La famiglia è in formazione ridotta.
Il primogenito è in vacanza con la parrocchia al parco dell’Adamello.
Assecondando il suo spirito molto da suocero, appena può chiama.
Fortunatamente il cellulare gli viene concesso solo poche ore al giorno – dalle 17 alle 20 – ma riesce a chiamare almeno un paio di volte.
Racconta dettagliatamente come è vestito, le varie attività svolte, cosa e quanto ha mangiato, fatti e impegni....telecronaca completa!!
Dal tono della sua voce e dalle sue parole, sono più che convinta che se la sta godendo un mondo.
I due fratelli, rimasti a casa, ogni tanto, chiedono “ Ma cosa starà facendo Senior, adesso??” con un guizzo di simil-nostalgia, che passa in un batter di ciglia.
Le loro chiacchierate telefoniche sono spassose:
Junior: “ Ma ti stai comportando bene?”
Medio: “ Ti sei ambientato?”
J: “ Mi raccomando mangia tutto, ma non troppo che poi ti viene mal di pancia!”
M: “ Sei nel letto a castello sopra?!?! Non fare la puzzette mentre dormi, altrimenti il Fe, che sta sotto, rischia di soffocare!!”
Mamma Impe è fiera del suo comportamento;
del fatto che la malinconia non abbia preso il sopravvento;
che non abbia versato neppure un lacrimuccia una alla partenza;
del fatto che non abbia mai chiesto ‘ ma io ti manco?’;
di quanto questa lontananza possa essere disintossicante e terapeutica.
Naturalmente quanto descritto qui sopra è da attribuire alla scrivente e non al figlio undicenne.
E’ una prova non solo per i ragazzi, ma anche per i genitori.
Aiuto! Non ce l'avrei fatta! Brava te! :)))
RispondiEliminaGrazie Luciana!
EliminaMi sto facendo pat-pat sulla spalla da sola!!!
Brava Impe, fa bene staccarsi dai figli ogni tanto, per il loro bene soprattutto...
RispondiEliminaMaira