martedì 11 ottobre 2016

Un fidanzamento corto

Lei è la sua sorellina.

Loro sono due mooooolto diversissime.

In tutto.

Per lei però ha un amore, una stima, un affetto incommensurabili.

La ZiMò è una donna cazzuta.

Meteoropatica e determinata.

Stra-impegnata.

Zitella! come la aggettiva il loro papà.

Precaria....a 38 anni....

Una carriera da ricercatrice universitaria che si barcamena tra assegni di ricerca, borse di studio, lezioni di laboratorio....il tutto assolutamente provvisorio.

Da rinnovare un anno con l’altro, magari lasciandola pure a piedi per qualche settimana.

Fino a quando, la scorsa settimana, le arriva una proposta di lavoro seria, fatta da una persona che si conosce molto bene e di cui ci si fida.

Le chiedono di scegliere.

Da un lato il lavoro del cuore, in una realtà che non le dà sicurezza che forse le può prospettare un contratto a tempo determinato di tre anni, con forse l’opportunità di una cattedra sua magari prima o poi.....

Dall' altro un lavoro nuovo, non più di ricerca ma con un taglio commerciale.
Un altro campo, un'altra dimensione, altri ritmi....ma più soldi!

Cosa scegliere?

Il sogno o la concretezza??

Un forse, che però assomiglia molto all’ amore o la sicurezza di un salto al buio?

Deve dare una risposta alla nuova proposta entro 48 ore.

Due giorni per decidere del resto della vita.....o quasi.

Un fidanzamento un po’ troppo corto per una zitella come lei!

In questi casi con cosa si ragiona?

Con la pancia?

Con la testa?

Con il cuore?

O con il......portafoglio?


lunedì 10 ottobre 2016

Turisti per scelta

L’idea era stata buttata lì così, al ritorno delle vacanze, quando tra amici ci sia scambiano racconti, aneddoti, avventure, ricordi.... ‘Dai! Sarebbe bello fare almeno un weekend tutti assieme!’

E così domenica scorsa avevano prenotato e il sabato dopo- ieri l’altro -  sono partiti: 6 adulti e 7 ragazzi ( di cui 6 maschi e una sola bambina).

Turisti per scelta!

Sabato visita di Cremona con l’immancabile salita al Terrazzo ( 502 gradini di cui gli ultimi così!!)

Tardo pomeriggio arrivo alla fattoria dove si sarebbe trascorsa la notte e aperitivo all’aperto con un tramonto mozzafiato davanti agli occhi.


Cena strepitosa in un agriturismo dove ci hanno deliziati.

Dopo cena sotto le stelle con coca e rum e risate fino alle lacrime.

Ieri Soncino.

Bella, bella, bella!
Si è proprio sentita come lady Howke!!


La sera, a casa, la classica domanda: che cosa vi è piaciuto di più??

Medio: “ La salita al Terrazzo”

Senior: “ Le prigioni della rocca di Soncino”

Junior: “ La filanda e la spiegazione sui bachi da seta”

Impe: “ E a te papà?”

Pater: “ Le lasagne alla zucca. Sei capace di farmele??”

Ebbècerto!
La cultura passa anche dallo stomaco!


venerdì 7 ottobre 2016

Imbruttita

La giostra ha ricominciato a girare a pieno regime.

Scuola.

Allenamenti.

Partite.

Catechismo.

Cazzi.

Mazzi.

Lei ha ricominciato tutte quelle attività che, durante i tre mesi estivi, erano state con gioia parcheggiate.

Il ritmo si è fatto più frenetico, a tratti incalzante.

Impe: “ Allora: ore 16.30 recupero Junior a scuola.
Breve passaggio a casa per una merenda veloce e per le 17.00 lo porto in palestra.
Dovrei fermarmi a comprare il latte e due cose, ma Senior mi ha chiesto una mano per una ricerca in francese, quindi torno a subito a casa per aiutarlo.
Per le 17.50 esco di nuovo e porto Medio agli allenamenti.
Aspetto le 18 che finisca il piccolo,  poi lo fiondo in casa e scappo a fare la spesa.
Senior deve mangiare entro le 19, perché lui ha basket dopo mezz’ora.
Quindi, verso le sette e venti porto lui e aspetto Medio.
Spero di tornare a casa per le otto meno un quarto, perché a cambiarsi quello di mezzo è lungo quanto una quaresima!
Cena, rassettaggio piatti e cucina e, per le 21, vado a recuperare il grande che finisce.
Spero di cacciarli a letto tutti e tre per le dieci così poi stiro in santa pace.
E se qualcuno si azzarda ancora a dirmi ‘ vabbè ma tanto tu lavori solo sei  ore così nel pomeriggio ti puoi gestire con tutta calma i figli e casa’ giuro che lo mando a cagare su due piedi!”

Pater: “ Ti darei volentieri una mano ma, lo sai, sono in trasferta per lavoro......”

I: “ Puà!
Trasferta e lavoro sono parole che non c’azzeccano se, quando apri le finestre della camera,  vedi il mare - mandami un’altra foto e ti blocco il numero!!
E ti svegli da solo, senza nessuno che ti chiede dove sono le sue scarpe, l’altro che non trova più la felpa e uno che vuole ripassare le tabelline!
E ti trovi la colazione bella che pronta.
E c’è pure chi ti rifà il letto!”

P: “ Basta parlare così!
Ti stai imbruttendo!”

I: “ Io che cosa?!?!?
Non ti prendo a sberle solo perché sei lontano, ma me le conservo in tasca per questa sera quando torni!”

P: “ Respira Impe, respira!
Scusa ma adesso devo scappare, una ricca colazione mi aspetta.
Tu il solito caffè con latte scremato e senza zucchero, con biscotti ipocalorici??
Ahahahaha!!!
Un bacio imbruttita!!
Ci sentiamo dopo.”

No, non ha fatto in tempo a deliziarsi con il rosario di imprecazioni che lei gli ha rivolto.

Però la sua vendetta sarà spietata.

E’ indecisa tra:
  • propinargli minestrina insipida per tutta la prossima settimana, 
  • non cagarlo di pezza per tutto il giorno ( forse quello è un premio, non una punizione...),
  • mollarlo e scappare in una spa fino a data da destinarsi,
  • lavare la biancheria del marito con quell’ammorbidente che odia perché talmente puzzolente da far resuscitare una mummia egiziana,
  • permettere ai ragazzi di utilizzare il Suo studio come sala giochi...ma già lo fanno
  • .............................................
Si accettano idee a patto che siano molto malvagie e crudeli.

Le sperimenterà per voi!


giovedì 6 ottobre 2016

Saltarello

Junior: “ Mamma 1013, hai capito??
Milletredici !!!
Tutti di fila!!
Sono un campione!!
I miei fratelli manco 10!!
Pensi che potrei entrare nel libro dei guinnes??
Sono troppo figo!!
Però adesso avrei un problemino....”

Impe: “ Sei  stato bravissimo Junior!
Un vero campione!
Che problemino hai??”

J: “ Mi vanno a fuoco le mani!”


Saltarello all’opera!

1013 salti contati dal notaio Senior.

J: “ Mamma, ma tu pensi che Babbo Natale abbia anche una fabbrica in cui si producono monocicli?
Perché mi piacerebbe proprio riceverlo come regalo di Natale!”

Sant Amazon, salvami tu!!!!! 


mercoledì 5 ottobre 2016

Schifosamente divertenti

Non so se è una prerogativa squisitamente maschile.

Chi ha figlie femmine può smentirmi anche subito.

E’ una di quelle cose che non tollero, per cui divento veramente una strega.

Però....è più forte di loro!!

Non ce la fanno proprio!!!

Se si è seduti a tavola, pranzo o cena che sia, gli argomenti preferiti del loro disquisire sono sempre loro: puzzette, caccole, sputazzi, cacca, rutti.....con una serie di aneddoti che si svolgono solitamente a scuola e che fanno lacrimare dalle risate i commensali, tranne la sottoscritta.

Impe: “ Basta!
Non  sopporto più voi e i vostri racconti raccapriccianti!
Mi fate passare la fame, anzi: mi viene proprio da vomitare!!”

Senior: “ A proposito di vomito!!
Non sapete cosa è successo a mensa oggi!!”

I: “ Stop!!!
Zitto tu!!!
Non ci provare.....”

Medio: “ Ma mamma!
E’ perché tu non apprezzi il genere!”

Junior: “ Vedi, se ci fosse stato il papà di sicuro avrebbe riso dei nostri racconti schifosamente divertenti.”

I: “ Allora la prossima volta vi spedisco in trasferta con lui!
Anzi...facciamo che mi trasferisco io.”

Ma è così anche da voi??
Consolatemi......


martedì 4 ottobre 2016

La lontananza

Pater: “ Dillo che non vedi l’ora!

Perché quando il gatto non c’è la topa......

Ma meglio quello corto o lungo? Corto, corto......

Che poi potresti almeno fare finta di dispiacerti, no?!?!

Dove sono le ciabatte?

Ma farà caldo?”

Il capo famiglia se ne starà lontano da casa per un paio di giorni, causa trasfertina di lavoro.

Quando i figli erano molto piccoli i suoi giorni via erano quasi più frequenti di quelli a casa e lei viveva il momento della valigia sempre come un angoscioso rito.

Rimarrà nella storia la prima notte da solo con tutti e tre e il marito in volo per Shangai: un duenne vomitava, contemporaneamente un duemesenne ciucciava, il quattrenne piangeva e lei.....pure.

Di acqua sotto i ponti ne è passata e le trasferte si sono diradate.

La valigia molto raramente viene appoggiata sul letto per essere riempita.

Quindi, quando capita, lei si bea un pochino di questa pseudo-solitudine – perché con alti 3 maschi in casa di che solitudine stiamo mai parlando??????

Perché la distanza fa apprezzare di più la presenza.

Il ritrovarsi diventa un momento speciale.

E poi, come dice la canzone:
‘la lontananza sai è come il vento,
spegne i fuochi piccoli ma
accende quelli grandi.....’

Tanto torna tra un paio di giorni......la lontananza dura poco!


lunedì 3 ottobre 2016

Nòngeli

Una era la bis Delina, che le riempiva le tasche di caramelle PIP ed era la maga dell’uncinetto.

L’altra bis era la Sandrina che, a 92 due anni, diceva: ‘Sto invecchiando! Quando torno a piedi con la spesa mi devo fermare a metà strada perché non ce la faccio’ e la strada era un chilometro abbondante, mica duecento metri....

Poi c’era la coppia Tete e Nino, che litigava per tutto ma poi, la sera, spostavano poltrone e divano e ballavano il liscio stretti stretti, guardandosi negli occhi.

Dell’ altra coppia Piera e Pino, lei è l’ heilander, l’unica nonna che le resta e che la spiazza ancora per la sua indipendenza, caparbietà, lucidità e grinta.
L’ultima volta che è andata a trovarla era seduta al suo solito posto e stava facendo un puzzle, che molto probabilmente era suo o dei suoi cugini.
Nonna Piera: “ Mi piace fare i puzzle – e non leggetelo pasol, lei dice proprio puzzle – mi tiene sveglio il cervello!
Però adesso vai che tra un po’ inizia il rosario da Lourdes e devo fare la ciclette mentre lo ascolto.”

Che gran dono i nonni!

I nostri angeli, che ci proteggono prima in terra e poi dal cielo.