mercoledì 9 luglio 2014

Zanichelliamoci

Medio: “ Mamma, mi dici cosa significa ‘fare tappezzeria’?

Impe: “ Certo che te lo spiego!

Quando una persona, ad una festa, invece di divertirsi e ballare, se ne sta in disparte, magari appoggiato al muro ‘fa tappezzeria’.

Quando non si partecipa, ma ci si mette in un angolo e si sta a guardare,  si‘ fa tappezzeria’, perché ci si comporta proprio come la tappezzeria.

Hai capito??”

M: “ Mica troppo....ma la tappezzeria, cos’è????”

Ecco....lui non è figlio degli anni  ’70, dove la tappezzeria la si metteva anche in bagno!!!

Mamma Impe, fa mente locale in quali case ci sono ancora muri non imbiancati ma con la carta da parati - le vengono in mente solo le stanze da letto delle nonne bis – e cerca di chiarire meglio il concetto, con esempi concreti.

 Il figlio annuisce concentrato.

I: “ Allora Medio, sono stata abbastanza esaustiva?”

................silenzio..............

M: “ No!!”

I: “ Come no!! Cosa non hai capito!?!”

M: “ E’ che non so cosa significa ‘esust.....esaut.....’

Insomma: l’ultima parola che hai detto!!”

Alè: zanichelliamoci ancora un pò!!!!


martedì 8 luglio 2014

Aspetti il Festivalbar?????

Estate, come dirtelo senza offenderti?

Proprio non saprei.

Le parole che mi suggerisce il cuore sono queste:

mi stai sul culo!

Allora, ti decidi ad arrivare????

Mi piacerebbe sapere cosa stai aspettando: che inizi il Festivalbar ???

Stufa marcia.......

lunedì 7 luglio 2014

Meglio che lui non sappia....

Sabato, il grande di casa, partirà per la sua prima esperienza di vacanza senza la famiglia.

Una settimana in montagna, con il don e una trentina di coetanei-e, nel parco dell’Adamello.

E’ la prima volta che non ci saranno mamma, papà, fratelli o nonni vari con lui, ma i suoi amici più stretti: direi decisamente un’ottima compagnia!!!!

Me la ricordo ancora la mia prima vacanza così!!

La prima notte avevamo fatto tanto di quel casino che il prete, la mattina, ci obbligò a rifare le valigie.

Cazziatone atomico e minaccia di rispedirci tutti a casa in tempo zero.

Non ci permise più di disfare i bagagli, passammo tutta la settimana con la valigia piena sotto il letto.

Tutte le sere ce la faceva chiudere: se la notte trascorsa fosse stata come la prima, ci avrebbe spediti a casa in pigiama.

A pensarci mi viene ancora da ridere....

....però....

....legare per i piedi un ragazzo chiuso in un sacco a pelo, tipo bozzolo, e farlo penzolare fuori dalla finestra al secondo piano..... è forse un filo esageratino......

......anche mettere secchi pieni d’acqua sopra tutte le porte, sì: un po’ eccessivo!

.....lo scherzo di riempire le federe di tutti i cuscini con il dentifricio, subito la prima sera??? Moooooolto brutto!!

E , volendo, l’elenco potrebbe allungarsi, ma preferisco fermarmi qui.

Che dite, acqua in bocca???

Meglio che Senior non venga a sapere.....pessimo esempio, pessimissima mamma!!!

venerdì 4 luglio 2014

Le 'sorelle'

La camera del trio si affaccia su una strada poco trafficata.

Dall’altro lato della strada, una folta e alta siepe nasconde un enorme giardino e una villa del 1800.

La Tete, mia nonna, mi raccontava che in quella casa abitavano delle sorelle molto benestanti, all’incirca sue coetanee.

Durante la seconda guerra le ‘sorelle’ simpatizzarono molto, ma veramente molto, con fascisti e nazisti.

La loro casa divenne presto luogo deputato soprattutto per gli incontri dei tedeschi. 

Le ‘sorelle’ se la tiravano moltissimo e, sempre dai racconti dalla nonna, fecero anche un po’ le spione, mettendo parecchia gente nei casini.   

La famiglia della Tete, umili contadini, gestivano anche il circolo locale e appoggiavano segretamente i partigiani.

La nonna andava a portare cibo a quelli che si nascondevano e provarono anche a dare rifugio nei fienili ad qualcuno che scappavano.

La simpatia tra le due famiglie, come si può ben immaginare, era veramente a zero.

La storia, si sa, come finì......

La nonna, gongolando, raccontava che le ‘sorelle’ vennero prelevate a forza, portate nella piazza di Qui, rapate a zero e sonoramente sculacciate.

Furono viste molto raramente uscire da casa.

Alla loro morte, la villa venne ereditata da un nipote, medico molto noto, con la promessa di trasformarla in una casa di cura o in un centro di ricerca.

L’erede iniziò a sistemarla: piscina, campo da tennis, giardino all’inglese, ristrutturazione dell’intera casa e delle depandances...trasformandola in una splendida residenza per grandi eventi e b&b, non proprio una casa di cura......

Giusto ieri sera c’era movimento: erano i festeggiamenti di tutti i sindaci di sinistra che hanno appena vinto le elezione qui in zona.

Ho come idea che le ‘sorelle’ si siano rivoltate nelle tombe!!!!

giovedì 3 luglio 2014

Brother dog

Senior: “Mamma guarda cosa abbiamo insegnato a Junior!
Vieni fuori in cortile...”

Mamma smette di cucinare, si sciacqua e asciuga le mani e, curiosissima, esce.

Sorride tra sé e sé.

E’ felice che tra loro fratelli ci sia complicità, che i due grandi abbiano preso sotto la loro ala il piccolo di famiglia e gli facciano dono di un po’ del loro sapere, quasi quasi si commuove....

Fuori, sul prato, Junior è accucciato.

Il grande si avvicina a Medio, occhiata di intesa tra i due:

Medio: “ Junior: alza una zampa!”

E prontamente la mano si alza.

“ Junior: scodinzola.”

E l’ubbidiente animaletto dimena il fondoschiena.

“ Junior: rotola!”

E il piccolo capriola per tutto il prato.

“ Junior, sulle zampe di dietro!!”

E – tach – il cucciolo si mette in ginocchio, agitando le zampine per tenersi in equilibrio.

S: “ Bravissimo!! Tieni...” e gli allunga in bocca qualcosa.

Impe: “ Cosa stai dando da mangiare a tuo fratello??? Croccantini per cani???”

S: “ Ma va!!! Semi di zucca: ne è ghiotto!!”

Junior: “ Hai visto come sono bravo???
Non abbiamo bisogno di un cane: ci sono io!!!!”

Ecco: ritiro tutto quanto scritto nella quarta frase.....


mercoledì 2 luglio 2014

C'è gente che è in vacanza...

Impe: “ Allora ragazzi, ce la vogliamo dare una mossa??”

Senior: “ Grunf....”

Medio: “ Naaaaa....”

Junior: “ Zzzzz.....Zzzz....”

I: “ Capisco che voi siete in vacanza!
Io, però, dovrei andare a lavorare....dai!!!
Giù dal letto!!!!
Maria com’è tardi!!!!!”

S: “ Vai pure, mamma!
Noi ci alziamo con calma, facciamo colazione, mettiamo le tazze nel lavandino, ritiriamo i biscotti, ci laviamo, vestiamo, chiudiamo la casa, inseriamo l’antifurto e poi andiamo in bici dalla nonna.
Fidati!!!”

M: “ Si, facciamo così!!
Tanto c’è Senior che ci cura....”

J: “ Zzzzzz....Zzzzz.....”

I: “ Magari tra qualche anno!”

S: “ Ma dai mamma!!!
Ho 11 anni adesso, sono un ragazzo responsabile!!”

M: “ Poi, sommando la mia e la sua età, siamo maggiorenni!
Non ti devi preoccupare!”

I: “ Io mi preoccupo per le scemenze che dite, dai scattare!!!”

J: “ Scusate!!!
Potete parlare più piano?!?!
C’è gente che è in vacanza e vorrebbe dormire!!!”


Se nei prossimi giorni vi capiterà di leggere di qualche figlio scaraventato fuori dalla finestra, non temete: sono i miei!!!!!!

martedì 1 luglio 2014

Sei pronto ad ascoltarmi?

L’aria condizionata dell’auto è a manetta.

Il figlio grande, silenzioso, mi siede a fianco.
Quando cerca di parlare, la macchinetta che gli hanno appena cementato ai denti, trasforma la sua voce in quella di Paperino.

Gli occhi socchiusi dal riverbero, guarda distrattamente qua e la.

“ Che ci fa, con questo caldo, quella ragazza seduta su una sedia tutta rotta?
E’ troppo vicino alla strada!!
Starà aspettando qualcuno?”

Eh!

Che ci fa?!?!

Io lo so!

Te ne potrei raccontare tante di storie di ragazze cha hanno passato giorni, mesi, anni sul ciglio di una strada.

Ne ho incontrate veramente troppe!!

Loro che mi raccontavano ‘ Guarda Impe, appena ho messo da parte un po’ di soldi smetto. Anzi! Lui mi ha detto che quando riesco a ripagargli tutto il mio debito mi toglie dalla strada e poi mi sposa.’

Loro che ‘ Se non lo faccio sanno dove abita la mia famiglia e glielo andranno a dire. Non potrò più tornare a casa mia, mi vergognerei troppo!!!’

Loro che ‘ Impe, tra qualche mese finisce il malocchio della maman, così potrò decidere cosa fare.
Ma io non so fare nient’altro se non questo....’

Loro che ‘ A casa ho una figlia che aspetta che io gli mandi i soldi per pagare la scuola. Lei deve studiare, non deve fare la mia fine!’

Loro che ‘ Sono un’ingegnere, mi hanno detto che qui c’era tanto lavoro ma che per i primi mesi mi sarei dovuta accontentare....non pensavo però a questo...’

Loro che, dopo anni di gonne corte e tacchi alti, non riescono più ad indossare un paio di tennis e di jeans.

Loro che pensano che tutti gli uomini vogliono solo quello.

Ne avrei tante di storie da raccontarti, tanti nomi, tanti volti ma pochi sorrisi.

Sei pronto ad ascoltarmi?