Vi racconto una storia:
S Ambrogio di tre anni fa.
Il mio par-time ( dalle 14 alle18 ) lo scambio con quattro ore di lavoro mattutino; nel pomeriggio mi aspettano colloqui a scuola e controllo caldaia.
Mi fa strano essere in ufficio la mattina...è bello!!
Ritorno a casa verso le 13.
Apro il cancello automatico e mi posiziono con la macchina per entrare. La nostra casa è filo strada, il portone del cancello è sul passo carraio,fa da tappo, non lo si può scavalcare; per entrare in cortile bisognerebbe saltare il tetto.
La porta destra del cancello si apre, mentre la sinistra non si muove...ma che caspita: si è spaccato di nuovo il braccio meccanico – penso.
Scendo dalla macchina, apro l’anta che non si è spostata, risalgo in macchina e la porto in cortile. Vado a controllare.
Il braccio è rotto, maledico l’elettricista che ci ha montato questi affari.
“Mangio qualcosa, poi lo chiamo e lo ribalto!!!”
Salgo i 4 gradini per entrare in casa....
Anta della persiana spalancata???????
Luci accese???????
Porta aperta?????????????
Ma che diamine di odore!?!?!
Oddio, lo so già!!!!!
Non me lo voglio dire.....che faccio!?!?!?!
Urlo???
Scappo???
Piango???
Entro o non mi muovo?!?!?
Grido: “ Se siete ancora in casa vi conviene uscire!!! Ho chiamato la polizia.........”
Sudo.
Sudo freddissimo, anche se fuori è bianco di neve....
Nessuno risponde.
Mentre chiamo Pater entro....cucina e sala sono ok....il casino che c’è in giro è tutta opera nostra.
Pater non risponde.....riprovo.....sono sul pianerottolo a metà scala........
L’odore è sempre più forte....oddio .....non risponde ancora.......
Ho paura.....so già cosa mi aspetta........chiamo mio papà.......
Ecco, la mia stanza.....no!!!!! Tutti i cassetti ribaltati sul letto, vestiti sbattuti per terra, armadi svuotati........
Bastardi......
“ Papà, i ladri....vieni.....oddio......”
In cameretta dei bambini non sono entrati....ma quest’odore....
Suona il mio telefono
“ Pater corri, in casa....i ladri....il nostro regno......”
Lo studio è sottosopra e nel muro, dove c’era la cassetta di sicurezza un buco....mezza porta tagliata con il flessibile, l’altra metà in terra.
Dentro.....più niente....solo tanta polvere...
Bastardi, bastardi, bastardi!!
Mio padre arriva in un lampo e con lui anche le mie lacrime e una rabbia feroce.
Arriva anche Pater sale, guarda e inizia e tirare giù santi come grandine.
Non riusciamo a contattare né polizia locale, né carabinieri....com’è possibile????
Quest’odore mi distrugge.
Sono a pezzi, la mia casa è stata profanata, le mie cose rubate...tutto...anche l’oro dei bambini, dei loro battesimi...passaporti, chiavi di scorta delle macchine, libretti degli assegni, carte di credito prepagate...
Anche il pc portatile non c’è più....
Voglio solo rimettere a posto le mie cose e far sparire questa puzza ......non riesco a smettere di piangere.
Ho spalancato tutto, in casa ci saranno 12 gradi.
I carabinieri passano e ci chiedono di andare in caserma a fare denuncia.
Pater è al telefono con la banca per bloccare i libretti degli assegni.
Io chiamo qualcuno che ci venga ad aggiustare la porta e il portone scassinati.
La notizia fa il giro degli amici che ci chiamano, raccolgono le mie lacrime e le parolacce di Pater...sono svuotata...
Non hanno rubato solo le nostre cose, hanno portato via qualcosa di me.
Prima di andare a sporgere denuncia vado al colloquio con le maestre di Senior.
Mentre aspetto il mio turno una mamma-simpatia si lamenta del fatto che le è toccato parcheggiare lontano e, insomma, lei è già di corsa, poi deve andare a prendere di volata la figlia che è dall’estetista e correre alla lezione di gag.....
Le rispondo che a me toccherà andare dai carabinieri per spiegare che qualcuno si è introdotto in casa mia spaccando portone, porta per svaligiarci....facciamo cambio??
Intelligentemente lei non risponde, grazie.
Il carabiniere che raccoglie la nostra denuncia ci dice che hanno una media di 3-4 denunce per furto di questo tipo al giorno. Alla faccia della sicurezza!!
Chiede di verificare se manca la fodera di un cuscino della camera da letto; solitamente la usano come sacco.
Sì...manca...
Mi chiedo cosa sarebbe successo se ci fosse stato ancora in casa qualcuno al mio arrivo, se fossi tornata con i bambini e non sola....
Non ci voglio neanche pensare.
Chiamo i vicini per spiegare quanto ci è accaduto, giusto per avvertirli.
“ Caspita, abbiamo sentito un rumore, come di trapano, verso le 12.30......ma tu a quell’ora sei sempre a casa!!”
No, oggi non ero io.
Fine della storia
Morale:
- se avete oro in casa sparpagliatelo a pioggia, non in un unico posto: magari ve lo troveranno ugualmente ma almeno faranno un po’ di fatica;
- l’antifurto di casa si monta prima che vengano i ladri...non dopo, come abbiamo fatto noi!!!
- non ci sono Santi che proteggono, nemmeno il titolare di Milano....i fratelli Dalton questa volta ce l’hanno fatta...
Conosco purtroppo questa sensazione. La casa dei miei in Brasile ha subito 5 furti così in trent'anni. L'oro? Solo in banca ormai da anni. A casa, nulla di valore. Ma che succeda in Italia e sempre più spesso fa strano ancora.
RispondiEliminaLa nostra unica esperienza è stata questa con i miei genitori e se penso che potevano anche menarli ci sto ancora più male.
RispondiEliminaAd una collega hanno così, sono saliti in camera da letto trovato cassaforte, preso federa, riempita e via, non hanno nemmeno preso il portatile, nessuna traccia solo l'armadio aperto e stop
S.Ambrogio 2002, stessa identica storia, e stesso giorno del 2003 mi hanno rubato il cellulare... :(
RispondiEliminaoh, porta proprio male sta giornata