La prima volta che ho udito quel rumore metallico abitavamo lì da pochi mesi.
Era il classico suono di rastrello che raccoglie foglie.
Ci stava....autunno, alberi che si spogliano...
Il fruscio però mi capitava di sentirlo anche in stagioni in cui, di frasche a terra, non c’era manco l’ombra.
Un suono a cadenza settimanale se non quotidiana.
Un giorno, mentre stendevo sul balcone del primo piano , l’ho visto!
Il vicino-orso, armato di rastrello, che stava pettinando i sassi.
Nel suo cortile non ci sono animali che scavano, bambini che costruiscono montagne, non passano macchine che lasciano segno o bici che creano solchi.
I sassetti se ne stanno lì, beati.
Al massimo vengono schiacciati o li calpestati.
Ma lui, con il solito grugno stampato sulla faccia baffuta, ...... pettinava i sassi con il rastrello.
Mi sono chiesta il perché di questa attività: probabilmente li arieggia.
Li riequilibra.
Quelli di destra a sinistra e quelli di sinistra a destra.
Tu che eri sopra vai sotto e tu, da giù, sali a prenderti una boccata d’aria.
Movimento ragazzi, movimento!!!
Anche questa mattina, mentre stavo aprendo le imposte, eccolo!!!
......trusc....trusc....trusc....
Chissà come sono contenti i suoi sassi!!!
Me li immagino felici, mentre fanno le capriole!!!
Magari oggi lo ha fatto per farli scaldare un po’, con il freddo di queste notti!!!
Ginnastica!!
...vabbè...
...un sacchettino di cazzi miei, no?!?!
Fortunati voi che non mi avete come vicina!!!!!
il mio vicino taglia le foglie della siepe con le forbici......ogni santa mattina.... cantando per giunta...!!!!
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