Era un giorno torrido. Caldissimo.
Una signora dal panettiere aveva detto: “ E’ alta! Ci sarà da aspettare un bel pò”
Tutto il pomeriggio spiaggata sul divano con il ventilatore che va a singhiozzi perché continuano a staccare la corrente.
Per cena solo frutta – anguria – inimmaginabile accendere il fornello.
Sensazione strana proprio li, come un fastidio, non propriamente dolore.
Mi trascino, con i piedi a zampone, fino al bagno.
Mi siedo e, toh!!!
Io “ Quasi pater, vieni! Sono in bagno.”
Quasi Pater “ Che succede, non riesci più ad alzarti dalla tazza? “
I “ No ciccio, mi sa che mi si sono rotte le acque “
QP “ E come fai a saperlo? Sei sicura?“
I “ Certo che sono sicura, se vuoi controllare anche tu…”
QP “ No grazie! E quindi?”
I “ E quindi S ha voglia di uscire “
QP “ Ma mancano ancora 23 giorni al termine!!!!”
I “ Diglielo a lui…”
QP “ E ora che si fa?”
I “ Si fa che si va in ospedale.”
QP “ Ma un caffè riesco a berlo?......Da come mi guardi direi che è meglio che mi preparo e ti recupero anche la valigia…giusto!?!?! ”
Così è iniziata quella nottata di 10 anni fa, che ha portato all’arrivo del nostro Senior, la storia che ci piace raccontarti ogni anno.
L’inizio della nostra avventura a tre.
Auguri tesoro.
La mamma
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