Ci sono situazioni in cui un genitore è sopraffatto da un istinti omicida nei confronti dei propri figli.
Chissenefrega se è sangue del tuo sangue!
Avresti voglia di menarlo fino a farlo scorrere quel sangue!
In questa particolare circostanza non sono io la potenziale omicida ma il papà.
Sabato mattina, in una giornata in cui si è deciso di ribaltare letteralmente il garage, Pater chiede a Junior di accendergli il telefono che si era spento e di controllare una foto.
Il ragazzo esegue l'ordine e poi dice al genitore: " Perchè il telefono non si è sbloccato? Adesso mi chiede di inserire il Puk."
Facendola corta, invece di inserire il codice di sblocco della SIM ha inserito tre volte quello di sblocco del telefono bloccandolo.
Facile, penserete! Basta recuperare la tesserina ed inserire il lungo codice numerico.
Mica troppo se si tratta di un telefono aziendale.
Pater sabato pomeriggio è andato in ufficio ma non ha trovato nulla.
Per scrupolo abbiamo controllato in tutti i faldoni di casa: niente!
E' da sabato mattina alle 10 che il suo telefono non funziona.
Sarebbe stato meglio che si fosse frantumato.
Il danno sarebbe stato più facilmente risolvibile.
Cosa ci insegna questa storia?
Mai far sbloccare il cellulare ai figli.
Tatuiamoci il puk!
Junior, questa volta sei stato graziato.