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giovedì 4 agosto 2016

La regina dell'estate

Chi con il caldo ha voglia di cucinare alzi la mano.....

Io proprio no!

Il ripiego su piatti svelti e freschi è immancabile.

Lei resta la regina dell’estate: sua signoria la pasta fredda.

Però...c’è sempre un però...a Pater non piace con i wuster, Medio odia i pomodori e le olive, Senior non sopporta il mais, Junior......Junior.....vabbè, a lui piace qualunque cosa!

Allora che fa una mamma che vorrebbe accontentare tutti i suoi uomini???

Prepara una versione ‘base’ con tonno, cubetti di prosciutto e mozzarella.

Poi, in tavola, porta :
una ciotola di pomodorini con il basilico fresco del giardino,
un piattino con dei wuster affettati,
olive a pezzetti,
uova sode,
capperi,
mais,
e qualunque cosa sia commestibile e si sposi con il piatto.

Scodella ad ognuno una porzione a cui vengono aggiunti i vari optional in base al proprio gusto.

E lei??

Una pentolata di zucchine e melanzane.

Obbiettivo per l’autunno, sempre loro: i pantaloni neri di pelle!!

Non mollo!!!

Vacillo ma non mollo!!

Maledetta vodka ghiacciata alla menta.....sempiterna tentazione post cena.....

venerdì 25 settembre 2015

Tacos!!!!!

Al trio piace sperimentare sapori e cibi nuovi.

Dopo una deludente cena allo stand Messicano, durante la nostra visita all’Expo di luglio, mamma aveva proposto alla famiglia: ‘Sapete che c’è?? Mò i tacos ce li facciamo da noi!!’

Assolutamente ignara di come si faccia un vero taco, ha creato una ricetta a misura della propria famiglia e così sono nati:

I TACOS DI MAMMA IMPE!

Per la carne uso del pollo: una coscia, o un fuso a testa ( ma anche qualcuna in più...).
Li faccio cuocere in padella, con sale, pepe, un bel rametto di rosmarino e una spruzzata di birra, fino a quando la carne non si stacca dall’osso da sola.
La coscia viene poi spolpata e la carne rimessa nella pentola con il sughetto di cottura.
Questo preparazione la faccio in anticipo, la carne la si può scaldare anche  all’ultimo momento.

Per il pane dei tacos, la nostra ricetta prevede delle mini piadine fatte con 250 g farina, 5 g sale, una bustina di lievito, 140 cl acqua e due cucchiai di olio. Si impasta per bene e si lascia lievitare un’oretta.
Stendo l’impasto abbastanza sottile e, con una tazza, preparo dei dischetti che vanno cotti su una piastra ben calda - quella da piadina è perfetta.
Questa preparazione, se fatta con l’aiuto splendido dei figli può durare anche mezza giornata, altrimenti è decisamente più svelta

Una ciotola con dell’insalata, pomodori a cubetti, zucchine saltate, verdure di stagione e salse in abbondanza vengono messe a tavola assieme alla pentola col pollo caldo e al piatto con il pane.

Ogni commensale può ‘costruirsi’ il proprio taco a suo gusto e piacimento.
Le combinazioni sono infinite!!

Quello di Senior è sobrio e minimal, ma ricco di salsa allo yogurt.
Quello di Medio, solitamente solo carne,  gronda di salsa piccante e senape.
Junior predilige, ma vedi un po’, un taco di sole verdure.

Ottima proposta se si hanno amichetti a cena ma non si conoscono i loro gusti a tavola: il pollo piace a tutti.

 E poi: vuoi mettere com’è bello pastrugnare col cibo?????? 

Gnam, gnam!!
    

venerdì 18 settembre 2015

Uovo...col botto

Qualcuno deve spiegarmi perché ci sono periodi in cui cucinerei anche la notte che, Gualtiero, assaggia un po’ qua!!

E poi ci sono periodi come questi in cui, no, non ce la posso fare......

Allora come fa a  nutrire la famiglia?   -anche perché i ragazzi arrivano a sera con la sbrana di tre trol!

Facile!

Si mettono in campo le più bieche scorciatoie: sughi già pronti, paella surgelata, giravolte, wuster e piadine come se piovesse.

E poi loro: le uova!! 

Un ovetto sul piatto mette sempre allegria!

Occhio di bue, frittatina, omelette....

Lo vuoi sodo???

Caspita, ci mette una vita!

Sai che facciamo??? Bicchiere con acqua e via, nel microonde!!!!

Facciamo....3 minuti....forse sono pochi....dai: 5....5e1/2.

Start!!

Ma guarda che genio!!!

Ma perché non mi è venuto in mente prima!!!

Quanto tempo sprecato!

Quanto metano sprecato!!

Quanto...

BUM!!!!!!!!

Non fatelo....

vi giuro...

non, non, non fatelo.......


PS: ecco perché vendono qui dannati aggeggi in plastica per la cottura delle uova nel micro.
Adesso lo so.....

venerdì 10 luglio 2015

Cotto e sudato

Ma quanto è faticoso cucinare quando la casa è un forno!!!

Per non parlare di certe richieste.....manca solo di dover preparare la caseula!!!!

Senior: “ Mamma, avrei proprio voglia di un bel risottino questa sera.......”

Impe: “ Mi vuoi vedere morta liquefatta???
Se ti accontenti ti lesso un pò di bazmati, lo lasciamo raffreddare, ti scongelo del sugo al polpo e te li mischio assieme.”

Detto, fatto e mangiato con enorme soddisfazione dei commensali e della cuoca.

La sera seguente

Medio: “ Oggi lasagne??”

I: “ Al pensiero di accendere il forno mi sento male......piadina???”

M: “ Ok, però la voglio con la spianata piccante!”

I: “ Sei uno tosto, tu!!
D’accordo!”

Junior: “ A me prepari una bella tazza di latte freddo con il cacao e lo zucchero??
Posso????
Prometto di mangiare tanti biscotti!!”

I: “ Ciccio, tu si che sai dare soddisfazioni ad una cuoca sciolta.”

Vi aspetto ancora nella mia cucina a 30.5° per un’altra puntata di: cotto e sudato!

giovedì 9 aprile 2015

Miscuglio gustoso

Buono!

Questo miscuglio – non so come definirlo – è veramente gustoso!

Lo propongo come antipastino, stuzzichino, contornino.....come vi pare!

Finocchio crudo: affettato non troppo sottile.

Formaggio duro: Emmental, pecorino dolce, provola dolce...quello che più vi aggrada, affettato a  fiammifero.

Scorza di limone, generosa.

Succo di limone.

Mescolare aggiungendo sale, pepe e olio.

Lasciare macerare una mezz’ora prima di servire.

Ripeto: fresco, gustoso, buono!

venerdì 27 febbraio 2015

Dipendenza dall'amicizia

Se ne stava nella credenza del salotto da sempre!

L’avevamo comprata ancora prima di sposarci.

Era avvolta in una carta da pacco verde.

Mamma se n’era ricordata qualche mese fa.

Medio stava studiando le Alpi in geografia e, tra le varie attività, era dettagliato anche lavorare il legno. “ Ma sai che noi ce l’abbiamo? Proprio come quella della foto!!”
“ Davvero??? Me la fai portare a scuola da far vedere ai compagni?”

Dopo una caccia al tesoro tra formaggiere, oliere, porta frutta mai usati ecco il pacchettino verde con la coppa dell’amicizia – da non confondersi con la grolla.

Con il classico tappo a stella alpina e sei beccucci.

Perché non provare a farla, sabato sera, quando vengono a trovarci gli amici?

Da qui è iniziata la dipendenza.

“ Ciao Impe, sabato sera ci vediamo? Ce lo facciamo un giro di coppa??”

Oppure: “ Questa sera venite da noi, però porta il necessario per preparare una coppetta!!”

Io lascio macerare delle bucce d’arancia nella grappa per qualche ora.

Mentre la moka è sul fuoco riempio la coppa con acqua bollente, affinché il legno acquisti calore.

Miscelo bene la grappa ( un bicchierino ogni tazzina di caffè ), caffè e un cucchiaio di zucchero di canna a persona.

Verso nella coppa ( naturalmente svuotata dall’acqua calda!!), metto zucchero sul bordo della coppa e la porto in tavola. Bisognerebbe dare fuoco al contenuto, noi lo facciamo per pochissimo!! Ci piace l’alcool!!! 

La coppa deve girare di mano in mano, di chiacchiera in chiacchiera e di risata in risata.

La coppa dell’amicizia scalda le mani, brucia la lingua e infiamma lo spirito!

giovedì 31 luglio 2014

Pizzette fantasia

Melanzane, melanzane e melanzane che affollano i cassetti e i ripiani del frigorifero.

Che si fa???

Pizzette fantasia!!!

Le affetto non troppo sottili – circa ½ cm – senza togliere la buccia.

Le appoggio sulla placca e salo poco un lato.

In forno a 180° per una decina di minuti.

Quando iniziano a scurirsi le giro e le pennello con un goccio d’olio.

Altri 10 minuti in forno.

Le tolgo dal forno,
le rigiro,
pennellatina d’olio,
un cucchiaio di passata di pomodoro,
dadolata di mozzarella
e spolverata di grana grattugiato.

Ancora in forno per altri 10 minuti, fino a che il formaggio non si scioglie e si forma una bella crosticina croccante.

Buonissime tiepide, strepitose anche il giorno dopo.

Ottima idea per un aperitivo, si preparano in anticipo e si dà l’infornata finale all’ultimo minuto.

venerdì 21 marzo 2014

Crostata di battaglia

In cucina il mio cavallo di battaglia è la crostata.

L’ho preparata talmente tante volte che il matterello stende da solo la frolla e il forno si accende da sè quando vede lo stampo.

Le mie dosi sono:
100 g di burro morbido
2 tuorli d’uovo
100 g di zucchero
200 g di farina
la punta di un cucchiaino di lievito
un pizzico di sale

Se l’impasto riposa una mezz’ora in frigorifero si lavora con più facilità.

Quando la frolla è stesa qualunque marmellata ci sta bene.

In forno a 180° per 20-25 minuti.
Più che del timer, io mi fido del mio occhio: a me la crostata piace morbida e umidiccia, quindi spengo appena inizia a prendere colore.

La parte creativa di questo dolce è la personalizzazione e qui entrano in gioco i bambini.
Penso di non aver mai fatto questa torta con la classica scacchiera: troppo banale!!

Preferiamo usare le formine per i biscotti.
Abbiamo quelle di Natale, di Pasqua, con gli animali, stelle e cuoricini di tutte le misure....ma le crostate più gettonate sono quelle con le scritte.

Giusto ieri ne abbiamo preparata una per delle amiche che sarebbero venute dopo cena a trovarci.

Sopra la marmellata campeggiava la scritta CIAO – con la lettera A fatta non così a tenda ma a casetta, con il trattino in mezzo ( possibile che non esiste un carattere che faccia la A così??), formata da tanti salsicciotti di pasta arrotolati dalle manine di Junior e Medio.

La torta, prima di essere infornata, è rimasta incustodita sul ripiano della cucina per qualche minuto.

Mentre mi apprestavo ad infilarla in forno mi sono accorta dello ‘slittamento’ di alcune lettere.

La I si è trasformata magicamente in una U.

La A è diventata L

Per cui il ‘CIAO’ era stato sostituito da  ‘CULO’.

Il colpevole, appena tornato dal lavoro, ha esclamato: “ Peccato!! Speravo te ne accorgessi a torta cotta, così non potevi più correggerla!!! Mi è bastato spostare solo 2 bastoncini!!”

Non sono proprio riuscita ad arrabbiarmi, ho riso fino alle lacrime!!

Il preludio di una serata moooolto divertente!!

mercoledì 31 luglio 2013

Top-zucchina

Mio padre coltiva l’orto,
mio suocero coltiva l’orto,
il mio vicino coltiva l’orto,
tutti coltivano l’orto e,
troppi, ci regalano i frutti del loro orto.

In questo momento il mio frigorifero trabocca di zucchine, melanzane e pomodori.
Fantastico!
Adoro la verdura.
Non tutta assieme, però!!

Allora che si fa? Si smanetta in internet per cercare ricette alternative per rifilare—cucinare in modo diverso i frutti dell’estate.

Per il tomato vado sul sicuro: mega insalate e preparazione di abbondanti scorte di sugo da congelare.

Chi mi dà veramente soddisfazione è la zucchina: grigliata, fritta, spadellata, ripiena, cruda a julien, marinata con pinoli e uvetta....la zucchina ha tanto da insegnare anche alla patata, in quanto a versatilità.

La ricetta balossa che preferisco è la zucchina ripiena: la si prepara anche a rate e in anticipo; l’unica pecca è che si è costretti ad accendere il forno e, si sa, forno e estate fanno a cazzotti se non si ha l’aria condizionata in tutta la casa!!

Si parte facendo lessare le zucchine ( anche quelle siluro, quelle giganti, che si erano nascoste sotto le foglie per non farsi raccogliere ).
Toglierle dall’acqua quando sono ancora piuttosto sode e lasciarle raffreddare.
Tagliare le zucchine lessate per la lunghezza a svuotarle dalla polpa.
Frullare assieme la polpa della zucchina, dell’affettato ( va bene qualunque: mortadella, cotto, crudo... ), del formaggio grattugiato, uovo, sale pepe e, se troppo molle, anche del pan grattato.
Vale la pena utilizzare questa ricetta per liberarsi di quegli affettati o avanzi di formaggi che altrimenti finirebbero in pattumiera.
Versare il ripieno nelle zucchine-barchette, cospargerle di pane e formaggio grattugiato e via, nel forno 200 °  ( circa 20 minuti ).

Ottime tiepide, strepitose il giorno dopo ( quando la cucina non sembra più un forno ).

martedì 23 luglio 2013

E oggi cucino ancora io....

Come già scritto il concetto mio di cucina è – sbattimento, + praticità.

Quando capita di avere gente a pranzo in estate il mio cavallo di battaglia è la pasta fredda al pesce.  

In padella faccio rosolare, con abbondante olio, uno spicchio d’aglio.
Poi inizio aggiungendo seppioline.
Vanno bene anche le seppie quelle un po’ più grandine, io le taglio a listarelle.
Via l’aglio, bagno con mooooolto vino bianco e  lascio cuocere fino a che le seppie si inteneriscono.
Poi aggiungo gamberetti sgusciati ( ma sono ottimi anche gamberoni, mazzancolle...)
Infine surimi a tocchetti.
Il tutto ben salato e pepato.
L’effetto risulta tipo ‘ pappone’, non deve essere troppo asciutto.

Questo preparazione la si può fare anche il giorno prima.

Pasta lessa lavata, tipo mezze pene, si aggiunge il pesce preparato, pisellini fini e un bel giro d’olio buono.

Io uso solitamente pesce congelato; cerco di comprarlo quando lo trovo in offerta e lo scongelo quando serve ( ebbene sì: pure braccina !! )

Questa pasta è delicata ma saporita e apprezzata da tutti.

Ottima se accompagnata da un buon vino bianco ghiacciato...che te lo dico a fare...

giovedì 18 luglio 2013

Impe ai fornelli

Mi piace curiosare nei blog ricettosi.
Bellissimo quelli che pubblicano le foto passo passo.
Io mi appunto su fogli volanti le ricette che mi garbano, ma tanto poi perdo sempre tutto!!

Il mio concetto di cucina è: economico, poco sbattimento ma massima resa.
Di questi tempi vanno per la maggiore pietanze fresche...e come mai?!?!

Il trio lovva il roastbeef.
E voilà la ricetta di nonna A:

- comprare dal macellaio, che non ti rifila sole, un pezzo di roastbeef legato.
- massaggiarlo per benino con sale e zenzero in polvere
- lasciarlo marinare per qualche ora, in frigo, nel succo di un limone
- in pentola, con burro e succo di marinatura,  rosolare la carne a fuoco vivace su tutti i lati
( tipo 4/5 minuti per lato )
- lasciar raffreddare la carne, anche per una notte, in frigorifero
- affettare
- sbranare

Ricetta super veloce di gran sapore.
Provare per credere ( cit. )