Ieri pomeriggio mamma e Junior fanno spesa assieme, per comprare cibarie per il pranzo al sacco della gita di oggi.
Junior: “ Mi prepari 26 panini?”
Impe: “ 26??? Io pensavo tre......”
J: “ Uno per ogni mio compagno!
Magari una mamma si dimentica che oggi c’è la gita e non gli prepara il pranzo al sacco.”
I: “ Ma quale mamma scellerata si potrebbe mai dimenticare della gita del proprio bambino!?!?”
J: “ Cosa vuol dire ‘scellerata’?”
I: “ Una mamma senza coscienza!”
J: “ E cos’è la coscienza?”
I: “ E’ quella vocina che ti dice se un tuo comportamento è giusto o sbagliato.
Ad esempio: quanto fai un dispetto ad un amico, secondo te, cosa dirà la tua coscienza?”
J: “ Che sto sbagliando!”
I: “ Bravo!
Altro esempio: un bambino è a letto, mezzo addormentato, gli si avvicina un fratello; quello sotto le coperte si mette seduto e gli molla un cazzottone sulla schiena – proprio come hai fatto tu ieri sera con Medio –
Cosa potrà mai dire la sua coscienza in questo caso???”
J: “ .....che probabilmente il fratello se lo meritava il pugno!!”
Discorso pedagogico fallito!
Coi fratelli la coscienza diventa muta.
Fratelli e coscienza non vanno d'accordo... :-)
RispondiEliminaMa fratelli e cazzotti si sposano alla perfezione!!
EliminaDai non è fallito per niente!!! Beh, una coscienza ce l'ha il ragazzo! :))) Pretendere che poi gli parli sempre è poco realistico :D
RispondiEliminaNon saprei dire se è la coscienza che parla a bassa voce o è lui ad avere le orecchie otturate!
EliminaIo preparerei 27 panini, uno per compagno + uno per fratello colpito.
RispondiEliminaCosì la coscienza tace. Muta o non muta. ;D
Ahahahahahahha accidenti ha la risposta pronta il ragazzo!
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