giovedì 9 ottobre 2014

Mulino Nero

Ci sono quelle mattine che iniziano in buona: apri gli occhi e ti senti riposata, spalanchi le imposte e fuori non piove più, i figli si svegliano senza troppe minacce....miracolosamente tutto scorre alla perfezione come nel miglior Mulino Bianco.  

Saluti in cortile il grande che esce in bici, per andare a scuola; quando rientri in casa il marito esclama

 “ Oggi siamo veramente puntuali!! Non capita mica tutte le mattine!”

 “ Hai ragione! Riesco a sistemare stanze e bagni, come dio comanda, prima di andare in ufficio....
Tho!
Il mio cell...chi mi chiama a quest’ora?
La ‘niela??
Cosa vuole a quest’ora??
Ciao, dimmi tutto!
..........................
Come caduto??
Dove?
Ci vado subito, grazie, ciao ciao...”

Senior è rovinato in bicicletta e l’amico Fè e corso a casa ad avvisare subito la mamma.

Pianti tutto lì e, in ciabatte, corri dal figlio immaginandotelo spalmato sull’asfalto.

Al semaforo incroci il camion della raccolta rifiuti, guidato da un conoscente ‘ Hei Impe, ma è tuo figlio quello caduto dietro l’angolo? Si tiene il polso....ma mi sa che è più lo spavento che altro. Gli ho chiesto se voleva dell’acqua ma mi ha risposto di no!’

Arrivi e trovi il tuo ometto sul marciapiede.

Sì, è più lo spavento ma le ginocchia sono sbucciate sul serio.

Si ritorna a casa con la bici malconcia, un papà e due fratelli che aspettano sull’uscio.

Un giro di disinfettante sulle ferite e l’infortunato inizia a rompere: ‘ Mi portate a scuola?? Devo andare a scuola!! Insomma: mi state facendo far tardi!! Alla prima ora ho inglese e mi volevo fare volontario per l’interrogazione: dai!!! Chi mi accompagna??’

Tutta la puntualità è andata a farsi benedire!

La casa diventa un turbine di vestiti, grembiuli, cartelle, merende che si infilano negli zaini....

Dopo aver accompagnato ogni scolaro al suo plesso, mamma torna a casa: le tazzine ancora sul tavolo, i pigiami sui divani, il letti da rifare, il bagno...no comment.

Fanno capolino il sussidiario di medio e la merenda di Junior abbandonati sul tavolo, sotto il sacchetto dei biscotti.

Mamma li raccatta e si rimette in macchina, solo dopo aver chiuso a chiave le porte del Mulino...... Nero.

Buon giornata....

mercoledì 8 ottobre 2014

Fallimenti condivisi

Al telefono con l’Amica Matta, il cui figli è – ma pensa che roba! – compagno di banco di Junior.

Amica Matta: “ Impe, sono una pessima mamma!
Sai cosa è successo questo pomeriggio?
Appena tornato a casa da scuola, il Piccolo mi ha chiamata al lavoro, in lacrime.

Si è beccato una nota ed era in crisi perché io, preventivamente, l’avevo minacciato: se ne avesse presa una, avrebbe dovuto saltare gli allenamenti a cui tiene moltissimo.
Era disperato perché ci sarebbero stati proprio da li a mezz’ora.

Gli ho detto che aveva il mio permesso di andarci, per questa volta.
Avrei preso la mia decisione la sera, dopo aver letto quello che le maestre avevano scritto sul diario.

Quando sono andato a prenderlo dai nonni, mi sono fatta spiegare il perché della nota.

Hai presente Tipo?
Quel bimbo dispettosissimo seduto nel banco di fronte a loro?

Ecco!

Piccolo dice che, ogni qual volta lui o Junior passano, allunga la gamba per fare lo sgambetto.

Piccolo era andato alla cattedra per chiedere una cosa alla maestra ed era stato sgambettato, al ritorno, prima che Tipo allungasse di nuovo la gamba, lui gli ha tirato un pugno!

E ha motivato il gesto dicendomi: “ Guarda che me lo hai detto tu di difendermi!!”

La sorpresa è stata quando sono andata a prendere il diario per vedere cosa avevano scritto le maestre ed ho scoperto che nulla!
Non avevano scritto nulla!!
Glielo avevano ritirato come ammonimento....

....scusa....

....la smetti di ridere?!?!

Io ti parlo dei miei cruci educativi e tu mi ridi nella cornetta: bella amica che sei!!”

Impe: “ Aspetta che mi ripiglio......oggesùmaria che ridere!!

Sai che la settimana scorsa è successa la stessa cosa a Junior?

E’ tornato con la coda tra le gambe perché aveva preso una nota.

Quando ho controllato il diario e non c’era scritto niente, mi ha detto: ‘ E’ indispensabile imparare a leggere, mamma! Così evito di fare queste figuracce!!’

Che fai?

Adesso ridi tu???”

AM: “ Grazie Impe!
Condividere con te i miei fallimenti educativi mi fa sentire meno sola!”

I: “ Quando vuoi, cara....”

martedì 7 ottobre 2014

Cucino. No!!! Cuciniamo!!!

Adoro pastrugnare in cucina.

Leggo qua, spulcio là, poi mixo e mi creo una ricettina ad oc.

Però, anche per cucinare, occorrerebbe avere un minimo di quiete.

Non mi riferisco alla preparazione della pietanza ordinaria, che viene messa sul fuoco mentre si apparecchia, si stende, si ritira la spesa, si sgridano i figli, si piegano i calzini, si sfogliano i diari ....

Cucinare seriamente è quel momento in cui ci si estranea e ci si dedica alla creazione di un piatto che avrà il sapore della perfezione; il gusto dell’amore profuso nella sua esecuzione, di un ricordo nascosto nella memoria delle papille gustative.

Ma andiamo per ordine:

Innanzitutto c’è la fase della valutazione: primo, secondo o dolce? Carne o pesce? Pasta o riso? Verdure? Pasta frolla o pasta sfoglia?

Dopo la scelta  arriva lo studio: internet, libri, riviste...

Poi c’è la fase dell’elaborazione della ricetta, della personalizzazione in via teorica.

A seguire l’approvvigionamento dei materiali – leggi: spesa!

Infine la fase dell’esecuzione vera e propria.

E lì, arriva la domanda: “ Mamma, ti posso aiutare???”

No!!!!

Qualcuno ha chiesto a Michelangelo se poteva dipingere lui il dito indice di Dio, mentre affrescava la Sistina?? Non penso!!

O domandato al Bernini, mentre realizzava le sue meraviglie, se poteva dare una scalpellata qua o là? Mai!!

O al maestro Leonardo se gli permetteva di far sorridere un po’ di più la Gioconda?? Direi di no!

Così anche io gradirei potermi dedicare a questa attività senza ‘aiutanti’ tra...i piedi( per non usare termini più rotondi).

Ma che ci volete fare: sono stata plagiata dalla tata Lucia!

Come si fa a frenare l’entusiasmo di un bambino a cui brillano gli occhi mentre frulla, impasta, rompe uova o usa lo sbattitore elettrico.

Ecco...quando però i bambini sono due, o più di due, il momento di estasi creativa si tramuta in tanta, tanta, tanta, tanta confusione.

E la ricetta da favola va a quel paese!!

Però....volete mettere la soddisfazione di poter portare in tavola un piatto, annusarne il profumo, assaggiare il sapore e poter esclamare a più voci: “ Che buono!! Questo lo abbiamo fatto noi!!!”

lunedì 6 ottobre 2014

L'anticariato

Domenica tardo pomeriggio.

Senior sta finendo gli ultimi compiti.

Pater soffre davanti alla Tv, mentre Juve e Roma se le suonano.

Medio e Junior sono in cameretta, con la porta chiusa.

Troppo silenzio proviene dalla stanza.

L’assenza di rumore non è mai foriera di buone nuove.

Apro cautamente la porta.......e.........

Ussignur!!

Sembra che un tornado sia transitato nella stanza e  abbia catapultato tutti i giochi in ogni dove.

Non c’è nemmeno un centimetro libero: peluches, macchinine, fumetti, costruzioni, personaggi vari...il tutto cartellinato con tanto di prezzo.

Medio: “ Ciao mamma, sei venuta a comprare al nostro mercatino?”

Impe: “ Ah!! Ecco il perché di questo silenzio!!
Queste sono le vostre bancarelle???
Belle....quanta roba!!!
Era necessario svuotare tutti i cassetti e le mensole??
Pensate venga molta gente a comprare??”

Junior: “ Eccerto!!
Vedi: Medio ha soprattutto articoli moderni, mentre io quelli un po’ più vecchi.
Io mi occupo di anticariato.

Non potete immaginarvi quanto ho riso......adoro il mio anticario.

venerdì 3 ottobre 2014

9

Senior: “ Sono molto contento mamma! Sono stato interrogato in matematica e ho peso 9 ½!!!
Avrebbe potuto essere un 10, ma alle prime domande ero troppo agitato....andrà meglio la prossima volta!”

Medio: “ Oggi la maestra bionda ci ha fatto un’interrogazione scritta a sorpresa di storia.
Ho preso 9.
Ho sbagliato subito la prima, perché non bisogna mica prendere subito 10 alla prima verifica!!
La maestra poi si aspetta che lo prendi sempre.....”

Junior: “ Mamma....mai il nove ha la pancia in sù o in giù?
Perché oggi ho preso un voto....ma non mi ricordo da che parte era la pancia....
Se è in su va bene....se è in giù così così......
E se fosse in mezzo?????”

giovedì 2 ottobre 2014

Smammiamoci!!!!!

Da genitrice, ogni tanto, mi chiedo se quello che sto combinando con e per i miei figli sia ‘buono’.

Io e Pater ne discutiamo.

Ci scazziamo quel tanto che basta, ma cerchiamo di giungere ad una fine condivisa.

Un obiettivo a cui teniamo entrambi, è quello di rendere i nostri figli sicuri ed indipendenti.

Come fare, allora?

Innanzitutto responsabilizzandoli.

Ciò non significa deresponsabilizzandoci noi genitori.

Anzi!

Osservarli da lontano, essere una presenza non invasiva ma costante implica uno impegno mica da ridere!
Fare un lavoro al posto loro sarebbe più veloce e facile per entrambi, piuttosto che seguirli passo passo e lasciare che sbaglino e riprovino, magari risbaglino e riprovino.....

Preambolo necessario per raccontarvi il mio sgomento di ieri.

Al super ho incontrato la mamma di un ex compagno di Senior

Mamma Ex Compagno: “ Tu non puoi sapere!!!
Mamma di compagno Pinco, tutti i santi pomeriggi, chiama mamma di compagno Pallo per verificare con lei se il figlio ha scritto sul diario tutti i compiti da fare a casa.
Le ha già detto di aspettarsi la telefonata per tutto l’anno scolastico, perché conosce bene il figlio ed è matematico che si dimentica qualcosa.
............
Senza parole anche tu??”

Impe: “ Fammi capire: la mamma chiama....”

MEC: “ ...tutti i pomeriggi...”

I: “ ...un’altra mamma per verificare compiti e lezioni....in prima media?!?!”

MEC: “ Oh si!!”

I: “ E magari gli pulisce ancora il sedere quando fa la cacca.....non ci credo.....povero ragazzo....”

Io sono una fervente sostenitrice delle mazzate educative – non nel senso di botte elargite.

Ritengo che sbagliare si un modo per imparare.

Esempio: non ho scritto sul diario di studiare; il prof mi interroga e prendo impreparato; ricevo una sonora cazziata; non mi dimenticherò più di scrivere i compiti.

Nel caso di Pinco: non ho scritto sul diario di studiare; la mamma chiama e lo scopre; studio e prendo un bel voto; chi me lo fa fare di sprecare tempo a scrivere io i compiti, tanto ci pensa la mamma!!


Ecco un nuovo mantra: ‘ Mamme, smammiamoci ’!!!


mercoledì 1 ottobre 2014

Un tipo preciso

Impe: “ Junior, puoi venire un secondo?”

Junior: “ Uff...ma sto giocando!”

I: “ Quando sei uscito da scuola mi hai detto che dovevi finire una frasetta sul quaderno giallo.
Ma qui c’è molto più di una fra setta da fare: direi che si tratta di due pagine piene di
IO MI CHIAMO JUNIOR
IO SONO A SCUOLA.
Molla li qualunque cosa tu stia facendo e sotto a finire i compiti!”

J: “ Ma mamma!!
Sono stato tutto il giorno a scuola seduto; adesso che sono a casa ho voglia di divertirmi un po’!”

I: “ Il tuo discorso non fa una piega, ma dimmi: a tutti è stato dato questo compito da fare a casa?”

J: “ ......no.....”

I: “ Vuol dire che i tuoi compagni a scuola hanno lavorato mentre tu........
....mentre tu.....”

J: “ Facevo la punta alla matita che non scriveva bene!
Non è stata colpa mia ma della matita!!
Se non scrive bene io non lavoro, sono un tipo preciso, io!!!”

I: “ Preciso.....piglia quaderno e astuccio che qui la vedo lunga!”

E vai di pistolotti alla terza settimana di prima elementare!!
Non sono sicura di avere le forze per -  ussignur!!! - 13 anni di percorso scolastico.....almeno 13 anni....