martedì 10 ottobre 2023

Quanto giova l'imposizione?

Primo incontro con le maestre del Mino:

" Per quanto riguarda la merenda dell'intervallo vi chiediamo di mettere in cartella qualcosa di veloce da mangiare e non unto. 
Vi dico già che nelle altre prima le maestre propongono di portare frutta due giorni fissi la settimana.
Noi no!
Capitemi, io sono contentissima se loro mangiano un frutto!
Alcuni bambini però fanno veramente fatica ad apprezzarlo e vivono anche l'intervallo come un momento di stress. 
Voi glielo mettete ma tanto loro non lo mangiano con la conseguenza che stanno digiuni fino al pranzo.
Stesa cosa per la mensa: noi proponiamo l'assaggio di tutte le pietanze, ma non obbligheremo mai il bambino a finire il piatto se lui non vuole.
Certe colleghe non fanno alzare da tavola se non viene mangiata almeno metà del piatto.
Scusate: se non ci siete riusciti voi genitori in sei anni a fargli apprezzare, che ne so: la frittata, gli spinaci o il pesce, non penso ci riusciremo noi con il cibo della mensa!"

Mamma Impe ha applaudito!

Il figlio più grande non mangia più mele dopo che per anni, alla scuola primaria, è stato costretto a mangiarne all'intervallo.

La sua classe era coinvolta in un progetto 'Frutta nelle scuole'; dai tre ai quattro giorni la settimana veniva distribuito un frutto, la loro merenda.

Il 98% delle volte si trattava di mele intere, particolarmente acerbe, da consumarsi a morsi e con la buccia.

Raramente la merenda era composta da pomodori, sedano, carote, peperoni crudi. Una volta all'anno da fragole o arance. 

Da allora Senior si rifiuta categoricamente di mangiare mele sia cotte che crude, all'interno di torte o come succo. 

Mi chiedo quindi: quanto giova l'imposizione?

   

3 commenti:

  1. il mio grande ha fatto 5 anni di elementari così, la merenda "sana" era portata da casa quindi poteva mangiare qualcosa che gli piaceva ma venivano contemplati frutta e verdura. Basta. Capisci che avendo un bambino che, soprattutto gli ultimi due anni si faceva scuola 8-17 con un allenamento di nuoto di 1h e mezza subito dopo non era sostenibile. Ma non c'è stato verso che mi lasciasse parlare con le maestre e siamo andati avanti con 2 mal di testa a settimana, a volte con vomito per sta str... scusami tanto della merenda sana perchè un pacchetto di cracker o un panino non erano contemplati. In conclusione, viva le maestre del Mino che ci vedono un pochino dentro, perchè io capisco sensibilizzare alla vita sana, all'alimentazione e al movimento ma devono capire che non valgono le stesse esigenze per tutti
    Nia

    RispondiElimina
  2. Mi tornano alla memoria le appiccicose tasche del grembiule di mio figlio piene di morsi di mela che fingeva di mangiare e con abile mossa poi nascondeva mentre la maestra non lo guardava.
    Non ci fu modo di poter dialogare e trovare un frutto alternativo. Rimase solo la soluzione automa nostro super segreto la mattina colazione bomba e a merenda " un morso piccolo e il resto in tasca"
    Tasca che avevo foderato con sacchetto di plastica.

    RispondiElimina
  3. Nella scuola elementare di mio figlio, per fortuna, la merenda sana è solo consigliata e non imposta.
    Lorenzo, ad esempio, adora le prugne. Quindi in questo periodo non ho problemi a mettergliene un paio alla settimana.
    Al contrario, non ama mele e banane. Quindi, se gli venissero imposte, resterebbe a digiuno.
    P.S. Ma cos'è sta storia del peperone crudo? 🤮

    RispondiElimina