lunedì 14 marzo 2016

Non vi libererete di me

Lo spirito è lo stesso.

Lo voci anche.

La complicità pure.

Quasi disarmante.

Come se gli anni non fossero mai passati.

Semplicemente delle ragazze che si trovano attorno ad un tavolo a scambiarsi quattro chiacchiere.

E si ride, tanto, ricordandosi di quello che si è state.

Di quello che si è fatto.

Di come ci si sentiva.

Di quello che si è diventate.

Ci si guarda negli occhi e ci si riconosce.

Ed è una sensazione che sa di casa, di famiglia, di abbraccio che scalda e rassicura.

Non pensavo che potesse essere così, dopo tanto tempo.

In ognuna di loro ho riconosciuto un po’ di me, di quello che sono stata per essere quella che sono adesso.

Perché sono parte della mia storia e, mi piace pensare, di essere parte della loro.

Nessuno ce lo potrà  togliere.

Né le strade diverse.

Né il tempo che passa.

Né la distanza.

Non vuole essere un discorso melenso e sdolcinato

E’ semplicemente consapevolezza dell’importanza di certe persone di cui, per un certo periodo, hai pensato di poter fare a meno ma che, adesso, farai fatica a tenere fuori dalla tua vita.

Mi spiace ragazze, non vi libererete così facilmente di me.

3 commenti:

  1. :-)
    compagne di scuola? brutta razza.... quando le ritrovi poi è finita.... :-D

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  2. Come ti dicevo nel commento all'altro post...io sto vivendo da un anno circa questa sensazione bellissima :-)
    Lieta che anche tu sia così contenta!

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