mercoledì 10 dicembre 2014

Colloquiando

Ed è arrivato, anche per noi, il momento di lanciarci nell’ancora sconosciuto mondo dei prof delle medie.

Mamma ha chiesto al figlio grande di prende gli appuntamenti con i vari insegnanti, naturalmente fissati tutti in giorni diversi e a ore diverse.

Uno alla volta inizierà a dare un volto ai cognomi che quotidianamente ha imparato a conoscere.

Ieri primo colloquio, prof di italiano.

In attesa, nei corridoi di quella che è stata anche la sua scuola media, mamma è stata spettatrice di un tragico siparietto.

Un ragazzino di terza viene accompagnato in infermeria da una bidella perché si sente poco bene.

La segretaria chiama subito casa e dopo pochi minuti arriva la mamma del malato.

Mentre lo studente torna in classe a recuperare zaino e giubbotto, la madre adempie alle pratiche di uscita.

In quel momento entra in scuola la professoressa di matematica del malaticcio “ Oh! Signora, giusto con lei avrei bisogno di parlare!!! Ha un momento da dedicarmi? Prendo il registro e arrivo.”

Trenta secondi dopo è già di ritorno

Arriva anche il giovane moribondo che – sguardo misto terrore e incubo – vede la mamma e la prof che parlottano fitto fitto in un angolo.

Si lascia cadere su di una sedia del corridoio e si tiene la testa tra le mani.

Ogni tanto la mamma gli rivolge uno sguardo incenerente, che lui dribbla da sotto il cappuccio del giubbotto.
“ So che anche la collega di italiano avrebbe piacere a parlarle, ha ancora cinque minuti? La vado a cercare....”

Il ragazzo appoggia la testa al muro e chiude gli occhi.

Mamma Impe sorride malinconica.

E’ sicura che , prima o poi, lei potrebbe non essere semplicemente la spettatrice della scena ma l’attrice protagonista.

Un brivido le corre lungo la schiena....sa che quel giorno prima o poi arriverà anche per lei...magari non con questo figlio....ma già sa!!!

PS: il colloquio con il prof di Senior è andato molto bene.
Per adesso si gode il momento....solo per adesso....

martedì 9 dicembre 2014

72 ore: bilancio

3 giorni.

3 giorni sparati senza cazzi nè mazzi.

3 giorni in cui un’ illusa aveva pensato che avrebbe ribaltato casa, fatto shopping sfrenato, acquistato tutti i regali di Natale, avrebbe potuto incontrarsi con le amiche....

Ieri sera l’amaro bilancio:
- regali comprati NESSUNO!!!  
- shopping per tutta la famiglia, nulla per lei!
- amiche viste: una, ma con figli appresso
- casa: incasinata e zozza

Ma che fine hanno fatto le 72 ore di puro appagamento personale???

Andate, ciao ciao, intraviste lontanamente ma non godute.

Ringrazio di cuore gli insegnati che hanno stra-caricato i ragazzi grandi di compiti da eseguire, soprattutto di tavole e lavoretti di religione da colorare, per non parlare della ricerca di almeno 4 pagine sui dolci tipici della Lombardia.    

venerdì 5 dicembre 2014

Non s'azzeccano

Mister G: “ Allora, mamma dei baskettari, spiegami come diavolo è possibile aver fatto tre figli maschi che non s’azzeccano niente uno con l’altro.

Senior, diciamocelo,  è, dei tre, il meno coordinato!
Però vede il gioco e non è come quei caproni dei suoi compagni che quando hanno la palla non la passano neanche se vengono travolti da una mandria di bisonti.
Lui è generoso, fa gioco e sa servire i palloni giusti. E’ un bravo regista.

Medio è il più agile, il più dotato fisicamente, quello che ha le carte giuste ma, in partita, diventa di marmo.
Nelle partitelle che facciamo tra di noi d’allenamento c’è, ma quando gioca contro degli avversari veri...non pervenuto.
Dobbiamo capire come sbloccarlo, perché ha i numeri. Ci dobbiamo lavorare ma vedrai che risultati!

Adesso parliamo di Junior. Ma lo hai visto giocare sabato?????
Ringhiava!!!!
Avevo paura che azzannasse la spalla del bambino che gli avevo dato da marcare!!!
E’ stato addosso a tutte le palle, era la cozza del suo avversario: un vero mastino!!!

Ti volevo chiedere: ma sei sicura che sono tutti e tre figli tuoi?
Ma sei sicura che li hai cresciuti assieme?
No, perché io, tre fratelli così diversi, non li ho mai conosciuti.”

Mamma Impe ha ascoltato l’allenatore del trio sorridendo e annuendo ad ogni affermazione.

Sì, i suoi ragazzi non s’azzeccano proprio.

Se lo domanda anche lei come diavolo sia possibile che abbiano tre personalità, capacità, indole, talenti, temperamenti così differenti.

Stessa mamma.
Stesso papa.
Stesso standar educativo.

Ma tre identità ben distinte.

Bravo mister, ci hai azzeccato in pieno!

giovedì 4 dicembre 2014

Sindrome della mosca bianca

Mamma Impe è davanti al piazzale della scuola elementare, nell’attesa che si apra il cancello ed escano Medio e Junior.

Le si avvicina una mamma, il cui bimbo è compagno del piccolo e attacca la pezza:

“ Certo che però queste maestre li fanno lavorare veramente tanto!
I quaderni non durano niente!
Però....non sono molto precise nelle consegne per i compiti a casa del weekend.
Tipo: venerdì avevano scritto sul diario di studiare sul quaderno verde i nomi delle cinque dita.
Li abbiamo studiati bene bene!
Però lunedì quando lo ha interrogato e ha voluto sapere anche palmo, dorso e polpastrelli.
Lui non li ha saputi dire e ci è rimasto molto male, poverino!
Avevo visto che erano scritti sulla scheda, ma non sul diario quindi non glieli ho fatti imparare.”

“ Io pure!” è intervenuta un’altra mamma aggregatasi a metà monologo “ Bisogna dirglielo di essere più precise! Se si inizia con questa confusione in prima, figuriamoci in terza!! ”

Le orecchie di mamma Impe sanguinavano nell’udire questa montagna inverosimile di vaccate.

Sbalordita della piccolezza di certe persone.

Ancora più basita del dilagare preoccupante di questa pochezza di vedute.

La sindrome della mosca bianca non l’abbandonerà mai     
    

mercoledì 3 dicembre 2014

Pane contro pane

Tutti a cena.

Medio: “ Mamma, ma tu lo sai che i tipi di pane in Italia sono tantissimi???
E si parte sempre da acqua e farina!!
Poi c’è chi ci mette il sale e chi non ce lo mette.
Chi mette il lievito e chi non ce lo mette.
Chi lo lascia a lievitare e chi no.
C’è chi ci aggiunge il malto, lo strutto, l’olio...
E poi ci sono un sacco di tipi di farina diversi.
Questa cosa è fighissima!!
E poi che nomi: michetta, carta da musica, friselle, piattelle, ferraresi, biovi, biovetti....
Sai che ci hanno anche portato in mensa ad impastare per prepararlo?”

Senior: “ Ma voi lo sapete che i primi a mettere il lievito nel pane sono stati gli egizi?!
Ho due pagine fitte fitte di appunti che ho preso oggi, mentre l’esperta ce ne parlava.
Se volete ve le leggo....”

Junior: “ Si...vabbè...che cose banali...
Io domani vado in gita proprio dal nostro panettiere Emi, che mi porta nel suo laboratorio e mi fa vedere come fa a preparare questo pane così buono e scuramente ce lo farà assaggiare.
Poi, a scuola, prepareremo il pane arcobaleno da mandare al concorso dell’Expo.
Le nostre sì che sono cose divertenti!”

La scuola dei ragazzi, nel programma di educazione alimentare, sta svolgendo un approfondimento sul tema ‘il pane’, declinato in modo differente, in base all’età.

Resta il fatto che la sboronaggine del piccolo ha tanto di quel lievito che potrebbe farlo esplodere!!!!

martedì 2 dicembre 2014

Spacciatore di batacchi

Senior: “ Mamma, la prof di arte ci ha chiesto di procurare del materiale per un lavoretto che faremo a scuola.”

Impe: “ Bene, che vi serve?”

S: “ Allora...me lo sono scritto sul diario...ecco: una vaso.”

I: “ Un vaso....come?
Di plastica o di terracotta?
Di quale dimensione, rotondo o quadrato?
Di che colore?”

S: “ Bho???
Forse quelli arancioni, come quelli che abbiamo in cortile...”

I: “ Grande quanto?”

S: “ Mha!!!
Penso così...una spanna scarsa...un vaso normale, rotondo....forse....”

I: “ Ma la prof queste informazioni non ve le ha date??”

S: “ No! Ha detto ‘un vaso’.
Poi ci servono dei colori acrilici, della passamaneria, della rafia e un tovagliolo di carta natalizio...”

I: “ Azz...ecchè!!! Siamo su Paintyourlife o su Artattac???”

S: “ Dimenticavo! Dobbiamo anche portare un batacchio!”

I: “ Scusa?!?! Un batacchio??”

S: “ Sì, sai quello che sta sotto la campana e le fa fare din don....”

I: “ Lo so cos’è un batacchio: mi chiedo solo dove diavolo possiamo andare a comprarlo!
Aspetta un minuto che mi suona il cell...
Oilà, ciao amica ’niela.
Immagino il motivo della tua chiamata: sbatacchiami pure!”

La vana illusione che le richieste di materiali folli si concludessero con il ciclo delle elementari e andata in fumo.

Anzi: qui si complicano!!!!!!

Urge trovare uno spacciatore di batacchi.

lunedì 1 dicembre 2014

Fuochi d'inizio mese

Il mese di dicembre è iniziato con uno sgorbietto che ha vomitato tutta notte.

E quando dico tutta notte intendo dalle 10.30 di sera alle 5 di mattina, ad intervalli regolari di 20 minuti.

Era da tanto tempo che non passavo la notte in bianco, campeggiata sul divano, senza neanche infilarmi nel letto per un minuto.

Vi dirò: non ho più il fisico!

Qualche anno fa, non dico fosse la norma, ma accadeva veramente molto spesso.

Durante il giorno però reggevo botta.

Oggi no: mi bruciano gli occhi, mi fa male il collo, mi sto slogando le mascelle in sbadigli sguaiati, sembra che mi abbiano preso a bastonate....un rottame fatto e finito.

Benvenuto ultimo mese dell’anno: solitamente i fuochi artificiali si fanno il 31 dicembre, noi abbiamo voluto spararli subito!!