta le sussurra in un orecchio: " Tu non sai che regalo gli hai fatto! Oggi è stata la prima volta che si è fermato a far merenda da un amico senza che nessuno di noi fosse presente. E' un giorno da segnare sul calendario."
Gli occhi di entrambe si fanno lucidi.

Forse non ci rendiamo conto ma la normalità è veramente una condizione speciale.

E, a noi, il diabete non fa paura.

 

venerdì 31 marzo 2017

Amiche così....


Loro due sono amiche da che lei ne ha memoria.

Sono uscite con la stessa compagnia fino ai 18 anni circa poi, le loro strade, si sono leggermente separate.

In ogni caso l'affetto e la prossimità non sono mai mancate.

L'una per l'altra ci sono sempre state!

La scorsa sera, prima di crollare sfatta sul divano, le ha mandato un wapp.

'Amica, come procede il trasloco? Siete alle battute finali?
Avrei veramente voluto aiutarti ma, sai....devo dirti una cosa...'

e le manda l'emoticon che rappresenta un donna con un bel pancino.

Lei le risponde: ' Hai proprio ragione: è la mia faccia dopo questi giorni'

?????????????

' Tesoro, sarò tarda  ma penso proprio di non aver capito.......'

'Mi hai mandato tu la faccina da alieno!'

'No cara, era quella di una donna incinta!'

' SEI INCINTA???????'

'....si.....'

' Ti eri già stufata di essere super magra?'

'Scema!!!!'

Non si può fare a meno di amiche così.......mai!

 

lunedì 24 ottobre 2016

Ma che ne sanno i 2005

Ore 18 di sabato pomeriggio

La casa gialla è invasa da urla belluine.

8 ragazzini scalzi, sudati e armati di pistole Nerf si fronteggiano tra il salotto e la cantina.

Ogni tanto fanno tappa da lei in cucina, si riempiono la bocca di patatine per poi proseguire la battaglia.

Verso le sette e trenta, tavola e cena sono pronti.

Lei impone il time out!

Urla: “ Tutti a lavarsi le mani, si va a tavola!!!”

Il bagno viene preso d’assalto e poi, uno alla volta, si accomodano dove il segnaposto indica il loro nome.

In tavola pollo, piccole piadine fatte in casa, verdure e 9 tipi diversi di salse.

“ Allora!! – spiega l’unica femmina presente alzando la voce molto più di un tono –
Ognuno si prenda una fetta di pane ancora tiepido e lo appoggi sul piatto!
Metteteci salse a piacimento, verdure e carne.
Chiudete e mangiate!
Quello che mettete nel piatto lo finite, quindi non fate porcate!
Tra qualche minuto arrivano anche Pater e Junior dalla piscina con il metro di pizza, lasciate spazio anche per quella.
E adesso: Buon appetito!!!”

I lupi famelici iniziano a far girare i barattoli: ‘passami la senape, voglio assaggiate il ketchup extra piccante, dov’è quella messicana?, io preferisco la salsa rosa a quella barbecue......’
Un tripudio di spruzzi!!

Arriva anche la pizza e la cena prosegue tra risate, aneddoti, scherzi e battute.

Mamma chiede: “ La volete un po’ di musica??”

“Sìììì!!!!!!” è la risposta corale.

Qualcuno chiede: “ Ce l’hai ‘ Ma che ne sanno i duemila’??”

E tutti iniziano a cantare: ‘ Di Battisti e Mogol e del Festival bar ma che ne sanno i 2000. Di quando c’era il walkman e Fiorello al karaoke. Dei Nirvana dei Guns e della musica dance....’ mani che sia alzano a tempo e 8 quasi ado  che urlano a squarciagola parole di cui, sicuramente, non conoscono il significato.

I due adulti in sala si fissano basiti mentre i giovani continuano a cantare.

Lei prende il cellulare, lo connette al bluetooth della cassa e fa partire la musica.

Guns.

Con il volume a suo modo.

Schizzano tutti in piedi e via a ballare il vero rock.

Guarda sorridendo il marito e gli dice: “ Se non lo sanno, insegnamoglielo!!!!”

Niente da dire: una festa ben riuscita!!!


lunedì 10 ottobre 2016

Turisti per scelta

L’idea era stata buttata lì così, al ritorno delle vacanze, quando tra amici ci sia scambiano racconti, aneddoti, avventure, ricordi.... ‘Dai! Sarebbe bello fare almeno un weekend tutti assieme!’

E così domenica scorsa avevano prenotato e il sabato dopo- ieri l’altro -  sono partiti: 6 adulti e 7 ragazzi ( di cui 6 maschi e una sola bambina).

Turisti per scelta!

Sabato visita di Cremona con l’immancabile salita al Terrazzo ( 502 gradini di cui gli ultimi così!!)

Tardo pomeriggio arrivo alla fattoria dove si sarebbe trascorsa la notte e aperitivo all’aperto con un tramonto mozzafiato davanti agli occhi.


Cena strepitosa in un agriturismo dove ci hanno deliziati.

Dopo cena sotto le stelle con coca e rum e risate fino alle lacrime.

Ieri Soncino.

Bella, bella, bella!
Si è proprio sentita come lady Howke!!


La sera, a casa, la classica domanda: che cosa vi è piaciuto di più??

Medio: “ La salita al Terrazzo”

Senior: “ Le prigioni della rocca di Soncino”

Junior: “ La filanda e la spiegazione sui bachi da seta”

Impe: “ E a te papà?”

Pater: “ Le lasagne alla zucca. Sei capace di farmele??”

Ebbècerto!
La cultura passa anche dallo stomaco!


martedì 2 agosto 2016

A chi fare le domande

Impe: “ Allora amica ‘Niela, come stanno i tuoi due ragazzi in campeggio?”

‘Niela: “ Direi bene.....
Possono chiamare solo dalle 13:30 alle 14.30.
Mi hanno raccontato che hanno costruito un forno con le pietre e ci hanno cotto la carne.
‘Dre si è preso una palata sul grugno.
Fè ha costruito un tavolo e poi mi ha chiesto cos’è la prostituzione......”

I: “ Ah!
Tra una mano e l’altra di impregnante per legno........”

‘N: “ Lascia stare!
Ero in ufficio e sono dovuta uscire sulle scale per potergli parlare.
Gli ho chiesto da dove nasceva questa curiosità...”

I: “ E lui??”

‘N: “ Ma niente ...dice che ne parlavano i suoi compagni di tenda e lui capiva il discorso in generale ma non i dettagli....”

I: “ Beh! Non avrei proprio voluto essere nei tuoi panni!”

‘N: “ Ma ti rendi conto cosa vuol dire parlare di certe cose al telefono, mentre i tuoi colleghi ti guardano perplessi e non vedi le facce che può fare tuo figlio?!?!
Un incubo!!!!”

I: “ Io mi chiedo, soprattutto, perché certe domande non le fanno mai ai loro papà!!”

Qualcuno mi sa rispondere???

lunedì 23 maggio 2016

La stagione delle ciacole

Non serve poi molto per trasformare una domenica qualunque in un giorno speciale:

Un cielo terso.

Una temperatura gradevole.

Tavoli e sedie.

Vestiti leggeri e capelli raccolti.

Griglia calda.

Vino fresco.

Ciccia da cuocere.

E poi loro: l’ingrediente segreto, la polverina magica delle fate, il valore aggiunto.

Gli amici.

Bentornata stagione delle ciacole in cortile!

Ti aspettavo con impazienza!!
 

lunedì 14 marzo 2016

Non vi libererete di me

Lo spirito è lo stesso.

Lo voci anche.

La complicità pure.

Quasi disarmante.

Come se gli anni non fossero mai passati.

Semplicemente delle ragazze che si trovano attorno ad un tavolo a scambiarsi quattro chiacchiere.

E si ride, tanto, ricordandosi di quello che si è state.

Di quello che si è fatto.

Di come ci si sentiva.

Di quello che si è diventate.

Ci si guarda negli occhi e ci si riconosce.

Ed è una sensazione che sa di casa, di famiglia, di abbraccio che scalda e rassicura.

Non pensavo che potesse essere così, dopo tanto tempo.

In ognuna di loro ho riconosciuto un po’ di me, di quello che sono stata per essere quella che sono adesso.

Perché sono parte della mia storia e, mi piace pensare, di essere parte della loro.

Nessuno ce lo potrà  togliere.

Né le strade diverse.

Né il tempo che passa.

Né la distanza.

Non vuole essere un discorso melenso e sdolcinato

E’ semplicemente consapevolezza dell’importanza di certe persone di cui, per un certo periodo, hai pensato di poter fare a meno ma che, adesso, farai fatica a tenere fuori dalla tua vita.

Mi spiace ragazze, non vi libererete così facilmente di me.

venerdì 11 marzo 2016

Nomi a colore

Le aveva proprio perse.

Erano state parte integrante della sua ado-storia, e poi?

Paesi diversi, strade diverse, esistenze diverse.....

Per qualche anno ci si era anche sporadicamente viste.

Qualcuna di loro era anche venuta al suo matrimonio ma poi, quel frullatore che è la vita, le ha disperse sulle due sponde del fiume.

Contatti azzerati.

Ma perché poi??

Quanto si era riso assieme...e pianto...e studiato ( vabbè, lei quello mica troppo....) e cresciuto...e scoperto....

Perché non cercare di ritrovarsi?

Con tutti i mezzi social che ci sono: facilissimo!! Se c’è riuscita con il commilitone del nonno....

Le è bastato un contatto facebook prima, wapp poi per ricreare nuovamente la classe.

Un elenco di nomi e cognomi che, per anni, le erano stati così famigliari resi ingrigiti e sfuocati dal passare del tempo.

E invece eccoli lì sul suo cell.

Ad ogni nome un volto.

Tante facce che per lei non sono cambiate: congelate a 20 anni fa!

Non sarà così quando domenica le  rincontrerà.

Ci saranno nuove storie, nuove rughe, qualche chilo qua e la....

Ma lei è sicura che le voci saranno sempre le stesse e anche gli occhi perchè quelli non possono cambiare.

Erano 15 ragazze al momento del diploma, adesso si rincontreranno 15 donne.

E lei non vede l’ora

PS: e ci sarà pure la carrambata!!! 
Una di loro festeggia gli anta e non si aspetta minimamente la loro invasione a casa sua, complice un marito innamorato che le ha coinvolte nei festeggiamenti a sorpresa .
Festa nella festa!

I nomi hanno ripreso il loro colore.

martedì 5 gennaio 2016

I genitori ballano

E poi ci sono quelle sere che non ti aspetti.

Perché essere in due e non in cinque fa già strano – santa la casa in montagna e i nonni che portano i nipoti a bobbare!!

Perché puoi anche pensare di uscire a cena senza andare in sbattimento.

Pensa: puoi andare a mangiare sushi senza che qualcuno obbietti ‘ Ma io volevo la pizza ‘ ‘Io volevo andare da Mc D’ ‘ A me non va di uscire, andate voi e lasciatemi a casa.’ 

Perché giri l’invito anche ad una coppia di amici che, a causa di coincidenze cosmiche sempre poco favorevoli, non ci si riesce mai a beccare – ma fortunatamente ieri i pianeti erano voltati a guardare altrove....

Fa niente che tuuuuuuutti i ristoranti giapponesi in zona siano chiusi il lunedì sera.

Allora dici al consorte: “ Pazienza! Ci mangeremo dell’altro....”

Ma lui, cavaliere senza macchia e senza paura ma con la testa dura, ti risponde: “ No!! ho promesso che avresti mangiato sushi, e sushi sarà!!” - e benedetto sia nei secoli Tripadvisor!!!

Perché una si dimentica cosa vuol dire uscire senza avere un coprifuoco dettato dai nonni che ti curano i figli e ti aspettano addormentati sul divano del tuo salotto - instillandoti un leggero senso di colpa.....

Perché certi amici li incontri poco, ma quando ci si ritrova è come se ci fosse visti al massimo l’altro ieri - e tu questa magia non te la sai proprio spiegare.

Perché le cose belle finiscono troppo svelte e questa sera torneremo ad essere un quintetto.

Perché quando i figli non ci sono i genitori ballano!!

Olè!!

martedì 27 ottobre 2015

Scighèra

Sabato sera Pater aveva comunicato agli amici che ci sarebbe potuto essere la possibilità previa verifica.

Ieri mezzogiorno l’ok è arrivato ed allora è stato un turbinio di fotocopie di carte d’identità, di wapp per concordare orari, mezzo, ritrovo....

Alle 18.30, orario della presunta partenza, Pater non era ancora arrivato, perché c’era LEI a rallentare tutto.

La comitiva dei quattro - Pater, Senior, il miglio amico Fè e il papà di lui, nonché amicone di Pater-  è partita con mezz’ora di ritardo sulla tabella di marcia.

Destinazione: Novara!

Partita Novara-Pescara con biglietti in tribuna.

Dopo essersi ingozzati di gorgonzola – sponsor della squadra di casa – ed essersi accomodato ai loro posti, con tanto di cuscino, lo spettacolo era questo.


Perché quando LEI arriva, qui da noi, non perdona.

LEI, che in dialetto è la scighèra.

Quella che ‘piovigginando sale’, ma che qui, anche se non pioviggina, sale lo stesso.

La nebbia che ovatta, nasconde, bagna e increspa i capelli.

LEI, che fa sospendere le partite e fa tornare tutti a casa un po’ scontenti, ma ‘ Peccato mamma, però ci siamo consolati mangiando gorgonzola fino a scoppiare!’

Bentornata nebbia!

Quand’è che te vai???

lunedì 21 settembre 2015

Un cocktail di pasticci

La scorsa settimana aveva chiamato l’amica Niela con una proposta:
“ Sabato sera al piccolo cinema di Qui c’è il film dei Minions.
Che ne dici se ci portiamo tutti e 5 i nostri ragazzi?
Li molliamo lì e andiamo a recuperarli a film finito.
Nel frattempo voi venite da noi.
Vi preparo un mojito che levati!!!!”

Naturalmente l’idea era stata accolta con entusiasmo sia dagli adulti che dai bambini.

Così, sabato sera, cena velocissima in casa Impe.

Preparazione di una cofana di pop-corn casalinghi e via!!

Pater li carica, frizzantissimi, in macchina, mentre mamma inizia a raccogliere la mentuccia in giardino pregustando quell’ora e mezza di chiacchiere tra adulti, senza scocciatori urlanti.

Dopo una decina di minuti il capofamiglia è di ritorno.....con tutta la prole.

Impe: “ Ma ......come????
Non siete rimasti al cinema???”

Senior: “ MAMMA!!!!!!
Non hai guardato la data!!!!”

Medio: “Non è oggi: è sabato prossimo!!!”

Junior: “ Oggi il cinema è chiuso!!!”

Mai smentirsi!!!

Sarò una pasticciona però il mojito che ho preparato è proprio buono!!!

Sabato prossima ci riproviamo......sia per il cinema che per il mojito.

Buona settimana!!!!

lunedì 22 giugno 2015

Festeggiando

Da ricordare:

quando organizzi un aperiti-cena per festeggiare l’inizio dell’estate e il compleanno del figlio e dei suoi amici tutti nati in giugno,

e prepari un po’ di tutto: polpette, focacce, pizzette di melanzane, stuzzichini vari..,

ed inviti gente a casa per un tot. di 17 persone,

e tutti arrivano portando qualcosina ma soprattutto alcool,

e ci si spaparanza in giardino, Spritz in mano, mentre si la lascia che i 9 figli scorrazzino liberamente,

e si finisce ad ordinare delle pizze alle nove di sera,

e – dulcis in fundo – menta, lime, zucchero di canna, rum bianco: mojito!!!!

Ecco, cara Impe, ricordati di non farlo la domenica.

Perché il lunedì mattina è già dura di suo.....ma dopo una sera così..... aiuto!!!

Buona settimana!!!

giovedì 28 maggio 2015

Giorni che non ti aspetti

Ci sono dei giorni che potrebbero tranquillamente essere inseriti nella categoria ‘ niente di speciale ’.

E invece, non si sa perché, per quale congiunzione astrale misteriosa, decidi di uscire per andare in ufficio 10 minuti prima del solito e, al semaforo fuori casa, incroci una cara amica che non vedi da undici anni.
Abbracci, sorrisi e poi ancora abbracci “ Ma sai che ti penso spesso??”
“ Ho provato a venire a suonarvi, ma non vi ho mai trovati!! Non ci siete mai”
“ Chiamaci!!! Ho troppo voglia di fare una bella chiacchierata, chissà quante cosa hai da raccontarmi!!”
“ Domani riparto, ma prometto che la prossima volta passo!”
“ Guarda che ci conto! Le suore non possono dire bugie!!”

E il cuore si riempie di gioia.

Poche ore dopo, mentre entri al galoppo al super per una spesa veloce, al banco frigo tra mozzarelle e latte,  becchi la tua prima compagna di banco.
“ Oh Impe, lo sai che domani per me sono quaranta!?!? A te quanto manca?”
“ Uffff....tanto! Ancora due mesi!!”
E si inizia a parlare del suo bimbo di tre anni, che a settembre inizierà la scuola materna, con l’insegnante che fu di Medio
“ Sei fortunata! Farà tre anni di gioco pazzo! La maestra a non ha paura che si sporchino, si travestano, facciano salti e capriole in classe.....E non ascoltare quello che dicono le altre mamme, ascolta solo tuo figlio!”
“ Quando parlo con te mi rincuoro sempre.
Come il primo giorno di prima elementare.
Tu forse non ti ricordi, ma io piangevo come una pazza; poi tu ti sei seduta in banco con me, mi hai preso la mano e mi hai consolata.
Questa cosa no la dimenticherò mai.
Anzi, non te l’ho mai detto, ma se avessi avuto una figlia l’avrei sicuramente chiamata Impe come te, con la speranza che ti assomigliasse almeno un pò.....”

E dopo questa il cuore trabocca.

Mai giudicare una giornata dalla prima occhiata, non sai mai cosa ti potrà portare.

venerdì 27 febbraio 2015

Dipendenza dall'amicizia

Se ne stava nella credenza del salotto da sempre!

L’avevamo comprata ancora prima di sposarci.

Era avvolta in una carta da pacco verde.

Mamma se n’era ricordata qualche mese fa.

Medio stava studiando le Alpi in geografia e, tra le varie attività, era dettagliato anche lavorare il legno. “ Ma sai che noi ce l’abbiamo? Proprio come quella della foto!!”
“ Davvero??? Me la fai portare a scuola da far vedere ai compagni?”

Dopo una caccia al tesoro tra formaggiere, oliere, porta frutta mai usati ecco il pacchettino verde con la coppa dell’amicizia – da non confondersi con la grolla.

Con il classico tappo a stella alpina e sei beccucci.

Perché non provare a farla, sabato sera, quando vengono a trovarci gli amici?

Da qui è iniziata la dipendenza.

“ Ciao Impe, sabato sera ci vediamo? Ce lo facciamo un giro di coppa??”

Oppure: “ Questa sera venite da noi, però porta il necessario per preparare una coppetta!!”

Io lascio macerare delle bucce d’arancia nella grappa per qualche ora.

Mentre la moka è sul fuoco riempio la coppa con acqua bollente, affinché il legno acquisti calore.

Miscelo bene la grappa ( un bicchierino ogni tazzina di caffè ), caffè e un cucchiaio di zucchero di canna a persona.

Verso nella coppa ( naturalmente svuotata dall’acqua calda!!), metto zucchero sul bordo della coppa e la porto in tavola. Bisognerebbe dare fuoco al contenuto, noi lo facciamo per pochissimo!! Ci piace l’alcool!!! 

La coppa deve girare di mano in mano, di chiacchiera in chiacchiera e di risata in risata.

La coppa dell’amicizia scalda le mani, brucia la lingua e infiamma lo spirito!

mercoledì 18 febbraio 2015

Il Babe

Lui, per tutti, è il Babe ( da leggersi Babe e non Beib).

Età: 27 anni...forse

Segni particolari: una forza della natura!

Tutti lo conoscono e lui saluta tutti chiamandoli per nome .

Quando era alle elementari Pater lo aiutava con i compiti: “ Non c’è verso di fargli entrare in testa le tabelline! Prova però a chiedergli le formazioni degli ultimi dieci anni del Milan: non ne sbaglia una!!”

La seretta lo trovi in piazza, appoggiato alla fioriera di fronte alla gelateria.

Se passi verso le 18 se ne sta lì con in mano un cono panna e fragola che peserà mezzo chilo.

Ieri sera l’ho incrociato, ho rallentato e mi sono avvicinata.

Impe: “ Ciao Babe.
Tutto bene?
Me li saluti la tua mamma e il tuo papà?”

Babe: “ Ciao Impe, sì,te li saluto.
Sì, però che macchina di merda!!
Ma non si vergogna Pater a farti andare in giro con una macchina così sporca: fa veramente cagare!!
Ti aspetto, se no m’incazzo!”

I: “ Messaggio ricevuto forte e chiaro, riferirò all’interessato.
Come fai il commerciale tu, nessuno al mondo!”

Non vi ho detto che lavora in un autolavaggio?

Vabbè, che poi ha la sindrome di down non se lo ricorda più nessuno, lui è semplicemente il Babe!

giovedì 22 gennaio 2015

...vorrei che sparisse...

WApp del buongiorno.

Amica Matta scrive:
“ Discorso di figlia ( Compagna di classe di Medio)
ieri sera:
Mamma  Medio....
....allora quando c’è....
....vorrei che sparisse
ma poi quando non c’è...mi manca....
Cioè nel senso....quando c’è... uff...
Ma poi se non c’è.... ecco...”

E’ stato un trionfo di faccine con gli occhi di fuori e le lacrime agli occhi.

Mi chiedo: ma quanto sono più sveglie le bambine!!!

O meglio: come sono patate i miei figli!!

Occhi strabuzzati!

lunedì 9 settembre 2013

Metti 2 famiglie....

Metti 2 famiglie.

Aggiungi che queste famiglie si conoscono da una vita.

Altro fattore: queste famiglie sono composte in totale da 4 adulti e 5 figli, tutti maschi e di età compresa tra i 5 anni ½ e i 10.

Fai che si parte per passare 2 giorni assieme in montagna.

Da considerare che i 5 hanno la possibilità di dormire tutti assieme nella stessa stanza, di condividere ogni minuto/secondo della giornata per 48 ore filate.

Grazie ad un tempo stranamente clemente ( alla faccia delle gufate metereologiche ) ed alla possibilità di passeggiate con pic-nic annessi, visite a grotte e miniere, raccolta di lamponi, mirtilli, porcini, minerali e quarzi vari, il risultato è:

5 bambini che esclamano in coro “ Sono stati i 2 giorni più belli di tutta la vacanza!!!


Ultime frasi scambiate mentre ci si salutava, prima di salire in macchina, ieri sera:

Senior: “ Allora Fe ( coetaneo, migliore amico, nonché compagno di classe) tra un mesetto ci ritorniamo per raccogliere le castagne.
A novembre vediamo come sono messo con le partite di basket.
Poi capodanno qui, ok??
Va beh, a gennaio e febbraio appena possiamo si viene a sciare...”

Fe: “ Perfetto! Giovedì a scuola vediamo bene sul mio diario di Angry Birds  quali sono i week end migliori. “

Questa si chiama: emancipazione minorile.