Ma che bello potersene stare all’aria aperta, in ciabatte e con la tuta da casa, nel proprio fazzoletto di cortile – anche se la nonna l’ha demolito come un castello di carte, ma a te sembra il posto più ordinato e rilassante dell’universo - bevendosi il caffè della domenica e guardando il trio che impazza giocando.
Una palla calciata da ‘piede a banana-Senior’ finisce giù, nelle scale esterne che portano in cantina.
Junior corre a riprenderla e sale con due occhi tanti....
Junior: “ ....ho visto una rana....”
Impe: “ Scusa??”
J: “ Lì, in fondo alle scale, c’è una rana...”
Pater: “ Ma va là!! Sarà una foglia!!”
J: “ No, no!! Non so però se è una rana o un rospo!!”
I fratelli scendono a controllare: “ Eh sì!!! E’ una rana ma mi sa che è morta perché non si muove. Vieni a vederla anche tu mamma!!!”
I: “ Vi credo sulla parola. Pater, uomo di casa, vai a prendere il cadavere e tumulalo in fondo al giardino.”
P: “ Tanto non scappa, dopo la pennica lo faccio.”
Mamma Impe lancia uno sguardo di sbieco e vede una macchia nera in fondo alle scale, preferisce non pensare da dove sia arrivato l’ospite domenicale e soprattutto se con lei ci sia la sua famiglia, magari pure numerosa.....rientra in casa e chiude per bene la porta.
Dopo una mezz’oretta esce e si accorge che la ‘macchia nera’ non è più nell’angolo di destra del pianerottolo delle scale, ma è tutta a sinistra......
I: “ Ragazzi: non è che per caso siete scesi a spostare la rana???”
Il ‘NO’ corale ha un solo significato: la rana è viva!!
Pater: “ Dobbiamo trovare un trasportino dove metterci l’amica, così poi la portiamo in un posto dove possa vivere meglio.”
J: “ Perché ‘amica’?? Secondo me è un maschio, magari è pure un principe....prova a dargli un bacio mamma, vediamo se si trasforma?!”
I: “ Amore...non è mai riuscito nemmeno con papà...mi sa che i miei baci non funzionano!!”
L’amico, battezzato Princi, è stato collocato in un cestino porta – insetti, ben arieggiato e dotato pure di maniglia.
La famiglia è salita in macchina e si è diretta festante verso il Ticino, luogo deputato al rilascio del nuovo amico.
La zona è stata ispezionata da cima a fondo alla ricerca dell’habitat migliore.
Senior: “ Non ci deve essere una corrente troppo forte, deve avere un po’ di verde e di fango. Sia al sole, ma anche con un po’ di ombra e soprattutto con altre rane!!! Mica può starsene da solo!!”
Dopo un’ora di pellegrinare la scelta è caduta su un piccolo stagno defilato.
La gabbietta è stata appoggiata a terra, lo sportellino aperto e, in silenzio, la famiglia ha aspettato che Princi prendesse coraggio e uscisse dal modulo abitativo temporaneo.
L’amico si è mosso, ha zampettato fino all’acqua e si è inabissato nella fanghiglia.
Medio: “ Direi che ha gradito!!”
La sera, alla messa a letto, il piccolo Junior ha chiesto a mamma e papà se il giorno seguente sarebbero venuti a trovarci anche i fratelli e le sorelle di Princi, o la mamma, o il papà, la nonna, il nonno e i parenti tutti.
I sogni notturni di mamma Impe, sono stati ricchi di rane con la valigia che suonavano alla loro porta.
"E sale con due occhi tanti" mi ha fatto morire!
RispondiEliminaChe strane visite... Beh è bello però, alla fine hanno fatto una nuova esperienza!
Maira