Al telefono la voce è serena e squillante: " Non ho dormito praticamente niente.
Per tutta notte hanno continuato con i lavaggi che, per fortuna, mi hanno appena tolto.
Però sto bene, non ho sentito niente e non ho nessun dolore.
Speriamo...."
Il nonno T, il suo papà, è stato operato ieri alla prostata dopo quasi due mesi di calvario per un blocco urinario causato da ipertrofismo prostatico.
Se la rottura del femore, in aprile, era stata una mazzata, questo problema gli ha dato il colpo di grazia.
Lo ha visto dimagrire, involversi, abbattersi.
Lui, sempre positivo, solare, energico, ottimista, grintoso si era trasformato.
Intrattabile, lunatico, brontolone, avvolto da un pessimismo cosmico.
E per lei, che ci doveva convivere anche in ufficio, la pazienza e la tolleranza era arrivata al lumicino.
Un giorno gli aveva detto: " Se sei stanco, se non te la senti più di venire, se tutto questo ti stressa e ti affatica stai a casa!
Vieni solo quando hai voglia: qui ce la possiamo fare.
Prenditi il tuo tempo per recuperare serenità, energia e salute.
Così non fai del bene nè a noi, nè a te stesso, nè all'attività.
Ricordati che tu vieni prima di tutto."
Gli aveva visto gli occhi inumidirsi.
Forse non se l'aspettava un discorso del genere da una figlia
Però, quando ci si rende conto che i propri genitori hanno delle debolezze, li si vorrebbe proteggere come si fa con i figli.
Si diventa genitori dei propri genitori.
E anche in quel ruolo, la parte della rompiballe le riesce perfettamente!
Forza nonno T, la tua scrivania ti aspetta.