Sotto la canicola delle tre del pomeriggio tirava la sua valigia.
Confuso nel gruppo dei partenti elettrizzati, al suo nome, ha alzato la mano e si è diretto al pullman.
La delegazione famigliare gli trotterellava appresso, dispensando raccomandazioni, consigli e saluti.
Lui però, freddo e concentrato, non prestava loro molta attenzione.
Caricata borsa e zaino sul pullman, dopo un bacio fugace ai genitori, è scomparso dietro i vetri oscurati del grosso autobus.
I quattro accompagnatori hanno cercato di intuire in quale posto si fosse accomodato e si sono appostati per l’ultima sventagliata di mani.
E qui il crollo.
Dapprima un muso lungo e uno strano silenzio.
Poi un accozzamento alle gambe della mamma.
Infine la richiesta di essere preso in braccio e singhiozzi nascosti tra il collo e i capelli di lei.
E l’adulta , che fino a quel momento non aveva mostrato il minimo cedimento, con le lacrime del suo bimbo che le scorrevano sulla pelle, non ha saputo trattenerle.
Così, un Junior inconsolabile e una mamma contagiata, salutavano un Medio in partenza.
La lacrima è come l’ebola: si trasmette facilmente .
Che dolci che siete!!! E' così contagiosa che avete contagiato anche me, a distanza... Oddio solo un po' di occhi lucidi, però è successo... Si lo so che è improbabile e stupido, ma sono particolarmente sensibile ultimamente...
RispondiEliminaMaira
Tenerissimo junior!!! E la mamma!!!
RispondiEliminaCoccolatevi fra di voi. E una settimana passa in fretta!
Questa trasmissione di virus qui mi piace... ;)
RispondiEliminaTenetevi compagnia e attendete il rientro di Medio, cari Junior e mamma!!
uh che carino junior!
RispondiEliminaRigaurdo a virus lacrime anche qui abbiamo il ceppo principale
Ma quanto siete dolci!!! Comunque e' quantomai vero... ci si sforza ma poi appena cedono loro, noi li seguiamo cercando di contenerci il piu' possibile
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