Ci sono dei giorni che potrebbero tranquillamente essere inseriti nella categoria ‘ niente di speciale ’.
E invece, non si sa perché, per quale congiunzione astrale misteriosa, decidi di uscire per andare in ufficio 10 minuti prima del solito e, al semaforo fuori casa, incroci una cara amica che non vedi da undici anni.
Abbracci, sorrisi e poi ancora abbracci “ Ma sai che ti penso spesso??”
“ Ho provato a venire a suonarvi, ma non vi ho mai trovati!! Non ci siete mai”
“ Chiamaci!!! Ho troppo voglia di fare una bella chiacchierata, chissà quante cosa hai da raccontarmi!!”
“ Domani riparto, ma prometto che la prossima volta passo!”
“ Guarda che ci conto! Le suore non possono dire bugie!!”
E il cuore si riempie di gioia.
Poche ore dopo, mentre entri al galoppo al super per una spesa veloce, al banco frigo tra mozzarelle e latte, becchi la tua prima compagna di banco.
“ Oh Impe, lo sai che domani per me sono quaranta!?!? A te quanto manca?”
“ Uffff....tanto! Ancora due mesi!!”
E si inizia a parlare del suo bimbo di tre anni, che a settembre inizierà la scuola materna, con l’insegnante che fu di Medio
“ Sei fortunata! Farà tre anni di gioco pazzo! La maestra a non ha paura che si sporchino, si travestano, facciano salti e capriole in classe.....E non ascoltare quello che dicono le altre mamme, ascolta solo tuo figlio!”
“ Quando parlo con te mi rincuoro sempre.
Come il primo giorno di prima elementare.
Tu forse non ti ricordi, ma io piangevo come una pazza; poi tu ti sei seduta in banco con me, mi hai preso la mano e mi hai consolata.
Questa cosa no la dimenticherò mai.
Anzi, non te l’ho mai detto, ma se avessi avuto una figlia l’avrei sicuramente chiamata Impe come te, con la speranza che ti assomigliasse almeno un pò.....”
E dopo questa il cuore trabocca.
Mai giudicare una giornata dalla prima occhiata, non sai mai cosa ti potrà portare.