venerdì 4 luglio 2014

Le 'sorelle'

La camera del trio si affaccia su una strada poco trafficata.

Dall’altro lato della strada, una folta e alta siepe nasconde un enorme giardino e una villa del 1800.

La Tete, mia nonna, mi raccontava che in quella casa abitavano delle sorelle molto benestanti, all’incirca sue coetanee.

Durante la seconda guerra le ‘sorelle’ simpatizzarono molto, ma veramente molto, con fascisti e nazisti.

La loro casa divenne presto luogo deputato soprattutto per gli incontri dei tedeschi. 

Le ‘sorelle’ se la tiravano moltissimo e, sempre dai racconti dalla nonna, fecero anche un po’ le spione, mettendo parecchia gente nei casini.   

La famiglia della Tete, umili contadini, gestivano anche il circolo locale e appoggiavano segretamente i partigiani.

La nonna andava a portare cibo a quelli che si nascondevano e provarono anche a dare rifugio nei fienili ad qualcuno che scappavano.

La simpatia tra le due famiglie, come si può ben immaginare, era veramente a zero.

La storia, si sa, come finì......

La nonna, gongolando, raccontava che le ‘sorelle’ vennero prelevate a forza, portate nella piazza di Qui, rapate a zero e sonoramente sculacciate.

Furono viste molto raramente uscire da casa.

Alla loro morte, la villa venne ereditata da un nipote, medico molto noto, con la promessa di trasformarla in una casa di cura o in un centro di ricerca.

L’erede iniziò a sistemarla: piscina, campo da tennis, giardino all’inglese, ristrutturazione dell’intera casa e delle depandances...trasformandola in una splendida residenza per grandi eventi e b&b, non proprio una casa di cura......

Giusto ieri sera c’era movimento: erano i festeggiamenti di tutti i sindaci di sinistra che hanno appena vinto le elezione qui in zona.

Ho come idea che le ‘sorelle’ si siano rivoltate nelle tombe!!!!

giovedì 3 luglio 2014

Brother dog

Senior: “Mamma guarda cosa abbiamo insegnato a Junior!
Vieni fuori in cortile...”

Mamma smette di cucinare, si sciacqua e asciuga le mani e, curiosissima, esce.

Sorride tra sé e sé.

E’ felice che tra loro fratelli ci sia complicità, che i due grandi abbiano preso sotto la loro ala il piccolo di famiglia e gli facciano dono di un po’ del loro sapere, quasi quasi si commuove....

Fuori, sul prato, Junior è accucciato.

Il grande si avvicina a Medio, occhiata di intesa tra i due:

Medio: “ Junior: alza una zampa!”

E prontamente la mano si alza.

“ Junior: scodinzola.”

E l’ubbidiente animaletto dimena il fondoschiena.

“ Junior: rotola!”

E il piccolo capriola per tutto il prato.

“ Junior, sulle zampe di dietro!!”

E – tach – il cucciolo si mette in ginocchio, agitando le zampine per tenersi in equilibrio.

S: “ Bravissimo!! Tieni...” e gli allunga in bocca qualcosa.

Impe: “ Cosa stai dando da mangiare a tuo fratello??? Croccantini per cani???”

S: “ Ma va!!! Semi di zucca: ne è ghiotto!!”

Junior: “ Hai visto come sono bravo???
Non abbiamo bisogno di un cane: ci sono io!!!!”

Ecco: ritiro tutto quanto scritto nella quarta frase.....


mercoledì 2 luglio 2014

C'è gente che è in vacanza...

Impe: “ Allora ragazzi, ce la vogliamo dare una mossa??”

Senior: “ Grunf....”

Medio: “ Naaaaa....”

Junior: “ Zzzzz.....Zzzz....”

I: “ Capisco che voi siete in vacanza!
Io, però, dovrei andare a lavorare....dai!!!
Giù dal letto!!!!
Maria com’è tardi!!!!!”

S: “ Vai pure, mamma!
Noi ci alziamo con calma, facciamo colazione, mettiamo le tazze nel lavandino, ritiriamo i biscotti, ci laviamo, vestiamo, chiudiamo la casa, inseriamo l’antifurto e poi andiamo in bici dalla nonna.
Fidati!!!”

M: “ Si, facciamo così!!
Tanto c’è Senior che ci cura....”

J: “ Zzzzzz....Zzzzz.....”

I: “ Magari tra qualche anno!”

S: “ Ma dai mamma!!!
Ho 11 anni adesso, sono un ragazzo responsabile!!”

M: “ Poi, sommando la mia e la sua età, siamo maggiorenni!
Non ti devi preoccupare!”

I: “ Io mi preoccupo per le scemenze che dite, dai scattare!!!”

J: “ Scusate!!!
Potete parlare più piano?!?!
C’è gente che è in vacanza e vorrebbe dormire!!!”


Se nei prossimi giorni vi capiterà di leggere di qualche figlio scaraventato fuori dalla finestra, non temete: sono i miei!!!!!!

martedì 1 luglio 2014

Sei pronto ad ascoltarmi?

L’aria condizionata dell’auto è a manetta.

Il figlio grande, silenzioso, mi siede a fianco.
Quando cerca di parlare, la macchinetta che gli hanno appena cementato ai denti, trasforma la sua voce in quella di Paperino.

Gli occhi socchiusi dal riverbero, guarda distrattamente qua e la.

“ Che ci fa, con questo caldo, quella ragazza seduta su una sedia tutta rotta?
E’ troppo vicino alla strada!!
Starà aspettando qualcuno?”

Eh!

Che ci fa?!?!

Io lo so!

Te ne potrei raccontare tante di storie di ragazze cha hanno passato giorni, mesi, anni sul ciglio di una strada.

Ne ho incontrate veramente troppe!!

Loro che mi raccontavano ‘ Guarda Impe, appena ho messo da parte un po’ di soldi smetto. Anzi! Lui mi ha detto che quando riesco a ripagargli tutto il mio debito mi toglie dalla strada e poi mi sposa.’

Loro che ‘ Se non lo faccio sanno dove abita la mia famiglia e glielo andranno a dire. Non potrò più tornare a casa mia, mi vergognerei troppo!!!’

Loro che ‘ Impe, tra qualche mese finisce il malocchio della maman, così potrò decidere cosa fare.
Ma io non so fare nient’altro se non questo....’

Loro che ‘ A casa ho una figlia che aspetta che io gli mandi i soldi per pagare la scuola. Lei deve studiare, non deve fare la mia fine!’

Loro che ‘ Sono un’ingegnere, mi hanno detto che qui c’era tanto lavoro ma che per i primi mesi mi sarei dovuta accontentare....non pensavo però a questo...’

Loro che, dopo anni di gonne corte e tacchi alti, non riescono più ad indossare un paio di tennis e di jeans.

Loro che pensano che tutti gli uomini vogliono solo quello.

Ne avrei tante di storie da raccontarti, tanti nomi, tanti volti ma pochi sorrisi.

Sei pronto ad ascoltarmi?   


lunedì 30 giugno 2014

Un consiglio: non fatelo!!!!!

Siete già in vacanza?

Magari in un posto da favola?

Mare cristallino?

Spiaggia bianca?

Cielo blu?

Avete parcheggiato tutti i problemi a casa e vi state godendo questo angolo di paradiso con lo spirito leggero da farfalla?

.....qualcun altro no!

Continua ad alzarsi al suono della sveglia, si prepara in tutta fretta, chiude gli occhi davanti ad una casa sempre troppo incasinata, arriva trafelato al lavoro; lavora, lavora, lavora, fa a cazzotti con un tempo troppo caldo o troppo freddo....

E mentre litiga al telefono con l’ennesimo cliente, il cell avvisa che c’è un WhatsApp che lo aspetta.

Apre l’applicazione et voilà una foto stile Eden: “ ti stavamo pensando...bacini e cuoricini.”

Risposta: ‘ma vedete un po’ di andare a......tanta cacca

Un consiglio se ci tenete a mantenere certe amicizie: non fatelo!!

Mai!!!!

venerdì 27 giugno 2014

Senior 11

Ehi ragazzone,
ma lo sai che giorno è oggi?

Certo che lo sai: è il tuo compleanno!!!

E sono 11.

Alto come una pertica e secco come un’acciuga.

Intollerante alle ingiustizie e ligio alle regole in modo maniacale.

Tu che mi sgridi quando passo con il semaforo arancio;

tu che faresti beneficenza a tutte le cause;

tu che sei soprannominato ‘suocero’ anche dalle maestre, perché devi mettere il becco in ogni situazione;

tu che in alcuni momenti mi sembri più affidabile di tuo padre e, il minuto dopo, ti prenderei a calci perché diventi il peggior adolescente del mondo;

tu che ti estranei da tutto, quando hai il naso infilato in un libro, proprio come me;

tu che, quando mi abbracci, dici “ ti ricordi quando non ti arrivavo neanche alle tette?? Adesso ti arrivo al naso!!” Allora io schiaccio la tua testa verso il basso e, arrabbiata, ti rispondo “ Basta!! Non crescere più!!”

Invece tu non mi ascolti...e continui a diventare sempre più uomo.

E’ una gioia, per me, condividere con te questa strada, che il 27 giugno di 11 anni fa sei entrato nella nostra vita.
Auguri suocerino!!!!

giovedì 26 giugno 2014

Quello che c'era, c'è e ci sarà

Ultimo!

Domani sarà l’ultimo giorno.

Per 8 anni è stato un appuntamento fisso, 10 mesi all’anno, 5 giorni alla settimana.

Si concluderà la parentesi ‘scuola dell’infanzia’ della nostra famiglia.

Ritireremo per l’ultima volta la sacchetta con la bavaglia ricamata con il nome di un figlio, svuoteremo l’armadietto, saluteremo la maestra, la suora e tutti i compagni medi e piccoli.

Attraverseremo il cortile, dipinto come se fosse un paese, con tanto di vie, strisce pedonali, incroci e parcheggi.

Usciremo dal cancelletto grigio e ce ne andremo a casa.

Per te, piccoletto, sarà sicuramente un giorno come gli altri, forse sarai semplicemente un po’ più felice perché consapevole che, da lunedì, te ne starai a casa con i tuoi fratelli, finalmente in vacanza.

Io, invece, sarò un po’ malinconica.

Mi ricorderò di quando, in quella scuola, ho accompagnato per la prima volta Senior,

Di quando salivo le scale con fatica, perché nella pancia c’eri tu!

Della volta che ti ho portato, appena nato, per farti conoscere ai suoi compagni.

Di quando ha iniziato anche Medio, che scappava dalla sua classe per andare in quella del fratello.

Dei tuoi primi passi incerti in quelle aule e poi delle tue corse in cortile.

Di quando anche tu hai iniziato, grembiulino azzurro e  lacrimone.

Di tutte quelle volte che mi hanno chiamata per venirvi a prendere perché non stavate bene e vi trovavo, seduti su una panchina del salone, con il giubbotto sulle gambe e il faccino pallido.

Insomma, qui si chiude una porta e anche bella grossa.

La riapriremo ancora un momento, il primo giorno di scuola elementare, giusto per un salto veloce a salutare le insegnanti, per farsi ammirare con la blusetta nera, il coletto bianco e lo zaino nuovo fiammante sulle spalle.
Saliremo di corsa le scale per andare nell’aula dei gigli, i tuoi ex compagni ti guarderanno sorridendo, la maestra con gli occhi umidi ti bacerà, ti regalerà un lecca-lecca e allora ti lascerà veramente andare.

E qui inizierà una nuova storia.....

Ecco il film di quel che c’è stato, c’è e ci sarà.

.....sì, ma basta piangere Impe!!!!