mercoledì 4 maggio 2016

Ansia da Invalsi

Non c’ è più abituata.

La notte appena trascorsa è stata una vera e propria tortura.

Un infinito pellegrinaggio del figlio piccolo tra il suo letto e quello di lei.

Avanti e indietro.

Una sequela di ‘mamma’ bisbigliati nelle orecchie.

Lui le si sdraia accanto e le dice: “ Non so perché ma non ho più sonno”

Impe: “ Amore, ma non sono neanche le due.....dai torna nel tuo letto!”

Il ragazzo se ne va, ma dopo poco torna.

Si riinfila nel lettone “ No, non arriva!”

I: “ Allora stai qua con me che lo aspettiamo....”

Neanche il tempo di contare fino a tre e lui russa.

Dopo un’ora in cui lei non è riuscita a chiudere occhio lo scuote: “ Tesoro, adesso che è tornato torna pure tu nel tuo letto...dai vai...”

Lui si alza e se ne va.

Non passa neanche mezz’ora e la scena si ripete.

Si è andati avanti così, con questo vai e vieni, fino alle 6.30 ora in cui la sveglia è suonata e lei si è fiondata in doccia per svegliarsi – come se avesse dormito......

Esce dal bagno e la casa è già un fermento.

I: “ Ma ragazzi, cosa succede???”

Medio: “ Mamma non possiamo fare tardi, dai...veloce...colazione e via a scuola!”

Junior: “ Me l’hai messa la biro incancellabile nell’astuccio???”

Questa è ansia da Invalsi!!

Le prime vere prove delle loro giovani carriere.

martedì 3 maggio 2016

Ho sbagliato verso

Perché nella vita di ogni bambino ci sono dei giochi che non si potranno mai dimenticare!!

Se mi dovessero chiedere ‘ ma, a te, con cosa piaceva giocare?’ io risponderei senza pensarci un secondo: le Barbie.

Avevo una valigetta strapiena di vestiti cuciti da mia nonna.

Il mio passatempo preferito era  vestirla e svestirla perché quando usciva con il suo Ken doveva essere strafiga, così lui sicuramente l’avrebbe baciata!!

Viveva in una casa su tre piani, con un ascensore giallo che la portava su e giù.

L’arredamento lasciava un po’ a desiderare: cartonato, rigidino, forse un po’ troppo finto...però la sua vita da single le piaceva un casino!

Ogni tanto la passava a trovare Skipper, la sua sorellina adolescente.

Era una ragazzina speciale perché bastava che girasse un braccio all’indietro e – magicamente – il busto le si allungava di un paio di centimetri e  – ancora più magicamente – le cresceva il seno!!

Se il braccio veniva girato in avanti si riabbassava e tornava piatta.

Giuro!!!

La mia era così!!

La sorella minore era un po’ più sfigatella di Barbie perché non aveva vestiti di sartoria come la maggiore; si doveva accontentare di quelli che alla primogenita stavano un po’ strettini o erano della collezione dell’anno precedente.

Il suo cruccio maggiore però era quello di non avere un moroso; Ken è sempre stato un tipo fedele, non ci faceva neanche un pensiero ad andare con una minorenne!!

Se per caso mio cugino passava a giocare e portava in suo BigJim, al massimo poteva far coppia con lui: erano alti uguali!!

Un amore un po’ infelice, a distanza, troppo tormentato!!

E poi sai che spavento se, mentre si baciavano, lui ruotava il braccio e cambiava faccia trasformandosi nel cattivo Zorack???

Sono traumi difficili da superare per un’adolescente!!!!

Però a me la Skipper stava molto simpatica proprio perché un po’ sfigatella, disadattata, nerd quanto basta...

E poi sua sorella era troppo perfetta!!!!

E la perfezione non faceva per me neppure a dieci anni.

Ma sopratutto cosa non era quella trasformazione incredibile???

E allora vai anch’io di rotazione delle braccia, che se funzionava per lei vuoi mai che anch’io.....!!!

Con l’altezza ci siamo arrivati...ecco...però...per il resto mi sa che ho sbagliato verso!!

Post liberamente ispirato dopo aver scovto un Topolino datato1984 con questa pubblicità.



Io ce l’avevo!!!!!!

lunedì 2 maggio 2016

Progetti edilizi

Lui è un panzer.

Una schiacciasassi.

Un catterpillar.

Quando si mette in testa di fare una cosa niente e nessuno può farlo desistere.

Per la serie: mi spezzo ma non mi piego.

E quando comincia un discorso dicendo “ Io e te dobbiamo parlare d’affari!”, beh! iniziate pure a tremare.

“ Allora: abbiamo deciso che dobbiamo costruirci una base, un rifugio, una capannetta...chiamala come vuoi.
Tu potresti aiutarci procurandoci dei bancali usati che magari in capannone non ti servono più  oppure dei pannelli di compensato per i muri.
Il Mè ha delle antine di mobili vecchi che i suoi non usano, ottime come porte o finestre.
Il Fè porta degli attrezzi e un telo per il tetto.
Il Jimmy ha trovato dei mattoni nei campi e gli ha già nascosti.
Il Lù fa solo casino però è un membro dei fantastici 5 e quindi non possiamo escluderlo.
Guarda: questi sono i progetti che abbiamo già messo su carta.
Non trovi che siano una figata?!?!
Per il dove...ecco....io avrei proposto il campo dietro casa dei tuoi.
Tanto il nonno non ci coltiva nulla, viene solo ogni tanto il contadino a fare l’erba e bona!
Non ce lo deve dare gratis, s’intende!!
Non potendo però pagargli un affitto potremmo aiutare a fare dei lavori quando ce n’è bisogno: tagliare il prato, potare i kiwi, raccogliere le foglie, bagnare i pomodori......
Facciamo così: tu inizia a sondare il terreno.
Parla con la tua mamma e il tuo papà e gli chiedigli cosa ne pensano.
Poi arrivo io e li convinco!”

“ Senior, facciamo che io non ne so niente e tu non mi hai detto nulla.
Prendi la tua bella bici, vai di tuoi nonni, gli spieghi la rava e la fava, li lisciarli, li incanti con la tua parlantina e cerchi di convincerli.
Io non ne so nulla  e nulla voglio sapere!”

Questa sindrome di Mc Giver deve essere trasversale per le generazioni e geneticamente legata al cromosoma XX, non c’è altra spiegazione!

A parte tutto,  il ragazzo si dimostra sempre essere un ottimo stracciapalle....ops! venditore.

Ha un futuro da commerciale.

Una cortesia però: nonni non mollate!!!

venerdì 29 aprile 2016

La regina sono io!!!

La domanda le viene proposta di quando in quando – vedi il commesso della marijuana.

Ormai lei ha delle risposte standard che, a seconda dell’interlocutore, sfoggia con un sorriso forzato .

In questo periodo però il quesito si è fatto insistente, frequente, a tratti incalzante fino a risultare quasi molesto.

Come mai tanto interesse???

Consapevolissima che la clessidra ha molta più sabbia sotto che sopra, che il tempo incalzi, che le possibilità si affievoliscono, che le chances stanno per esaurirsi ........

Sì, ok, ha capito!!!

Accipicchia però!!! anche voi a ricordarglielo sempre così spudoratamente , ecchecazz....

In ogni caso lei continua a rispondere:

“ No grazie, voglio essere solo io la principessa di casa!”

“E se poi fosse un altro maschio??? Facciamo che te lo regalo?!?” 

“ Direi che io ho già dato, lascio spazio agli altri!”

Ma da dove arriva tutto questo interesse sulla sua vita copulativa???

Al prossimo che glielo chiede  risponderà :
Mi chiedi quando mettiamo in cantiere la femmina?
Ciccio, ti assicuro che lo facciamo ancora con gusto ma ci prendiamo le nostre belle precauzioni.
Nel caso in cui decidessimo di saltare senza paracadute se sei d’accordo ti faccio un fischio, così sei il primo a saperlo!!
Oppure, se non ti fidi, puoi venire a controllare con i tuoi occhi.......

Forse troppo impertinente come risposta?!?!?!

Qui sì che ci sta bene un bel machissene!!!

E poi NO!! non voglio avere la femmina!

La regina sono solo io!!

giovedì 28 aprile 2016

Machissene

Ciclicamente ci sono le parole che diventano il tormentone della casa.

In questo periodo va per la maggiore l’esclamazione  MACHISSENE

‘Non c’è più acqua, chi scende in cantina a prenderla?’ – risposta: machissene

‘Ragazzi è tardi, andate a mettervi il pigiama’ – risposta: machissene.

‘Guardate che casino! Mettete tutto in ordine altrimenti apro le finestre e faccio volare in strada tutto’ – risposta: machissene.

Polli!!

Ci siete caduti!!!

La stronz-mamma li aspettava al varco: afferra di tutto un po’  e apre la porta.

Scarpe, lego, fumetti pronti al decollo!!!

Parte il conto alla rovescia: -4.....-3....-2.....

Tre molle scattano a rassettare come brave massaie.

Ciao ciao machissene, ho come la sensazione che non ti sentiremo più!!.

Vediamo quale sarà il prossimo tormentone che verrà a trovarci.....

mercoledì 27 aprile 2016

Aspettando il n.2

E’ un mese che il soffione è stato disegnato in modo indelebile sulla sua spalla.

Oramai è una parte di lei.

Complice il caldo e le magliette un po’ più morbide ogni tanto lui e le sue spore fanno capolino.

Una persona con cui ha rapporti di lavoro – che potrebbe tranquillamente essere suo padre -  sorseggiando assieme un caffè alla macchinetta lo nota e le chiede.

“ Ma con quella cosa lì - indicano la sua spalla -  cosa vuoi dimostrare??”

Lei non ci pensa neanche un secondo e gli risponde.

“ Nulla.
Non devo dimostrare niente a nessuno.
E’ semplicemente un tatuaggio
Ho quarant’anni, non 18
Non l’ho fatto per gli altri.
L’ho fatto solo per me.
E’ un affare puramente egoistico.”

Lui sta zitto e scuote la testa.

Ma che scherziamo????

Non ci credo.

Non voglio crederci.

Chissà cosa direbbe se sapesse che il primo di giugno arriverà il numero due....

martedì 26 aprile 2016

Sicuri che è un acero rosso???

Mamma Impe è in negozio a fare acquisti accompagnata dalla sua allegra compagine maschile.

Alla cassa il trio è attirato da delle originali matite.

In cima, al posto della  classica gomma per cancellare, si trova un piccolo cappuccio verde.

Impe: “ Ragazzi, queste sono le matite di cui vi parlavo l’altro giorno!
Qui sono racchiusi diversi semi di piante differenti.
Ad esempio in questo ci sono semi di basilico, qui coriandolo, li timo....”

Junior: “ E a cosa servono?”

I: “ Devono essere piantati!
Quando hai consumato tutta la matita, infili questo cappuccio nel terreno e, se lo curi con amore, ti spunterà o il basilico, o il timo....”

Commesso: “ Ma lo sa che prima c’erano anche semi di piante illegali?
Quando le autorità si sono accorte le hanno ritirate tutte!”

J: “ Quali sono le piante illegali che dice il signore??”

C: “ Ecco...glielo spieghi lei a suo figlio.....”

Medio: “ Testone!
Sono tipo la marijuana, che serve per fare la droga!
E’ una pianta con una foglia tutta seghettata...assomiglia un po’ a quella dell’acero rosso che abbiamo noi in cortile.
Vero mamma??”

Senior: “ In effetti non ci avevo mai fatto caso, però la somiglianza è notevole!!!
Mamma, ma sei sicura che sia un acero e non della....eh, capito cosa?!?!

I: “ Ma....stai scherzando?!!?
E voi: che ne sapete ?!?!?!? 
Ussignur, mi sa che a casa noi tre ci dobbiamo fare una lunga chiacchierata....”

C: “ Ahahahaha!!
Ma che bella famiglia che siete!!
Però, signora, ci mancherebbe una bella femminuccia, non trova?!?!”

I - lanciandogli uno sguardo abbastanza eloquente: “ Direi che non ne avrò tempo!
Sarò impegnata a capire cosa ne sanno i miei figli, non ancora adolescenti, della marijuana che potremmo avere in cortile e che invece è un acero!”

Licenziate il cassiere, grazie!!