giovedì 15 gennaio 2015

Amiche

Con l’Irrequieta siamo amiche dalle elementari.
Lei è sempre stata l’agitata del gruppo, quella che passava da un fidanzatino all’altro, quella che il padre le faceva più menate se sforava il rientro ( eccomemai! )...

Poi c’è l’Intellettuale.
Noi, amiche di culla, ci si intendeva non a parole, né a sguardi ma a sospiri, bastava quello.

Un trio che pochi al mondo....

Le superiori, in tre istituti diversi di tre paesi diversi, ci hanno un po’ fatto allontanare.

Ci si beccava per qualche vacanza assieme, telefonate chilometriche settimanali, qualche uscita con le nuove compagnie incrociate...

Insomma: ci siamo sempre state. Nei momenti felici, in quelli meno belli ma soprattutto nei periodi di buio pesto.

Noi tre: la mora- Irrequieta, la tettona –Intellettuale e io, la Spilungona.

Adesso con il face-coso, ci si relaziona in modo moderno.

Una foto qua, due parole là, la condivisione di una frase, di un pensiero....

E quando l’Irrequieta, una sera, scrive una cosa da far accapponare la pelle, sul fatto che non ce la fa, che non sa se vuole farcela ancora, che forse è meglio smetterla qui....
Eh no, Amica!
Qui si scatena una un can-can che manco te lo sogni.

La vita ti ha messa alla prova più di una volta, ma tu non hai mollato.

Non è che tu le hai concesso vita facile...alla vita; Irrequieta mica per niente!

Amica, il trio c’è.

Amica, lo sai che la mia porta è sempre aperta.

Amica, lo sai che le mie orecchie e le mia braccia sono a tua disposizione.

Amica, non mi far più prendere uno spavento così....

Amica, sai che c’è?

Questa sera l’Intellettuale e la Spilungona arrivano con pizza, birra e torta cioccolato e pere.

Amica, non ti libererai mai di noi!

Amica....

mercoledì 14 gennaio 2015

La prima risposta è quella che conta

h.16.40
Camminando  sul marciapiede, dalla scuola alla macchina, mamma chiede ai figli scolari com’è andata la giornata.

Naturalmente parlano uno sopra l’altro e bisticciano su chi deve raccontare per primo.

La mamma dirige la conversazione.

Impe: “ Dai, Medio, raccontami tu cosa hai fatto oggi in classe.”

Medio: “ Niente.
Soliti problemi, operazioni, analisi grammaticali...
Nel pomeriggio è venuto un signore a parlarci....non ho mica capito bene per che cosa...
Prima di tutto ci ha fatto una domanda.”

I: “ E cosa vi ha chiesto?”

M: “Ci ha detto di pensare ad una cosa di cui proprio non possiamo fare a meno e dirgliela.”

I: “ E voi, cosa avete risposto?”

M: “ C’è chi ha detto i videogiochi, chi i lego, quelle matte delle mie compagne le canzoni di Violetta, uno mangiare....”

Mamma si immaginava già la scena di Medio che, braccio alzato, urlava: “ la spianata piccante...la pizza con la ’nduja....il peperoncino sulla pasta....” o magari, meno pessimisticamente: “ suonare la chitarra, passeggiare in montagna, lanciare i sassi nel canale....”

I: “ Insomma....non mi sembrano cose così indispensabili.....
E tu?
Che cosa gli hai risposto?”

M: “ Io ho detto: i miei fratelli.”

Lacrimoni in tempo zero sugli occhi di una madre basita.

I: “ Oddio!!!
Ma è una risposta bellissima, amore!!!”

M: “ Effettivamente è la prima cosa che mi è venuta in mente....adesso che ci penso bene...boh?! potevo anche dire la pistola ad aria compressa!”

Eh no, ciccio!!!

Al cuore non gliela si fa! 

La prima risposta è quella che conta!

martedì 13 gennaio 2015

Imbarazzo

Senior: “ Te lo dico subito: non vengo più a fare la spesa con te se ti porti dietro anche quei due li!”

Impe: “ Ma che modo è di rivolgerti hai tuoi fratelli!
Mi prendi il sale grosso, grazie....”

S: “ Ma li hai visti?”

I: “ M s’, lo sai che sono un po’ esuberanti...”

S: “ Un po’ esuberanti?!?!
Sono due pazzi.
Non è possibile che striscino per tutto il supermercato per guardare cosa si trova sotto gli scaffali!”

I: “ Guarda che glielo hai insegnato tu a fare così!
Metti nel carrello una confezione di sottilette, per favore....”

S: “ Lo so...ma io ero più discreto...ogni tanto mi alzavo... non sembravo un guerrigliero in addestramento.”

I: “ Andiamo a prendere un po’ di frutta, discretone!”

S: “ Nooooo, ma guardali cosa stanno facendo adesso!!!
Scavano nel cestone con le noci per vedere se trovano dei gherigli sul fondo!!
Adesso in quello delle noccioline americane....e si riempiono le tasche...”

Mamma si avvicina, sussurra ai due discoli e questi si allontanano con lei verso le casse.

S: “ Cosa ci fanno in terra vicino alla macchinetta del caffè, adesso?
Ne staranno combinando un’altra delle loro!!
Sono imbarazzatissimo!!”
Sbotta il figlio maturo mentre aiuta mamma a caricare la spesa sul nastro.

La risposta arriva a breve.

Medio: “ Senior guarda cosa abbiamo trovato sotto la macchinetta!
Una moneta da 50 centesimi e due da dieci.”

S: “ Cosa?!?!
Che figata!!!
Mi sa che sono cadute a qualche vecchietta che era lì a prendersi il caffè, magari le sono scivolate dalle mani, lei non ce l’ha fatta ad abbassarsi e non è più riuscita a raccoglierle....”

M: “ In fondo c’è una moneta da un euro ma né io, né Junior riusciamo ad arrivarci. Ci vorrebbero delle braccia più lunghe......”

S: “ Ci penso io!!!
Ma chi la prende se la tiene, ok??”
Esclama mentre lancia la busta di minestra surgelata sulla cassa e schizza via dietro al fratello

Ecco, adesso sì che lo riconosco!

Mi stavo già preoccupando....

...per Senior....

lunedì 12 gennaio 2015

Junior 7

Sette anni fa decidevi di nascere, fregandotene del fatto che avresti potuto restartene altre otto settimane tranquillo nella mia pancia.

Sei nato di corsa e questa fretta te la porti dietro come un marchio di fabbrica.

Svelto come una lepre, di gambe e di lingua.

Mal sopporti il fatto di essere il piccolo di casa.

Ombra di tuo fratello Medio e ruffianissimo con Senior.

Vanitoso e preciso, e questo non l’hai preso certo da me!

Curiosissimo, naso e mani infilate in ogni dove.

Interessato ad assaggiare qualunque pietanza....però l’aglio crudo anche no!

Furbo, anzi furbissimo!

Junior: “ Mamma, ma voi cosa mi regalate per il compleanno?”

Impe: “ Ma scusa, non ti sei mica scelto la macchinina radiocomandata, come quella che Medio ha ricevuto a Natale e che tu gli hai invidiato una cifra?”

J: “ Sì, ma quello è il regalo che io faccio a me!
Voi cosa mi comprate?”

I: “ Alt, un passo indietro!
Ma chi l’ha pagata la macchinina?”

J: “ Checcentra!
Io ho chiesto a papa di anticiparmi i soldi e di prendere i miei che ho in banca.
Se lui non lo fa è un problema vostro!
Allora: il mio regalo!?!”  

Auguri casseruola.
Non  potrei immaginare la mia vita senza di te.

Un bacio,
la tua mamma.

venerdì 9 gennaio 2015

Dimenticato

E’ quasi ora di cena.

Senior e Junior giocano in salotto, Medio è in palestra

Mamma è affaccendata a preparare delle mini frittatine, esperimento culinario che la sta impegnando parecchio.

Alle 19.22, per scrupolo, manda un messaggio al marito: ‘ Ti ricordi di Medio?’ – sottointeso: ti ricordi che hai un figlio da recuperare alle 19.30 dopo gli allenamenti di basket?

Invia e si rituffa nell’uovo sbattuto.

Alle 19.38 la risposta wapp: ‘ Medio....de che??’

Mentre sta finendo di leggere il messaggio, con gli occhi che le stanno per schizzare fuori dalla testa, il telefono le squilla tra le mani.

E’ il genitore indegno: “ Oddio! Quando ho dato l’invio mi sono ricordato che dovevo andare a prenderlo ( dieci minuti fa!!! )!!
Sono ancora in ufficio ( a 15 minuti di macchina dalla palestra )!”

Nel frattempo che lo scellerato si prodigava in scuse e bieche giustificazioni, la donna di casa si era già infilata le scarpe, messa il giubbotto, tolto il capolavoro dal fuoco, minacciato gli altri figli di starsene buoni, volata in cortile, salita in macchiane e schizzata fuori dal portone, il tutto digrignando i denti per non fare uscire le parole oscene che le suggeriva la sua testa.

Infrangendo qualunque limite e divieto stradale  si è caracollata fino alla palestra- con più di 15 minuti di ritardo.

Medio era nello spogliatoio, ancora con la divisa sudata addosso, seduto nello spogliatoio che se la chiacchierava tranquillamente con i compagni.  Non si era minimamente accorto del ritardo del genitore.

Appena tornato a casa, il padre, ha chiesto infinite volte perdono al figlio che, quasi indispettito da tanta mielosa insistenza, mentre si cacciava una forchettata di frittata in bocca, gli ha risposto: “Ok, scuse accettate, ma adesso basta che non riesco a sentire il tg!”  

Questa gliela farò purgare per molto, molto moltissimo tempo!!!

giovedì 8 gennaio 2015

Muorono o muoriscono

Muorono o muoriscono?

Sfortuna loro,  per le feste, mi sono state donate delle piantine.

Una stella di Natale, dei bulbi di tulipano in un grazioso sacchetto e un vasetto di ciclamini.

Chi conosce me è al corrente della mia totale inettitudine con il mondo vegetale.

Lo definirei  pollice verde marcio.

Junior:  “Vero mamma che se le piante le curi tu muorono?”

Impe: “ Ma dai!! Anche tu....”

J: “ Ahggià!
Non si dice muorono!
Si dice muoriscono !”

Grammaticalmente scorretto, ma il concetto non fa una piega.

mercoledì 7 gennaio 2015

Premonizione?

Il suono della sveglia la fa sobbalzare.

Dopo sette giorni si è disabituata al brusco risveglio alle 6.30.

Si trascina fuori dal letto e si infila in doccia.

Coi capelli ancora bagnati scende a preparare la colazione per la famiglia.

Alle 7 sveglia il maggiore.

Fanno colazione assieme e lo bacia sulla porta prima che lui esca di casa.

Guarda l’orologio e pensa ‘ 5 minuti e poi sveglio il resto della famiglia, mi stendo giusto un attimo sul divano....’

Quando riapre gli occhi la sveglia del videoregistratore segna le 10:00.

Come una pazza inizia a urlare ‘ Svegliatevi!!!
E’ tardissimo!!!
Oddio!!!
Ma che vi scrivo sulla giustificazione: madre rimbambita si addormenta sul divano !!!
Proprio il primo giorno dopo una fila di giorni di vacanza!!!
Non ci posso credere!!’

Una musica gracchiante inizia a invadere le stanze.

Apro gli occhi.

La radiosveglia segna le 6:30.

Allungo la mano e la spengo.

Il cuore a tamburo.

.....bel sogno di merda

Cos’è: una premonizione?

Tanto per ricominciare in bellezza.