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giovedì 27 luglio 2017

Loro due


Ha appena finito di stendere l'ennesima lavatrice - copridivani, coprisedie, tappeti dei bagni...questa settimana tutto è stato rinfrescato. Vuria mai che la lavatrice si sentisse trascurata!!

Le sette di sera sono passate da un pò.

Il sole basso illumina il cortile.

Prima di salire i tre gradini che la separano dalla cucina si volta e si vede.

Vede il suo profilo nitido sul muro giallo.

Non è solo lei: vede anche lui, o lei.

Sale di corsa le scale per prendere il cellulare, torna indietro, apre l'applicazione per le foto e scatta questa.

 

Loro due.

Ride da sola: sembra che trasporti un'angura!

Un cocomero piuttosto movimentato direi!

Una foto senza  volti ma che trabocca di sentimento.

Loro due.

Vicinissimi.

Solo amore.

 

venerdì 19 maggio 2017

Metà strada


Domani rivedremo Mini dopo 4 settimane: visita morfologica!!

I sentimenti pre-controllo sono sempre ambivalenti: tanta gioia ma anche tanta caga.

Perchè una si aspetta sempre che dietro l'angolo ci sia l'impiccio, la sorpresaccia, la tegola....

La serenità non fa per noi!

E mentre lui, il gine, farà passare la sonda sulla mia pancia ingellata, io fisserò il monitor con aria perplessa.

Lui mi indicherà reni, cuore, cervelletto e altri organi che naturalmente non riconoscerò.

Mi emozionerò, come sempre, quando sentirò il battito accelerato del suo cuoricino.

Stringerò, per tutto il tempo della visita, la mano di Pater mentre lui non riuscirà a staccare lo sguardo dalla magia di quel monitor.

Non pensavo di poter rivivere tutte queste emozioni.

Devo ammettere che me le sto gustando, le assaporo con il cuore e con la testa.

Cerco di rinchiuderle forte nella mia memoria: non devo farmene scappare neppure una.

Sarà l'età, la maturità che ne deriva ( ....sempre troppo poca, la cialtronaggine la fa sempre da padrona ), la consapevolezza dell' 'ultima possibilità', il calore della famiglia che si fa sempre più intenso; questa gravidanza si sta rivelando una bellissima nuova strada.

Un cammino inaspettato che però si sta rivelando ricco di sentimenti nuovi, di affetti sopiti, di gesti spontanei inimmaginabili, di tenerezze e complicità.

Siamo arrivati a metà strada.

Mini, noi ti aspettiamo!!

 

giovedì 4 maggio 2017

Vogliosa


Tutta la famiglia è concentratissima a vedere la Juve in tv.

Non proprio tutta tutta la famiglia....l'unica rappresentante femminile della compagine ha già l'occhio a mezz'asta e della partita non gliene può fregar dè meno......

Finalmente il tormento finisce.

I figli le danno il bacio della buona notte, perchè lei non ce la fa a scollarsi dal divano, e salgono le scale per fiondarsi nei loro letti.

Il padre li accompagna e dopo pochi minuti la raggiunge.

Prima che lui si sieda sul divano lei gli chiede si gli può prenderle un ghiacciolo dal freezer: " Terzo cassetto, ce n'è uno bianco proprio sopra tutto!"

Lui lo apre, sposta qualche surgelato e le comunica l'infausta notizia: " Non c'è! Vedo un cornetto, un paio di mottarelli, c'è pure una vaschetta di gelato ma niente ghiaccioli...."

Lei scatta come una molla e si mette a scavare tra buste di pesce, contorni misti, i gelati che lei NON vuole.....ma nessun ghiacciolo, nè nel primo, nè nel secondo nè tantomeno nel terzo cassetto.

Lo chiude sconsolata e si rituffa nel divano.

" Ecco...ho partorito tre buchi neri...lo so che se lo sono strafogati loro questo pomeriggio...e io niente...a bocca asciutta...almeno avvisarmi!! Non mi sarei fatta troppe illusioni....che poi è questo quello che mi rode....non vedevo l'ora che finisse la partita per potermelo gustare in santa pace...era pure bianco...al limone...bello acidino....fresco....ma......cosa stai facendo Pater?? Perchè ti metti le scarpe??"

" Non volesse il cielo che tu partorisca un figliolo con una voglia di ghiacciolo al limone!!
Faccio un salto fuori per vedere se trovo un bar aperto.
Dì a Mini di stare buonino che il ghiacciolo arriva subito!"

Ditemi se questo non è amore.......

 

venerdì 10 marzo 2017

Un bacio che non dimenticherà


Gli occhi rossi e gonfi.

Tante, troppe lacrime ancora in bilico tra dentro e fuori.

Panico, gioia, stordimento, ansia e altre mille emozioni contrastanti  le sconvolgono cuore e mente.

Deve riuscire ad arrivare fin sotto il suo ufficio.

Non vuole diglielo per telefono, figuriamoci aspettare che lui torni a casa tra tre ore.....

Li separano solo 10 chilometri ma a lei sembra di averne percorsi più di 100.

Il tempo si è dilatato.

Parcheggia nel primo posto libero e fa partire la chiamata rapida.

Lui risponde al secondo squillo, la sua voce suona allegra e serena: " Ciao bimba, allora?! Tutto ok la visita??"

Lei, con un lamento strozzato, gli chiede: " Puoi scendere? Sono qui sotto...."

Solo un paio di secondi di esitazione e poi " Arrivo subito!"

Ha tre piani da fare, ma in un battito di ciglia se lo trova seduto sul sedile a fianco.

Si guardano negli occhi.

Le lacrime non riescono più a stare al loro posto.

Lei prende dalla borsa una foto e gliela passa.

Riesce solo a dirgli: " .......10 settimane......"

Lui guarda incredulo e commosso il foglio con l'immagine in 3D e......lo bacia. 

In un gesto così semplice è riuscito a riversare tutto l'amore che lei aveva bisogno di vedere riconosciuto a questo dono inaspettato.

Potrebbe riinnamorarsi di quest'uomo per altre mille vite.

Si abbracciano stretti e  anche la fontana, che non ha ancora smesso di singhiozzare, riceve il suo bacio.

Ma quanto dura quest'onda??? 

 

martedì 14 febbraio 2017

Il mistero di San Valentino

Pater: " Ti faccio un proposta a cui non puoi dire di no!
Questa sera sbologniamo il trio ai nonni e io e te ce ne andiamo a mangiare sushi, da brava coppietta innamorata, per festeggiare San Valentino!"

Impe: " Non mi tentare!
Lo sai, però, che, se i tuoi figli, venissero a sapere che io e te li bidoniamo per il sushi ci potrebbero uccidere nel sonno?
Sei consapevole che potrebbero farcela purgare amaramente?"

P: " Sono anni che non ci ritagliamo una festa degli innamorati solo per noi due!
Non sarebbe bello?"

I: " Altrochè!!
Sarebbe bellissimo!
Sono le conseguenze che mi preoccupano!"

P: " Possiamo dirgli che devi accompagnarmi ad una cena di lavoro, ogni tanto capita, no?!?

I: " Uff.....!!!!
Lo sai che non so dire bugie: mi sgamano subito!"  

P: " Dai facciamolo!"

I: " Poi mi sento in colpa......"

P: " Sei troppo una mamma!"

I: " Ti preparo il risotto con i funghi per farmi perdonare!"

P: ".......va bene.....però questa sera mi fai vedere come ti sta quel regalo che ti ha fatto quella tua cliente!"

I: " Ma figurati!!!
L'hai detto anche tu: sono una mamma!!"

P: " E chi l'ha detto che una mamma non può indossare......."

Libero sfogo alla fantasia!!!!

venerdì 2 dicembre 2016

Il regalo più bello

Mamma aspetta sul piazzale davanti alla scuola di Junior l’uscita del suo ragazzo, assieme al solito crocchio di genitrici dei maschietti.

Si avvicina la mamma di una bambina ed esclama: “ Ciao consuocera!!” rivolgendosi alla mamma che sta al suo fianco.

Ebbene sì!

Il sorridente Riki e la bionda Elena si sono dichiarati ed ora sono ufficialmente una felice coppia di novenni.

“ Guarda che la Ele è proprio presa da questa storia!
Figurati che l’altra sera stava scrivendo la lettera a Babbo Natale, ha fatto prima il suo elenco di giochi e l’ha concluso con un ‘ Comunque il regalo più bello l’ho già ricevuto: ho un fidanzato bellissimo!!’”

Una pioggia di ‘ Oooh!!!’ e di occhi luccicanti hanno accompagnato l’ultima frase

Ma che tenera!!!

Questo è vero Ammmore!!!

Ce lo deve venire ad insegnare una bambina che i regali più belli li abbiamo già vicino, tutti i giorni, solo che stupidamente, troppo spesso, ce ne dimentichiamo.

Rivalutiamo i nostri sentimenti.

Amore a profusione a tutti voi!!!


venerdì 22 luglio 2016

Anche oggi è Natale

Ci sono quei regali inaspettati, che piovono dal cielo così, come la manna nel deserto.

Non perché siano preziosi o costosi.

Affatto.

Basta una semplice telefonata dell’amica ‘Niela: ‘ Facciamo che domani sera lasci Medio e Junior da noi per cena. Ok?!?’

E me lo chiedi????

Ma certo che sì!!

E allora ecco a prepararti per uscire con il tuo lui.

Da quanto non vi capitava?

Tanto....troppo....

Tiri fuori dall’armadio l’ultimo vestito comprato – se non è questa l’occasione giusta per indossarlo potrebbe restarsene lì appeso altri tremila anni!!

Pensa un po’, ti trucchi pure, tu che lo fa 5 volte all’anno!

E pensi che è proprio bello!

Questo, per dieci anni, è stato l’ordinario mentre negli ultimi 13 è diventato l’ insolito, la novità che va acchiappata al volo e tenuta stretta stretta.

E’ bello tenersi per mano solo noi due, senza un figlio a destra, uno a sinistra e un altro davanti.

Parlarsi senza essere interrotti o dover dirimere contenziosi.

Poter affrontare argomenti importanti non utilizzando un gergo cifrato.    

E guardarsi negli occhi e ridere, ridere tanto, fino ad aver mal di pancia.

Lanciarsi battutine maliziose e sì, flirtare come due adolescenti.

Perché quando l’intesa c’è, può rimanere un po’ sepolta dalla rutine, dalla quotidianità, dalla stanchezza, dei chili in più ma basta soffiare sulla brace e quella riprende fuoco.

Perché ogni giorno può essere Natale, basta aprire gli occhi, il cuore e le braccia ed accogliere i doni che la vita ci offre.

Innamorata.  

mercoledì 15 giugno 2016

Noi x 14

Io me la ricordo benissimo la giornata di oggi di 15 anni fa.

Avevamo già deciso la nostra data: sarebbe stato il 15 giugno dell’anno successivo.

La  nostra casa si stava facendo, era un vero e proprio cantiere!

Tu eri ingessato dal bacino alle spalle, dopo una caduta da un tetto che, vabbè, meglio non pensarci  come sarebbe potuta andare.
Dopo mesi di letto eri finalmente in piedi e avevi ripreso a camminare e questo era, per me, già un miracolo.

Quel pomeriggio mi avevi chiamata al lavoro: ‘ Quando finisci fermati a casa nostra per vedere cos’hanno combinato i muratori, però stai calma, guida con prudenza.’

Seee, ciao!

Sono arrivata come un uragano, già incazzata e caricata a molla pronta a sbranare qualcuno.

Entrata.

Nell’aria lei, la nostra canzone.

Un attimo di stordimento, giusto il tempo di capire da dove arrivasse.

Sopra, dal primo piano.

Sono salita e, in quella che sarebbe stata la nostra stanza, c’eri tu, lo stereo, dei fiori e una scatoletta.

Mi hai fatta sciogliere.

E piangere.

L’autoscatto, che teniamo ancora incorniciato, ci vede sorridenti tra muri ancora da finire.

Quel momento è stato uno dei più romantici di questa storia che spero sia infinita.

Infinita, come il segno che ci siamo voluti tatuare assieme alle parole di quella canzone che riempiva la nostra casa e riempie la nostra vita: sempre e per sempre.

Noi.


Pioggia e sole
cambiano
la faccia alle persone
Fanno il diavolo a quattro nel cuore e passano
e tornano
e non la smettono mai
Sempre e per sempre tu
ricordati
dovunque sei,
se mi cercherai
Sempre e per sempre
dalla stessa parte mi troverai
Ho visto gente andare, perdersi e tornare
e perdersi ancora
e tendere la mano a mani vuote
E con le stesse scarpe camminare
per diverse strade
o con diverse scarpe
su una strada sola
Tu non credere
se qualcuno ti dirà
che non sono più lo stesso ormai
Pioggia e sole abbaiano e mordono
ma lasciano,
lasciano il tempo che trovano
E il vero amore può
nascondersi,
confondersi
ma non può perdersi mai
Sempre e per sempre
dalla stessa parte mi troverai
Sempre e per sempre
dalla stessa parte mi troverai

lunedì 9 maggio 2016

Il nome proprio dell'amore

La prima volta che si è sentita chiamare così se la ricorda perfettamente.

Lui era sul seggiolino della bici della nonna, erano andati a fare un giro.

Al suo rientro, quando lei aveva aperto la porta di casa, lui aveva allungato le braccine e detto quella parola che era suonata come pura poesia.

Mamma

Dire che lei si era sciolta in lacrime è superfluo, vero?!

Quante altre volte si è sentita chiamare così?

Probabilmente un numero che rasenta molto all’infinito!

Spesse volte è urlato, cantilenato, bisbigliato, abusato....

E’ la parola iniziale con cui si da il via a qualunque discussione.

Grammaticalmente viene definito come nome comune di persona.

Io lo ritengo un errore.

Mamma, se detto dal proprio figlio, assume sicuramente la valenza di nome proprio.

Il nome proprio dell’amore.

mercoledì 16 marzo 2016

Il primo bengala

Si chiede come sia possibile: certe parole messe assieme hanno la capacità di muoverti dentro.

Un’inondazione di emozioni, sentimenti, sensazioni....

Come diavolo ci riescono???

Dopo tutto sono solo lettere unite assieme.

Vabbè, se poi ci mettiamo la musica il tutto viene amplificato in modo esponenziale.

E lei è sempre troppo sensibile all’ arte dei suoni.

Quella canzone che non ascoltava da un sacco di tempo le suona in testa così inaspettata.

E quella frase le esplode dentro.

Il primo bengala sparato nel cielo quando mi perdo

Ma quante volte l’avrà cantata?

E perché prima non arrivava così??

Mistero della mente, del cuore, del ritmo, delle emozioni, del qui ed ora....

E’ che lei si perde spesso...troppo spesso.... allora fissa il cielo e lo vede.

Pater, è lui, il suo bengala.

Grazie Liga