mercoledì 1 ottobre 2014

Un tipo preciso

Impe: “ Junior, puoi venire un secondo?”

Junior: “ Uff...ma sto giocando!”

I: “ Quando sei uscito da scuola mi hai detto che dovevi finire una frasetta sul quaderno giallo.
Ma qui c’è molto più di una fra setta da fare: direi che si tratta di due pagine piene di
IO MI CHIAMO JUNIOR
IO SONO A SCUOLA.
Molla li qualunque cosa tu stia facendo e sotto a finire i compiti!”

J: “ Ma mamma!!
Sono stato tutto il giorno a scuola seduto; adesso che sono a casa ho voglia di divertirmi un po’!”

I: “ Il tuo discorso non fa una piega, ma dimmi: a tutti è stato dato questo compito da fare a casa?”

J: “ ......no.....”

I: “ Vuol dire che i tuoi compagni a scuola hanno lavorato mentre tu........
....mentre tu.....”

J: “ Facevo la punta alla matita che non scriveva bene!
Non è stata colpa mia ma della matita!!
Se non scrive bene io non lavoro, sono un tipo preciso, io!!!”

I: “ Preciso.....piglia quaderno e astuccio che qui la vedo lunga!”

E vai di pistolotti alla terza settimana di prima elementare!!
Non sono sicura di avere le forze per -  ussignur!!! - 13 anni di percorso scolastico.....almeno 13 anni....

2 commenti:

  1. Il ragazzino è deciso, le cose o le fa per bene o non le fa proprio... :)

    Maira

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  2. La punta della matita è super importante, mamma!!! E poi quale maestra ti da compito punizione ai primi giorni di scuola, non è giusto! Rimango per la precisione, io! ;)))

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