Quando ero una non-anora-mamma e, per strada, qualche già-mamma con figlio appresso si comportava in modo “ socialmente inaccettabile” ( passatemi la definizione ), tra me e me pensavo: “ Oh ciccia, se hai qualche problemino vedi di non pigliartela con quel pupo che non centra nulla”
Da oramai-mamma di 3 figli maschi, il comportamento “ socialmente inaccettabile” è una costante e lo definirei, più semplicemente SBARELLO.
Lo sbarello è sornione, arriva così...non c’è una sola causa scatenante.
Solitamente è la somma di: pazienza a 0, atteggiamenti figliali al limite del sopportabile, fastidio non meglio precisabile.
Lo sbarello di strada è solitamente più contenuto; fatto di scatti , occhi fuori dalle orbite, mascelle strette e minacce sibilate tra i denti.
L’obiettivo è ritirarsi nella propria automobile, notoriamente insonorizzata, dove poter esplodere a bomba atomica.
Le facce di chi sta osservando la scena dall’esterno sono molto eloquenti.
Lo sbarello casalingo è invece senza controllo, la casa ci protegge...ma i vicini sentono ugualmente.
La sbarellatrice è un incrocio tra un Dissennatore, Maga Magò e Crudelia Demon.
Vi sono diversi tipi di sbarellatrice:
- la manifesta, ovvero ‘non mi tengo’. Supermercato, palestra, piazzale della scuola, piscina...se ho da sbarellà, do il massimo.
- la contenuta, cioè ‘io cerco di trattenermi con i bambini, perché non va bene. Ma appena torna il marito: me lo magno....così...tanto per scaricarmi...’
- la pedagogica, che cerca di trovare sempre una spiegazione ai suoi comportamenti, auto-giustificandosi.
- ad intermittenza, sembra che lo sbarello sia finito....e invece no, riprende....su e giù come una montagna russa, come un singhiozzo. Sfinente.
- l’ elefantiaca, dalla memoria prodigiosa, che rivanga avvenimenti successi anche giorni, mesi, anni prima...
Insomma, questo è il lato noire della genitorialità.
Durante lo spesone della scorsa settima, nel reparto frutta e verdura, una mamma stava palesemente sbarellando con i due figli. Le sono passata accanto, i nostri sguardi si sono incrociati, le ho sorriso dicendole: “ Ho tre figli, maschi...giàssò...”
Mi ha ricambiato un sorriso sfuggevole, si è girata di nuovo verso i bambini che intanto non avevano smesso di lanciare noci.
Ho sentito una ventata di aria gelida....la metamorfosi in Dissennatore si stava compiendo......