Ieri sarebbe stato il tuo compleanno. 89.
Ci avresti sicuramente invitato sotto i tuoi kiwi a magiare il gelato e avresti tolto dal sacchetto di plastica quelle tazzinette di metallo con i cucchiaini piatti “ proprio quelli per il gelato”.
Non ho mai avuto il coraggio di dirti che appena mettevo in bocca quelle mini-palette sentivo subito il loro sapore metallico e mi sembrava di mangiare una pallina di stagnola.
Ti avremmo portato un pensierino e tu avresti fatto un sacco di scene: “ Ma non dovevate spendere i soldi per me. Vi ho detto che non volevo niente. Non vi dove disturbare per una vecchia… ”
Poi avresti fatto aprire il regalo ai tuoi tre pro-nipoti ( non ti ho mai visto scartare un regalo ) e avresti esclamato che era un regalo bellissimo, perfetto, eccezionale anche se si fosse trattato di cacca fritta.
Avresti tolto dal mobile bar la bottiglia di limoncello ( bella calda calda, perché le bibite fredde fanno venire il mal di pancia ) e ce ne saremmo rimasti lì, al fresco, ad ascoltare i grilli.
Sappi che ti festeggeremo ugualmente: ti porteremo un fiorellino, berremo limoncello e ci mangeremo un gelato sotto i kiwi con i cucchiai di plastica, perché quelli piatti e metallici me li sono portata via io.
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