A metà mese i due figli grandi andranno in montagna per una settimana con la parrocchia.
Si è sparsa la voce che il Paesino montano ospita, in una struttura della Caritas locale, dei migranti.
Preciso: non nell’albergo dove alloggeranno i ragazzi.
Alcuni genitori hanno deciso di ritirare il figlio o la figlia dalla vacanza.
Le mie orecchie hanno sentito giustificazioni del tipo ‘ Lo sai che non siamo razzisti.....però mia figlia è una femmina.’
‘ Tutti mi conoscono, non ho pregiudizi....ma certe malattie....’
‘ Non ho nulla contro di loro, ma chissà certi cosa pensano di poter fare a casa nostra!!!’
Mi spiace......
Mi spiace veramente moltissimo per i loro figli costretti a vivere con certi genitori dalla mente ottusa, piccoli di cuore e di spirito, ipocriti , razzisti mascherati da perbenisti, insulsi educatori di falsa integrazione, beceri fanatici dalle scuse pietose.
Quale paura immotivata viene insegnata a quei ragazzi?
Come si potrà mai costruire una società civile e multiculturale se i nostri figli li terrorizziamo con la figura dell’uomo nero?
Cosa potranno mai imparare quei ragazzi che si vedono negare la vacanza per ‘colpa’ di qualcuno?
Che quelle persone sono dei rompiballe e potevano starsene a casa loro!
Peccato che fuggono dalla guerra, dallo sfruttamento, dalla miseria.......
Esistono vari tipi di povertà: quella dei sentimenti è la più pericolosa e incurabile.
Una cosa che sto cercando di far imparare a mio figlio é che se prende delle decisioni, anche scomode non deve incolpare terzi.
RispondiEliminaPerciò a mio parere queste persone avrebbero dovuto avete il coraggio di ammettere di essere razziste e dire non mando mio figlio perché mi da fastidio che ci siano degli stranieri che non si sa che persone siano. Che già quando uno premette che non lo é si capisce subito dove va' a parare.
Hai ragione Emmegi, la colpa è sempre degli altri!
EliminaSplendido insegnamento da dare ai propri figli.
Ma guarda... io queste cose proprio non le capisco e la mia tolleranza verso questo tipo di persone ultimamente e' sempre piu' messa alla prova. Ma scusa eh, ma che ragionamenti sono? Io non sono razzista ma... E' tutto racchiuso in quel MA. E io ne sento davvero di commenti del genere, ma davvero tanto, davvero troppi. Fastidio. Immenso fastidio
RispondiEliminaCondivido il fastidio, Spettinata!
EliminaE ci aggiungo la tristezza....
Sapessero loro cos'era la vita degli italiani oriundi all'estero e non parlo di quelli dell'800 ma di quelli che continuavano a sbarcare fino agli 90... a "rubare" i posti di lavoro ad altri altrove!!!
RispondiEliminaAndassero a vedere poi che parte dei pregiudizi degli americani e sudamericani erano pure giustificati perché in alcuni paesi (USA, Brasile, Argentina e Uruguai), gli oriundi (i veneti, i calabresi e i siciliani principalmente) erano violentissimi e procuravano un aumento crescente dei casi di morte violente ad ogni "sbarco", numeri che farebbero paura ancora oggi. Altro che italiani lavoratori! I bravi dovevano faticare il doppio per riuscire a farsi strada e diventare cittadini rispettabili nonostante la brutta nomina del popolo di origine.
Questa digressione è cosa mi viene in mente ogni volta che sento affermazioni come queste che racconti...
noto con tristezza enorme che c'è una difficoltà intrinseca, un dato culturale o forse atavico (?) per cui l'italiano medio è razzista anche se odia sentirselo dire o sapere di esserlo.
Dubito che le reazioni dei genitori di quei bambini sarebbero state diverse se quelle persone che sbarcano fossero invece scese dalle navi da crociera e avessero fiumi di soldi in tasca e decidessero di rimanere regolarmente in Italia. Dubito purtroppo.
Un conto è essere contrari all'accoglienza disastrosa in comuni che si vedono da un giorno all'altro obbligati a fronteggiare problemi enormi e per lo più senza risorse economiche o strutturali extra. Altro ben diverso è allontanarsi dal problema a prescindere con tanto di retorica zeppa di luoghi comuni, razzismo e pregiudizi vari.
Diceva mia nonna paterna (per metà siciliana e per metà brasiliana)... che "i poveri veri camminano carichi d'oro"!
La storia, in queste frangenti, purtroppo non insegna nulla, cara Luciana.
EliminaIl razzismo è molto più diffuso di quanto ce lo si voglia raccontare.
D'accordissimo con te... Mi rendo conto che l'Italia, da questo punto di vista, è forse un paese del terzo mondo... Non riusciremo mai ad essere un paese civile finché anche solo uno di noi la penserà in questo modo assurdo... A me, dispiace dirlo, ma sentire ragionamenti del genere fa proprio partire l'embolo.
RispondiEliminaE' brutto dirlo e non è affatto educativo, ma giuro che a certa gente alzerei volentieri le mani (ed io sono una pacifica eh!).
Ma non lo dico tanto per, l'istinto violento mi parte per davvero!
Maira
A me invece mette tanta tristezza, Maira.
EliminaPenso che neppure a randellate si riuscirebbe a far entrare un pò di pietà in certe teste malate.
Siii lo penso anch'io... Infatti non mi ci metto nemmeno a discutere più di tanto, perché penso che sia proprio una questione di limiti mentali... Insomma, hanno problemi seri e trascurati al cervello. Non c'è altra spiegazione. A volte penso che non sia cattiveria, ma proprio non ci arrivano... Peggio per loro, io spero sempre che le nuove generazioni, che i bambini che nascono da questi malati, siano comunque diverse e non si lascino "contagiare" dai genitori.
EliminaMaira
Che tristezza! Non riesco a dire altro.
RispondiEliminaTristezza per i figli, tristezza che esistano ancora persone che ragionano così, tristezza per l'ottusità che ci circonda.
Spero che sia invece una vacanza indimenticabile, magari con uno spirito di carità in più proprio per la vicinanza a chi è straniero e disperato. E che i racconti dei ragazzi ai loro coetanei che rimangono a casa mostrino coi fatti quanto sciocchi siano questi ragionamenti.
Buona super vacanza senior e medio!!!
Grazie Mamma Ova! Me lo auguro anch'io!!
EliminaQuando capiemo che la diversità aggiunge e non toglie.....sarà sicuramente troppo tardi.
Ussignur, ma davvero?? Dovrebbe essere un motivo in più per mandarci i figli, per capire la sofferenza, la diversità...ma forse si chiede troppo per certi ottusi!
RispondiEliminaPurtroppo davvero, davvero!!
EliminaL'ignoranza è il freno della conoscenza.
Tu puoi insegnare cosa vuol dire essere cittadina del mondo...vero???
Condivido il tuo pensiero è sempre triste vedere certe reazioni tristi perché sono atteggiamenti che fanno emergere la piccolezza e debolezza che spesso l'animo umano può avere.
RispondiEliminaCiao