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venerdì 23 settembre 2016

Kiss me

La richiesta era arrivata un paio di anni fa in modo autonomo e spontaneo.

I genitori non avevano potuto dirgli di no, anzi! ne erano stati piacevolmente sorpresi.

Così lui aveva iniziato a prendere lezioni di chitarra.

La passione è stata fasica, a volte altalenante, d’amore e odio.

Per tutta l’estate lo strumento se ne è stato lì, in un angolo della cameretta, proprio di fianco al suo letto, a prendere povere.

Mamma ha, di tanto in tanto, spronato il ragazzo a prenderla in mano ma, le alternative, erano sempre più appassionanti e coinvolgenti di accordi e scale.

Ieri, però......

Medio: “ Mamma venerdì pomeriggio posso andare a casa del mio compagno D?”

Impe: “ Medio, lo sai che se la richiesta non mi arriva dal genitore non puoi andare da nessuna parte!
E poi venerdì alle 18 hai gli allenamenti!”

M: “ Lo so!
Però vogliamo trovarci sul presto per suonare!”

I: “ Spiega un po’??”

M: “ In classe siamo in 4 che studiamo uno strumento.
Abbiamo deciso di metterci assieme e diventare una band.
L’idea è quella di trovarci assieme il venerdì pomeriggio e fare le prove.
Tu sei d’accordo??”

A mamma vengono i lucciconi agli occhi, perché lei nella sua mente lo vede già così:



No, vabbè.....sono malata di scemenza!

E anche gravemente, no?!?!


martedì 3 maggio 2016

Ho sbagliato verso

Perché nella vita di ogni bambino ci sono dei giochi che non si potranno mai dimenticare!!

Se mi dovessero chiedere ‘ ma, a te, con cosa piaceva giocare?’ io risponderei senza pensarci un secondo: le Barbie.

Avevo una valigetta strapiena di vestiti cuciti da mia nonna.

Il mio passatempo preferito era  vestirla e svestirla perché quando usciva con il suo Ken doveva essere strafiga, così lui sicuramente l’avrebbe baciata!!

Viveva in una casa su tre piani, con un ascensore giallo che la portava su e giù.

L’arredamento lasciava un po’ a desiderare: cartonato, rigidino, forse un po’ troppo finto...però la sua vita da single le piaceva un casino!

Ogni tanto la passava a trovare Skipper, la sua sorellina adolescente.

Era una ragazzina speciale perché bastava che girasse un braccio all’indietro e – magicamente – il busto le si allungava di un paio di centimetri e  – ancora più magicamente – le cresceva il seno!!

Se il braccio veniva girato in avanti si riabbassava e tornava piatta.

Giuro!!!

La mia era così!!

La sorella minore era un po’ più sfigatella di Barbie perché non aveva vestiti di sartoria come la maggiore; si doveva accontentare di quelli che alla primogenita stavano un po’ strettini o erano della collezione dell’anno precedente.

Il suo cruccio maggiore però era quello di non avere un moroso; Ken è sempre stato un tipo fedele, non ci faceva neanche un pensiero ad andare con una minorenne!!

Se per caso mio cugino passava a giocare e portava in suo BigJim, al massimo poteva far coppia con lui: erano alti uguali!!

Un amore un po’ infelice, a distanza, troppo tormentato!!

E poi sai che spavento se, mentre si baciavano, lui ruotava il braccio e cambiava faccia trasformandosi nel cattivo Zorack???

Sono traumi difficili da superare per un’adolescente!!!!

Però a me la Skipper stava molto simpatica proprio perché un po’ sfigatella, disadattata, nerd quanto basta...

E poi sua sorella era troppo perfetta!!!!

E la perfezione non faceva per me neppure a dieci anni.

Ma sopratutto cosa non era quella trasformazione incredibile???

E allora vai anch’io di rotazione delle braccia, che se funzionava per lei vuoi mai che anch’io.....!!!

Con l’altezza ci siamo arrivati...ecco...però...per il resto mi sa che ho sbagliato verso!!

Post liberamente ispirato dopo aver scovto un Topolino datato1984 con questa pubblicità.



Io ce l’avevo!!!!!!

mercoledì 22 luglio 2015

La sigla della rottamazione

Mamma è in macchina, ferma al rosso.

Sul sedile posteriore Senior e Junior.

I: “ Toh!!
Venerdì sera, nel paesello qui a fianco, c’è Cristina D’avena!!”
esclama sorridendo, mentre legge il manifesto appeso sul palo del semaforo.

S: “ Cristina chi??????”

I: “ Come, ‘Cristina chi’, non la conosci?!?!?
E’ lei che  canta quasi tutte le sigle dei cartoni animati!!”

J: “ Facci un esempio.....però qualcosa che conosciamo anche noi!!”

I: “ Facile!!!
Dunque.....sì.....no....aspetta....questo non lo avete mai visto....
......nemmeno questo...
E’ che quando una ci pensa poi non le vengono....
......sì.....forse.....
Ci sono:   Holly e Benji!!!! ”

S: “ Guarda che la sigla è cantata da un maschio!!”

I: “ Davvero????
Hessì, hai ragione!
Fammi pensare.....che rabbia...ne ha fatte almeno un centinaio...”

S: “ Tipo ‘Mila e Shiro’??”

I: “ Bravo!!!”

S: “ Comunque mamma è un cartone da vecchi!!!”

Ecco.....in realtà le sarebbero venuti in mente:
Pollon,
Occhi di gatto,
Kis me Licia,
Il tulipano nero,
Georgie,
Creamy.....
nulla però che i suoi ragazzi abbiano mai minimante sentito nominare.

Vi prego, consolatela.....ditele che anche voi ve li ricordate e cantavate come lei:

Colpi di qua,
colpi di là
cos’accadrà
cos’accadrà?! 

....che la rottameranno.....

venerdì 16 gennaio 2015

Ricercami

Non so voi, ma io sono figlia del Conoscere e del Sapere.

No! non sono i cognomi di mia mamma e mio papà.

Figlia degli anni ’80, faccio parte di quella generazione che è cresciuta con l’assonanza: ricerca = enciclopedia.

Se la maestra mi dava una approfondimento da portare, le tappe fisse erano: dalla zia Ernesta per rubarle i volumi del Conoscere e dalla zia Franchina per vedere cosa diceva Il Sapere.

Questo succedeva massimo 2-3 volte all’anno.

Perché la ricerca era una cosa seria: leggevo di tutto un po’ e poi decidevo come assemblare le varie informazioni. In un secondo momento ricopiavo tutto a amano in bella copia sul foglio di protocollo, prima però andavo in biblioteca a fare le fotocopie delle immagini, da tagliare e ripassare con i pastelli o  da ricopiare ricalcando con la carta carbone.

Insomma: un gran sbattimento!

Alla fine che soddisfazione, però!

A Senior danno, mediamente, due ricerche alla settimana: i dolci tipici della Lombardia, il pane nella storia, un monumento di Parigi, un’opera d’arte dell’Inghilterra, il ramadan, la corrente puntinista.....

Tutti i professori hanno un argomento che chiedono di approfondire....ma con che risultato?

I ragazzi hanno ben capito che Wikipedia è il loro miglior amico.

Non serve sbattersi a cercare su mille siti ( i libri non sono proprio presi in considerazione! ), quando la prima scelta di google è quanto di più completo, abbordabile, lineare ed esaustivo possibile.

Allora, basta selezionare quello che interessa.

Ctrl C

File di W 

Ctrl V

Se proprio hai voglia di impegnarti deselezioni le parole sottolineate e uniformi il colore.

Facciamo 31: cambiamo carattere, Arial o Verdana?

Tiè, ti incollo anche qualche foto.

Magari un bel WortArt per il titolo.

Guarda come si presenta bene!!!

.....lo studente non avrà dimenticato qualcosa???

Ahggià!!!

Non pretendo studiarla, almeno leggerla!!!

venerdì 17 ottobre 2014

Il tarlo

Non mi ritengo una persona materiale.

Non ho memoria di capricci fatti per un gioco o simili

Non ho mai smaniato per avere vestiti, accessori, pc, cellulari...

Sono minimal.

Vabbè, se mi porti in un negozio di casalinghi mi potrei perdere tra pentole, presine, schiumarole e stampi in silicone.
Però cerco di moderarmi!

Ma questa cosa che devo, DEVO avere è diventata un tarlo.

Il tutto nasce...una trentina abbondante di anni fa.

Alzi la mano chi si ricorda del cartone animato di Hilary, quello sulla ginnastica artistica.

Lui!!

Questa ragazzina era una bomba: capriole, salti, ruote, spaccate in aria....Bravissima!!

E poi c’erano gli attrezzi:  
palla – facile, ce l’avevo!;
cerchi –avevo l’hula hoop, scusavo con quello;
clavette – me la cavavo con dei birilli di plastica,
e lui: il NASTRO!!!!

Bastoncino recuperato chissà dove e striscia di stoffa....tristissimo!!!

Pesantissimo!!!

Mi ricordo di pomeriggi passati in cortile, ad allenarmi: zompa qua, salta la, lancia e gira,  lancia e salta, agita il bastoncino e ...che pena!!
La fettuccia attaccata era una schifezza, non come nel cartone!!

Mi toccava scuoterlo come una pazza ma lui si afflosciava subito!

Poi si cresce e queste cose si dimenticano.....o meglio, rimangono parcheggiate in un angolo della propria memoria come ‘ pratica inevasa ’.

Basta però un oggetto a far tornare a galla un fiume di ricordi, emozioni e, perché no, anche delusioni.

Per la festa comunitaria dello scorso sabato, alle bimbe che festeggiavano con Medio, un regalo di classe è stato proprio lui: il NASTRO!!!! Rosa!!! Bellissimo!!!!!

Giuro: avrei voluto strapparlo dalle mani di una delle compagne, aprirlo subito e provarlo.

Ma loro niente....non se lo sono proprio filate...

Ho resistito per tutta la settimana ma poi non ce l’ho più fatta.
Fuori da scuola, chiacchierando con una mamma, ho chiesto: “ Ma all’Alle sono piaciuti i regali?? Tutti tutti?? Pure quello piccino piccino, rosa rosa...non è che mi ci fate fare un giro?? Ti prego!!!”

Ho scoperto che, appena arrivati a casa dopo la festa, la mamma se lo è aperto subito e si è messa a volteggiare per casa, sotto gli occhi basiti di tutta la famiglia.

Anche lei era del clan del nastro rappezzato.

PS: questo pomeriggio mi ha invitata a provarlo: che emozione!!!!!
Un sogno che si avverà!!!
Vi saprò dire!!!

Hilary oh! Hilary....