martedì 10 maggio 2016

Il campanello continua a suonare

Pater esce di casa.

Si chiude la porta alle spalle.

Sistema le cose nel bagagliaio.

Dopo pochi minuti suona il campanello per poter rientrare.

Medio lo vede dal videocitofono.

Alza la cornetta e chiede: “ Chi è?!?!”

“ Come chi è??? Chi vuoi che sia!!” gli risponde il padre “Babbo Natale?!?!”

“Abbè!! Se sei Babbo Natale allora passa dal camino!” gli replica chiudendo la comunicazione.

Nessuno si avvicina alla porta.

Nessuno apre.

Tutti troppo impegnati a sbellicarsi dalle risate.

E il campanello continua a suonare.

lunedì 9 maggio 2016

Il nome proprio dell'amore

La prima volta che si è sentita chiamare così se la ricorda perfettamente.

Lui era sul seggiolino della bici della nonna, erano andati a fare un giro.

Al suo rientro, quando lei aveva aperto la porta di casa, lui aveva allungato le braccine e detto quella parola che era suonata come pura poesia.

Mamma

Dire che lei si era sciolta in lacrime è superfluo, vero?!

Quante altre volte si è sentita chiamare così?

Probabilmente un numero che rasenta molto all’infinito!

Spesse volte è urlato, cantilenato, bisbigliato, abusato....

E’ la parola iniziale con cui si da il via a qualunque discussione.

Grammaticalmente viene definito come nome comune di persona.

Io lo ritengo un errore.

Mamma, se detto dal proprio figlio, assume sicuramente la valenza di nome proprio.

Il nome proprio dell’amore.

venerdì 6 maggio 2016

Tutto ciccia e brufoli

Pater: “ Questa storia non mi sta assolutamente bene!
La devi smettere!!”

Impe: “ Ma pensa te!
Io direi che, forse, sei un po’....come dire....invidioso??”

P: “ No, cara!
Qui non si tratta di invidia!
E’ che non è affatto giusto.
Anche tu però.....!”

I: “ Anche io, cosa?!?
Guarda che non faccio niente di male!”

P: “ Però tu mi tenti e così non mi aiuti!”

I: “ Non è assolutamente vero!
Con te mi comporto esattamente come prima, sono io che non voglio!”

P: “ Ti prego!!
Te lo chiedo per piacere: assaggia un pezzo del mio trancio di pizza ancora caldo, profumato e appena sfornato dal panettiere!!”

I: “ No-o!!
Ti ho detto che per pranzo preferisco della verdura!”

P: “ Vedi che sei a  dieta!!
Io te l’ho detto che ti sei messa a stecchetto ma tu neghi.
Però, a me, continui a rimpinzarmi!!”

I: “ Ma non è vero!
Te lo domando sempre se la vuoi anche tu.
Tu cosa mi rispondi??”

P: “ Che se non pranzo come dio comanda poi in ufficio mi sfondo di merendine!”

I: “ E allora vedi che non ti sto sabotando!!”

P: “ Però così tu cali e io no!”

I: “ Ma che calo e calo???
Per far quello ci vorrebbe un miracolo o una liposuzione!
E poi che ti frega?
Anzi: dovresti essere contento per me!”

P: “ Dai...solo un morsichino...un bocconcino di pane...”

I: “ No, grazie, preferisco le mie gallette di mais.”

P: “ Che schifo!!!
 Ma come si fa a mangiare il cartone!?!”

I: “ E’ un sacrificio che accetto più che volentieri, solo per assistere alla tua disperazione”

P: “ Dillo che non mi ami più!
Dillo che mi vuoi tutto ciccia e brufoli!!”

I: “ Ma chi lo dice più: tutto ciccia e brufoli!?!?!
Sei troppo anni ’80!”

Ma quanto mi diverto!!!!

I pranzi con il marito farebbero concorrenza anche a Sandra e Raimondo!


giovedì 5 maggio 2016

Maledetta ricrescita

Le aveva chiesto di passare a casa sua per farle un ritocchino al colore.

Si è presentata puntuale e, appena puntato il piede, ha iniziato la sequela:

‘ Ciao
-         non ti sembra ora di cambiare i copri divani?? Quel colore è terribile!!
-         ma i vetri della cucina da quand’è che non li lavi??
-         e i copri sedie??? Dai!!!
-         i tuoi figli urlano sempre così quando giocano in cortile??
-         ma ti sembra che si devono rimbambire davanti alla tv??
-         non hanno da studiare? Ah, hanno già finito........possono ripassare ancora!!
-         ma perché compri sempre così tanto pane?? Guarda che ingrassi!
-         quante erbacce nel tuo prato!! Ma lo hai sparso il fertilizzante???
-         cosa prepari per cena? Pasta?????? Ma non lo sai che i carboidrati la sera sono veleno?
-         vai a comprarti qualcosa di nuovo! Anche la tua nonna si veste meglio di te!’

A tinta posata saluta figlia e nipoti lanciando l’ultima bordata ‘Ciao, comunque quand’è che ti decidi ad imbiancare questa casa, guarda che muri!!’

Si  chiude la porta alle spalle  e può ricominciare a respirare.

Ogni tanto lei si sente quasi in colpa perché, pur abitando a 200 metri di distanza, cerca sempre di evitare che la propria mamma vada a trovarla.

Poi arrivano queste visite.

Un enorme postit giallo fluo che le ricorda: ecco perché mantieni le distanze!!!!!!

Maledetta ricrescita!!!

mercoledì 4 maggio 2016

Ansia da Invalsi

Non c’ è più abituata.

La notte appena trascorsa è stata una vera e propria tortura.

Un infinito pellegrinaggio del figlio piccolo tra il suo letto e quello di lei.

Avanti e indietro.

Una sequela di ‘mamma’ bisbigliati nelle orecchie.

Lui le si sdraia accanto e le dice: “ Non so perché ma non ho più sonno”

Impe: “ Amore, ma non sono neanche le due.....dai torna nel tuo letto!”

Il ragazzo se ne va, ma dopo poco torna.

Si riinfila nel lettone “ No, non arriva!”

I: “ Allora stai qua con me che lo aspettiamo....”

Neanche il tempo di contare fino a tre e lui russa.

Dopo un’ora in cui lei non è riuscita a chiudere occhio lo scuote: “ Tesoro, adesso che è tornato torna pure tu nel tuo letto...dai vai...”

Lui si alza e se ne va.

Non passa neanche mezz’ora e la scena si ripete.

Si è andati avanti così, con questo vai e vieni, fino alle 6.30 ora in cui la sveglia è suonata e lei si è fiondata in doccia per svegliarsi – come se avesse dormito......

Esce dal bagno e la casa è già un fermento.

I: “ Ma ragazzi, cosa succede???”

Medio: “ Mamma non possiamo fare tardi, dai...veloce...colazione e via a scuola!”

Junior: “ Me l’hai messa la biro incancellabile nell’astuccio???”

Questa è ansia da Invalsi!!

Le prime vere prove delle loro giovani carriere.

martedì 3 maggio 2016

Ho sbagliato verso

Perché nella vita di ogni bambino ci sono dei giochi che non si potranno mai dimenticare!!

Se mi dovessero chiedere ‘ ma, a te, con cosa piaceva giocare?’ io risponderei senza pensarci un secondo: le Barbie.

Avevo una valigetta strapiena di vestiti cuciti da mia nonna.

Il mio passatempo preferito era  vestirla e svestirla perché quando usciva con il suo Ken doveva essere strafiga, così lui sicuramente l’avrebbe baciata!!

Viveva in una casa su tre piani, con un ascensore giallo che la portava su e giù.

L’arredamento lasciava un po’ a desiderare: cartonato, rigidino, forse un po’ troppo finto...però la sua vita da single le piaceva un casino!

Ogni tanto la passava a trovare Skipper, la sua sorellina adolescente.

Era una ragazzina speciale perché bastava che girasse un braccio all’indietro e – magicamente – il busto le si allungava di un paio di centimetri e  – ancora più magicamente – le cresceva il seno!!

Se il braccio veniva girato in avanti si riabbassava e tornava piatta.

Giuro!!!

La mia era così!!

La sorella minore era un po’ più sfigatella di Barbie perché non aveva vestiti di sartoria come la maggiore; si doveva accontentare di quelli che alla primogenita stavano un po’ strettini o erano della collezione dell’anno precedente.

Il suo cruccio maggiore però era quello di non avere un moroso; Ken è sempre stato un tipo fedele, non ci faceva neanche un pensiero ad andare con una minorenne!!

Se per caso mio cugino passava a giocare e portava in suo BigJim, al massimo poteva far coppia con lui: erano alti uguali!!

Un amore un po’ infelice, a distanza, troppo tormentato!!

E poi sai che spavento se, mentre si baciavano, lui ruotava il braccio e cambiava faccia trasformandosi nel cattivo Zorack???

Sono traumi difficili da superare per un’adolescente!!!!

Però a me la Skipper stava molto simpatica proprio perché un po’ sfigatella, disadattata, nerd quanto basta...

E poi sua sorella era troppo perfetta!!!!

E la perfezione non faceva per me neppure a dieci anni.

Ma sopratutto cosa non era quella trasformazione incredibile???

E allora vai anch’io di rotazione delle braccia, che se funzionava per lei vuoi mai che anch’io.....!!!

Con l’altezza ci siamo arrivati...ecco...però...per il resto mi sa che ho sbagliato verso!!

Post liberamente ispirato dopo aver scovto un Topolino datato1984 con questa pubblicità.



Io ce l’avevo!!!!!!

lunedì 2 maggio 2016

Progetti edilizi

Lui è un panzer.

Una schiacciasassi.

Un catterpillar.

Quando si mette in testa di fare una cosa niente e nessuno può farlo desistere.

Per la serie: mi spezzo ma non mi piego.

E quando comincia un discorso dicendo “ Io e te dobbiamo parlare d’affari!”, beh! iniziate pure a tremare.

“ Allora: abbiamo deciso che dobbiamo costruirci una base, un rifugio, una capannetta...chiamala come vuoi.
Tu potresti aiutarci procurandoci dei bancali usati che magari in capannone non ti servono più  oppure dei pannelli di compensato per i muri.
Il Mè ha delle antine di mobili vecchi che i suoi non usano, ottime come porte o finestre.
Il Fè porta degli attrezzi e un telo per il tetto.
Il Jimmy ha trovato dei mattoni nei campi e gli ha già nascosti.
Il Lù fa solo casino però è un membro dei fantastici 5 e quindi non possiamo escluderlo.
Guarda: questi sono i progetti che abbiamo già messo su carta.
Non trovi che siano una figata?!?!
Per il dove...ecco....io avrei proposto il campo dietro casa dei tuoi.
Tanto il nonno non ci coltiva nulla, viene solo ogni tanto il contadino a fare l’erba e bona!
Non ce lo deve dare gratis, s’intende!!
Non potendo però pagargli un affitto potremmo aiutare a fare dei lavori quando ce n’è bisogno: tagliare il prato, potare i kiwi, raccogliere le foglie, bagnare i pomodori......
Facciamo così: tu inizia a sondare il terreno.
Parla con la tua mamma e il tuo papà e gli chiedigli cosa ne pensano.
Poi arrivo io e li convinco!”

“ Senior, facciamo che io non ne so niente e tu non mi hai detto nulla.
Prendi la tua bella bici, vai di tuoi nonni, gli spieghi la rava e la fava, li lisciarli, li incanti con la tua parlantina e cerchi di convincerli.
Io non ne so nulla  e nulla voglio sapere!”

Questa sindrome di Mc Giver deve essere trasversale per le generazioni e geneticamente legata al cromosoma XX, non c’è altra spiegazione!

A parte tutto,  il ragazzo si dimostra sempre essere un ottimo stracciapalle....ops! venditore.

Ha un futuro da commerciale.

Una cortesia però: nonni non mollate!!!