martedì 10 dicembre 2013

Addobbi senza regole

Ed è arrivato il momento che anche casa Impe acquisti il tanto sospirato Christmas Style con albero, presepe e gingilli natalizi in ogni dove....Olè!!

La mamma, tiepidamente entusiasta, fa trovare ai figli, elettrizzati, gli scatoloni con tutta l’attrezzatura

Impe: “ Da quest’anno fate tuuuuutto voi!”

Senior: “ Cioè possiamo fare l’albero come ci pare?”

I: “ Sì”

Medio: “ E mettere le statuine nel presepe come vogliamo noi?”

I. “ Naturalmente”

Junior: “ Evviva!!!

I: “Calma, significa anche che, quando avete finito, dovete riordinare il salotto, far passare l’aspirapolvere e portare i cartoni vuoti in cantina. D’accordo?? Ci state??”

S: “ Affare fatto!!”

Le tre operose formichine si mettono al lavoro dividendosi i compiti.
E’ un piacere vedere come collaborano, si aiutino, si coinvolgano a vicenda.

La mamma lancia, di tanto in tanto un occhio a questa fucina natalizia e, incantata da tanto tanta armonia, si lascia coinvolgere.

I. “ Vi posso aiutare a mettere le palline?”

S: “ Certo. Fai attenzione a non metterne troppe dello stesso colore vicine, non stanno bene.”

I: “ ....ok....”

Ne prende una blu e argento, sceglie un ramo, si avvicina all’albero e ....SCIAF... le scappa la pallina dalle mani, cade a terra e finisce a pezzi.

J: “ Mamma, sei una pasticciona!!!”

S: “ Insomma!!! Ma ci vuoi aiutare o sabotare?”

M: “ Era una di vetro!! Dovevi stare attenta!!”

L’aspirante aiutante, con orecchie basse, se ne torna in cucina mentre i solerti lavoratori rimediano al danno da lei combinato.

Dopo un’ora l’opera è completata.

L’albero è splendido, come dice Senior: equilibrato.

Il presepe....originale....

I: “ Ma questo Re Magio? Perché se ne sta tutto solo?”

M: “ Bisogna variare un po’ i doni...che poi questa mirra, cos’è?!?!
Quest’anno i regali saranno oro, incenso e pizza....vedi....è un pastore che porta una bella margherita a Gesù!!!”

I: “ Se a te piace così....e questo Gesù Bambino ribaltato?”

J: “ L’ho messo io a pancia in giù, si riposa meglio!!! Io dormo meglio se mi metto così!!!”

I: “Ha ragione piccoletto. Ma chi lo ha detto che Gesù se ne debba sta sempre supino??”

J: “ Nooooo, non lo voglio mettere sul pino!!! Lo lasciamo qui nella capanna!!!”

lunedì 9 dicembre 2013

La macumba non molla

Zitti zitti, cacchi cacchi, venerdì sera siamo scappati in montagna.

Le previsioni davano tempo splendido.

Malanni stagionali tenuti a bada da fermenti lattici ed, eventualmente, dal Santo Nurofen.
Valige preparate in dieci minuti, macchina caricata e via!!!

Partiti!!!

Sabato mattina in cielo non c’era neppure una nuvola, un incanto.

Pater, super gasato, chiama la scuola sci e prenota subito un’ora di maestro per Medio e Junior.

Panini e the caldo, preparati al volo; attrezzatura da sci infilata di volata e poi di corsa agli impianti!!

Pater con Senior si defilano in tempo zero e chi li vede più???

E qui inizia la mia pena:

metti i guanti,
togli e guanti

metti il casco,
togli il casco

su il cappello,
giù il cappello

e vai di burro di cacao
e va di crema solare

vuoi un panino al salame?
vuoi un panino col cotto?

pezzettino di cioccolata
o spicchio di mandarino

I due fratelli sciano, bobbano, slittano, rotolano...ne fanno letteralmente una pelle.

Al calare del sole la telefonata di Pater:

Pater: “ Come va li? Tutto ok?”

Impe: “ Se fossi a casa, davanti alla stufa a pellet , con una bella cioccolata calda tra le mani, mentre mi sparo su Real Time ‘Abito da sposa cercasi’ , direi che starei meglio.
Dato che sono sulle neve da circa 4 ore, saltellando qua e la dietro a due unni scatenati...preferirei non rispondere.
Voi, state rientrando?”

P: “ Lo vorremmo, ma c’è che mi sono fatto un po’ male”

I: “ Ossignur!! Cos’è successo??
Dove siete adesso??
Senior come sta??
Ce la fate a tornare??
Hai chiamato il soccorso alpino??
Perché non ti ho tra le mani, se no te le suonerei!!!!”

P: “ Mi si è ‘solo’ girato il ginocchio. Rientriamo piano piano. Ti ho chiamato solo per dirti che se facciamo un po’ tardi  non ti devi spaventare.”

Ehggià!! Perché invece una telefonata così mi tranquillizza proprio!!

Risultato: distorsione del ginocchio desto, con riversamento e interessamento del crociato anteriore.

Questa macuba non molla!!

Indovina indovinello chi dovrà rimettersi a sciare, dopo 12 anni???

venerdì 6 dicembre 2013

S. Ambrogio non è Lucky Luke

Vi racconto una storia:

S Ambrogio di tre anni fa.

Il mio par-time ( dalle 14 alle18 ) lo scambio con quattro ore di lavoro mattutino; nel pomeriggio mi aspettano colloqui a scuola e controllo caldaia.

Mi fa strano essere in ufficio la mattina...è bello!!

Ritorno a casa verso le 13.

Apro il cancello automatico e mi posiziono con la macchina per entrare. La nostra casa è filo strada, il portone del cancello è sul passo carraio,fa da tappo, non lo si può scavalcare; per entrare in cortile bisognerebbe saltare il tetto.

La porta destra del cancello si apre, mentre la sinistra non si muove...ma che caspita: si è spaccato di nuovo il braccio meccanico – penso.

Scendo dalla macchina, apro l’anta che non si è spostata, risalgo in macchina e la porto in cortile. Vado a controllare.
Il braccio è rotto, maledico l’elettricista che ci ha montato questi affari.
“Mangio qualcosa, poi lo chiamo e lo ribalto!!!”

Salgo i 4 gradini per entrare in casa....

Anta della persiana spalancata???????

Luci accese???????

Porta aperta?????????????

Ma che diamine di odore!?!?!

Oddio, lo so già!!!!!

Non me lo voglio dire.....che faccio!?!?!?!

Urlo???

Scappo???

Piango???

Entro o non mi muovo?!?!?

Grido: “ Se siete ancora in casa vi conviene uscire!!! Ho chiamato la polizia.........”

Sudo.

Sudo freddissimo, anche se fuori è bianco di neve....

Nessuno risponde.

Mentre chiamo Pater entro....cucina e sala sono ok....il casino che c’è in giro è tutta opera nostra.

Pater non risponde.....riprovo.....sono sul pianerottolo a metà scala........

L’odore è sempre più forte....oddio .....non risponde ancora.......

Ho paura.....so già cosa mi aspetta........chiamo mio papà.......

Ecco, la mia stanza.....no!!!!! Tutti i cassetti ribaltati sul letto, vestiti sbattuti per terra, armadi svuotati........

Bastardi......

“ Papà, i ladri....vieni.....oddio......”

In cameretta dei bambini non sono entrati....ma quest’odore....

Suona il mio telefono

“ Pater corri, in casa....i ladri....il nostro regno......”

Lo studio è sottosopra e nel muro, dove c’era la cassetta di sicurezza un buco....mezza porta tagliata con il flessibile, l’altra metà in terra.  

Dentro.....più niente....solo tanta polvere...

Bastardi, bastardi, bastardi!!

Mio padre arriva in un lampo e con lui anche le mie lacrime e una rabbia feroce.

Arriva anche Pater sale, guarda e inizia e tirare giù santi come grandine.

Non riusciamo a contattare né polizia locale, né carabinieri....com’è possibile????

Quest’odore mi distrugge.

Sono a pezzi, la mia casa è stata profanata, le mie cose rubate...tutto...anche l’oro dei bambini, dei loro battesimi...passaporti, chiavi di scorta delle macchine, libretti degli assegni, carte di credito prepagate...

Anche il pc portatile non c’è più....

Voglio solo rimettere a posto le mie cose e far sparire questa puzza ......non riesco a smettere di piangere.

Ho spalancato tutto, in casa ci saranno 12 gradi.

I carabinieri passano e ci chiedono di andare in caserma a fare denuncia.

Pater è al telefono con la banca per bloccare i libretti degli assegni.

Io chiamo qualcuno che ci venga ad aggiustare la porta e il portone scassinati.

La notizia fa il giro degli amici che ci chiamano, raccolgono le mie lacrime e le parolacce di Pater...sono svuotata...

Non hanno rubato solo le nostre cose, hanno portato via qualcosa di me.

Prima di andare a sporgere denuncia vado al colloquio con le maestre di Senior.
Mentre aspetto il mio turno una mamma-simpatia si lamenta del fatto che le è toccato parcheggiare lontano e, insomma, lei è già di corsa, poi deve andare a prendere di volata la figlia che è dall’estetista e correre alla lezione di gag.....
Le rispondo che a me toccherà andare dai carabinieri per spiegare che qualcuno si è introdotto in casa mia spaccando portone, porta per svaligiarci....facciamo cambio??
Intelligentemente lei non risponde, grazie.

Il carabiniere che raccoglie la nostra denuncia ci dice che hanno una media di 3-4 denunce per furto di questo tipo al giorno. Alla faccia della sicurezza!!
Chiede di verificare se manca la fodera di un cuscino della camera da letto; solitamente la usano come sacco. 
Sì...manca...

Mi chiedo cosa sarebbe successo se ci fosse stato ancora in casa qualcuno al mio arrivo, se fossi tornata con i bambini e non sola....

Non ci voglio neanche pensare.

Chiamo i vicini per spiegare quanto ci è accaduto, giusto per avvertirli.
“ Caspita, abbiamo sentito un rumore, come di trapano, verso le 12.30......ma tu a quell’ora sei sempre a casa!!”

No, oggi non ero io.

Fine della storia


Morale:
-         se avete oro in casa sparpagliatelo a pioggia, non in un unico posto: magari ve lo troveranno ugualmente ma almeno faranno un po’ di fatica;
-         l’antifurto di casa si monta prima che vengano i ladri...non dopo, come abbiamo fatto noi!!!
-         non ci sono Santi che proteggono, nemmeno il titolare di Milano....i fratelli Dalton questa volta ce l’hanno fatta...


giovedì 5 dicembre 2013

Cotto e incazzato

Benvenuti nella mia cucina.

Pater: “ Che si mangia questa sera?”

Impe: “ Pasta al sugo e arrosto con patate”

P: “ Peccato, avrei mangiato volentieri un risottino......”

I: “ Questo passa il convento, ciccio.....”

..............................

Senior: “ Mamma che c’è per cena?”

I: “ Pasta rossa e carne con patate”

S: “ Uff....ma quando prepari un bel risotto???

I: “ Ti sei messo d’accordo con tuo papà??”

...........................

Junior: “ Mamma questa sera mi fai il riso??”

I: “ Ecche è !?!? No, questa sera si mangia pastasciutta!!!!
Medio, tu hai qualcosa da dire???

Medio: “ Basta che non mi fai la minestra, poi io sono sempre contento!”

I: “ Grazie, tu si che mi dai soddisfazioni!!!”

Qualcuno mi deve spiegare perché la pietanza che la cuoca di casa ha messo in menù, non è mai quella che i suoi commensali gradirebbero mangiare.
Sicuramente se avessi preparato risotto mi avrebbero chiesto pasta!

Cotto e incazzato.

mercoledì 4 dicembre 2013

Colloqui – 2° atto:mai abbassare la guardia

L’inizio non è stato per niente confortante.

Un SMS della rappresentante di classe di Medio, la sera precedente, avvisava che Maestra Bionda aveva detto ai bambini quali erano i genitori che avrebbe voluto incontrare e quali erano esonerati dai colloqui.
Modalità che mi sembra abbastanza discutibile, ma soprassediamo....

Lo scolaro in questione se ne stava bellamente spaparanzato sul divano a spararsi la sua dose quotidiana di cartoni.

Faccio leggere il messaggio a Pater “ Che fò? Chiedo? Mi posso illudere...almeno per 10 secondi??”

Pater: “ Sogna ragazza!!! Non glielo domandare neanche...tanto la risposta la sai già!!”

Impe: “ Dai...oggi ha portato a casa tre 10: geografia, grammatica e comprensione del testo....magari non ci vuole vedere!!
Io ci provo!!
Medio, oggi Maestra Bionda ha detto quali genitori vuole incontrare domani ai colloqui?”

Medio: “ Mh- mh”

I: “ A te cosa ha detto ???” ...dì di no....dì di no....

M: “ Che ci devi andare, che domande!!”

...........speranza infranta.........

Medio si scolla dal divano e mi raggiunge in cucina.

M: “ Guarda che sono veramente pochi quelli a cui ha detto di non andare. Un po’ di femmine e solo un maschio.”

I: “ Mi stai consolando?”

M: “ No, è per dirti che non vogliono vedere solo quelli muffi.”


Insomma, questi incontri con le maestre non sono solo una valutazione dell’apprendimento didattico figli.

Io li vivo sempre anche come momento di verifica del mio-nostro lavoro di genitori.

Avendo insegnato per un po’, sono totalmente consapevole del fatto che i bambini sono lo specchio delle loro famiglie e una maestra, con sensibilità e occhio ben allenato, può cogliere molto.

Maestra BiondaMedio: “ Medio mi sta dando grandi soddisfazioni e penso le darà anche in futuro.
L’appunto che mi sento di fare è che ha troppa energia e la scatena tutta durante gli intervalli. So già che ve l’ho gia detto ma.....non potete farlo stancare un po’ di più, quando esce da scuola???”

Maestra C.Senior: “ Si vede che è cresciuto e sta maturando. E’ un bambino limpido ed onesto, non ha paura di dire quello che pensa ed è un’influenza positiva per i suoi compagni.”

Oddio, sono in brodo di giuggiole.....

Impe: “ Dunque Pater, i colloqui sono andati niente male.
Vieni, diamoci una bella pacca sulla spalla a vicenda.
A quanto pare stò mestiere di genitore ci sta riuscendo non male, per ora.”

Pater: “ Zitta!!! Non dirlo....non ci loda mai!!!
Con i figli mai abbassare la guardia!!!”

martedì 3 dicembre 2013

....e continuano ad essere fatti miei!!!!

Pater: “E’ ora di fare il cambio armadio anche per i pantaloni, che dici?? “

Impe: “Se vuoi aspettare agosto per andare in ufficio con i velluto... Vedi tu”

P: “ Ma come li hai lavati prima di ritirarli........guarda....non riesco ad abbottonarli!!!”

I: “ Non è un problema di lavanderia....direi che si tratta proprio di panza!!!”

P: “ Figurati!!! Lo sai che io non ingrasso!!!”

I: “ Sarà, ma smettere di fumare e, contemporaneamente, piantarla lì anche con il nuoto, non ha aiutato il tuo giro vita!!”

P: “ E adesso??? Non puoi  magari spostare un po’ più in là il bottone....vedì, così!??!

I: “ A parte il fatto che io  faccio cacare anche a cucire un bottone, questa cosa non si fa!!!!
Se sposti l’allacciatura, hai l’effetto manico con la patta aperta!!”

P: “ Dici?? Ma neanche se trattengo il fiato.....cosi!!!”

I: “ Fermo rischi ti parta  un embolo!!!
Devi solo essere onesto con te stesso: sei un ‘anta’ e hai messo su 6 kili in un anno, tutti di pancia.”

P: “ Vabbè, però ho anche avuto tre figli!!”

I: “ E cosa c’entra??”

P: “ Niente. Ma e’ la fase che  mi dici tu, quando ti faccio notare che non sei più un fuscello ”

I: “ Bastardissimo!!
Sappi che, da oggi, solo verdure tristi, gallette di riso e bistecchine alla piastra ”  


Insomma: la vogliamo piantare di parlare del mio peso?????

Quello a cui non vanno più bene i pantaloni è lui, dopotutto!!!

Io non ho avuto problemi con il cambio armadio.....santi leggings!!!    


lunedì 2 dicembre 2013

Modalità " in oca "

Non vi capita mai di entrare in una stanza e...non ricordarvi perché siete li?

Scendo in cantina e....cosa sono venuta giù a fare?
Allora inizio a raccogliere la biancheria, metto in ordine la lavanderia, risalgo....ecco: dovevo prendere una bottiglia d’acqua!!!

Entro convinta in camera dei bambini, perché so che devo fare qualcosa per cui ho mollato il precedente mestiere che stavo facendo...ma non mi ricordo perché sono lì.
Alloro sistemo qua e là, tanto qualcosa da fare lo trovo sempre.
Perché sono salita?
Dovevo prendere qualcosa? Non mi ricordo....
Cosa dovevo fare? Boh?!
Ma che rabbia!!!

Io credo che questo accada perché, mentre con le mani sto facendo un lavoro, chessò: spolverare, affettare la cipolla per il soffritto, caricare la lavatrice, passare lo spazzolone a terra...il cervello gira su altre mille paranoie ‘ tra dieci minuti devo stendere, poi devo vedere i diari e capire che compiti devono fare, devo sentire la Dani per regolarci su chi porta i bambini al catechismo, ho da sistemare gli zaino per i basket....urca! devo recuperare le divise che sono nell’armadio.....ecco perché ero salita in cameretta!!! Sono veramente un’oca!!!’



In questi momenti mi sembra di avere il cervello che funziona in mono.

Oddio, mi sto trasformando in un uomo...riesco a fare e a pensare una sola cosa alla volta!!!