lunedì 29 febbraio 2016

Il mio eroe

Perché quando si va a fare spesa, tutti assieme, non sai mai quello che può succedere.

Può essere che, nel reparto intimo, il figlio grande prenda tra le mani una scatoletta che contiene dei boxer.
Sull’imballo fa bella mostra l’indumento dall’elastico esagerato e, sopra di esso, un  maschio da paura, una tartaruga più che geometrica, degli addominali scolpiti del marmo, per non parlare dei pettorali....

Senior: “ Mamma, avrei una domanda....”

Impe: “ Dimmi tutto!”

S: “ Ma perché papà non è così??”

Non devi ridere, non devi ridere, non devi ridere  

I: “ Ecco.....forse è meglio che lo chiedi direttamente a lui....
Pater, puoi venire!?!?
Senior ti deve chiedere una cosa!!”

S: “ Papi, ma perché tu non sei così??” mostrandogli l’adone mutandato.

Pater: “ Impe stronz.....questa me la paghi....
Vedi Senior....insomma...io la tartaruga me lo sarei anche mangiata, ma poi lei si è ribaltata....e l’effetto è questo....” risponde ironico picchiettandosi il suo ‘guscio’
Volta immediatamente i tacchi e si allontana dal duo sghignazzante.

S: “Psss....mamma...... l’ho fatto per te!
Così per un po’ non ti prenderà più in giro per la tua ciccia!”

Ma chi ho partorito io:
Un genio!!!
Il vendicatore delle sovrappeso!!!!
Il difensore delle taglie forti!!!

Senior MIO EROE!!!!!  

venerdì 26 febbraio 2016

Elogio della banalità

Io voglio essere una donna banale.
Voglio essere semplicemente me stessa.
Non voglio che la gente si aspetti più di quanto io possa essere, dare, fare.

Io voglio essere una moglie banale.
Voglio che mio marito sappia che ci sarò: sempre e per sempre, come ci siamo cantati al nostro matrimonio.
Voglio banalmente prendermi cura della sua felicità.

Io voglio essere una mamma banale.
Voglio preoccuparmi per i miei figli,
Voglio rimproverarli perché si dimenticano di fare i compiti.
Voglio emozionarmi e sorridere con loro per le loro conquiste.
Voglio rattristarmi per le delusioni o gli insuccessi.

Io voglio essere una figlia banale.
Voglio dare gioia ai miei genitori, ma anche grattacapi...anche a 40 anni e tombola..

Io voglio essere una sorella banale.
Voglio esserci incondizionatamente, ma incondizionatamente dare mazzate se serve.

Io voglio essere un’amica banale.
Voglio rispondere al telefono quando una di loro chiama e magari riuscire ad organizzare una banale cena assieme.

Voglio vivere banalmente.
Né più, né meno.
Banalmente serena, innamorata, impegnata, incazzata, affascinata, coinvolta, delusa, esterrefatta....

Perché, a volte, i sussurri emozionano più di un urlo.

Buon fine settimana!

giovedì 25 febbraio 2016

Piagoso

“ Ahia, aaahia, aahio!!!

No, no, no!!!!

Male, male, male......

Gesù come sto male!!!

Le foto le hai...quelle per il cimitero, intendo.

A me piace quella in cui sono di tre quarti, ma scegli tu quella che preferisci!

Ho le ossa che gridano vendetta, ohio, ohio, ohio!!!

Tutto, tutto rotto...e la testa che scoppia....

Brrrr, che freddo!!

Ma tu non hai freddo???

Si gela, qui!!!

Me lo fai un the caldo??

Bello dolce che ho bisogno di zuccheri!

No aspetta che forse mi viene da vomitare......

Toccami la fronte, scotto ancora??

Mi rimisuro la febbre???

Magari una pezza fresca mi da un po’ di sollievo, me la prepari?

Mi porti anche un bicchiere d’acqua....meglio un succo....anzi: me la fai una spremuta?
Vitamina C, ho bisogno di vitamine!!

Ahia, ahia, ahia.....ma chi è che me l’ha attaccata sta bestia!

Se lo prendo........

Allora quale hai scelto, di foto??

Scrivilo sulla tomba che sono stato un bravo marito!

Diodiodiodio.......”

E così si è andati avanti ore e ore questa notte......

Pater quando è malato è di una pesantezza inimmaginabile.

Direi che il termine che più gli si addice è PIAGOSO, una vera, enorme, asfissiante ulcera piagosa.

Esiste questa parola????

No?!?!?!?!?

Accademia della Crusca!!!!

Assieme a petaloso e inzupposo ( bravo Banderas ) ci sono anch’io!!!!

mercoledì 24 febbraio 2016

Discorsi simil-seri

E’ la sua lettura mensile.

Julia.

Il suo  appuntamento fisso, assieme al D.D.

L’ultimo numero se ne sta ancora appoggiato sul tavolino del salotto.

Titolo  “Vedi Napoli e poi muori”

Junior: “ Senior, ma cosa vuol dire??” indicandogli la copertina

Senior: “ E’ un modo di dire.”

J: “ Cioè???”

S: “ Sai che Napoli è una città, vero??”

Junior annuisce: “ E’ quella famosa perché ha inventato la pizza.”

S: “ Sì, dicono che è talmente bella che non puoi morire se prima non l’hai vista almeno una volta.
Vedi Napoli, e solo dopo muori.”
Spiega il professore mentre mamma origlia dalla cucina.

J: “ Ah!! Adesso ho capito.
Ma tu, l’hai mai assaggiata la pizza napoletana??”

S: “ No, arriverebbe troppo fredda!”

S+J: “Ahahahaha!!!!!”

Ma un discorso che inizia e termia seriamente in casa nostra no?!?!?!


martedì 23 febbraio 2016

L'utilità dei social

Aveva da tempo cercato di rintracciarlo, ma non ci era mai riuscito.

Non aveva più il suo numero di telefono.

Lui si era trasferito ma non sapeva dove.

In altre parole: Desaparecido!

Così aveva chiesto alla figlia: “ Tu che hai quel coso...com’è che si dice – feisbuc – voglio trovare quel mio commilitone.....sono quarant’anni che non ci sentiamo e non so come rintracciarlo.
Magari il feisbuc me lo trova!!”

Allora lei a spiegargli che tutto dipendeva se l’amico aveva o meno un profilo su Facebook : ‘ se è paleolitico come sei tu, non lo beccheremo mai!!”

Richieste di amicizia

Trova i tuoi amici

Digitato: Nome e cognome.

Accipicchia! Ce n’è di gente che si chiama come lui!!!

Sfogliamo facce e immagini

E poi un canuto e baffuto over sessanta “ E’ lui!!! Sì, sì!! Con qualche anno in più ma è lui!!! Chiamalo!!!”

No nonno, non funziona così!

Gli chiediamo l’amicizia, posso anche  mandargli due righe di chat ma poi dobbiamo aspettare che sia lui ad accettare.
Ciao sono Impe, la figlia di papà di Impe, ti ricordi di lui?
Al mio babbo piacerebbe rimettersi in contatto con te.
Se ti fa piacere ti lascio il suo numero di cell.
Ciao
Impe

La risposta è immediata!

Certo che mi ricordo! Che piacere! Mandamelo che lo chiamo subito!!

In numero viene girato e dopo pochi minuti il cellulare del nonno squilla.

Questo accadeva qualche mese fa.

Domenica, dopo una vita, due ex granatieri di Sardegna di stanza a Roma, si sono trovati a rivangare ricordi di quasi cinquant’anni fa.

Alle dieci di sera una chat lampeggia sul cell di mamma Impe:
Oggi abbiamo passato una bellissima giornata con la mamma e paparone. Siamo tornati a casa io e mia moglie felicissimi.....sembrava fosse passato solo qualche giorno dall’ultima volta che ci siamo visti  eppure erano passati  ‘ solo 40 anni’!!!! Grazie a te che ci hai ritrovati con Facebook!!! Grazie nuovamente con l’auspicio di ogni bene per te e per tutti i tuoi cari

Se vi dicessi che mi sono commossa, ci credete?!?!

Finalmente ho capito l’utilità dei social network!!!!

PS: Puff, riabilitiamo la creatura del Mark!!


lunedì 22 febbraio 2016

L'incontentabile

Il sabato mattina è suo!

Non tutta la mattina, sia ben chiaro!!

Almeno quella mezz’oretta subito dopo aver aperto gli occhi.....sua!!

Tutti i suoi uomini si dileguano al piano di sotto e la chiamano quando è pronta la colazione.

‘Perché, mamma, tu ce la prepari tutta la settimana! Almeno il sabato te la prepariamo noi!!’

Ma che teneri!!

“ Tà- dà!!!” esclamano in coro aprendo la porta scorrevole della cucina   

La tavola è un tripudio di vasetti di marmellate, nocciolata, burro d’arachidi, brioches, sacchetti di biscotti, cartoni di cereali, bicchieri con succhi di frutta e pure candele (spente).

Nelle tazze il latte è già caldo e la moca, col caffè appena salito, è davanti al suo posto.

Impe: “ Ma che meraviglia!!!
Chi è che ha il coraggio di mangiarsi tutto questo bendiddio???”

 Junior: “ Tu mamma!!!”

I: “ Mi basta un goccio di latte e caffè e due biscotti, ma vi ringrazio per l’attenzione!”

Medio: “ Sembra la colazione di un hotel, mancano solo le uova strapazzate e il bacon!”

I: “ Adesso non esageriamo!
Ma......non per rovinare questo splendido momento da Mulino Bianco......avrei una domanda : finito questo lauto banchetto chi sparecchia??
Chi sistema??
Chi mette in ordine??”

Coro: “ TU!!!!”

Senior: “ Insomma mamma!!
Non ti allargare!!!”

Anche io: incontentabile!!!!!

venerdì 19 febbraio 2016

Il problema non sei tu

Medio: “ Così, alla fine, te lo sei messo.....”

Impe: “ L’ho comprato per indossarlo, mica per lasciarlo ammuffire nell’armadio.....”

M: “ Sì...però....io te l’ho detto...non è che proprio....ecco...insomma...”

I: “ Dai finisci!
Vediamo se hai coraggio......”

M: “ Va che te l’ho già detto.
Lo vuoi sentire ancora?????
Nessun problema: ti fa il culone!”

I: “ Bene.....
Grazie.....
Non è che hai cambiato idea??”

M: “ Aspetta, girati.
No!
Confermo: culone!”

I: “ Ma non è vero!!!
E’ che non sei abituato a vedermi vestita così!”

M: “ No, mamma!
Non è come sei vestita, ma cosa sembri: una culona!!
Perché quando ti metti i pantaloni non lo sei, culona.
Ma questo vestito te lo fa proprio, il culone!”

I: “ Basta ripetere quella parola lì!!
Guarda che ho capito!!”

M: “ Ma non ti arrabbiare!!
Era peggio se  eri sempre una culona, e non solo con quell’affare addosso, non pensi??
Il problema non sei tu, è lui!!!”

Beh!...messa in questo modo.....è il vestito ad essere culone, mica io!!!

No, eh?!?!?