Lei è nera.
Grande.
Portelloni posteriori scorrevoli.
E sporca, molto molto sporca.
Sia fuori che dentro.
Perchè una macchina non ha bisogno di coccole: di benzina, quello sì!
Olio, una bella batteria carica, freni funzionanti e poi bona!
Almeno, così la penso io.
La uso quotidianamente per scorrazzare il trio: è un’appendice di me e della casa.
Pater però non è della stessa idea.
Si spazientisce ogni volta che ci sale.
Cosa vuoi che siano una decina di sacchetti di merendine, qualche bricchino vuoto di succo sotto i sedili, zaini, giochi, legnetti, cartine, sassi, e un chilo buono di briciole?!?!?
Allora la prende e la porta all’autolavaggio dove, con la lancia, la lava e con i potenti aspiratori, pulisce gli interni.
Sabato lo ha fatto, ma il risultato è stato deludente: sembrava a pois, tutta macchiata....
Allora a casa ha coinvolto i figli nel perfezionamento della pulizia.
Lo scopo era togliere le macchioline dei vetri scuri; mamma ha fornito stracci, detersivi e ha lasciato piena autonomia ai suoi uomini.
Pater supervisionava, mentre trafficava in altri lavori, forse non prestando la giusta attenzione......
I ragazzi si sono lasciati trasportare: hanno fatto passare tutta la carrozzeria con.......lo sgrassatore.
Per cui, se vedete passare una macchina con la carrozzeria nera effetto ‘ metti la cera, togli la cera ’ sono io.
Però cammina....e a me basta questo.
Sarà d’accordo anche il maestro Miyagi???