venerdì 16 maggio 2014

Multilingue

Il bilinguismo è oramai un dato di fatto: già dall’asilo i nostri figli iniziano con i primi rudimenti di inglese.

Alla scuola elementare è una materia vera e propria; alle medie, poi,  si inserisce una seconda lingua straniera.

Nella scuola elementare di Qui, da circa un paio d’anni, vengono impartite lezioni di un’ulteriore idioma.

Magari vi starete chiedendo...quale????

Esperanto??? Acqua....

Cinese??? Acquissima....

Francese, tedesco, olandese, portoghese, spagnolo, danese, polacco, russo.....mavva!!!!!!

Dialetto.

Ebbene sì!!!

Lezioni di purissimo dialetto milanese!

I ‘maestri’ sono due attori, non professionisti, della compagnia dialettale locale.

Così a tavola, il figlio maggiore, invece di chiedere:
‘ Mi versi dell’acqua, grazie’, ci dice

“ Te me dè un bìcier d’acqua, grasia!”

Oppure a fine cena può essere che Medio se ne esca con un: “ Mama, adès ti te lèva i padalot ?” – Mamma, adesso tu lavi le pentole?

Ed è un continuo di: sai come si dice????

“ Sai come si chiamo il pulcino in dialetto?? E imbuto?? E sedia??” 

Sì, bambini, la vostra mamma il dialetto lo conosce molto bene, ma non lo sa parlare fluentemente.

Dovrebbe venire a lezione anche lei!!

E domani sera ci sarà  lo spettacolo in cui le due quinti ci faranno vedere come si viveva Qui, 100 anni fa!

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i genitori di alcuni compagni, giusto di quelli che arrivano dall’Equador, dalla Romania, dall’Ucraina, da Santo Domingo, dall’Albania....chiederò...

Come ha detto Senior: “ Guardate che parlare in dialetto è molto più difficile che parlare in inglese!!”

Io potrei rispondere con un  “Ciùmbia!!!”


3 commenti:

  1. Guarda che è bello ed utile! Per chi è del posto avrà un sapore speciale e un valore anche affettivo (pensa quanti nipotini potranno parlare con fluente "slang" con gli anziani del posto!) e per chi arriva da fuori sarà utilissimo perché così, anche se la fluenza potrebbe essere difficile da raggiungere, la comprensione di ciò che dicono le persone locali è un dato che aiuta a sentirsi meno fuori dal contesto!

    E te lo dice una che di lingue ha dovuto impararne 3 e studiarne almeno 5! :)

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  2. Sono d'accordo con senior!!! Parlare in dialetto è molto più difficile che parlare inglese.
    Io non conosco il dialetto milanese/brianzolo nonostante sia nata qui. E faccio fatica anche a capirlo....ma il nonno qui ha insegnato ai più grandi "ciapa quel chè" (si prende quello che c'è) e loro lo usano come formula magica o intercalare o grido di battaglia ... Insomma al (loro) bisogno!! E Fanno molto ridere...

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  3. Che bella iniziativa però! Le radici sono sempre importanti!

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