Il neon della sala d'aspetta rende
il luogo freddo e impersonale.
Lei attende il suo turno seduta
sulla sedia accanto alla porta dell'ambulatorio.
Le voci all'interno le arrivano come
un sussurro.
Il suo sguardo passa insistentemente
dall'orologio sul suo polso alle parole dell' e-book.
La porta si apre, esce una donna
che si volta e saluta il dottore.
E' il suo turno.
Entra, chiude la porta, sorridono
entrambi e si accomodano ai due lati della scrivania.
Il dottore, che la conosce da sempre
le chiede: ' Dai, raccontami come va!'
Lei inizia a spiegargli che si
sente sempre troppo stanca, che non ce la fa più a stare dietro a tutto, che la
sera arriva sfatta e stravolta. Vorrebbe fare gli esami alla tiroide: un'amica le ha raccontato di aver avuto gli stessi sintomi che si sono poi rivelati ipotiroidismo.
Lui le lancia uno sguardo che significa: ' Qui il dottore sono io!!' che lei incassa con un sorriso.
Le chiacchiere proseguono e, alla
fine, lui le dice: " Mia cara, ma non lo sai che hai più di 40 anni? Lavoro,
tre figli, marito, casa e chi più ne ha più ne metta....anche le donne come te
devono capire che le energie possono calare! Vabbè, vai a spogliarti che ti
visito!"
Lei entra in una stanzetta e si
denuda dalla vita in giù.
Viene fatta accomodare sul lettino
e appoggia le ginocchia sulle staffe.
Il dottore inizia la visita, prima
prelievo per Pap test, poi controllo: " Sento una cisti proprio qui,
all'inizio del collo. Aspetta che prendo l'ecografo....eccola! Non è
grandissima, ma è meglio che prenda le dimensioni così la teniamo sotto
controllo. Non si dovrebbe trattare di una cisti di Bartolin...."
Le sue parole si perdono nelle
orecchie, di lei che cerca di memorizzare quel nome per poterlo cercare in
internet quando tornerà a casa.
Ad un tratto lui appoggia la sonda,
le prende le mani che lei avevo appoggiato sul ventre, le fa alzare la schiena
dal lettino, volta il monitor dell'ecografo verso di lei e l'abbraccia.....
Ecco l'onda!