Venerdì tardo pomeriggio mamma Impe ha schiaffato quattro cose a testa in valigia e appena Pater è ritornata a casa dall’ufficio, la famiglia è saltata in macchina in direzione montagna.
Evvai!! Due giorni di famiglia e natura.
Sabata giornata di puro cazzeggio,
ieri cielo spettacolo – che noi della PiPa un blu così ma quando mai lo vediamo!? – e tanta voglia di muoversi.
E allora via, di buon mattina e di buona lena.
Rientro a casa, pranzetto e relax prima del ritorno.
I ragazzi giocano, mamma rassetta la cucina, Pater scende a buttare la spazzatura.
Pater: “ Impe, ha finito? Tutto in ordine? Dai che dobbiamo tornare a casa!!”
Impe: “ Diamine che fretta!
Non ho ancora fatto le valige, bisogna far passare l’aspirapolvere e dare una lavata al bagno.”
P: “ E’ necessario?”
I: “ Certo!
E poi che fretta c’è: guarda che cielo!
Volevo anche farmi mezz’oretta di bagno di sole......”
P: “ Ma non esiste al mondo: dobbiamo tornare a casa!!
Subito!!!”
I: “ Mi vuoi spiegare tutta ‘sta fretta da dove nasce??”
P: “ La Roma sta perdendo...”
I: “ E quindi....”
P: “ Se lei perde NOI vinciamo!!”
I: “ NOI .....chi??”
P: “ Ma allora non mi ascolti quando ti parlo!!”
I: “ Se mi parli di calcio e di Juve, sinceramente, no! Faccio finta....”
P: “ Insomma: la Roma sta perdendo 2 a 1 con il Catania.
La Juve diventa campione d’Italia e io devo tornare a casa e portare i bambini a fare festa...gliel’ho promesso!!”
I: “ E secondo te i tuoi figli tra starsene qui a giocare come degli sciamannati e venire con te in una bolgia a urlare alè-ohoh, cosa preferiscono?? E poi può sempre pareggiare e magari rimonta ....”
P: “ No! Guarda: 3 a 1.
Oddio: dobbiamo muoverci!!!
Bambini svelti dobbiamo tornare a casa: i drughi ci aspettano!!”
Mai casa fu rassettata e chiusa più velocemente.
Mai limiti di velocità furono infranti con le scuse più pietose: “ Non c’è proprio nessuno in giro, anche se schiaccio un po’........Ma pensa te questa macchina: fa i 160 e proprio non te ne accorgi....”
I: “ Dillo all’Autovelox della stradale....”
P: “ E se, al bivio, invece di pendere per Milano, giro verso Torino e....”
I: “ Tu provaci e li converto tutti e tre all’Inter...sai che ne sarei capace.”
Arrivati a casa, in un turbinio di maglie, sciarpe, cappelli e bandiere tutte rigorosamente bianco-nere, il quartetto si è diretto verso il paese vicino, forte di un nutrito gruppo di tifosi da stadio, che per strada ha dato libero sfogo a tutta la loro passione.
Al loro rientro
Senior: “ Mamma, certo che la gente è pazza!! Urla, cori, fumogeni....e un sacco di parolacce!!”
Medio: “ Sì, è vero!! Figli di p...., mer...., vaffa....!!
Ed erano tutti contenti mentre le dicevano!!
E poi fumogeni, le macchine che passavano le agitavo fino a farle quasi ribaltare....troppo bello!!”
Junior: “ Si è vero!! Tutti che urlavano!!
I fratelli hanno detto che dicevano le parolacce....ma io non capivo cosa cantavano...”
I: “ Complimenti Pater!! Come la possiamo definire questa uscita: didattica?!”
P: “ Tu non puoi capire...sei dell’Inter!!”