mercoledì 30 novembre 2016

Sicurezza lui e lei

Lui è mister perfezione.

Quello che ha sempre tutto sotto controllo.

Quello che se non c’è precisione sbarella.

Quello che ogni cosa deve avere un ordine, possibilmente geometrico.

Quello che annota la qualunque sulla sua agenda: data, luogo, con chi, cosa, come e perché....

Lei è la sua antitesi: cazzara, casinista, contorta, superficiale....

In poche parole IO!

Quindi, quando lui le ha confidato di non ricordarsi più la nuova password della posta elettronica, appena modificata e inspiegabilmente persa, la presa per i fondelli è stata assolutamente appagante

Pater: “ Sei sicura che non te l’ho detta?
Mi sembra di essermela appuntata su di un foglio, ma non lo trovo.
...o forse tu lo hai buttato....
Ma porca miseria!!!
La ricordo a grandi linee, ma non è corretta!
Noisiamoincinqueinfamiglia- con la N maiuscola
Oppure: infamigliasiamoin5 – con alla fine un numero
Era una cosa così.......
Veramente non te l’ho detta??
Di solito lo faccio!
E smettila di ridere: è una cosa seria!!!
E’ l’indirizzo su cui ricevo tutte le fatture delle utenze!!
Mannaggia!!!!
Ma scusa: quando tu cambi la tua, di password, dove la segni??”

Impe: “ Mmmmmm.....fammici pensare.....
L’indirizzo di posta più vecchio ce l’ho da almeno 16 anni e non penso di averla mai modificata.
Per gli altri, più recenti, ho messo la stessa password, uguale uguale  per tutti ed ho risolto il problema.
Facile, no????!!!”

Pater: “ E la sicurezza??”

I: “ Quale sicurezza?
Io così sono sicura di non dimenticarmele.....non come qualcuno....”

P: “ Smettila di ridere!
Ma sei sicura che non te l’ho detta?”

I: “ Sicura.
Anzi, sicurissima.”

Sicuramente me la sto godendo un mondo!


martedì 29 novembre 2016

Involuzione dei giochi

Sono le nove di sera passate da un pezzo e sta aspettando, fuori dagli spogliatoi, che il figlio grande esca.

Dopo più di 10 minuti non si è visto ancora nessuno, né lui né i suoi compagni.

Non devono farsi la doccia, semplicemente togliersi una canottiera e un pantaloncino per rinfilarsi la tuta.

Il quadrante dell’orologio sta per consumarsi dalle volte che lo ha guardato.

Chiede al fratello di un compagno, nonché loro cugino, di cacciare dentro la testa per verificare lo stato di salute degli atleti.

Pensate a una dozzina di tredicenni che levano contemporaneamente 24 scarpe da ginnastica indossate per un’ora e mezza di intensa attività fisica.

L’effetto è simil fungo atomico!!!!!

Una mamma si preoccupa!!!!!

Impe: “ Allora Lori? A che punto sono??”

Lori: “ Se ti dico che non si sono ancora tolti la divisa mi credi??”

I: “ Ma come!?!? Sono chiusi dentro da quasi un quarto d’ora!!
Cosa diavolo stanno facendo??”

L: “Giocano al gioco della bottiglia!”

I: “ CHE COSA??????
Ussignur......
Ma non è meglio farlo quando ci sono le ragazze quel gioco lì????”

L: “ ......ma no.....
Perchè??”

I: “ Come ‘perché’?
Hai diciotto anni: dovresti saperlo!!”

L: “ Appunto: perché ci devono essere le femmine quando si lancia per aria una bottiglia mezza vuota sperando che atterri in piedi?”

I: “ .....................
Ah!
E’ quello il gioco della bottiglia?
Ai miei tempi invece si chiamava così quello in cui si faceva girare una bottiglia sul pavimento e, quando si fermava, dovevi baciare chi avevi davanti.”

L: “ Se facevano quello, sì che c’era da preoccuparsi!!!

La potremmo definire involuzione disormonale  dei giochi!


venerdì 25 novembre 2016

Il tentennatore del futuro

In questo periodo siamo alle prese con la valutazione della scuola superiore per Senior, la pre-iscrizione andrà fatta entro metà febbraio.

I  vari istituti della zona hanno già iniziato a proporre:
- open day
- visite guidate
- micro-lezioni per i ragazzi
- aule aperte
- mini laboratori
- affiancamenti...

Sono rimasta piacevolmente stupita da tutta questa solerzia da parte delle scuole.

I presidi si improvvisano imbonitori.

I professori vestono i panni  di abili venditori.

Gli studenti dell’ultimo anno sono ottimi spacciatori di informazioni di primissima mano.

 E noi???

Siamo sempre più confusi e sommersi da mila e mila informazioni e ordinamenti.

E il ragazzo che deve scegliere???

Lui come la pensa??

‘ Mamma bellissime le lezioni al liceo scientifico tradizionale. Sì sì, mi iscrivo lì!!’

‘ Ma quanto sono fighe gli incontri di  marketing e finanza!?!?! Voglio fare quello!!!’

‘ Il liceo delle scienze applicate è splendido!!!  Ho scelto, è lui!!’

Considerando che abbiamo appena iniziato a girare, mi aspetto ancora moltissimi voltabandiera.

Quello che sto apprezzando di Senior è il fatto che non si sta facendo condizionare assolutamente dalle scelte degli amici che, invece, sembrano avere le idee molto più chiare.

Ma lui è così: un tentennatore !

Noi stiamo a guardare, senza giudicare.

Accompagniamo ma non ci intromettiamo.

Aspettiamo che sia lui a sbilanciarsi per primo, non vogliamo forzare la mano

La scelta è sua.

E che scelta!!!!

Tesoro, hai il mondo hai tuoi piedi!

Devi solo prendere il coraggio a due mani e tuffarti.

Il futuro ti aspetta!


giovedì 24 novembre 2016

Il peggio di me

Lo sapevo che sarebbe finita così!

Con lei che si sarebbe fatta prendere dalla discussione, che avrebbe iniziato a pontificare, che mi avrebbe rovesciato addosso i soliti infiniti rinfacci senza darmi la possibilità di fare un’analisi serena, di avere un confronto pacato e uno scambio costruttivo.

Mai!

Perché mia mamma è così: un tir in corsa, un catterpillar, una schiacciasassi!

E quando saltano fuori discorsi in cui le nostre visioni non coincidono dà il peggio di sé!

L’argomento scatenante è stata la possibilità – nb: possibilità, non certezza o sicurezza – di acquistare la casa a fianco.

Lei è assolutamente contraria e lo ha detto e ribadito facendo passare noi, che lo stiamo prendendo in considerazione, come dei mentecatti irresponsabili.

Non c’è stata possibilità di dialogo, ci è saltata letteralmente in testa!

E quando lei fa così io, cazzo, rispondo!

Anzi: mi imbastardisco!

Perché non attacco mai, ma se mi inzighi,  non indietreggio di un millimetro....anzi!

Non sono un’attaccabrighe, una facinorosa, una piantagrane ma non posso starmene muta e buona se non mi permetti di replicare.

Perché la legge di ‘chi grida più forte, la vacca è sua’ non mi appartiene però, se voglio, la voce la posso alzare anch’io e so dove affondare i colpi.

E so anche cosa dirti per farti stare zitta e, spero, per farti riflettere su quello che hai detto ma, soprattutto, sul come me lo hai detto.

Perché mi sono fatta le spalle larghe.

Mi faccio scivola la tua rabbia addosso, non la ingoio più.

Non mi fai più male.

Sono forte, adesso.

Sono sicura di quello che sono diventata.

Non è sempre stato così, ma ora so che  posso fare tutto quello che voglio.

E sai cosa c’è?

Se ho avuto qualche ripensamento sull’acquisto della casa, grazie! me lo hai fatto scomparire.

Il tuo obbiettivo è fallito e non mi spiace per niente!

In fondo in fondo però ci vogliamo bene.

Un modo balordo per dimostrarcelo, no?!?!?!?  


mercoledì 23 novembre 2016

Scuola o Drive Inn??

Pater: “ Allora Eletta, com’è andato il primo consiglio di classe della sezione di Medio?”

Impe: “ Ottimamente!
Abbiamo avuto un rimando molto positivo da tutti i professori.”

P: “ Molto bene!
Anche il prof di storia?
Quello che Medio dice essere fulminato e che non sa tenere la disciplina in classe neanche due minuti di fila??”

I: “ Lassa stà!
Sembra una caricatura!
Ha una voce cigolante e quando parla muove le mani che solo a guardarlo ti viene da sorridere!
Fa quasi tenerezza!”

P: “ Però non è in grado di gestire 21 ragazzini......”

I: “ Infatti!
Te lo ricordi Benny Hill?
Quel comico che prendeva a manate sulla pelata quel tipo vecchio?
Mi ha ricordato lui!!”

P: “ Ahhaha!!!
Assomiglia a Benny Hill???”

I: “ Ma và!!!
Al nonnetto pelato!!!”

P: “ Oddio!!
Me lo vedo Medio che lo picchia in testa , facendo con la voce : papapapapa.......”

I: “ Non ne sarebbe capace!!!
.....o forse si???”

P: “ Meglio non chiederselo!”

La scuola è tutta un Drive Inn!!!!


martedì 22 novembre 2016

Non lo sarà mai

‘ Ne ho prese mille in un colpo solo!!’

‘ Figa!!!! Non ci credo!!’

‘ Te lo giuro, cretino!’

‘ Mille gemme?? Sei proprio un pezzo di emme!!’

‘  Invece io sono un pirla: per sbaglio mi sono messo in casa il principe nero!!’

‘ Che deficiente!!!’

‘ Comunque voi siete una manica di idioti: l’avete scaricata l’app che vi ho detto??’

‘ No, a me fa cagare!’

‘ L’ho sempre detto che non capite un cazzo!’

Senior: ‘ Mamma scusa.....
Mamma?!?!
Maaaaaaaaaaaaaaammaaaaaaaa!!!
Non è che puoi abbassare il volume dell’autoradio??
Non riusciamo nemmeno a sentirci!’

Impe: ‘ In effetti è quello che spero ..........’

Fatevi voi un viaggio di 20 minuti con quattro tredicenni in macchina che non parlano d’altro se non di giochi scaricati sul cell e poi ditemi se non è meglio sfondarsi i timpani con il Liga. 
‘Non è tempo per noi e forse non lo sarà mai!’


lunedì 21 novembre 2016

Epistola

Il loro incontro risale al 1994.

Scambio culturale tra le loro scuole; per una settimana hanno vissuto in famiglia assieme.

Non hanno mai interrotto i contatti anche se non si sono più rivisti.

La scorsa settimana le scrive sul cell: ‘ho una domanda da farti, la vuoi qui o ti scrivo una lettera?’

Ma dai!!!

Da quanto tempo non riceve una busta con una lettera scritta a mano??

‘ Voglio la lettera!!!
Voglio l’emozione di andare ad aprire la cassetta della posta sperando di trovarla!
Voglio il rumore della busta che si strappa e rivedere la tua calligrafia piccola e spigolosa.
Scrivimi!!!’

E così, l’altro giorno, l’ ha trovata!

Le dice che vorrebbe portare i suoi figli in Italia, 4 figli, appena tornerà dalla missione che lo terrà lontano da casa per sei mesi.

Perché lui è un infermiere militare.

Uno che vivi tra la Francia e zone come Mali e Nigeria.

Una persona di quelle che si è conosciuta per uno strano caso del destino, ma che non può non far parte anche solo un pochino della tua vita.

Lui si chiama Emmanuel ma per le è da sempre Manù, non con la U chiusa come la pronunciano i francesi, ma bella aperta perché lei è di Milano.

Perché certe cose iniziano per caso e proseguono perché il cuore lo vuole.

Ti aspetto ManU’!!!!!!!!!

Tu e tutta la tua tribù!


venerdì 18 novembre 2016

Definiamoci

Loro sono i suoi suoceri.

Definiamoli = nome comune di persona che indica un uomo e una donna con cui si deve cercare di andare d’accordo, almeno un pochino......

I due nonni sono delle splendide persone: generosi, attenti, premurosi....esagerati.

Anzi: esageratissimi in tutto!

Ma, come dice il proverbio, il troppo stroppia.

Per loro questo eccesso si declina soprattutto nel cibo.

La Rose è la classica nonna che appena ti vede per strada apre la borsa e ti riempie le tasche di caramelle.

Quando andiamo a trovarli si esce sempre con le braccia piene di sacchetti di patatine, biscotti, dolciumi e qualunque schifezza immaginabile.

La moda del momento però sono le brioches del bar.

Tutti i pomeriggi loro due vanno a bere il caffè al solito bar e, il proprietario dell’esercizio, gli lascia  a buon prezzo i cornetti che non ha venduto durante la giornata.

Dopo di che, i nonni, passano a regalarceli.

Non stiamo parlando di uno o due croissant....bensì di 8 -10 -12 brioches vuote, o al cioccolato, o con la marmellata, o con la crema, o con la mela, o miele e cereali......

La prima volta sono stati accolti con gioia.

La mattina seguente, dopo un giro di forno, i ragazzi le hanno apprezzate.

Quelle avanzate, oramai un po’ durette, sono state mangiate per merenda imbottite di gelato.

Dato l’ultimo morso all’ultima biroches, il campanello suona et voilà! nuovo rifornimento.

Siamo andati avanti così 2, 3, 4 giorni poi lei si è permessa di dire che basta, i ragazzi non le gradivano più e la sorte che sarebbe toccata ai dolciumi era il bidone dell’umido!

Il nonno ha prontamente replicato: “ Surgelatele!!”

Impe: “ .....ma sono già scongelate: non si può!”

E lui: “ Chi l’ha detto??
Se tu scongeli e dopo cuoci, poi puoi ancora congelare!!”

Ma dove stà scritto????

Lei ha avuto, parecchi anni fa, una splendida intossicazione alimentare da pizza surgelata mal conservata e se lo ricorda ancora il mal di pancia!!!!

Ha dovuto mettersi la maschera della stronza ( che le viene anche piuttosto facile, ad essere onesti....) e dir loro: “ Nonni, facciamo che basta!
Per un po’, un bel po’, le brioches non ce le portate: mi spiacerebbe sprecare il cibo!”

I nonni se ne sono andati con l’aria piccata e offesa, della serie: ma tu guarda questa che ci vuol far morire di fame figlio e nipoti!

Se loro sono i suoceri, lei resta sempre la nuora.

Definiamola = donna dai facili costumi che ha circuito il loro unico figlio, costringendolo a una vita di stenti e privazioni

Voi cos’avreste fatto?


giovedì 17 novembre 2016

Weekend blindati

“ Cosa stai facendo?”

chiede alla moglie impegnata a smanettare sul pc di casa.

Lei gli risponde: “ Sto vedendo di che morte dobbiamo morire....”

“ Cioè??”

“ Preparo una tabella in cui incrocio le date con le partite del trio da qua a marzo.”

“ E’ dura?”

“ Cosa preferisci?
I weekend in cui abbiamo una partita il sabato pomeriggio, una la domenica mattina e una nel pomeriggio o quello in cui ce ne sono due, se non tutte e tre, in contemporanea in palestre diverse?”

“ Azz....”

“ Eh!!”

“ Ma tutti tutti i fine settimana??”

“ Praticamente.......”

“ Ma iscriverli ad un bel corso di nuoto, no?!?!
Per forza basket?”

“ Sarebbe andato bene anche scacchi.”

“ O freccette”

“ Oppure origami!”

“Vabbè.....quand’è che prendono la patente stì ragazzi???”

Ma il sano e sacrosanto cazzeggio del fine settimana ci fa schifo???


mercoledì 16 novembre 2016

Un bel 10 al muco!

Lei ha questo cellulare.

Uno di quelli con la mela smozzicata dietro.

Gliel’hanno regalato poco più di un annetto fa.

Per quanto ne sa, lui, ha un fottilione di potenzialità di cui, lei, non ne sfrutta neanche un centesimo.

Fa e riceve telefonate?  Sì!

Idem per SMS, wapp e mail? Sì!

Ha la torcia, il timer, il meteo, le ricorda gli appuntamenti dell’agenda? Sì!

Candy crush e facebook? Yes!!

Bon, per lei può bastare!

L’altro giorno il telefonino si è aggiornato.
Gli si sono modificate delle icone, ampliate impostazioni, aggiunte funzioni.....Bravissimo!!!

Incuriosita ha smanettato qua e là.

E’ rimasta un filo perplessa quando ha aperto l’icona salute.

Se solo lo volesse lei potrebbe inserire nel suo cell:
dati sanitari – quello si può fare,
misure corporee – già questo è un po’ psicologicamente ostico,
parametri vitali – respiro? Sì! Ok sono viva,
risultati - gli ultimi esami fatti era incinta di Junior
e per ultima
salute riproduttiva.

Salute riproduttiva????

Ha cliccato e voilà l’elenco:
attività sessuale,
mestruazioni,
qualità ( nb: qualità!!) muco cervicale,
spotting,
temperatura basale,
test ovulazione.  
E, per ogni voce, un ‘ampia scelta di app da scaricare!!

Lei se lo ricorda benissimo l’esame di medicina sociale che ha sostenuto all’università!
Queste cose le ha studiate ma erano dati di puro interesse ginecologico!

Che sia il suo cellulare ad avere il patrimonio storico della sua salute riproduttiva??????
Di quando ha avuto l’ultimo rapporto sessuale: giorno, data e ora?!?!?
Serve anche la durata??? .......ecco il perché del cronometro sul cell!!!

Ma anche no!!    

Le basta una bella crocetta rossa sul calendario in corrispondenza del primo giorno del ciclo!

E sulla qualità del suo muco cervicale????  Un bel 10 sulla fiducia!!!

Ps:
Una domanda le sorge spontanea: questi dati le sono richiesti perché risulta ancora in età fertile.
Quando sopraggiungerà la menopausa cosa le chiedere il curiosone???
Quante caldane le sono venute, da che ora a che ora, la quantità di sudore prodotto e pure il pH???

Ti prego.......


martedì 15 novembre 2016

Oltre lo scrigno


Dall’altro lato di questa  porta ci sono loro.

I suoi tre figli e una masnada di amici.

Lei li sente ridere.

Ogni tanto qualcuno fa capolino in cucina e le chiede dell’acqua.

Beve, ringrazia e torna in salotto.

Lei guarda il vetro  che li divide.
  
Non li vede ma sente il loro vociare allegro.

Sorride.

Li immagina come gli uccelli stilizzati sullo scrigno.

Pronti a volare via.

Liberi.

Felici.

E il suo cuore ne gioisce.


venerdì 11 novembre 2016

A gl'irti colli

Junior: “ Ma come facciamo!?!”

Impe: “ Ci organizziamo!”

J: “ Seee......come no!?!?
Te lo ricordi l’anno scorso?
E le tue amiche che vengono a bere il te.
E l’amico di Medio che viene a mangiare la frittella.
E gli amici di Senior che passano e suonano in continuazione alla porta.
E i nonni.
E gli zii.
E i signori delle bancarelle qui fuori che hanno bisogno del bagno....
Ma noi, un giro tranquillo alla fiera, quando lo facciamo??”

I: “ Tranquillo Junior!
Dura tre giorni, da sabato a lunedì, e noi ci abitiamo proprio in mezzo!
Non siamo noi che andiamo in fiera, è lei che viene da noi!!”

Se nel weekend non sapete cheffare passate da Qui a trovarci!

Un the caldo, o meglio qualcosa di alcolico ( Grolla dell’amicizia?? Piace??) e una fettina di piota ( ma che sarà mai??? Gnamm gnamm) ve la offro molto volentieri!

Citofonate Impe.

Vi aspettiamo!

PS: lunedì chiuso per festa patronale.

‘stormi d’uccelli neri
com’esuli pensieri
nel vespero migrar’


giovedì 10 novembre 2016

La dipendenza

Pater: “ Ma......che ore sono??”

Impe: “ Le cinque e venti.”

P: “ Non ti senti bene?”

I: “ No, no. Tranquillo....”

P: “ Allora perché non dormi?”

I: “ Non ho più sonno!”

P: “ A che ora hai smesso ieri?”

I: “ All’una......e un po’....”

P: “ Adesso da quanto sei sveglia?”

I: “ Non molto...una mezz’ora....
Ma tu continua pure a dormire.”

P: “ Và che sei proprio fuori!
Io quel coso lì lo faccio volare dalla finestra!”

I:“ Ma ti disturbo?
Non penso!
Non devo neppure accendere la luce!”

P: “ Cosa centra??
Spegnilo e dormi!”

I: “ Finisco il capitolo....”

P: “ No, lo chiudi adesso!
E non imbrogliare!
Guai a te se infili la testa sotto le coperte e continui a leggere!”

E’ conclamato: si tratta di una vera e propria dipendenza da lettura compulsiva.


mercoledì 9 novembre 2016

Non dobbiamo aver paura di aver paura

Perché si fanno alcune scelte?

Forse perché ci si aspetta che una persona sia sempre forte, aggressiva, combattente, agguerrita.

Bisogna spaccare.

Non farsi mettere i piedi in testa. Mai!

E’ indispensabile farsi valere, nonostante tutto e tutti.

Calpestare e non essere calpestato.

Non indietreggiare.

Guardare sempre negli occhi senza lasciarsi intimorire.

Mai vacillare.

Chiudere le proprie paure a chiave e buttarle a mare.

.........perchè?

Perché non è più lecito avere paura?

Perché la debolezza è un difetto inammissibile?

Io lo ammetto: adesso ho paura!

Paura che questi atteggiamenti da guerriero ci facciano perdere il lume della solidarietà, della socialità, dell’aiuto spontaneo, dell’amore gratuito, della mano tesa e dell’accoglienza.

Però sono fiduciosa nel genere umano......oggi forse un po’ meno di ieri.

Non voglio però aver paura di aver paura.

Auguri mondo!


martedì 8 novembre 2016

Qell' angolo di te

La giornata lavorativa è finita.

Il trio è già a casa.

Lei non ci ha ancora messo piede ed è scappata a svolgere un paio di commissioni in giro per il paesello.

Torna dopo una mezz’ora e la casa è un delirio: resti di merenda sul tavolo, zaini in ogni angolo, tre paia di scarpe un po’ qua e un po’ là, giubbotti abbandonati sui divani, giochi, fumetti come se piovesse....

Due televisori accesi, ma di loro nessuna traccia.

Un allegro vociare arriva dal piano superiore.

Si avvicina alla scala, si schiarisce la voce e tuona un: ‘Senza neanche dirvi niente.....’ e scende in cantina.

Il trotto la fa capire che i tre stanno scendendo le scale, divisione rapida dei compiti, scalpiccio di gente che si muove e dopo qualche minuto la raggiungono, lei è impegnata a piegare calzettoni e boxer.

Sorridono, come se nulla fosse.

L’abbracciano e la baciano.

Lei mantiene la sua aria sostenuta e semi-incazzata con lo sguardo che vuole dire: ‘ma se lo sapete, perché diavolo non sistemate prima che arrivi io?!?’

Medio la stringe forte e le dice: “ Noi conosciamo quell’angolo di te....”

Di quale angolo starà mai parlano??

La strega?

La tiranna?

La stracciapalle?

Anche Senior torna ad abbracciarla: “ ....ma ci piaci lo stesso....”

Una sola parola: ruffiani!


lunedì 7 novembre 2016

Restringiamoci

Ieri sono andati a vederla, solo loro due, eludendo le domande curiose dei figli.

Gli spazi sono proprio quelli che lei si immaginava: tre piani da 45 metri quadrati l’uno più una bella fetta di giardino.

Spacchiamo qua.

Alziamo là

Qui togli.

Là metti.

Puoi spostare.

Li invece lasci.

Pater iper lanciato.

“ Caspita Impe, avevi proprio ragione!
Sarebbe veramente super se riuscissimo a prenderla.
Già me la immagino!
Non sarebbe niente niente niente male.
Certo che il prezzo.....ma per quello possiamo trattare.
Però caspita, avremmo tanto di quello spazio in più!
Non ci pesteremmo i piedi come stiamo facendo adesso, considerando anche che i ragazzi crescono ed hanno più esigenze.
Sì, più ci penso più ne sono convinto.
Brava!
Hai avuto proprio un’ottima pensata!
Ma.......tu non dici niente?
Com’è possibile?
Mi devo preoccupare?
A cosa stai pensando?”

“ E’ tanta!
E’ veramente tanta tanta tanta......che quasi mi spaventa.
Tanto da pulire, da gestire, da riscaldare, tante tasse, tanto tutto.....”

Andare nella stessa direzione insieme , mai ?!?!?!?