Nei giorni trascorsi in montagna abbiamo avuto il grande onore e piacere di fare la conoscenza di una nuova amica, lei:
Tutte le sere, verso le 19.40, se ne scendeva dal bosco, attraversava prima il nostro cortile, poi un pascolo e si fermava sotto un casa, poco più in là della nostra, ad attendere che qualcuno le lanciasse qualcosa da mangiare.
Non vi sto neppure a raccontare l’entusiasmo del trio.
Congetture sulla sua presenza, le più strampalate:
‘ Per me le danno del cibo altrimenti lei si pappa tutte le galline: è una volpe mafiosa perché chiede il pizzo’
‘ Secondo me si è innamorata del cane, viene con la scusa del cibo però.....’
‘Ma guarda questa, sembra domestica! E’ finta, è un robot che mettono qui solo per i turisti!’
Una sera l’abbiamo proprio incrociata in cortile, mentre tornavamo da un’ escursione.
I ragazzi hanno iniziato a seguirla e lei non sembrava affatto infastidita.
Ha attraversato come sempre il giardino, saltato il muretto e iniziato a percorrere il pascolo con tre marionette che, a distanza di 50 metri, la pedinavano in punta di piedi, silenziosi come dei ninja.
“ Hei voi!!
Cosa state facendo!!
Lasciate stare la nostra volpe!!
Smettetela di importunarla!!!
Se fate così si spaventa e poi non viene più!!
Basta!!!
Voi turisti siete veramente noiosi!!!
Povera bestia....ecco...vedete come si sta agitando??”
Si è messa ad urlare come un’ossessa una signora dal balcone della casa sotto la quale la volpe era solita fermarsi.
Mi sono permessa di risponderle: “ Penso che la volpe si stia agitando per colpa sua, che urla senza ragione, piuttosto che per tre bambini che la guardano a distanza.
La bestia, qui, non è la volpe.....”
Sono giunta alla conclusione che, probabilmente, la signora aveva dato alla volpe da mangiare anche il proprio cervello.
Ma ti sembra che mi tocca essere stronza pure in vacanza!?!?!