All’inizio dell’estate ho letto un artico in cui, in modo simil-scientifico-sfottò, si definivano 2 categorie: pro aria condizionata o contro aria condizionata.
Si elencavano paturnie, manie, preconcetti di entrambe; me l’ero letto sogghignando anche perché io appartengo alla Contro e Pater alla Pro.
Ora siamo nel pieno della nostra battaglia annuale.
Quando salgo sulla sua macchina l’aria è sempre alla velocità massima, alla temperatura minima e puntata in faccia – io non riesco a tenere neanche aperti gli occhi, come ..zzo fa a giudare, lo sa solo lui –
Ma l’apoteosi la raggiungiamo in camera da letto....eheh che frasetta malandrina!?!?!
I “ Oh ciccio, se fuori ci sono 30 gradi, non puoi mettere il condizionatore a 24”
P “ Solo per i primi minuti così la stanza si rinfresca più velocemente, poi alzo.”
I “ E tu pensi che me la beva? Molla il telecomando...basta mettere il deumidificatore, non serve ibernarci, leva stò fiocco di neve e metti la gocciolina...”
P “ Però lascia la velocità al massimo!! Guarda, sono appena uscito dalla doccia e sono già tutto appiccicoso “
I “ Sai che c’è, me ne vado sul divano! Aspetto che l’aria rinfreschi poi vengo a letto e apro le imposte. Ma non azzardarti a modificare niente!!! “
Dopo circa 30 minuti, rientro in freezer stanza.
Spalanco finestre e imposte e mi sdraio sul panetto di ghiaccio materasso, sacramentando contro chi ha puntato a 24°, fiocchetto di neve, velocità Max.
Questa mattina.
P “ Buongiorno amore, oddio che mal di gola...pensi che sia colpa del condizionatore, che faccio prendo una pastiglia, mi guardi se ho le placche, dici che mi verrà la febbre??”
Respiro profondo.
Respiro profondo.
E questa sera si replica....
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