lunedì 1 febbraio 2016

Karamazov non offendetevi

Perché una non può leggere  sempre pistolotti noiosi, saggi soporiferi o biografie strazianti.

Quando le capita di scaricare – aggratis - un romanzo valutato con tante stelle, perché non mettersi a leggerlo una tranquilla domenica pomeriggio, prima di andare da amici per un ape?

E continuare a leggerlo sul divano, dopo cena, dopo che i figli sono andati a letto, dopo aver stirato la sua dose quotidiana, mentre alla sua squadra vengono rifilate tre belle pere ( altro che finocchi!!!)

E non riuscire a smettere neanche a letto.
Perché quando una vuole sapere come andrà a finire perde anche la cognizione del tempo.

E quando la parola FINE compare sull’ultima pagina, lei riemerge dalle lenzuola dove si era rannicchiata.

Mentre appoggia la tavoletta sul comodino, un occhio le scappa sui numeri rossi della radiosveglia che segnano 3:18.

Un breve calcolo: ben tre ore e due minuti di sonno!!!

Ora si chiede: ma quel fastidio agli occhi, come di spilli, che ha questa mattina, sarà mica la macuba dei Karamazov che si sono sentiti sedotti e abbandonati??

Fratelli aspettatemi! Questa sera sono tutta vostra!

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