Quando era più giovane, molto più giovane, estremamente giovane, riteneva che essere accomodante fosse un difetto.
Uno trai i peggiori difetti.
Lei non doveva 'accomodare'.
Doveva rompere.
Ribellarsi.
Sovvertire.
"Voi non mi potete dire quello che io devo fare!"
Paladina del libero arbitrio e dell'intollerabilità.
Poi, c'era stata quella lezione all'università che le aveva ribaltato il punto di vista.
Accomodante non significa solo docile e remissiva.
Accomodante è colui, o colei, che sa adattarsi ad ogni situazione.
Che riesce ad inserirsi in modo fluido.
Che può scalfire dall'interno.
E le si è aperto un mondo.
Si è scardinato un guscio duro e rugoso, per lasciar spazio ad un gel avvolgente.
E' passata da un 'No' secco, sbattuto a brutto muso e un 'Vediamo quello che si può fare'.
Con l'andare del tempo questa filosofia ha dato i suoi frutti.
Certo, i 'vaffa' sono sempre a punta di lingua.
Il suo agire di pancia spesso fa a cazzotti con la filosofia dell'accomodante.
Oggi, ad esempio, ha dovuto riscrivere tre volte una mail di lavoro.
Se la stesura di pancia era un: " Ma tu pensi che io faccia i miracoli?
Sai dove te la puoi mettere la tua merce ?
Sì, proprio lì!
E lasciacela!!!"
La seconda un: " Dato che un criceto letargico sarebbe più sveglio di te, che non capisci neanche da che parte hai il cu...ore, arrangiati!""
La definitiva è stata: " Non ho alcun dubbio che tu sappia cosa sia meglio fare. Fammi sapere come posso esserti d'aiuto!"
Diteglielo a quello ragazzina che combatteva contro i mulini a vento.
La filosofia dell'accomodante non fa venire mal di stomaco, previene le delusioni inutili e le incazzature feroci.
Accomodiamoci e scardiniamo lentamente.
ahaha, la seconda era peggio della prima!
RispondiEliminaNe ho una bella collezione!
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