giovedì 31 marzo 2016

Non è stato nessuno

Nonna Dele: “ I tuoi figli sono impossibili!
Ma lo sai cos’hanno fatto ieri???
A parte ribaltarmi la casa perché giocano ovunque, qualcuno di loro ha aperto il rubinetto della vasca da bagno e poi non lo chiuso bene.
Goccia goccia si è riempita la vasca.
Tuo papa la sera ci appoggia i vestiti per il giorno dopo e non se ne è accorto.
Una manica della camicia è entrata e si è inzuppata tutta.
Ma non basta!
Era talmente fradicia che ha bagnato persino il pavimento.
Questa notte mi sono andata in bagno e ho sentito i piedi umidi: mi stava venendo un infarto!!
Indovina oggi quando ho chiesto ai tuoi figli chi è stato a giocare con il miscelatore cosa mi hanno risposto???
Che non è stato nessuno!
Come sempre!
Ma è possibile che combinino sempre guai e......non è mai nessuno di loro????”  

Impe: “ Forza nonna, ancora qualche giorno di pazienza.
Lunedì ricomincia la scuola!”

Troppo lunghe queste vacanze di Pasqua!!!

mercoledì 30 marzo 2016

Come le spore

E alla fine lo hanno fatto.

Più che convinte che la sorellanza vada sancita anche sulla pelle.

Venerdì scorso l’inchiostro ha disegnato lo stesso soggetto sulle loro scapole.

Un soffione che disperde le sue spore, su su, fino al collo.

E tra i fili di polline le iniziali del trio – che poi  due su tre sono anche le loro, di iniziali.....

Un gesto che le ha unite ancora di più.

Un altro momento che hanno avuto la possibilità di condividere.

Una complicità pazza.

Loro due: diverse ma così  in sintonia.

Opposte ma complementari.

A volte distanti, ma mai con il cuore

Essere sorelle è andare felici dalla propria mamma, scoprire la schiena per mostrare i tatuaggi uguali uguali e sentirsi dire ‘ Siete proprio due sceme’ e ridere fino alle lacrime, perché sapevano che sarebbe stata  l’unica risposta che si potevano aspettare da lei.

Dio benedica tutte le sorelle.

martedì 29 marzo 2016

Lasciati indietro

Impe: “ Che ne dite se ce ne andassimo al bar a farci una merenda?
Cioccolata calda con panna?
Eh?? Ci state??”

Propone mamma alla famiglia che si trova in montagna per la Pasqua.

Senior: “ No mamma, grazie.
Ci abbiamo pensato ma preferiamo andare a fare una camminata.
A voi va bene se ci portiamo qualcosa da mangiare nello zaino e mangiamo mentre passeggiamo??”

Mamma e papà si guardano negli occhi, sgranandoli.

Cosa????

Chi sono questi tre???

Non sono i loro figli!!!

Loro non rinuncerebbero mai a una cioccolata con la panna!!!

Soprattutto non proporrebbero mai di camminare!!!!

Medio: “ Dobbiamo parlare!
Ci viene meglio mentre facciamo trekking.”

E così fecero.

Questa è stata la prospettiva che mamma Impe e Pater si sono beccati per circa 9000 passi:

le loro spalle.

Hanno parlottato tra loro tutto il tempo.

Lei ha avuto la spiacevole sensazione che non avessero proprio più bisogno di loro due.

Che loro tre si bastassero.

L’impressione di essere lasciata indietro.

Stanno crescendo......molto uniti, e questa cosa la riempie di gioia.

venerdì 25 marzo 2016

Noi le rompiamo così....

Medio: “ Quest’anno sarà una Pasqua triste...”

Junior: “ Sì, sì...molto triste...”

Impe: “ E perché mai??”

M: “ Abbiamo ricevuto poche uova.”

I: “ Ragazzi, tre uova a testa mi sembrano un bottino di tutto rispetto!
Moltiplicato per tre fanno nove uova di cioccolato!”

J: “ Pochissime!!!!!”

M: “ Dobbiamo sperimentare nuovi modi per romperle!”

I: “ Perchè???
 A testate, con la fronte, come lo scorso anno non va bene??”

J: “ No!!
Noi non ripetiamo!
Io pensavo di spaccarli a culate!!!”

I: “ Figurati, sei tutt’ossa!!
E’ più probabile che ti rompi tu!!”

M: “ Io voglio appoggiarli a terra e saltarci sopra con il gomito, come fanno i lottatori!!”

I: “ Senior...tu non dici niente???”

Senior: “ Pensavo di fare il lancio dal balcone......”

M: “ Mamma poi ci devi fare un video, come lo scorso anno: io faccio finta i leggere, arriva Junior che mi spacca due uova in testa così – sbeng- come se stesse suonando i piatti di un’orchestra, io svengo, lui ti guarda  e urla ‘Buona Pasqua’!!!!!!!”

S: “ Io direi che è meglio se fingi di guardare la tele, è più realistico!
Tu che leggi è proprio da ridere...ahahaha!!!”

M: “ Effettivamente.....”

Con la consapevolezza che:
le uova di cioccolato non bastano mai,
Medio che legge è un paradosso,
la fantasia qui non manca,

 vi auguro una serena Pasqua cioccolatosa ( che assieme ad petaloso e inzupposo ci sta proprio bene!)

giovedì 24 marzo 2016

E' facile, no?!?!

Senior: “ Basterebbe fermarli!

Basterebbe fermare questi che vanno in giro a farsi saltare in aria nelle città e che vogliono invadere mezzo mondo.

In questo modo la gente non sarebbe più costretta a fuggire e potrebbe starsene a casa sua.

Non ci sarebbero più quei dannati scafisti che traghettano la gente da una sponda all’altra del Mediterraneo, lasciando bambini morti sulle spiagge.

L’Europa non si scannerebbe più per la questioni degli immigrati e comincerebbe a concentrarsi nuovamente sulla sua economia.

Le attività commerciali riprenderebbero e si vivrebbe in pace.

E’ facile no?!?!

Perché i grandi e i politici non la capiscono????”

Amore, fosse così semplice.......

mercoledì 23 marzo 2016

Amore fraterno

Senior: “ Di questa cosa ne abbiamo già discusso, ma dobbiamo riparlarne.”

Medio: “ Mamma, qui c’è da verificare!!
Qualcosa non torna....”

Impe: “ Ussignur! Mi state spaventando.....cos’è che non torna??
Verificare cosa?!?!”

S: “ Tu sei sicura sicura sicura che Junior sia nostro fratello??”

I: “ Ma siete scemi????
Che domande fate?!?!!?”

M: “ Guarda che siamo seri!!
Ci sono un sacco di indizi che ci portano a credere che lui non sia nostro fratello!!”

I: “ Davvero???
Fatemi degli esempi, forza.....”

S: “ Per prima cosa lui adora le verdure!”

M: “ Lui mangerebbe solo verdure!!!
Chi di noi due lo farebbe???
Primo indizio!!”

I: “ Secondo indizio: non può essere nostro fratello uno che di merende a scuola vuole sempre e solo frutta.”

M: “ Può essere nostro fratello uno che preferisce andare a scuola anche quando ha la febbre, piuttosto che starsene a casa???
No, non può!!!
Terzo indizio!!”

S: “ Lui preferisce giocare ai lego, in cortile, a basket...piuttosto che farsi una partita alla wii.
E siamo a quattro!
Guarda che se non sei convinta possiamo andare avanti ancora ore e ore!!”

M: “ Non conviene fargli il test del DNA??
Magari scopriamo che ce l’hanno scambiato e, il fratello vero, è molto più simpatico e meno rompiballe di lui !!

I: “ No ragazzi voi siete matti!!
Altro che test del DNA, qui andrebbe meglio un bel giro dallo strizzacervelli per voi due!!!”

Quando si parla di amore fraterno......

martedì 22 marzo 2016

Questione di definizioni

Lei non urla come una pazza: alza la voce.

Lei non si incazza a sangue: si altera.

Lei non sbarella: trasecola.
 
Lei non riempie di insulti: aggettiva.

Perché la vita è solo una questione di definizioni.

Lei non è una stronza: è....è....

No!!E’ proprio una grandissima stronza!!

Bella bella fuori, piena di merda dentro.

Ne conoscete?????

lunedì 21 marzo 2016

Chi suonerà alla porta???

L’automobile è quell’oggetto che serve per spostarsi da qua e là e da là a qua.

Se la spia si accende deve essere alimentata perché altrimenti non cammina.

Ha dei controlli programmati che vengono effettuati dal meccanico di fiducia.

Ci si augura sempre che non abbia acciacchi che minerebbero il bilancio famigliare.

Può succedere però che un rumore molesto provenga dal cofano.

Un verso come di ringhio....assolutamente poco rassicurante.

L’uomo di casa allora apre il cofano per cercare di capire e.......si trova questo:


La batteria tempestata con gherigli di noci

Più altri involucri vuoti infilati qua e la per tutto il motore.

Sì, avevamo ritirato in garage un sacchetto con delle  noci.

No, non ci eravamo accorti di avere degli ospiti in cortile.

Sì, avevamo visto qualche guscio di noce in giro ma......

No, non immaginavamo che il motore della macchina fosse stato designato come ristorantino da qualche roditore.

Sì, la cosa ci ha fatto sorridere e anche inquietare.

No, non ho più intenzioni di lasciare nulla di commestibile in giro.

Ma adesso che non  troveranno più la loro scorta, ci verranno a suonare il campanello????



Parte del bottino recuperato nel motore....
Buon appetito!!!

 

venerdì 18 marzo 2016

Ma che domanda.....

Medio: “ Mamma ho una domanda: mi spieghi a cosa diavolo servono i Lines Seta??
Dalla pubblicità non è che si capisce.....
Insomma: anche alcune pubblicità delle macchine sono un po’ strane.....per non parlare dei profumi...ma alla fine capisco e poi so a cosa servono!
E’ che quei Lines Seta non ho proprio idea di cosa siano!
Me lo spieghi??
Eh....eh...me lo spieghi??
E non dire dopo, lo voglio sapere subito!!”

Allora:
1 –  perché queste cose non le chiede al suo papà??

2 – nessuno guarda la pubblicità, nessuno!! ......tranne Medio...

3 – è così indispensabile fare la pubblicità agli assorbenti???

4- chi ha voglia di prendere il mio posto??

Si raccolgono candidature, subito!

Grazie!

giovedì 17 marzo 2016

Il Mutandem

Junior: “ Mamma, se uno inventa una cosa che piace tanto alla gente, poi diventa ricco??”

Impe: “ ...diciamo di sì! “

J: “ Allora io sarò ricchissimo!”

I: “ Cos’è che avresti inventato??”

J: “ Il MUTANDEM”

I: “ E sarebbe....?!?!”

J: “ Un tandem che, al posto del sellino ha un paio di mutande!
Così chi si dimentica di metterle non ha problemi, perché sono incorporate alla bicicletta!
Vero che è una figata???
Ho pensato a tutto : c’è il modello da donna, quello da uomo o misto uomo e donna.
Quando uno arriva se le può portare anche dietro, se non vuole rischiare che gliele rubino....
Bella come idea, no!?!?
Secondo te quanto ci posso guadagnare??”

Aspetta che smetto di ridere e poi ti rispondo......


mercoledì 16 marzo 2016

Il primo bengala

Si chiede come sia possibile: certe parole messe assieme hanno la capacità di muoverti dentro.

Un’inondazione di emozioni, sentimenti, sensazioni....

Come diavolo ci riescono???

Dopo tutto sono solo lettere unite assieme.

Vabbè, se poi ci mettiamo la musica il tutto viene amplificato in modo esponenziale.

E lei è sempre troppo sensibile all’ arte dei suoni.

Quella canzone che non ascoltava da un sacco di tempo le suona in testa così inaspettata.

E quella frase le esplode dentro.

Il primo bengala sparato nel cielo quando mi perdo

Ma quante volte l’avrà cantata?

E perché prima non arrivava così??

Mistero della mente, del cuore, del ritmo, delle emozioni, del qui ed ora....

E’ che lei si perde spesso...troppo spesso.... allora fissa il cielo e lo vede.

Pater, è lui, il suo bengala.

Grazie Liga


martedì 15 marzo 2016

La legge della cuoca

“Vi dovete allontanare!!

Via!!

Non vi voglio tra i piedi!!

A distanza!!

Sciò!!!”

Sbraita mamma brandendo il cucchiaio di legno come se fosse la sua Durlindana.

Pater: “ Ma quanto sei nervosa questa sera!?!?

Non ti ci si può neppure avvicinare....”

Impe: “ Non sono assssolutamente nervosa, IO!!

E’ che, mentre cucino, non sopporto di avervi in mezzo ai piedi!

Non è possibile che, per prendere un cucchiaio nel cassetto, debba fare lo slalom tra te che rubi il sugo, uno che vuole sbirciare nella pentola, l’altro che mi tira la manica per sapere cosa si mangia....

Ma che fatica!!!

Pussate via tutti!!

Vi voglio almeno due metri lontano da me.

Immaginatevi una linea gialla proprio qui, sul pavimento, come quella che c’è in banca o in posta.

Voi non la dovete superare MAI!!!!”

Junior: “ Ma io non la vedo....”

I: “ E’ immaginaria!!

Fermo!!

La stai per superare!!”

P: “ Bambini allontaniamoci....domani vado a comperare quel paletti con la catenella bianca e rossa così la mamma li piazza e noi sappiamo fin dove possiamo arrivare....”

I: “ Volete mangiare??    

Questa è la legge della cuoca!

O così o digiuno!”

Dittatorialmente vostra,
Impe

lunedì 14 marzo 2016

Non vi libererete di me

Lo spirito è lo stesso.

Lo voci anche.

La complicità pure.

Quasi disarmante.

Come se gli anni non fossero mai passati.

Semplicemente delle ragazze che si trovano attorno ad un tavolo a scambiarsi quattro chiacchiere.

E si ride, tanto, ricordandosi di quello che si è state.

Di quello che si è fatto.

Di come ci si sentiva.

Di quello che si è diventate.

Ci si guarda negli occhi e ci si riconosce.

Ed è una sensazione che sa di casa, di famiglia, di abbraccio che scalda e rassicura.

Non pensavo che potesse essere così, dopo tanto tempo.

In ognuna di loro ho riconosciuto un po’ di me, di quello che sono stata per essere quella che sono adesso.

Perché sono parte della mia storia e, mi piace pensare, di essere parte della loro.

Nessuno ce lo potrà  togliere.

Né le strade diverse.

Né il tempo che passa.

Né la distanza.

Non vuole essere un discorso melenso e sdolcinato

E’ semplicemente consapevolezza dell’importanza di certe persone di cui, per un certo periodo, hai pensato di poter fare a meno ma che, adesso, farai fatica a tenere fuori dalla tua vita.

Mi spiace ragazze, non vi libererete così facilmente di me.

venerdì 11 marzo 2016

Nomi a colore

Le aveva proprio perse.

Erano state parte integrante della sua ado-storia, e poi?

Paesi diversi, strade diverse, esistenze diverse.....

Per qualche anno ci si era anche sporadicamente viste.

Qualcuna di loro era anche venuta al suo matrimonio ma poi, quel frullatore che è la vita, le ha disperse sulle due sponde del fiume.

Contatti azzerati.

Ma perché poi??

Quanto si era riso assieme...e pianto...e studiato ( vabbè, lei quello mica troppo....) e cresciuto...e scoperto....

Perché non cercare di ritrovarsi?

Con tutti i mezzi social che ci sono: facilissimo!! Se c’è riuscita con il commilitone del nonno....

Le è bastato un contatto facebook prima, wapp poi per ricreare nuovamente la classe.

Un elenco di nomi e cognomi che, per anni, le erano stati così famigliari resi ingrigiti e sfuocati dal passare del tempo.

E invece eccoli lì sul suo cell.

Ad ogni nome un volto.

Tante facce che per lei non sono cambiate: congelate a 20 anni fa!

Non sarà così quando domenica le  rincontrerà.

Ci saranno nuove storie, nuove rughe, qualche chilo qua e la....

Ma lei è sicura che le voci saranno sempre le stesse e anche gli occhi perchè quelli non possono cambiare.

Erano 15 ragazze al momento del diploma, adesso si rincontreranno 15 donne.

E lei non vede l’ora

PS: e ci sarà pure la carrambata!!! 
Una di loro festeggia gli anta e non si aspetta minimamente la loro invasione a casa sua, complice un marito innamorato che le ha coinvolte nei festeggiamenti a sorpresa .
Festa nella festa!

I nomi hanno ripreso il loro colore.

giovedì 10 marzo 2016

Cin cin Pegasus

La famiglia è a tavola per la cena.

Mamma si alza per riporre sul lavello i piatti in cui pochi minuti prima fumava del risotto con la salsiccia – molto gradito da commensali.

Alle sue spalle il solito chiacchiericcio, con sottofondo di tg.

Ad un certo punto la voce di Medio sovrasta.

Medio: “ Stop.....

.....stop.....

.....stop.....

.....pegaso!!!

.....pegaso!!!

L’ho detto!!!!

Ma secondo te come faccio a bere tutta quest’acqua????

Senior sei un rimbambito!!”

Il suo bicchiere è pieno fino all’orlo.

Senior: “ Io ti ho detto che per fermarmi dovevi dire Pegasus, non Pegaso!!”

Pater, serafico, si allunga e inverte i bicchieri.

Pater: “ Cin cin Pegaus!!”

Cin cin Senior!!!

Mai tranquilli...........mai...........

mercoledì 9 marzo 2016

Sogni e musica

C’è quasi sempre qualcosa che si sarebbe voluto fare nella propria vita che , invece, è rimasta lì, chiusa nel cassetto dei desideri irrealizzati.

Il perché non si sa: timore, tempismo sbagliato, congiunzioni astrali poco favorevoli, pigrizia....

Bho???

So solo che, questa mattina, in macchina mentre andavo in ufficio, il desiderio si è riproposto imperante, quasi urgente.

Avrei proprio voluto imparare a suonare la batteria!!!

Forse centra il fatto che lo stereo pompava gli AC DC???????

Sono troppo musicopatica!!!

E voi???
Qual è il vostro sogno irrealizzato???

martedì 8 marzo 2016

Favoreggiamento alla buffonaggine

Medio: “ Devo fare l’analisi grammaticale.
Ho un dubbio.
‘Campanello’ è un nome composto???
Campa più nello.
Ma non è che mi convinca troppo.....
Tipo la mia compagna che ha detto che anche la parola ‘muratore’ è composta da mura più tore, ma....”

Impe: “ Medio...ti prego...ragiona e non sparare a vanvera....
Campanello non può essere composto!
Sembrano nome e cognome di una persona! Il signor Nello Campa, Campa Nello!!!”

M: “ Ahhahahaha mamma, non ci avevo mica pensato!!!
Che ridere!!!
Me la segno subito!!!
Io scrivo nome composto, anche se so che è sbagliato, e quando la maestra chiederà chi vuole correggere la frase alzo subito la mano e mi faccio volontario.
Pensa che risata ci faremo quando sparo la battuta che mi hai suggerito!!
Ahahahahah!!!
Grazie mamma, mitica!!!”

No!!!!
Tacere mai!?!?!?
Mi sono macchiata di favoreggiamento alla  buffonaggine!!!
Che almeno non vada a dire alla maestra chi è la sua gola profonda...
               

lunedì 7 marzo 2016

Al settimo cielo

La mano appoggiata sulla maniglia.

Lo sguardo fisso sul legno della porta.

Lentamente lei la abbassa e apre.

Non può trattenere l’urlo che le sale alla gola.

“ Ohmiodio!!!” esclama con tutto il fiato che ha in corpo e poi inizia a singhiozzare.

“ Non è possibile....non è possibile....non è possibile” continua a ripetersi travolta da questa emozione incontrollabile.

Entra nella stanza: i letti fatti, le pantofole appoggiate ordinatamente di fianco, i libri sistemati al posto, nessun gioco sul lucido parquet, pochi vestiti piegati ed appoggiati in ordine sulla cassettiera.
Niente è fuori posto....niente....

Tre paia di piedi, allarmati dall’urlo, salgono rumorosamente le fredde scale di marmo ed entrano affannanti nella loro camera da letto.

Lei si sente osservata da quegli occhi che aspettano solo che smetta di piangere.

I singhiozzi si trasformano in una sonora risata:
“ No dico, ma siete matti a sistemare la camera senza dirmi niente???
Ditelo che mi volete vedere morta!!!”

Per ultimo accorre anche il marito allarmato da tutto il trambusto.

Quando intuisce il perché di quasta pantomima la fissa severo negli occhi “ Tu non sei normale!! Guarda che ti mando con Medio a fare il corso di recitazione!!!”

I suoi ragazzi la abbracciano e le chiedono: “ Sei contenta mamma??”

Lei li bacia e risponde: “ Al settimo cielo!!”

Perché basta anche questo per far felice una mamma!!


venerdì 4 marzo 2016

L'ironia scarseggia.....

Senior ha il suo cell.

Sul succitato cell è stato scaricato un giuoco.

Il sopra menzionato giuoco necessita di aggiornamenti costanti da effettuarsi con rete wf – che a casa non abbiamo.

Indi per cui il ragazzo accompagna sempre volentieri, la genitrice, a far spesa nei centri commerciali dotati di suddetta connessione libera.

Ma, accipicchia, oggi urge una aggiornamento!!!

Pena il non avanzamento di livello nel giuoco!

Sia mai!!!

Chi si ferma è perduto!!!!

Il figlio implora la mamma: “ Portatelo in ufficio!! Aggiornamelo!!
Ma...... – tentenna – ......sai cosa fare?????”

La madre acconsente e ribatte : “ Scrivimelo!
E magari facci pure un disegnino, così capisco meglio!”
Risponde con una strizzata d’occhio.

Questo è il risultato!

Qui l’ironia scarseggia, ma abbonda a presa per il culo!!!

giovedì 3 marzo 2016

La piaga del calzino

Gentilissimi produttori di lavabiancheria,
questa mia è per sensibilizzarvi ad implementare le vostre macchine con un sistema che sarebbe di immenso aiuto a noi massaie.

Le vostre splendide attrezzature ci alleggeriscono non di poco le fatiche di bucati numerosi e sovraccarichi di indumenti di ogni specie.

Per esserci maggiormente d’aiuto vi consiglierei di applicare una tecnologia che riconosca,  nel carico del cestello, i calzini spaiati.

Ve lo giuro, questo è un autentico dramma!

Per un certo periodo ho sinceramente creduto che la mia lavabiancheria soffrisse di fagocitamento da calze!

Non c’era lavaggio in cui, le calze stese, fossero pari.

Pur prestando la massima attenzione al momento del carico, non c’è verso di esorcizzare la sindrome del calzino dispari.
Se ci fosse una lavatrice che mi segnalasse questo problema prima dell’avvio, io la comprerei ad occhi chiusi!!

Sicura che questo suggerimento possa stimolarvi nella risoluzione di questa terribile piaga, vi porgo i miei più cordiali e centrifugati saluti.

Impe Rfezione


Che faccio???
Spedisco???

mercoledì 2 marzo 2016

Una canzone per te

Ci sono quelle mattine in cui ci sveglia e, non chiedetemi perché – BAM – lei è lì che ti martella i cervello.

E non c’è verso di mandarla via!!

Basta un secondo di silenzio e lei ritorna.

Non è mai la stessa ...non te l’aspettavi eh?

Da dove arriva???..... e chi lo sa?

Quando arriva però non se ne va più.....e infatti scappi via

Ma tu no, non puoi più fuggirle.

L’unica cosa da fare è assecondarla.

Andare a cercare il cd, metterselo in borsa  e infilarlo in macchina.

Selezionare la canzone, n. 8, e lasciarsi travolgere e stravolgere.

Oggi è lei: ma chissà poi perché?!


Ma le canzoni son come i fiori
nascon da sole, sono come i sogni
e a noi non resta che scriverle in fretta perché poi svaniscono
e non si ricordano più!!!

martedì 1 marzo 2016

The winner is.......

Lei è da un po’ che gli rompe le palle perché almeno ci provi....

Lui, quando si tocca l’argomento, sbuffa, la fissa negli occhi e urla ‘ Noooo!!!!’

Ma ieri sera....al tg....c’era quel ragazzone biondo e un pò commosso che stringeva quella statuetta tutta d’oro e lui si è incuriosito.

Ha iniziato a fare domande.

Lei è più che convinta che lui sarebbe bravo.

Molto bravo.

E ne ha avuto conferma per il fatto che è stato scelto ad interpretare Fra Cristoforo nella recita in dialetto di fine anno. 

Quello che fa la differenza ....mica un qualunque Azzeccagarbugli.

E lui ne è fiero.

Timidamente orgoglioso: “ Sai mamma che ho un sacco di battute, io??”

Così, ieri sera, gli ha spiegato che se uno è bravo, ma veramente bravo bravo bravo può essere premiato con quella statuetta che si chiama Oscar.

Allora lui ha detto: “ Quindi, facendo l’attore, potrei diventare anche famoso?? E magari pure ricco??”

Lei gli ha sorriso e ha risposto: “ Forse....ma bisogna studiare tanto, lavorare tantissimo e tenere la testa sulle spalle.”

“ ...e magari vincere l’Oscar.”     

E perché no?!?

Lasciatela sognare un po’ questa mamma......

The winner is..........MEDIO!!!!!